Forty-one Bullets
2021
Forty-one Bullets è un brano scritto in questi giorni, ispirato all’omicidio di Amadou Diallo, studente liberiano residente a New York.
Ucciso nel febbraio 1999 da 4 poliziotti, sulla porta di casa, con 41 colpi di pistola, in 32 secondi.
Gli autori furono tutti assolti.
Vogliamo esprimere tutta la nostra amarezza e disgusto rispetto a episodi intollerabili, purtroppo sempre più’ frequenti, in cui arroganza, ignoranza e odio razziale possono spingere un uomo ad uccidere un altro essere umano.
Dal Ku Klux Klan ad Amadou Diallo a George Floyd ai recenti fatti di cronaca italiana e mondiale, la storia continua a ripetersi dimostrando che l'uomo persevera nel non imparare nulla dal suo passato.
RIFLETTIAMO
Si veda anche American Skin (41 Shots) di Bruce Springsteen
See also American Skin (41 Shots) by Bruce Springsteen
Altre canzoni su Amadou Diallo
Centuries of Pain: the Ballad... (continua)
Forty-one Bullets è un brano scritto in questi giorni, ispirato all’omicidio di Amadou Diallo, studente liberiano residente a New York.
Ucciso nel febbraio 1999 da 4 poliziotti, sulla porta di casa, con 41 colpi di pistola, in 32 secondi.
Gli autori furono tutti assolti.
Vogliamo esprimere tutta la nostra amarezza e disgusto rispetto a episodi intollerabili, purtroppo sempre più’ frequenti, in cui arroganza, ignoranza e odio razziale possono spingere un uomo ad uccidere un altro essere umano.
Dal Ku Klux Klan ad Amadou Diallo a George Floyd ai recenti fatti di cronaca italiana e mondiale, la storia continua a ripetersi dimostrando che l'uomo persevera nel non imparare nulla dal suo passato.
RIFLETTIAMO
Si veda anche American Skin (41 Shots) di Bruce Springsteen
See also American Skin (41 Shots) by Bruce Springsteen
Altre canzoni su Amadou Diallo
Centuries of Pain: the Ballad... (continua)
Only one bullets no way
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/4/2022 - 20:18
Alba meticcia
1995
Un sole che brucia
Un sole che brucia
Non si tratta di togliere, aggiungere alcunché
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 2/4/2022 - 18:28
Guerre
2020
Feat. Bunna (Africa Unite)
Feat. Bunna (Africa Unite)
E’ la storia di Ayse Curda di Kobane
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 11/2/2021 - 10:30
We are one
Music by Krikka reggae - Manuel “Brando” Tataranno, Big Simon Cammisa, Frank Commendator Magliocca, Matteo “Ciuffo” Di Biase, Enzo Scheriff Russo, Ivano “Tarallo” Grieco
Big thanks to: Fiorella Mannoia, Paola Turci, Claudio Bisio, Rocco Papaleo , Paolo Kessisoglu, Giuliano Sangiorgi (Negroamaro), Luca Barbarossa, Valeria Solarino, Marco D’amore, Salvatore Esposito, Brunori Sas, Achille Lauro, Fabio Celenza, Zulù 99Posse, Bunna (Africa Unite), Sud Sound System, Raphael, Dino Paradiso, Diodato, Zibba, Filippo Solibello, Peppe Voltarelli, Francesco Baccini, Vittorio De Scalzi (New Trolls), Andy Bluvertigo, Mauro Ermanno Giovanardi, Massimo Schiavon, Francesco Di Leva e Adriano Pantaleo
Big thanks to: Fiorella Mannoia, Paola Turci, Claudio Bisio, Rocco Papaleo , Paolo Kessisoglu, Giuliano Sangiorgi (Negroamaro), Luca Barbarossa, Valeria Solarino, Marco D’amore, Salvatore Esposito, Brunori Sas, Achille Lauro, Fabio Celenza, Zulù 99Posse, Bunna (Africa Unite), Sud Sound System, Raphael, Dino Paradiso, Diodato, Zibba, Filippo Solibello, Peppe Voltarelli, Francesco Baccini, Vittorio De Scalzi (New Trolls), Andy Bluvertigo, Mauro Ermanno Giovanardi, Massimo Schiavon, Francesco Di Leva e Adriano Pantaleo
l'unitè fait la force car le sanque
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 27/6/2019 - 16:47
In Nomine
[2006]
Nell'album intitolato “Controlli”
Curiosamente ho trovato il testo di questo brano sulla pagina di un sito, quello del Centro Culturale San Giorgio, dedito, tra l'altro, al monitoraggio del cosiddetto “rock satanico”, con una predilezione per le canzoni che, ad avviso dei Sangiorgini, contengono o conterrebbero messaggi “satanici” subliminali, messaggi rovesciati, bifronti, velocizzati e preconsci che vanno sotto la definizione anglofona di backmasking
Questa degli Africa di messaggi criptici ne contiene due, uno all'inizio e uno alla fine. I Sangiorgini hanno decifrato solo il primo, che però non è per nulla satanico, direi, piuttosto ironico: “I sacerdoti non dimenticano nessuno. Tu non dimenticare il loro conto corrente postale.”
