[2017]
“Luciferian Towers” è il sesto album di questo gruppo canadese dedito alla musica sperimentale (qualcuno dice che facciano Post-rock-experimental-drone-dark-ambient...)
Il lavoro è costituito da 4 tracce, tutte strumentali, la seconda e la quarta articolate in tre movimenti.
Contribuisco in introduzione la chiara recensione dell'album fatta su OndaRock da Valerio D'Onofrio.
Al posto del testo, in corrispondenza di ogni traccia, riporto i rispettivi commenti presenti sul libretto del CD, così come tratti da Genius (e confermati dalla parziale traduzione italiana nella recensione di D'Onofrio)
“This, this long-playing record, a thing we made in the midst of communal mess, raising dogs and children. eyes up and filled with dreadful joy – we aimed for wrong notes that explode, a quiet muttering amplified heavenward. we recorded it all in a burning motorboat” (GY!BE)
I GY!BE indicano... (continua)
[Instrumental] (continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/11/2017 - 22:05
ragazzi, attenzione, la foto degli artisti presente su questa pagina, è errata, non sono i Gy!be.
Non so che gruppo siano o se lo siano, ma sicuramente non sono Efrim & co.
[2012]
Prima traccia di “Allelujah! Don't Bend! Ascend!”, quarto album in studio per i GY!BE, uscito a 10 anni dal precedente “Yanqui U.X.O”
I GY!BE, canadesi apocalittici, fanno musica strumentale, per cui non mi resta che ricordare brevemente a chi è dedicato questo brano dall’incedere marziale...
Ratko Mladić è stato il comandante delle truppe serbo-bosniache durante la guerra in Bosnia (1992-95) ed il responsabile dell'assedio della città di Srebrenica e del successivo massacro di circa 8.000 uomini e ragazzi bosniaci musulmani.
Ricercato fin dal 1995 dalla giustizia internazionale con le pesantissime accuse di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l'umanità, Mladić è stato latitante per 16 anni, venendo arrestato solo nel 2011 in un paese non distante da Belgrado dove viveva tranquillamente sotto falso nome.
Da allora Ratko Mladić è sotto processo davanti al tribunale penale... (continua)
Il boia di Srebrenica e di Sarajevo Ratko Mladić condannato in primo grado all'ergastolo dal Tribunale Penale Internazionale sui crimini nella ex Jugoslavia
E' risultato colpevole per 10 degli 11 capi di imputazione a lui ascritti, tutti crimini di guerra e/o contro l'umanità, ovvero:
Ratko Mladić, presente in aula alla lettura della sentenza, ha finto un malore e poi si è scagliato verbalmente contro la Corte, con il risultato di essere allontanato dall'aula.
L'anno scorso a marzo, per identici capi d'accusa, l'ex capo della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina Radovan Karadžić è stato condannato a 40 anni di reclusione.
“Ratko Mladić was born on 12 March 1942 in the municipality of Kalinovik in Bosnia and Herzegovina.... (continua)
[2002]
Nell’album intitolato “Yanqui U.X.O.”, che significa “Yanqui Unexploded ordnance”, ossia “Bomba americana inesplosa”.
La nota che accompagna questa canzone:
"Ariel Sharon surrounded by 1,000 Israeli soldiers marching on al-Haram Ash-Sharif and provoking another Intifada"
“L’allora primo ministro israeliano Ariel Sharon, circondato da 1000 soldati, passeggia sulla spianata delle moschee (Al-Aqsa) provocando così un’altra Intifada”
Anche se la data non è corretta – era il 28 e non il 15 settembre del 2000 – la provocatoria passeggiata (ma meglio sarebbe dire marcia in armi) di “Arik il Sanguinario” su uno dei luoghi più sacri ai musulmani a Gerusalemme ebbe lo stesso effetto di una bomba, anzi, di un bombardamento a tappeto… A partire dal giorno successivo si contarono i primi quattro morti palestinesi nel corso della violenta repressione delle manifestazioni di protesta… L’ “Intifada... (continua)
Non si tratta del titolo di un brano, ma di un album del 2002, interamente strumentale, per cui mi pareva inutile postare uno per uno i cinque brani di cui è composto.
Il significato del titolo è spiegato sul retro della cover del cd e significa grosso modo, per deduzione, “l’arsenale inesploso delle grandi multinazionali” (“Yanqui UneXploded Ordnance”).
Si riferisce cioè alla stretta relazione esistente tra le grandi etichette discografiche ed il complesso militare-industriale.
Ho trovato qui un'interessante scheda su questo lavoro di questo strano gruppo “anarco_avant-garde_post-rock” canadese.
1) 09-15-00 (Part One) (16:27) (continua)
inviata da Alessandro 12/6/2008 - 10:28
Su Storia della Musica una bella recensione dell’album, a firma di Riccardo Bertan.
“[…]I Goodspeed You! Black Emperor sono un’orchestra post-atomica diretta da Efrim Menuck. La loro musica parla direttamente al cuore: non si può resistere allo scorrere del loro suono, ci si lascia trasportare.
E’ musica politica nel senso più puro del termine, di partecipazione alla società. Il loro contributo lo danno nell’artwork dove disseminano informazioni, affermazioni ed immagini simboliche. Una immagine su tutte è un martello con la scritta “HOPE” (speranza) circondato da gatti alati.
La loro musica trasmette speranza anche per il dolore che racconta.
Da ascoltare a notte fonda quando il silenzio fuori permette di cogliere tutte le sfumature che queste tracce nascondono mentre dalla finestra entra la luce della luna.
Post rock, progressive, musica strumentale. Sono tentativi di etichettare un... (continua)
"U.X.O. is unexploded ordnance is landmines is cluster bombs. Yanqui is post-colonial imperialism is international police state is multinational corporate oligarchy."
Dal sito della Constellation Records, l'etichetta che produce i GY!BE.
“Luciferian Towers” è il sesto album di questo gruppo canadese dedito alla musica sperimentale (qualcuno dice che facciano Post-rock-experimental-drone-dark-ambient...)
Il lavoro è costituito da 4 tracce, tutte strumentali, la seconda e la quarta articolate in tre movimenti.
Contribuisco in introduzione la chiara recensione dell'album fatta su OndaRock da Valerio D'Onofrio.
Al posto del testo, in corrispondenza di ogni traccia, riporto i rispettivi commenti presenti sul libretto del CD, così come tratti da Genius (e confermati dalla parziale traduzione italiana nella recensione di D'Onofrio)
“This, this long-playing record, a thing we made in the midst of communal mess, raising dogs and children. eyes up and filled with dreadful joy – we aimed for wrong notes that explode, a quiet muttering amplified heavenward. we recorded it all in a burning motorboat” (GY!BE)
I GY!BE indicano... (continua)