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Autore Pete Seeger

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All the flowers are back

Antiwar Songs Blog
All the flowers are back
Nel nostro sito, esistono una decina di “Canzoni fondamentali” che, nel corso degli anni, sono state considerate una sorta di canzoni contro la guerra universali. Stanno lì, da sempre, in bella vista sulla homepage; nelle rispettive pagine sono contrassegnate da un bannerino rosso con una “B” che sta per “Basic”. Avere quel bannerino, per una […]
Antiwar Songs Staff 2016-04-15 03:04:00
Ad un certo punto, Pete Seeger ha deciso che sarebbe stato una memoria vivente e cantante di tutta la storia americana. Sarebbe stato l'archivio vivente della musica e della coscienza americana, una dimostrazione del potere della canzone e della cultura di guidare la storia verso fini più umani e giusti.

Ha deciso che avrebbe avuto il coraggio e l'audacia di essere la voce della gente.

E lo ha fatto, fino a ieri, quando ci ha lasciati, dopo 94 lunghi anni. Grazie Pete.
Lorenzo Masetti 28/1/2014 - 10:13

Grazie, Pete

Antiwar Songs Blog
Grazie, Pete
Ad un certo punto, Pete Seeger ha deciso che sarebbe stato una memoria vivente e cantante di tutta la storia americana. Sarebbe stato l’archivio vivente della musica e della coscienza americana, una dimostrazione del potere della canzone e della cultura di guidare la storia verso fini più umani e giusti. Ha deciso che avrebbe avuto […]
Antiwar Songs Staff 2014-01-28 09:58:00

Giù fino al collo nel pantano…

Antiwar Songs Blog
Giù fino al collo nel pantano…
La guerra nel Vietnam provocò in Pete Seeger un’autentica opposizione a tutto campo, che si concretizzò nel suo celebre e violento attacco televisivo alla politica di guerra del presidente Lyndon Johnson, avvenuto durante il popolare “Smothers Brothers Comedy Hour”, dove Seeger cantò anche quella che è una delle prime canzoni contro la guerra vietnamita, “Waist […]
Antiwar Songs Staff 2013-09-13 12:42:00
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Good Shepherd

Good Shepherd
‎[1936/1969]‎
Dall’album “Volunteers”‎
Arrangiamento di Jorma Kaukonen


“Alla larga dai banditi sanguinari, alla larga dalle false linguacce, alla larga ‎dal demone delle armi da fuoco!”‎

La ragione delle due date differenti è che questa famosa e bellissima canzone dei Jefferson Airplane ‎non è che una riproposizione in chiave psichedelica di "The Blood Strained Banders" – nota anche ‎come "Keep Away from the Bloodstained Banders" (“Alla larga dai banditi macchiati di sangue!”) - ‎una canzone che fu registrata nel 1936 dal mitico Alan Lomax (etnomusicologo, antropologo e ‎produttore discografico cui si deve il salvataggio e la trasmissione ai posteri di gran parte della ‎cultura musicale – afroamericana, in particolare – degli Stati del sud degli USA) in una “prison-‎farm” di Lynn, Virginia, dalla voce di Blind Jimmie Strothers, un afroamericano cieco lì detenuto ‎per aver fatto a... (continua)
If you want to get to heaven
(continua)
inviata da Dead End 11/7/2012 - 14:34
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Down on Penny's Farm

Down on Penny's Farm
‎[1929]‎

Una canzone di autore anonimo registrata per la prima volta nel 1929 a Johnson City, Tennessee, ‎dai Bently Boys, una formazione di cui nulla si sa eccetto che forse erano del North Carolina.‎
Il brano, dopo essere stato inserito nella seminale raccolta ‎‎“Anthology of American Folk ‎Music” edita nel 1952 dalla Folkways e curata dall’eccentrico etnomusicologo e regista ‎sperimentale Harry Smith, venne più volte ‎interpretata da Pete Seeger (con il titolo abbreviato di “Penny's Farm”) e fu anche fonte di ‎ispirazione per Bob Dylan per le sue "Hard Times in New York Town" e, soprattutto, Maggie’s Farm.‎
Trattandosi di un brano tradizionale, ne esistono ovviamente molte versioni variamente intitolate: ‎‎"Hard Times" "Down on Roberts' Farm" "Tanner's Farm" e altri.‎

‎Come Poor Old Dirt Farmer – e ancora più di quella – si tratta di una canzone di protesta ‎contro lo “sharecropping”,... (continua)
Come you ladies and you gentlemen and listen to my song.
(continua)
inviata da Bartleby 8/5/2012 - 11:02
Non facciamo alcuna fatica nel capire perchè una canzone come questa sia odiata da individui del genere. E ci permettiamo di aggiungere che l'odio di un assassino fanatico è la migliore prova di quanto una canzone possa essere importante, quando sa andare dritta al cuore delle cose.
Lorenzo Masetti 26/4/2012 - 22:19
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Round, Round Hitler's Grave