Per il resto, il testo è un “sacrosanto” (scusate l'aggettivo) attacco a Joseph Ratzinger, papa Benedetto XVI, che durante il suio pontificato a più... (continua)
Nell'album intitolato “Controlli”
Curiosamente ho trovato il testo di questo brano sulla pagina di un sito, quello del Centro Culturale San Giorgio, dedito, tra l'altro, al monitoraggio del cosiddetto “rock satanico”, con una predilezione per le canzoni che, ad avviso dei Sangiorgini, contengono o conterrebbero messaggi “satanici” subliminali, messaggi rovesciati, bifronti, velocizzati e preconsci che vanno sotto la definizione anglofona di backmasking
Questa degli Africa di messaggi criptici ne contiene due, uno all'inizio e uno alla fine. I Sangiorgini hanno decifrato solo il primo, che però non è per nulla satanico, direi, piuttosto ironico: “I sacerdoti non dimenticano nessuno. Tu non dimenticare il loro conto corrente postale.”
Per il resto, il testo è un “sacrosanto” (scusate l'aggettivo) attacco a Joseph Ratzinger, papa Benedetto XVI, che durante il suio pontificato a più... (continua)
Sono cattolico
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/11/2017 - 19:05
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
Torino è la mia città
[1982]
La canzone che dà il titolo al primo ed unico EP di questa band punk oi! Torinese composta da Tony (basso), Nico (batteria), Franco (chitarra) e Piero (voce). Prodotti da Giulio Tedeschi, pioniere della musica underground.
Piero è Piero Maccarino, scomparso prematuramente nel 1999. A lui gli Statuto dedicarono la loro “Fiore nel cemento”
Nico è Nicola Paparella, ovvero Papa Nico, poi percussionista negli Africa Unite
Torino è la mia città, la più “disoccupata” del nord Italia, con una percentuale che è esattamente la media del tasso di disoccupazione globale del paese...
Torino è la mia città, quella dove un quinto della ricchezza prodotta in un anno va nelle tasche di poco più del 3% della popolazione (almeno, stando a quello che costoro dichiarano...)
Torino è la mia città, quella dove circa 150.000 persone, oltre il 15% della popolazione, guadagnano meno di 1.000 euro al mese,... (continua)
La canzone che dà il titolo al primo ed unico EP di questa band punk oi! Torinese composta da Tony (basso), Nico (batteria), Franco (chitarra) e Piero (voce). Prodotti da Giulio Tedeschi, pioniere della musica underground.
Piero è Piero Maccarino, scomparso prematuramente nel 1999. A lui gli Statuto dedicarono la loro “Fiore nel cemento”
Nico è Nicola Paparella, ovvero Papa Nico, poi percussionista negli Africa Unite
Torino è la mia città, la più “disoccupata” del nord Italia, con una percentuale che è esattamente la media del tasso di disoccupazione globale del paese...
Torino è la mia città, quella dove un quinto della ricchezza prodotta in un anno va nelle tasche di poco più del 3% della popolazione (almeno, stando a quello che costoro dichiarano...)
