A Sweetheart Like You
La versione italiana di Francesco De Gregori, nell’album “De Gregori canta Bob Dylan - Amore e furto” del 2015
UN ANGIOLETTO COME TE
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 28/7/2024 - 20:17
Plui fuarz di prime
Le parole di questa canzone sono dovute al poeta friulano Adelgiso Fior, mentre Felice Cimatti e Luigi Vriz hanno composto la musica. Essa ricorda la difesa del monte Grappa e del monte Rossa da parte della divisione Osoppo-Friuli.
canzone in friulano delle anticomuniste Brigate Osoppo. Malgrado i toni nazional-patriottici e addirittura religiosi Battaglia ne scrive in termini entusiastici, ed effettivamente il tono quasi cinematografico con cui viene descritta la battaglia per la difesa della Zona Libera della Carnia ne fa forse il testo più bello di tutta la innodia partigiana italiana. Però non è stata praticamente mai incisa, e su YouTube risulta solo l’esecuzione di una corale che peraltro la mette in coda a un canto delle brigate Garibaldi Natisone, e in una atmosfera di fazzoletti rossi forse non troppo in sintonia con una storia in cui partigiani osovani furono addirittura trucidati... (continua)
canzone in friulano delle anticomuniste Brigate Osoppo. Malgrado i toni nazional-patriottici e addirittura religiosi Battaglia ne scrive in termini entusiastici, ed effettivamente il tono quasi cinematografico con cui viene descritta la battaglia per la difesa della Zona Libera della Carnia ne fa forse il testo più bello di tutta la innodia partigiana italiana. Però non è stata praticamente mai incisa, e su YouTube risulta solo l’esecuzione di una corale che peraltro la mette in coda a un canto delle brigate Garibaldi Natisone, e in una atmosfera di fazzoletti rossi forse non troppo in sintonia con una storia in cui partigiani osovani furono addirittura trucidati... (continua)
Il mortaio, il canon, la mitràe
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/4/2024 - 10:17
Pilota di guerra
....Mimì sarà è effettivamente nata dopo che a De Gregori parve di incrociare (non ricordo dove) Mia Martini , ed è completamente costruita ed ispirata a lei ..., non è nemmeno un caso che Mia Martini la volle cantare riconoscendosi in quel testo e quelle note
23/12/2023 - 14:53
Gesù Bambino
Avevo vent'anni quando De Gregori la pubblicò. E dopo oltre dieci anni la cantavo a mio figlio a mo' di ninna-nanna.
No alla guerra, ora e sempre!
No alla guerra, ora e sempre!
Mariella 21/12/2023 - 08:34
Condannato a morte
Inesorabilmente, altre condanne a morte eseguite in Iran con particolare accanimento contro curdi e beluci
IRAN: IL BOIA NON VA IN FERIE
Gianni Sartori
Come un rosario continua a sgranarsi inesorabile la macabra sequenza delle condanne a morte in Iran. E - come già si rilevava da tempo - con particolare e selettiva ostinazione nei confronti di alcune minoranze (meglio: popolazioni minorizzate) come curdi e beluci.
Nell’ultima settimana, a partire dal 20 febbraio, sono almeno 18 (tra cui due prigionieri politici accertati) quelle di cui si è venuti a conoscenza in base alle notizie diffuse da Hengaw Organization for Human Rights.
Due beluci - Hadi Arbabi e Mohammad Eshaq Gorgij, detenuti dal 2029 nel carcere di Zahedan - sono stati impiccati all’alba del 27 febbraio. Il giorno prima, domenica 26 febbraio, la medesima sorte era toccata ad altri cinque prigionieri (tra cui due donne) nel... (continua)
IRAN: IL BOIA NON VA IN FERIE
Gianni Sartori
Come un rosario continua a sgranarsi inesorabile la macabra sequenza delle condanne a morte in Iran. E - come già si rilevava da tempo - con particolare e selettiva ostinazione nei confronti di alcune minoranze (meglio: popolazioni minorizzate) come curdi e beluci.
Nell’ultima settimana, a partire dal 20 febbraio, sono almeno 18 (tra cui due prigionieri politici accertati) quelle di cui si è venuti a conoscenza in base alle notizie diffuse da Hengaw Organization for Human Rights.
Due beluci - Hadi Arbabi e Mohammad Eshaq Gorgij, detenuti dal 2029 nel carcere di Zahedan - sono stati impiccati all’alba del 27 febbraio. Il giorno prima, domenica 26 febbraio, la medesima sorte era toccata ad altri cinque prigionieri (tra cui due donne) nel... (continua)
Gianni Sartori 1/3/2023 - 11:29
Povero me
Cammino come un dissidente, come un deragliato,
come un disertore, senza nemmeno un cappello
o un ombrello da aprire, ho il cervello in manette.