Round, Round Hitler's Grave
‎[1942]‎
Scritta da Woody Guthrie, Millard Lampell e Pete Seeger
Sulla melodia della popolare “Old Joe Clark”‎
Testo trovato su WoodyGuthrie.de,‎

La maggior parte del testo fu scritta da Pete Seeger. Di Guthrie certamente la strofa dedicata a ‎Mussolini… ‎

Nell’album “Dear Mr. President”.‎
Poi anche nella compilation intitolata “Kickin' Hitler's Butt: Vintage Anti-Fascist Songs 1940-‎‎1944”‎

Dedicata a “X Mas” ‎‎(che non sta per “Natale” ma per “Decima Mas”), un tizio alquanto confuso che per brevissimo ‎tempo è apparso su queste pagine salvo poi tornarsene per sempre a casa (Pound) con la coda tra le ‎gambe… Auguri! Spero che tu guarisca presto!‎
Now I wished I had a bushel
(continua)
inviata da Bartleby 6/4/2012 - 13:54
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Listen, Mister Bilbo

Listen, Mister Bilbo
‎[1946]‎
Scritta da Bob e Adrienne Claiborne (coppia di folksingers e lui pure sindacalista e scrittore) e ‎pubblicata proprio quell’anno sul primo numero di “People’s Songs – Songs of Labor and ‎American People”, la rivista dell’omonima organizzazione fondata nel 1945 da Pete Seeger, Lee ‎Hays e altri per realizzare, promuovere e diffondere i canti di lavoro e del popolo americano.‎

Canzone indirizzata a Theodore Gilmore Bilbo (1877-1947), un politico che fece carriera tra le fila ‎del partito democratico, governatore del Mississippi negli anni 20 e 30, affarista spregiudicato e ‎corrotto, dichiaratamente razzista, segregazionista, suprematista e membro del KKK. Il soprannome ‎di Bilbo era “The Man” perché, pur essendo un nanerottolo, era un tipo talmente tronfio da riferirsi ‎a sé stesso in terza persona… ‎

Nel brano sono citati alcuni eroi della storia americana, tutti quanti di origine... (continua)
Listen, Mr. Bilbo, listen to me
(continua)
inviata da Bartleby 18/1/2012 - 13:47
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All Mixed Up

All Mixed Up
‎[1960, forse riscritta nel 1964]‎
Dall’album “Pete” del 1965.‎

Parole di Pete Seeger.‎
Sulla melodia di “Woman Tawry Lang” di Louise Simone Bennett-Coverley (1919-2006), ‎altrimenti nota come Miss Lou, scrittrice, educatrice e studiosa di folklore giamaicana.‎
You know this language that we speak,
(continua)
inviata da Bartleby 17/1/2012 - 17:01
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Pastures of Plenty

Pastures of Plenty
The Asch Recordings Vol. 1 (1944)



Describing the travails and dignity of migrant workers in North America, it is evocative of the world described in John Steinbeck's The Grapes of Wrath. The tune is based on the ballad "Pretty Polly," a traditional English-language folk song from the British Isles that was also well known in the Appalachian region of North America.

Recorded by Pete Seeger, Harry Belafonte, Bob Dylan, Tom Paxton, Jesse Colin Young, Peter Tevis, Peter, Paul and Mary, Dave Van Ronk, Ramblin' Jack Elliot, Flatt and Scruggs, Will Geer, Kingston Trio, Country Joe McDonald, Odetta, The Alarm, Solas, Alison Krauss & Union Station, Paul Kelly, Lila Downs, Cisco Houston, Karl Denver, Scott H. Biram, The Travellers, Judy Collins, Jefferson Starship


Il pezzo fu arrangiato da Ennio Morricone e cantato da Peter Tevis per il film "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone. (Ma Si veda qui questa osservazione di Cristian Veronesi)
It's a mighty hard row that my poor hands have hoed
(continua)
1/9/2011 - 21:45
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Which Side Are You On 1970

Which Side Are You On 1970
[1970]
Dal “Broadside Magazine 109#” del settembre/ottobre 1970
Sulla melodia di Which Side Are You On?