Torino è la mia città, quella dove circa 150.000 persone, oltre il 15% della popolazione, guadagnano meno di 1.000 euro al mese,... (continua)
Crescer nella noia
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/3/2017 - 22:01
Seguida Dels Camisards: Joan Cavalier / Bauç / Mac Marçons
2017
Gran Bal Dub
Il progetto “Gran Bal Dub” nasce dalla collaborazione tra il musicista piemontese Sergio Berardo, ben noto essere il frontman dei Lou Dalfin, e Madaski, co-fondatore degli Africa Unite considerato uno dei principali esponenti della scena dub italiana, i quali hanno unito le forze per esplorare le connessioni tra la musica delle Valli Occitane con i suoni della dancehall. La ghironda degli antichi suonatori itineranti, che fino alla metà del secolo scorso attraversavano l’Europa diffondendo le musiche identitarie della cultura d’Oc, incontra la contemporaneità dell’elettronica, dando vita a sorprendenti incroci ed attraversamenti sonori tra presente, passato e futuro. Base di partenza per il lavoro di esplorazione sonora compiuto da Sergio Berado e da Madaski sono stilemi musicali delle forme coreutiche occitane che vengono decostruite e ricomposte su ardite architetture... (continua)
Gran Bal Dub
Il progetto “Gran Bal Dub” nasce dalla collaborazione tra il musicista piemontese Sergio Berardo, ben noto essere il frontman dei Lou Dalfin, e Madaski, co-fondatore degli Africa Unite considerato uno dei principali esponenti della scena dub italiana, i quali hanno unito le forze per esplorare le connessioni tra la musica delle Valli Occitane con i suoni della dancehall. La ghironda degli antichi suonatori itineranti, che fino alla metà del secolo scorso attraversavano l’Europa diffondendo le musiche identitarie della cultura d’Oc, incontra la contemporaneità dell’elettronica, dando vita a sorprendenti incroci ed attraversamenti sonori tra presente, passato e futuro. Base di partenza per il lavoro di esplorazione sonora compiuto da Sergio Berado e da Madaski sono stilemi musicali delle forme coreutiche occitane che vengono decostruite e ricomposte su ardite architetture... (continua)
Dq82 29/1/2017 - 13:54
Politics
1991
People pie
People pie
No house to live no one want give
(continua)
(continua)
inviata da dq82 1/6/2015 - 21:48
Così sia
da Rootz (2010)
La canzone è un elogio della diversità, in aperta polemica contro le posizione omofobiche di molti artisti giamaicani. In effetti sempre più spesso ci si ritrova ad ascoltare brani che sono carichi di messaggi di odio nei confronti degli omosessuali.
La band grazie a Così sia prende una posizione di difesa nei confronti di queste persone, diventando uno dei pochi gruppi musicali composto da soli membri eterosessuali che trattano nei loro testi questo tipo di argomenti.
Su suggerimento di Giulia (che ringraziamo) abbiamo raccolto le canzoni in tema in un nuovo percorso.
Molto spesso si pensa che la discriminazione sessuale non sia da considerare alla stregua di una guerra, che sia sciocco e che non ci siano armi. Mi sento di ribattere a queste affermazioni dal momento che una guerra può essere combattuta anche sul piano psicologico, basti pensare alla guerra fredda tra... (continua)
La canzone è un elogio della diversità, in aperta polemica contro le posizione omofobiche di molti artisti giamaicani. In effetti sempre più spesso ci si ritrova ad ascoltare brani che sono carichi di messaggi di odio nei confronti degli omosessuali.
La band grazie a Così sia prende una posizione di difesa nei confronti di queste persone, diventando uno dei pochi gruppi musicali composto da soli membri eterosessuali che trattano nei loro testi questo tipo di argomenti.
Su suggerimento di Giulia (che ringraziamo) abbiamo raccolto le canzoni in tema in un nuovo percorso.
Molto spesso si pensa che la discriminazione sessuale non sia da considerare alla stregua di una guerra, che sia sciocco e che non ci siano armi. Mi sento di ribattere a queste affermazioni dal momento che una guerra può essere combattuta anche sul piano psicologico, basti pensare alla guerra fredda tra... (continua)
Il frutto di un segreto costruito e nascosto
(continua)
(continua)
inviata da CCG Staff 27/1/2013 - 00:37
Goccia dopo goccia
Nessun alibi all’indifferenza
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 16/1/2013 - 13:00
Uno per la gabbia
[1991]
Scritta da Fabio Barovero, Luca Morino e Paolo Parpaglione.