Dico cose già dette.. e vedo cose già viste,
i simpatici mi stanno antipatici, i comici mi rendono triste.
Mi fa paura il silenzio.. Ma non sopporto il rumore...
come un disertore, senza nemmeno un cappello
o un ombrello da aprire, ho il cervello in manette.
Dico cose già dette.. e vedo cose già viste,
i simpatici mi stanno antipatici, i comici mi rendono triste.
Mi fa paura il silenzio.. Ma non sopporto il rumore...
Grazie Francesco e auguri per i tuoi 70 anni!
CCG Staff 4/4/2021 - 16:06
A Pa’
L'ultima strofa è una citazione del vangelo di Matteo:
Mt 6,25–33:
«Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? 31 Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo?... (continua)
Mt 6,25–33:
«Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? 31 Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo?... (continua)
Dq82 13/11/2020 - 17:39
Polesine (Tera e aqua)
Si tratta di una versione piuttosto autonoma, anche se certamente ispirata all'originale di Gigi Fossati e Sergio Liberovici (che non vengono nemmeno citati nei crediti).
TERRA E ACQUA
(continua)
(continua)
inviata da B.B. 3/11/2020 - 21:18
Il panorama di Betlemme
L'albero del pane, cosa simboleggia? Il soldato è un palestinese?
Cleomaco 29/10/2020 - 03:02
Spad VII S2489
[2001]
Scritta da Guido Guglielminetti (Torino, 1952, bassista, compositore, arrangiatore e produttore discografico) e Alessandro Arianti (Torino, 1983, pianista, per 17 anni con De Gregori)
Nell'album "Amore nel pomeriggio" (copertina di Piero Pizzi Cannella, artista visuale romano).
Lo SPAD S.VII è stato un biplano da caccia monoposto, di costruzione francese (Sociéte Pour l'Aviation et ses Dérivés), utilizzato dal 1916 e fino ai primi anni 20. Nel corso della Grande Guerra divenne famoso per essere il preferito di molti grandi assi dell'aviazione, tra cui il nostro Francesco Baracca, nativo di Lugo di Romagna, cui questa canzone è dedicata.
Ma non si tratta tanto di una celebrazione quasi futurista dell'eroe e della sua macchina volante di morte, piuttosto accosterei questa canzone a Pilota di guerra, dello stesso De Gregori, e a Sky Pilot degli Animals, nel senso del cinismo e dell'indifferenza... (continua)
Scritta da Guido Guglielminetti (Torino, 1952, bassista, compositore, arrangiatore e produttore discografico) e Alessandro Arianti (Torino, 1983, pianista, per 17 anni con De Gregori)
Nell'album "Amore nel pomeriggio" (copertina di Piero Pizzi Cannella, artista visuale romano).
Lo SPAD S.VII è stato un biplano da caccia monoposto, di costruzione francese (Sociéte Pour l'Aviation et ses Dérivés), utilizzato dal 1916 e fino ai primi anni 20. Nel corso della Grande Guerra divenne famoso per essere il preferito di molti grandi assi dell'aviazione, tra cui il nostro Francesco Baracca, nativo di Lugo di Romagna, cui questa canzone è dedicata.
Ma non si tratta tanto di una celebrazione quasi futurista dell'eroe e della sua macchina volante di morte, piuttosto accosterei questa canzone a Pilota di guerra, dello stesso De Gregori, e a Sky Pilot degli Animals, nel senso del cinismo e dell'indifferenza... (continua)
Una bestia di fuoco e velocità
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2019 - 21:44
L'aggettivo Mitico
[2001]
Parole e musica di Francesco De Gregori.
La canzone che apre l'album "Amore nel pomeriggio" (copertina di Piero Pizzi Cannella, artista visuale romano), dove la voce femminile è quella di Lalla Francia.
Parole e musica di Francesco De Gregori.
La canzone che apre l'album "Amore nel pomeriggio" (copertina di Piero Pizzi Cannella, artista visuale romano), dove la voce femminile è quella di Lalla Francia.