Mi viene bene di contribuire questa canzone di Pete Seeger perché in questi giorni ricorre l’anniversario della pubblicazione sul New York Times di alcuni stralci dei cosiddetti “Pentagon Papers”, migliaia di documenti segreti redatti dal Dipartimento della difesa americano a partire dal 1967 riguardanti la sporca guerra in Vietnam e le menzogne raccontate al popolo americano da tre presidenti, Kennedy, Johnson e Nixon. Fu Daniel Ellsberg, un militare membro della commissione incaricata della redazione di quei rapporti, a trascriverne poco più di un centinaio e a passarli alla stampa. Bastarono ad accelerare la fine della guerra e la fine di Nixon, poi inchiodato con lo scandalo Watergate.

La cosa inquietante – come dice il vecchio ma ancora battagliero Daniel Ellsberg - è che a 40... (continua)
Which side are you on, which side are you on?
(continua)
inviata da Bartleby 14/6/2011 - 10:29
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Crossbone Skully

Crossbone Skully
[1930s]
Sulla melodia della popolare “Cumberland Gap”
Testo trovato su Mudcat Café
Dal volume “Hard Hitting Songs for Hard-Hit People”, realizzato da Alan Lomax, Woody Guthrie e Pete Seeger tra il 1940 ed il 1967, anno della sua definitiva pubblicazione.

Probabilmente “Crossbone Skully” (quello dal teschio con le ossa incrociate) è il soprannome del disperato protagonista della canzone, sarà stato un tatuaggio o sarà stato che era ridotto tutto pelle ed ossa dalla fame…
La canzone è stata interpretata anche da Peggy Seeger con il titolo "Peacock Street".
As I went walking down Peacock Street,
(continua)
inviata da Bartleby 25/3/2011 - 13:52
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Bells of Rhymney

Bells of Rhymney
[1938]
Scritta dal poeta gallese Idris Davies (1905-1953).
Musica di Pete Seeger dall’album dal vivo “Pete Seeger and Sonny Terry”, 1958.
Celeberrima anche la versione dei Byrds dall’album di debutto “Mr. Tambourine Man” del 1965.



Idris Davies scrisse “Bells of Rhymney” sul modello della canzone infantile settecentesca "Oranges and Lemons" ma il tema trattatovi non era per nulla leggero.
Nel 1926 i minatori inglesi entrarono in sciopero contro le riduzioni salariali preannunciate dalla compagnie come risposta alla crisi che aveva investito il settore, causata dai contraccolpi e dagli assestamenti del mercato successivi alla iperproduzione del periodo bellico. Il governo conservatore guidato da Stanley Baldwin sembrò in un primo momento voler intervenire in favore dei lavoratori ma in realtà i temporanei sussidi erogati servirono soltanto a far prendere tempo alle compagnie. Sebbene... (continua)
Oh what will you give me?
(continua)
inviata da Bartleby 7/2/2011 - 09:37
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Oh Mary, Don't You Weep

Oh Mary, Don't You Weep
[prima metà dell’800?]
Di autore anonimo
Album “American Favorite Ballads Vol. 1”, Folkways Records, 1957.

Uno dei più famosi negro spirituals, risalente a prima della guerra civile americana, una vera e propria parabola di liberazione che attinge al Nuovo (Vangeli di Luca e Giovanni) e all’Antico Testamento (Libro dell’Esodo e anche, in alcune versioni, della Genesi).
La protagonista è Maria di Betania, sorella di Marta (che in alcune versioni del brano compare: “Oh Mary, don't you weep / Oh Martha, don't you mourn”) e Lazzaro (dall’aramaico “Eleazar”, “Dio ha soccorso”), quello che fu resuscitato da Cristo. Maria è quella che accoglie Gesù e si mette in suo ascolto, mentre la sorella Marta continua le faccende domestiche; è quella che rimprovera al Signore di non essere giunto in tempo per salvare il fratello Lazzaro, e Gesù rimedia prontamente;
è la stessa che cosparge di unguento... (continua)
If I could I surely would
(continua)
inviata da Bartleby 18/11/2010 - 14:10
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No Irish Need Apply

No Irish Need Apply
[1862]
Scritta da John F. Poole.

Parecchie sono le versioni di questa canzone e, se l’originale è quello di tal John F. Poole portato al successo dal famoso attore ed ed entertainer Tony Pastor (1837-1908), la sua versione più famosa e conosciuta è quella di Pete Seeger presente in “American History in Ballad and Song, Vol.1” edito dalla Folkways Records nel 1960.



