Scritta come risposta alla decisione del grand jury di neanche processare l'agente di polizia responsabile della morte di Eric Garner. La canzone è destinata a fare discutere perché, pur essendo esplicita nel dire che non ci può essere pace senza giustizia e non risparmiando le critiche alla polizia (quando avevamo problemi chiamavamo la polizia / ma chi chiameremo quando la polizia è il problema?) contiene anche un appello al dialogo tra la comunità nera e le forze dell'ordine che potrebbe sembrare quantomeno ingenuo nella situazione attuale.
Vittorio Arrigoni è stato strangolato dai rapitori durante un blitz dei miliziani di Hamas nella casa in cui era tenuto ostaggio a Gaza City
Vittorio Arrigoni è morto. Il suo corpo è stato trovato questa notte intorno alle 1.50 in un'abitazione nella Striscia di Gaza, nel quartiere Qaram, periferia di Gaza City. La notizia è stata dapprima diffusa da fonti di Hamas e poi confermata a PeaceReporter da un'attivista dell'International Solidarity Movement. Hamas, il movimento islamico che controlla il territorio della Striscia, non è riuscito a mediare per la sua liberazione. O forse non ci ha nemmeno provato. Secondo quanto riferito dal portavoce del movimento, dietro indicazione di uno dei membri del gruppo ultra-radicale interrogato nel primo pomeriggio, le forze di sicurezza avrebbero circondato l'area nella quale era detenuto Vittorio, dando... (continua)
Se io muoio non piangere per me, fai quello che facevo io e continuerò vivendo in te. (Che Guevara)
Ci siamo scambiati una mail veloce pochissimi giorni fa. Eri sotto le bombe, come sempre, affacciato alla finestra della tua casa che dà sul porto di Gaza. Non l’ho mai vista casa tua, né il porto di Gaza City, e a dire la verità nemmeno Gaza. Immaginavo tutto con i tuoi occhi. Attraverso i tuoi occhi e i tuoi scritti sentivo le detonazioni degli spari, le esplosioni, le grida e finanche il sapore amaro del sangue. Sentivo anche le risate e le voci dei bambini di cui ti circondavi sempre. Sembravi un gigante rispetto a loro, esili e minuti, sempre sorridenti vicino a te. Anche per questo ti ammiravo da lontano, per l’amore per i bambini e per un popolo che avei fatto tuo.
Ti ammiravo e ti stimavo perché eri l’ ultimo internazionalista... (continua)
Ai nomi di Arrigoni e Baldoni vorrei aggiungere anche quello di Angelo Frammartino, ucciso a Gerusalemme nel 2006 da tal Ashraf Hanaisha, palestinese, che dichiarò di aver voluto aggredire un ebreo...
Devo ammettere che di Frammartino io stesso mi ero già scordato...
Hai fatto bene, Adriana, a postare il collegamento al blog di Vittorio Arrigoni.
E' qui e qui, sul suo blog, che sono chiaramente indicati gli estremisti filo-israeliani che hanno contribuito ad armare la mano dei suoi assassini filo-quaedisti
"Un ricchione idiota al servizio dei terroristi di Hamas...", scrivevano gli uni... "Corrompe i costumi dei palestinesi...", dicevano gli altri...
E' questa letale miscela di opposta miopia, crudeltà e disumanità che ha ucciso Arrigoni...
Sono d'accordo con Annalisa Melandri: "Tutti voi che disprezzate la vita, che disprezzate la pace, io vi maledico! Possiate un giorno crepare tutti, voi, perché non siete umani!"
"Un cuore,
due mani,
un cuore pulsante e una mente ancora funzionante.
Due occhi abbastanza profondi per mettere a fuoco l'ingiustizia a portata di mira dei cecchini.
Due mani ancora funzionali per accarezzare cuccioli d'uomo figli spersi di un allah minore,
e un cuore aritmico che pompa sangue per una mente poco incline all'indifferenza dinnanzi alla tragedia.
"Dovessi morire, tra cento anni, vorrei che sulla mia lapide fosse scritto ciò che diceva Nelson Mandela: 'un vincitore è un sognatore che non ha mai smesso di sognare'”, Vittorio Arrigoni, un vincitore."
Words / M. Franti
Music / M.Franti, D.Shul, C.Young
Album: Everyone deserves music (2003)
“Quando qualcuno uccide un poliziotto dicono che è colpa di una canzone. Che musica ascoltavano quando hanno bombardato l'Iraq?”