Dall'album "Cabala", prodotto da Massimiliano "Max" Casacci (allora nemmeno trentenne) e mixato da Mada(ski) degli Africa Unite.
I motori del gruppo, Luca Morino e Fabio Barovero (poi Mau Mau) erano accompagnati da molti musicisti e comparse, tra le quali il Coro delle Acquesante di cui faceva parte pure Luciana Litizzetto.
Sul questo disco non c'era solo Megafonico che valeva la pena di proporre sulle CCG/AWS...
Scritta da Fabio Barovero, Luca Morino e Paolo Parpaglione.
Dall'album "Cabala", prodotto da Massimiliano "Max" Casacci (allora nemmeno trentenne) e mixato da Mada(ski) degli Africa Unite.
I motori del gruppo, Luca Morino e Fabio Barovero (poi Mau Mau) erano accompagnati da molti musicisti e comparse, tra le quali il Coro delle Acquesante di cui faceva parte pure Luciana Litizzetto.
Sul questo disco non c'era solo Megafonico che valeva la pena di proporre sulle CCG/AWS...
Uno per la rabbia
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 12/5/2011 - 22:34
Cosa resta
da "Rootz" (2010)
"È la fotografia di ciò che ci circonda" spiega Bunna, il cantante degli Africa Unite, "giorno per giorno ci stanno togliendo i diritti nei posti di lavoro, nelle scuole, ma nessuno sembra avere la forza di reagire. Ci si abitua a questa lenta asfissia di libertà, non succede nulla, sembra tutto normale e invece non lo è affatto. Ma c'è un problema di fondo, sarebbe importante e necessario informarsi, mentre oggi l'informazione è veicolata dagli strumenti di consenso delle tv nelle mani della politica. Giovani con la voglia di nuovo ce ne sono, anche ai nostri concerti. Ma la maggioranza vive nell'inconsapevolezza".
"È la fotografia di ciò che ci circonda" spiega Bunna, il cantante degli Africa Unite, "giorno per giorno ci stanno togliendo i diritti nei posti di lavoro, nelle scuole, ma nessuno sembra avere la forza di reagire. Ci si abitua a questa lenta asfissia di libertà, non succede nulla, sembra tutto normale e invece non lo è affatto. Ma c'è un problema di fondo, sarebbe importante e necessario informarsi, mentre oggi l'informazione è veicolata dagli strumenti di consenso delle tv nelle mani della politica. Giovani con la voglia di nuovo ce ne sono, anche ai nostri concerti. Ma la maggioranza vive nell'inconsapevolezza".
Non si muove foglia, ma tira brutta aria
(continua)
(continua)
27/9/2010 - 09:55
Salmodia
[1996]
Album: In diretta dal sole
Album: In diretta dal sole
Madre nostra ascoltaci
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 9/8/2009 - 11:35
Ruggine
Da "Babilonia e pesia" (1993) e "In Diretta dal Sole" (live, 1996)
"Colpire la memoria, riscrivere la storia": è questo in buona sostanza il programma della destra pigliatutto.
Ho trovato il riferimento a questa canzone nell'ex ergo del libro di Claudia Cernigoi "Operazione foibe a Trieste: come si crea una mistificazione storica. Dalla propaganda nazifascista, attraverso la guerra fredda fino al neoirredentismo"
"Colpire la memoria, riscrivere la storia": è questo in buona sostanza il programma della destra pigliatutto.
Ho trovato il riferimento a questa canzone nell'ex ergo del libro di Claudia Cernigoi "Operazione foibe a Trieste: come si crea una mistificazione storica. Dalla propaganda nazifascista, attraverso la guerra fredda fino al neoirredentismo"
Ruggine blu
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 30/4/2008 - 13:58
Uniformi
Dall'album "Un Sole Che Brucia" (1995)
Quanto uniforme vuoi sia la nostra vita
(continua)
(continua)
inviata da adriana 2/6/2005 - 07:04
×
dall'album Tredici canzoni urgenti
FiloQ: synth, drum machine, programmazioni
Andrea Lamacchia: basso elettrico, Moog Taurus, chitarra elettrica, sintetizzatori virtuali
Giancarlo Bianchetti: chitarra elettrica
Alessandro “Asso” Stefana: chitarra elettrica
Cesare Malfatti: intonarumori
Raiz: cori
Bunna: cori
Sir Oliver Skardy: cori