Canzone molto popolare nella comunità degli immigrati irlandesi negli States e risalente alla grande ondata migratoria successiva alla Grande Fame del 1845-1852.
Il trattamento riservato dagli americani a quella massa di straccioni sporchi, affamati e malati proveniente dall’Europa all’inizio non fu certo dei più teneri… basti ricordare la scena dell’accoglienza degli irlandesi da parte dei “Nativi” di Bill "The Butcher" Cutting nel bel film di Martin Scorsese “Gangs of New York”… E sicuramente allora comparvero molti cartelli... (continua)
I'm a decent boy just landed
(continua)
inviata da Bartleby 21/10/2010 - 14:08
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God's Counting on Me, God's Counting on You

God's Counting on Me, God's Counting on You
[2010]
Scritta da Pete Seeger con Lorre Wyatt.
Interpretata in duetto con Bruce Springsteen

Alla fine di luglio, il vecchio Pete Seeger ed il suo banjo hanno presentato al The City Winery di New York City una canzone nuova nuova, scritta contro la British Petroleum, responsabile del disastro ecologico che ha visto milioni di litri di petrolio riversarsi nelle acque del Golfo del Messico, al largo delle coste di Lousiana e Florida, a seguito del grave incidente sulla piattaforma di trivellazione "Deepwater Horizon".
"Sono un fan delle canzoni alla vecchia maniera che hanno un sacco di ripetizioni, come gli spiritual", ha detto il novantunenne ma sempre arzillo Pete Seeger: "Non c'è bisogno di molto per scrivere una buona canzone. Alcune delle canzoni più belle di sempre sono basate su una melodia semplicissima ripetuta molte volte".
When we look and we can see things are not what they should be
(continua)
inviata da Bartolomeo Pestalozzi 12/8/2010 - 22:07
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Beans in My Ears

Beans in My Ears
Beans in My Ears is a song created and sung by protest singer, Len Chandler. It became a hit single when covered by The Serendipity Singers, reaching #30 in June, 1964. Doctors protested that many children were actually putting beans in their ears and so it was banned in some places such as Boston. It was also covered by Lonnie Donegan in 1964.

The insistent chorus goes

My mommy said not to put beans in my ears, beans in my ears, beans in my ears.


The song was covered by Pete Seeger in his 1966 album Dangerous Songs!?. Seeger's version satirically attacked Lyndon B. Johnson's involvement in the Vietnam War. In addition to Chandler's original lyrics, Seeger sang that "Mrs. Jay's little son Alby" had "beans in his ears", which, as the lyrics imply, ensures that a person does not hear what is said to them. To those opposed to continuing the Vietnam War, the phrase suggested that "Alby Jay", a loose pronunciation of Johnson's nickname "LBJ", did not listen to anti-war protests as he too had "beans in his ears".

Wikipedia
My mommy said not to put beans in my ears
(continua)
2/7/2010 - 00:14
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Mrs. Clara Sullivan's Letter

Mrs. Clara Sullivan's Letter
[1963]
Lyrics by Malvina Reynolds
Music by Pete Seeger
Broadside #25 aprile 1963

Una canzone ispirata alla lettera scritta nel 1963 al giornale Labor News dalla moglie di minatore di Scuddy, Perry County, Kentucky, licenziato perché sindacalizzato…
A proposito delle lotte dei minatori nel Kentucky si veda anche la trilogia di Phil Ochs costituita da No Christmas In Kentucky,Hazard, Kentucky e A Toast To Those Who Are Gone e la canzone di Tom Paxton The High Sheriff of Hazard.
Dear Mister Editor, if you choose please send me a copy of the 'Labor News'
(continua)
inviata da Alessandro 28/4/2010 - 15:35
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Garbage!

Garbage!
[1969]
Album “Garbage! and other garbage” (1972)
La quarta strofa fu scritta da Pete Seeger e Mike Agranoff.
Testo trovato su MySongBook

“A year before the first Earth Day observance on April 22, 1970 -- a nationwide environmental "teach-in" for 20 million participants -- folk musician Bill Steele '54 wrote one of the environmental movement's anthems: "Garbage!" Forty years on, the song still resonates as much as it did when Steele wrote it in San Francisco in 1969. "There was a big fuss in San Francisco at the time about dumping garbage in the bay, not as trash but as landfill to build new waterfront condominiums. So that sort of inspired it all," Steele says. […] The song has inspired several additional verses over the years, notably by Seeger and Mike Agranoff. Their 1977 addenda include a verse (beginning with "In Mister Thompson's factory, they're making plastic Christmas trees ...") and a new chorus, decrying the effects of corporations and capitalism.” (Fonte)
Mister Thompson calls the waiter, orders steak and baked potatoes
(continua)
inviata da Alessandro 23/4/2010 - 10:51
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The Times I've Had

The Times I've Had
[1964]
Album “Broadside Ballads, Vol. 3: The Broadside Singers”, Folkways Records.

