[1986]
Paroles et musique: Hubert-Félix Thiéfaine
Testo e musica: Hubert-Félix Thiéfaine
Album: Météo für Nada
Cher Hubert-Félix Thiéfaine dans les chiottes
par Riccardo Venturi.
Cher Hubert-Félix Thiéfaine, il faut d'abord que je te raconte comment je t'ai connu. Bin, la première fois que je t'ai vu, c'était dans les chiottes d'un petit appart' où j'habitais avec ma copine, dans le Nord. Tu sais, elle était beaucoup plus jeune que moi et aimait bien tes chansons et ta musique; donc, elle avait décidé de mettre un poster de Thiéfaine dans les chiottes. Tout à fait normal, n'est-ce pas? Elle m'avait dit que tu avais écrit une chanson sur la cancoillotte, et je suis peut-être le seul italien qui raffole de ce terrible fromage, même de sa version à l'ail. Il arrivait que je prenne mon p'tit déj' à la cancoillotte; donc, cher Hubert-Félix Thiéfaine, c'était tout à fait logique que je fasse... (continua)
[1998]
Parole e musica di Hubert-Félix Thiéfaine
Nell'album "Le Bonheur de la tentation"
Uno sproloquio alla Thiéfaine, che può anche riuscire antipatico per quanto è snob e per quanto è vero... Sicuramente una CCG nella terza strofa, dove si scaglia contro un male genetico che affligge i nostri cugini d'oltralpe ma pure noi per primi e tanti altri in giro per l'Europa e per il mondo, ieri come oggi: la vigliaccheria ed il collaborazionismo.
J'me sens coupable d'avoir assassiné mon double dans le ventre de ma mère et de l'avoir mangé (continua)
[1978]
Parole e musica di Hubert-Félix Thiéfaine
Da “...tout corps vivant branché sur le secteur étant appelé à s'émouvoir...”, l’album d’esordio.
Uno dei primi “deliri” – come denuncia già la copertina - di Thiéfaine, contenente però alcuni versi che trovo straordinari: “Sono figlio di una società chiaramente finita… A mio padre e a quelli della sua generazione che se ne tornavano dalla Germania, hanno detto di darsi da fare a ripopolare il paese, ed è così che sono venuto al mondo io un bel mattino all’alba… La guerra era appena terminata, ci si rivendeva le fortificazioni… Ma con i germi della guerra non si produce altro che dei cerebrolesi…”
Je suis le fils d'une société (continua)
inviata da Dead End 10/1/2013 - 09:43
Felice, Dead End, che tu abbia "scoperto" quel pazzo furioso di Thiéfaine. Forse non gli spiacerebbe, in fondo, sapere quante volte ho cacato con la sua immagine che troneggiava dietro allo sciacquone. Andrà a finire, quando avremo terminato coi suoi deliri, che la canzone sulla Cancoillotte ce la metterò, negli "Extra". Un tributo che gli devo pagare. E forse anche "La fille du coupeur de joints". Una cannetta ce la concederete ogni tanto, no?... Del resto, per mettersi a tradurre Thiéfaine bisogna, appunto, essere dei cannati. Parola mia.
Nonostante le note alla traduzione, questo è e resterà un testo del tutto delirante. Da qui il [?!?]. Le éructations de Thiéfaine sono però, va detto, una delle sue canzoni più amate; notare la voce da briaco con cui la canta, perlomeno nella registrazione originale. Per la traduzione, ho cercato di fare quel che potevo. [RV]
[2000]
Parole di Hubert-Félix Thiéfaine
Musica di Hubert-Félix Thiéfaine e Franck Pilant
Album: “Défloration 13”
"Ancora quel lucido pazzo visionario di Thiéfaine…" (Dead End)
Eh sì. Pazzo, lucido e visionario per bene, visto che praticamente, in questa canzone, Thiéfaine ha descritto alla perfezione la rivolta delle banlieues dell'ottobre 2005, vale a dire cinque anni prima che accadesse. Diciamo anche che non ci voleva poi molto a prevederla; ho avuto la ventura di abitarci, in una banlieue francese, e l'unica cosa da chiedersi era, casomai, perché ancora non avessero dato fuoco a tutto quanto. Mi ricordo che, sui muri, si vedeva spesso scritto: La haine. L'odio. Certo era una cosa, probabilmente, ripresa anche dal film di Mathieu Kassowitz; ma era anche e soprattutto quel che si percepiva, ovunque. Tutto già si preparava, ivi compreso quel lurido farabutto di Sarkozy. E si capisce ancor meglio la canzone di Thiéfaine. E ora su, Riccardino, basta con le ciance, e a tradurre! [RV]
Combattants dans les rues qui puent la trique (continua)
inviata da Daniel Bellucci NoveluglioduemiladieciaNizzanonmisembramalequestatraduzioneahahahlamiaindoleèironicaedistruttrice 9/7/2010 - 23:10
Casualmente stasera ho scoperto che avevamo sdoppiato il povero Thiéfaine: una versione con l'accento (con due canzoni) e l'altra senza accento ("Thiefaine") con altre due. Stasera, essendomene accorto dopo parecchi anni, mosso da un impeto unificatore ho provveduto a eliminare il Thiefaine senza accento e di riportare tutte le canzoni sotto il Thiéfaine con l'accento, così come ortografia vuole. Non solo quello: le canzoni di Thiéfaine hanno bisogno di pagine un po' più ammodino, perché il franco-contese jurassiano lo merita.