La musica etnica, la contaminazione
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/12/2019 - 14:52
Cosa sarà
[1979]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Rosalino Cellamare
Musica / Music / Musique / Sävel: Rosalino Cellamare / Lucio Dalla
Interpretata con / Performed together with / Interprétée avec Francesco De Gregori / Kappale suoritettiin yhdessä Francesco De Gregorin kanssa
Altro interprete / Also performed by / Interprétée aussi par : Rosalino Cellamare ("Ron")
Album / Albumi: Lucio Dalla [1979]
Cosa sarà? Bella domanda, quarant'anni dopo; a rigore, dovrebbe essere declinata, ora, nella forma: “Cosa è stato?”; e sono state tante cose. Una vita intera. Per persone della mia età, costringe a ripensare all'adolescenza, alla giovinezza; e alle circostanze in cui erano vissute, in un periodo molto diverso da quello attuale. Ma non intendo fare il “passatista a oltranza”, anche se -è vero-, oltrepassata una certa soglia si tende ad esserlo e/o a farlo quasi per natura; è l'eterno mito dei “vent'anni”,... (continua)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Rosalino Cellamare
Musica / Music / Musique / Sävel: Rosalino Cellamare / Lucio Dalla
Interpretata con / Performed together with / Interprétée avec Francesco De Gregori / Kappale suoritettiin yhdessä Francesco De Gregorin kanssa
Altro interprete / Also performed by / Interprétée aussi par : Rosalino Cellamare ("Ron")
Album / Albumi: Lucio Dalla [1979]
Cosa sarà? Bella domanda, quarant'anni dopo; a rigore, dovrebbe essere declinata, ora, nella forma: “Cosa è stato?”; e sono state tante cose. Una vita intera. Per persone della mia età, costringe a ripensare all'adolescenza, alla giovinezza; e alle circostanze in cui erano vissute, in un periodo molto diverso da quello attuale. Ma non intendo fare il “passatista a oltranza”, anche se -è vero-, oltrepassata una certa soglia si tende ad esserlo e/o a farlo quasi per natura; è l'eterno mito dei “vent'anni”,... (continua)
Cosa sarà
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/6/2019 - 11:02
Anche per te
[1969]
Mogol/Battisti
Cover: Enrico Ruggeri, Renato Zero, Francesco De Gregori
Una canzone con valore metaforico.
Uma canção com valor metafórico.
Une chanson à la valeur métaphorique.
Tre donne, tre storie, tre ultime.
Una suora, una prostituta, una ragazza madre.
Tre recluse nelle galere del mondo.
Mogol/Battisti
Cover: Enrico Ruggeri, Renato Zero, Francesco De Gregori
Una canzone con valore metaforico.
Uma canção com valor metafórico.
Une chanson à la valeur métaphorique.
Tre donne, tre storie, tre ultime.
Una suora, una prostituta, una ragazza madre.
Tre recluse nelle galere del mondo.
Per te, che è ancora notte e già prepari il tuo caffè,
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 6/2/2019 - 23:54
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Le storie di ieri
Ma nell'introduzione, nella fotina di Giorgio Almirante, alla sua destra seduto mi pare di scorgere Maurizio Gasparri, o mi sbaglio? Carrierone!
B.B. 1/2/2019 - 23:14
Ivano Fossati, Fabrizio De André, Francesco De Gregori: Questi posti davanti al mare
[1988]
Testo e musica di Ivano Fossati
Lyrics and music: Ivano Fossati
Paroles et musique: Ivano Fossati
Interpretazione / Performed by / Interprétée par: Fabrizio De André, Francesco De Gregori, Ivano Fossati
Album: La pianta del tè (Ivano Fossati)
Come, credo, milioni di persone, ho ripensato a quante decine di volte sarò passato sul “Ponte Morandi” a Genova, per un motivo o per un altro, per andare o per tornare, da solo o con qualcuno, guidando un automezzo o facendo il passeggero, per oltrepassare la città o per scendervi giù. Di una volta in particolare mi ricordo, però; una delle prime, tanti anni fa, entrando in Genova. Per il traffico, o per non so che cosa, il ponte tremava in modo del tutto percettibile. Il “Ponte Morandi” è crollato, portandosi via la vita di 43 persone, su una via dedicata a Walter Fillak, che da Gappista e partigiano aveva scelto come nome di battaglia... (continua)
Testo e musica di Ivano Fossati
Lyrics and music: Ivano Fossati
Paroles et musique: Ivano Fossati
Interpretazione / Performed by / Interprétée par: Fabrizio De André, Francesco De Gregori, Ivano Fossati
Album: La pianta del tè (Ivano Fossati)
Come, credo, milioni di persone, ho ripensato a quante decine di volte sarò passato sul “Ponte Morandi” a Genova, per un motivo o per un altro, per andare o per tornare, da solo o con qualcuno, guidando un automezzo o facendo il passeggero, per oltrepassare la città o per scendervi giù. Di una volta in particolare mi ricordo, però; una delle prime, tanti anni fa, entrando in Genova. Per il traffico, o per non so che cosa, il ponte tremava in modo del tutto percettibile. Il “Ponte Morandi” è crollato, portandosi via la vita di 43 persone, su una via dedicata a Walter Fillak, che da Gappista e partigiano aveva scelto come nome di battaglia... (continua)
Ivano Fossati:
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI secolo 16/8/2018 - 09:47
Percorsi:
Ponti
Ma che razza de città!