(Michael Franti)
Esistono due versioni della canzone: la prima, molto acustica e melodica, è la prima presentata, nella seconda versione (Armageddon Version) il ritornello è inframezzato da lunghe strofe rap e l'arrangiamento è decisamente più aggressivo.
"Basta immaginare ciò che accadrebbe, fra la popolazione civile dei centri abitati, quando si diffondesse la notizia che i centri presi di mira dal nemico vengono completamente distrutti, senza lasciare scampo ad alcuno. I bersagli delle offese aeree saranno quindi, in genere, superfici di determinate estensioni sulle quali esistano fabbricati normali, abitazioni, stabilimenti ecc. ed una determinata popolazione. Per distruggere tali bersagli occorre impiegare i tre tipi di bombe: esplodenti, incendiarie e velenose, proporzionandole convenientemente. Le esplosive servono per produrre le prime rovine, le incendiarie per determinare i focolari di incendio, le velenose per impedire che gli incendi vengano domati dall'opera di alcuno. L'azione venefica deve essere tale da permanere per lungo tempo, per giornate intere, e ciò può ottenersi sia mediante la qualità dei materiali impiegati, sia impiegando... (continua)
[1994]
Songwriters : Tyler/Franti/Harris
Album: Home
I take the needle off the record (continua)
inviata da giorgio 27/12/2009 - 20:47
...quindi è da questa canzone che viene la famosa citazione di Michael Franti, “Quando qualcuno uccide un poliziotto dicono che è colpa di una canzone. Che musica ascoltavano quando hanno bombardato l'Iraq?".
Tenterei una traduzione completa ma sono un po' spaventato dallo slang
"Time to go home" è la canzone d'apertura del nuovo disco di Michael Franti & Spearhead, 14 nuove canzoni
quasi tutte contro la guerra.
I SOLDATI HANNO PENSATO: QUESTO TIPO HA LE PALLE
Va benissimo cantare canzoni contro la guerra in California, ma a Baghdad? Ai soldati americani? Michael Franti racconta a Dorian Lynskey perché ha voluto correre il rischio.
di Dorian Lynskey
da The Guardian (read the original article in english here)
traduzione di Lorenzo Masetti
Quando Michael Franti ha detto alla sua famiglia che voleva visitare l'Iraq, loro non sono stati esattamente entusiasti. Quando ha chiesto agli altri membri della sua band, gli Spearhead, se volevano unirsi a lui, gli hanno risposto grazie, no. Quando ha chiamato una dozzina di diversi musicisti. questi non solo hanno declinato l'invito, ma hanno cercato in ogni modo di dissuaderlo. Infine, nel... (continua)
Those who start wars never fight them (continua)
11/9/2006 - 18:36
I think the line:
"And those who dance dreams can build fountains"
is actually:
"And those who dam streams can build fountains"
Cheers
I checked the CD booklet and the version is as it is reported here, but it can be that the actual lyrics are somewhat different
«Oh My God è una sorta di preghiera nella quale io chiedo a Dio di far andare le cose un po' meglio di adesso e di fermare gli abusi, le sofferenze, le ingiustizie. È una canzone spirituale e politica insieme, nello stesso spirito con cui scrivevano i pezzi Marvin Gaye o Bob Marley» Intervista a Michael Franti dal Manifesto (12 luglio 2002)
Questa canzone - aggiornamento di un pezzo del precedente gruppo di Michael Franti, i Beatnigs, divenne un hit underground dei primi anni '90. È considerata il manifesto politico di Michael Franti e compagni, un impegno che Michael Franti ha continuato anche nel progetto Spearhead
Tuttora alcune tv statunitensi, continuano a sostenere che in Iraq sono state trovate armi di distruzione di massa e le prove del coinvolgimento di Saddam Hussein negli attentati dell'11 settembre. E che quasi nessun soldato americano è morto in guerra.
Scritta come risposta alla decisione del grand jury di neanche processare l'agente di polizia responsabile della morte di Eric Garner. La canzone è destinata a fare discutere perché, pur essendo esplicita nel dire che non ci può essere pace senza giustizia e non risparmiando le critiche alla polizia (quando avevamo problemi chiamavamo la polizia / ma chi chiameremo quando la polizia è il problema?) contiene anche un appello al dialogo tra la comunità nera e le forze dell'ordine che potrebbe sembrare quantomeno ingenuo nella situazione attuale.
Vedi anche We Gotta Pray e Hands Up