NON
Navi sullo stretto, donne a faccia in su
stringono sul petto soldati acerbi fanno glu
MA
Navi sullo stretto, donne a faccia in su
stringono sul petto soldati acerbi in panno blu
Grazie!
Fermentivivi 17/12/2023 - 16:54
"i soldati acerbi che fanno glu" non era male ma non molto poetico, comunque l'errore era nel testo originale non nella traduzione che è abbastanza libera
Questo cantante avrebbe potuto starsene in Italia e guardare i vecchi del bar sotto casa sua e tra loro certamente avrebbe potuto vedere più di uno che calpestò l'Europa. Ma ormai ci siamo raffigurati nei buoni e ci siamo scordato che in 3 anni e tre mesi abbiamo fatto porcate in mezza Europa.......
Giovanni 1/6/2020 - 20:51
Stupenda canzone, una poesia. Da fare ascoltare nelle scuole. Ho sempre pensato che il vecchio fosse Hitler
ANCORA VIOLENZA CONTRO I CONTADINI SENZA TERRA IN BRASILE
Gianni Sartori
Della Lega dei Contadini Poveri, organizzazione popolare brasiliana, ne avevamo parlato l’anno scorso -in ottobre - quando nello stato di Rondonia un accampamento della LCP veniva messo sotto assedio dalle truppe (la polizia militare, il BOPE) di Jair Bolsonaro. Con l’intento di sloggiare le famiglie degli agricoltori (almeno un centinaio i bambini qui presenti) e, presumibilmente, consegnare quelle terre ai latifondisti.
Stando a quanto riportava A Nova Democracia, il 10 ottobre 2020 “circa 300 membri della Polizia Militare, Forza Nazionale, Forza Tattica e altre forze repressive sfrattavano in maniera violenta e illegale seicento famiglie organizzate dalla Lega dei Contadini Poveri nell’Accampamento di Tiago do Santos”.
Una vera e propria “operazione militare”, denunciarono allora varie personalità democratiche... (continua)
Gianni Sartori 15/11/2021 - 23:13
Atlanta (USA): Manuel Teran (Tortuguita) è stato ucciso durante le proteste contro l’abbattimento degli alberi di Gresham Park dove dovrebbe sorgere “Cop City”.
GRESHAM PARK (ATLANTA): MORTE DI UN MILITANTE AMBIENTALISTA
Gianni Sartori
Come (quasi) sempre del tragico episodio esistono almeno due versioni. L’infermiere ecologista Manuel Esteban Paez Teran (conosciuto come Tortuguita, tartarughina) ha perso la vita il 18 gennaio durante lo sgombero degli accampamenti (circa una trentina) a difesa di una foresta pubblica (Gresham Park, una quarantina di ettari nella regione di Atlanta) in procinto di essere abbattuta per costruire un grande centro di formazione alla pubblica sicurezza. Un manufatto che i dissidenti hanno già soprannominato “Cop City” ritenendo che diventerà un luogo per “l’addestramento alla guerra urbana” (ossia per reprimere manifestazioni e proteste). Causa della morte... (continua)
Mentre la lobbyng dell’industria agricola impone modifiche distruttive alla politica di Lula a sostegno degli Indios e delle foreste, gli indigeni manifestano vigorosamente.
BRASILE: GLI INDIOS ESISTONO - E RESISTONO - DA MOLTO PRIME DEL 1988
Gianni Sartori
Aveva fatto ben sperare la decisa presa di posizione in difesa degli Indios di Inácio Lula da Silva appena eletto presidente del Brasile.
Contro quello che possiamo definire quantomeno un tentativo di genocidio (operazione che il presidente di prima aveva non solo tollerato, ma anche favorito).
Apprezzabile per esempio l’invio dei soldati nella riserva degli indigeni Yanomani (circa 30mila, tra gli stati di Roraima e Amazonas) dove la situazione era diventata ormai disperata (foreste devastate, inquinamento delle acque, malattie - malaria e altro -e denutrizione, soprattutto per i bambini).
Una catastrofe umanitaria e ambientale,... (continua)
Aggiungo qualche breve nota discografica/biografica su questa canzone. Fu pubblicata in un 45 giri nel 1989 con la formazione: Augusto Daolio: voce, Beppe Carletti: tastiera
Dante Pergreffi: basso, Paolo Lancellotti: batterista, Chris Dennis: chitarra.