Musica: Luis de Milán, Pavana III, XVI sec.
Musique: Luis de Milán, Pavane III, XVI s.
Music; Luis de Milán, Pavane III, 16th century
Album: Portraits - Tri Yann
ATTENZIONE / ATTENTION
Questa pagina contiene strane storie narrate su diversi piani. È severamente vietata ai realisti. [CCG/AWS Staff]
PIANO N° 1: I FATTI
Attorno al 1885, gli studenti della École de Beaux Arts di Parigi frequentano assiduamente la cittadina bretone di Pont-Aven, circondata da splendidi paesaggi. Tra di essi vi sono i pittori Émile Bernard, Charles Laval e Paul Gauguin: in breve, il loro soggiorno in Bretagna si trasformerà nella cosiddetta Scuola di Pont-Aven, considerata la sintesi tra l'impressionismo e il simbolismo. Durante il soggiorno a Pont-Aven, Gauguin si innamora della bellissima sorella diciassettenne... (continua)
[1981]
Paroles et musique: Hubert-Félix Thiéfaine
Testo e musica: Hubert-Félix Thiéfaine
Album: Dernières balises (avant mutation)
Non è mai stato semplice interpretare le canzoni di Thiéfaine; ha appreso alla perfezione la tecnica poetica del suo riconosciuto maestro, Léo Ferré (da alcuni è stato definito il “Ferré del rock”, scordando magari che lo stesso Léo Ferré aveva praticato il rock come ogni altro tipo di musica, nel suo eclettismo senza pari).
Il procedimento è basato su immagini, folgorazioni, metafore e allusioni che, a volte, non sono semplici da cogliere. Il tema-base della canzone sembra comunque essere una critica alla società del tempo, che si estende dalla società francese a quella planetaria in senso lato. Nel tempo necessario per fumare centotredici sigarette senza dormire (un paio di giorni per Thiéfaine, fumatore accanito) un po' tutto attinente ai primi anni '80... (continua)
"Mi sono assolutamente avventurata per caso in questa traduzione troppo complicata per me!! Chiedo aiuto ai madrelingua francesi o a chi puo' per aiutarmi a correggere i vari "slang" della canzone. Grazie, merci!! Ca a été un plaisir, quand même ;-)"
[1979]
Paroles et musique: Hubert-Félix Thiéfaine
Testo e musica di Hubert-Félix Thiéfaine
Album: Autorisation de délirer
Gli "Alligators 427" sono i missili che provocheranno la fine del mondo. Una canzone da fare ascoltare a guerrafondai, guerraiuoli e guerreggianti vari...
Si veda però la Precisazione di Arnaud33.
Cette chanson est publiée pour la première fois sur l'album Autorisation de délirer (1979) mais figure sur la plupart des albums de concerts ou compilations. Elle est aussi présente sur l'album Les fils du coupeur de joints interprétée par Matmatah.
Elle dénonce les méfaits du nucléaire par un enchainement de métaphores.
* le danger sur la santé
« À l'ombre de vos centrales, je crache mon cancer, je cherche un nouveau nom pour ma métamorphose, je sais que mes enfants s'appelleront : vers de terre. »
Hi,
Alligators427 is not really a song against the war, but a song which warns against the risks of the nuclear power (written in 1976, 10 years before Tchernobyl)
Alligators427 non è realmente una canzone contro la guerra, ma una canzone che mette in guardia contro i rischi dell'energia nucleare (scritta nel 1976, 10 anni prima di Tchernobyl)
Grazie, Arnaud, per l'informazione! Ciononostante, con aggiunta la sua precisazione, lasciamo la canzone perché l'energia nucleare, i suoi rischi e i suoi disastri sono comunque una delle nostre tematiche (vedi ad esempio canzoni come Chernobyl dieci anni dopo di Pippo Pollina).
Saluti! [RV]
Paroles et musique: Hubert-Félix Thiéfaine
Testo e musica: Hubert-Félix Thiéfaine
Album: Météo für Nada
Cher Hubert-Félix Thiéfaine dans les chiottes
par Riccardo Venturi.
Cher Hubert-Félix Thiéfaine, il faut d'abord que je te raconte comment je t'ai connu. Bin, la première fois que je t'ai vu, c'était dans les chiottes d'un petit appart' où j'habitais avec ma copine, dans le Nord. Tu sais, elle était beaucoup plus jeune que moi et aimait bien tes chansons et ta musique; donc, elle avait décidé de mettre un poster de Thiéfaine dans les chiottes. Tout à fait normal, n'est-ce pas? Elle m'avait dit que tu avais écrit une chanson sur la cancoillotte, et je suis peut-être le seul italien qui raffole de ce terrible fromage, même de sa version à l'ail. Il arrivait que je prenne mon p'tit déj' à la cancoillotte; donc, cher Hubert-Félix Thiéfaine, c'était tout à fait logique que je fasse... (continua)