Francesco De Gregori ha iniziato il suo tour 2018 a Roma (Auditorium-Parco Della Musica), proprio con questo gioiello.
Non conoscendola, credevo fosse inedita.
Tanto è attuale, dopo così tanti anni...
Non conoscendola, credevo fosse inedita.
Tanto è attuale, dopo così tanti anni...
Giorgio 7/7/2018 - 15:04
Francesco De Gregori: Festival
[1976]
Parole e musica di Francesco De Gregori
Nell'album “Bufalo Bill”
“Chi ha ucciso quel giovane angelo che girava senza spada?”, forse basterebbe questo verso per fare di questa canzone dedicata a Luigi Tenco una CCG...
Curioso poi che, proprio sulle Canzoni Contro la Guerra, De Gregori sia classificato al numero 20 e Tenco al 21...
Non so chi abbia ucciso quel giovane angelo... Certo Luigi Tenco mi è tornato in mente leggendo un bell'articolo intitolato “Cesare Pavese in musica”, quando il suo autore, Flavio Poltronieri, scrive: “Non era un ambizioso, desiderava solamente che il suo talento venisse riconosciuto, esattamente come Nick Drake tanti anni dopo e, curiosamente, beffardamente, entrambi hanno lasciato la loro vita terrena al sonno.”
Ecco. Non so chi abbia ucciso quel piccolo principe, forse mandanti ed esecutori sono stati in tanti, proprio come per Cesare Pavese e per Nick Drake.
Parole e musica di Francesco De Gregori
Nell'album “Bufalo Bill”
“Chi ha ucciso quel giovane angelo che girava senza spada?”, forse basterebbe questo verso per fare di questa canzone dedicata a Luigi Tenco una CCG...
Curioso poi che, proprio sulle Canzoni Contro la Guerra, De Gregori sia classificato al numero 20 e Tenco al 21...
Non so chi abbia ucciso quel giovane angelo... Certo Luigi Tenco mi è tornato in mente leggendo un bell'articolo intitolato “Cesare Pavese in musica”, quando il suo autore, Flavio Poltronieri, scrive: “Non era un ambizioso, desiderava solamente che il suo talento venisse riconosciuto, esattamente come Nick Drake tanti anni dopo e, curiosamente, beffardamente, entrambi hanno lasciato la loro vita terrena al sonno.”
Ecco. Non so chi abbia ucciso quel piccolo principe, forse mandanti ed esecutori sono stati in tanti, proprio come per Cesare Pavese e per Nick Drake.
Nella la città dei fiori
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/9/2017 - 11:41
Bob Dylan: Subterranean Homesick Blues
La versione italiana di Francesco De Gregori, nell’album “De Gregori canta Bob Dylan - Amore e furto” del 2015
ACIDO SEMINTERRATO
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/9/2017 - 14:40
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MAGARI ANCHE NO, GRAZIE...
Gianni Sartori
MINIERE, PERFORAZIONI, DIGHE...NON SONO GRADITE DALLA POPOLAZIONE DEL DISTRETTO DI KULP (Bakur, Kurdistan del Nord)
MA INTANTO L'IMPRESA MINERARIA ESPLORA IL TERRENO (LETTERALMENTE, CON I CAROTAGGI) SOTTO SCORTA MILITARE
Nel sottosuolo dell'altopiano di Hasandin (distretto di Kulp, Diyarbakir) riposano ingenti giacimenti di ferro e cromo. Dal tempo dei tempi e finora andava bene così.
Ma recentemente sono apparsi veicoli e macchinari inequivocabilmente preposti alle perforazioni, ai carotaggi. Scortati – ca va sans dire - da altri veicoli, militari, carichi di soldati. Le attrezzature apparterebbero a una impresa mineraria con sede a Izmir. La cosa non è passata inosservata e gli abitanti dei villaggi della zona (Nêrçik, Dimilyan, Hêlin, Inika, Şînas, Beyrok... ) non sono rimasti a guardare.
Convocati dal governatore del distretto... (continua)