Quando poi dovrà essere pubblicato il nuovo disco viene proposta come copertina una foto del solo Augusto, questo scatenerà una scissione: Augusto e Beppe d una parte, Chris e Paolo dall'altra. Il disco verrà pubblicato l'anno successivo con la foto incriminata in copertina e con la nuova formazione: Augusto Daolio – voce, Beppe Carletti – tastiere, Cico Falzone – chitarra, Dante Pergreffi – basso, Daniele Campani – batteria
Che dire io amo i nomadi e mi sento di dire che non c'è da fare distinzione tra sinistra destra..come leggevo in qualche commento..ma soprattutto perché l'hanno fatta i nomadi ..i più di tutti contro la guerra è da ascoltare ..ma chiusa parentesi..a volte è troppo facile criticare seduti davanti a una birra..solo pensare di andare in quei posti x fare qualcosa anche poco ma qualcosa non è da tutti le idee restano tali se non si prova a metterle in atto e ripeto criticare a volte basterebbe solo guardare vicino a noi potremmo anche noi un po' più vigliacchi ..fare qualcosa anche qui...e non ho mai preteso di cambiare il mondo ma ..il mio cuore mi detto in fondo che........
Francesco Guccini piange la morte di Odoardo Veroli: "Fu lui a lanciarmi"Il produttore e scopritore di talenti è morto a 78 anni. Il ricordo del cantautore: "È stato Dodo a convincere i Nomadi ad ascoltare ’Dio è morto’ e altri brani"
di VINCENZO MALARA
Il Resto del Carlino
Bologna, 29 gennaio 2021 - Quando Francesco Guccini ci risponde al telefono fisso della sua casa tra le colline di Pavana ("Aspetti che vado ad abbassare un attimo la tv", esordisce), basta pronunciargli il nome di Odoardo Veroli, per tutti Dodo, per ricevere la sua attenzione. Modenese doc e scopritore di innumerevoli talenti, Dodo Veroli è scomparso pochi giorni fa all’età di 78 anni. Ideatore di brani storici dei Nomadi come Noi non ci saremo e Dio è morto, Veroli è stato uno degli artefici della Modena Beat degli anni ’60, celebre produttore di studio, nonché scopritore proprio del giovane Guccini.
Chanson italienne – I gatti randagi – Nomadi – 1990
Dialogue Maïeutique
Cette fois, Lucien l’âne mon ami, j’avouerai tout de suite avec la plus grande humilité avoir été frappé de réminiscence et c’est ainsi que le premier vers de la chanson est :
« Les chats errants sont les chats les plus beaux »
et qu’il s’est très certainement formé à l’écoute de ce vers de la Nuit de Mai qu’Alfred de Musset donna à connaître en 1835 et qui chantait :
« Les désespérés sont les chants les plus beaux »
Frappé de réminiscence ?, demande Lucien l’âne. C’est une maladie ?
Une maladie, si on veut, dit Marco Valdo M.I. ; une chose est certaine, c’est qu’elle m’a frappé cette fois encore et qu’elle frappe plus souvent qu’à son tour. C’est d’ailleurs à mon avis, une source de bien des textes, de bien des chants, de bien des musiques aussi. Ainsi va le monde se bâtissant de bric et de broc, de matériaux... (continua)
Il mio legame coi Nomadi è lungo, purtroppo li ho conosciuti solo nella fase post-Augusto (del resto avevo solo 10 anni quando è morto), per me i Nomadi sono stati i primi concerti, tanti amici, km macinati, la scoperta della politica e tanto altro, anche mia moglie l'ho incontrata frequentando il popolo nomade...
Avevo a suo tempo inserito Sotto il vulcano proprio per celebrare Augusto Daolio.
Questa canzone però compare per la prima volta nell'album "Ancora una volta con sentimento" del 1982. "Ma che film la vita" è una raccolta live e non ci sono inediti
Chanson italienne – Il paese delle favole – Nomadi – 1982
Paroles : Romano Rossi
Musique : Giuseppe Carletti – Romano Rossi
Dialogue Maïeutique
Voici, dit Marco Valdo M.I., le Pays fabuleux et en avant pour l’exploration de ce monde ensorcelant. Le Pays fabuleux ou littéralement traduit de l’italien – Il paese delle favole, le Pays des fables, tel est ce pays dont parle cette chanson. On avait déjà rencontré Le Pays des joujoux – Il paese dei balocchi, Le Pays de Polichinelle – Il Paese di Pulcinella et d’autres encore qu’on trouverait si on les cherchait (et surtout, si on avait le temps de les chercher et de les traduire) et tous racontent des choses différentes. Tel est le charme des titres. En fait, le plus constamment, à rebours de la croyance répandue, au lieu de le révéler, le titre cache ce qu’il recouvre. C’est un brouillard.
En tous cas, il peut l’être, dit Lucien l’âne ; de... (continua)
I Nomadi avevano inserito la canzone nel loro repertorio live dopo un viaggio a Cuba, e la pubblicarono nel loro album live Le Strade, Gli Amici, Il Concerto (1997)