“The Broadside Singers” è stato un super-gruppo composto da alcuni dei songwriters che negli anni 60 e 70 furono tra i maggiori contributori della rivista “Broadside Magazine”, tra i quali Phil Ochs, Tom Paxton, Pete Seeger, Mark Spoelstra, Patrick Sky, Malvina Reynolds, Bob Dylan e Buffy Sainte-Marie…

In questo brano, l’autore Mark Spoelstra è accompagnato da Phil Ochs, voce e chitarra, e da Pete Seeger, banjo.

“This antiwar song was recorded in a Broadside Singers session with Phil Ochs leading the group. The song was written by Mark Spoelstra, who recalls this as one of his early compositions. He remembered traveling to Ohio for a concert with Rambling Jack Elliott. On the way back, they stopped for refreshments and ran across a group of young men in army fatigues talking about how they could not wait... (continua)
Let me tell you 'bout the times I've had
(continua)
inviata da Alessandro 2/4/2010 - 13:35
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William Moore The Mailman

William Moore The Mailman
[1963]
Words by Seymour Farber
Music by Pete Seeger
Album “Broadside Ballads, Vol. 2”, Folkways Records

Sulla storia del coraggioso postino che fu ammazzato mentre camminava da solo per l’America profonda, consegnando lettere contro la segregazione razziale, si vedano anche Die Ballade von dem Briefträger William L. Moore aus Baltimore, der im Jahre 63 allein in die Südstaaten wanderte. Er protestierte gegen die Verfolgung der Neger. Er wurde erschossen nach einer Woche. Drei Kugeln trafen seine Stirn. e William Moore.
William Moore you were a mailman,
(continua)
inviata da Alessandro 2/4/2010 - 11:29
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I Don't Want to Have a War

I Don't Want to Have a War
[1960]
Album "Bill McAdoo Sings with Guitar"
With Pete Seeger on banjo.
Tune: "Jumping Judy"

Bill McAdoo scrisse questa canzone subito dopo il cosiddetto "1960 U-2 incident", quando un velivolo spia statunitense Lockheed U-2 "Dragon Lady" fu abbattuto nello spazio aereo sovietico. Gli americani prima negarono l'accaduto ma furono messi molto in imbarazzo quando i sovietici mostrarono in televisione i resti dell'apparecchio e, soprattutto, il pilota Francis Gary Powers catturato sano e salvo...

I personaggi evocati nella canzone sono il dittatore spagnolo Francisco Franco, quello cubano Fulgencio Batista, quello di Taiwan e grande avversario di Mao, Chiang Kai-shek, e quello sud-coreano, anti-comunista e filo-americano, Syngman Rhee...
I don't want to have a war,
(continua)
inviata da Alessandro 25/3/2010 - 16:11
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Walk on Alabama

Walk on Alabama
[1960]
Album "Bill McAdoo Sings with Guitar"
With Pete Seeger on banjo.

Canzone scritta all'epoca del famoso Montgomery Bus Boycott, quando la gente di colore cominciò a non usare più il servizio di trasporto pubblico per protesta contro la segregazione razziale. L'azienda dei trasporti locale andò immediatamente in crisi a causa dei mancati introiti.
Ad iniziare la campagna fu una donna coraggiosa, Rosa Parks, che il 1 dicembre 1955 salì su di un bus e andò semplicemente a sedersi nella parte riservata ai bianchi... Un gesto semplice che cambiò la storia.
You get a fine for lookin'
(continua)
inviata da Alessandro 25/3/2010 - 15:47
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Caryl Chessman

Caryl Chessman
[1960]
Album "Bill McAdoo Sings with Guitar"
With Pete Seeger on banjo.
Tune: "Go Down You Murderers" di Ewan McColl, meglio conosciuta con il titolo di The Ballad Of Tim Evans.

Rinvio alla canzone Caryl Chessman di Lorenzo De Antiquis per chi volesse sapere della storia di questo personaggio, Caryl Chessman, condannato a morte nel 1948 per rapina, sequestro e stupro e "giustiziato" 12 anni dopo benchè la sua colpevolezza non fosse affatto certa e nonostante la mobilitazione in suo favore del movimento per l'abolizione della pena di morte... Mi soffermerei qui soltanto sulla terzultima e penultima strofa, quella in cui Bill McAdoo, volutamente senza entrare nel merito dell'innocenza o colpevolezza di Chessman, ricorda come nessun trafficante di armi sia mai stato mandato a morte, e così nemmeno tanti ufficiali nazisti, responsabili di crimini di guerra, che all'indomani della fine del... (continua)
Caryl Chessman was a prisoner in a California jail,
(continua)
inviata da Alessandro 24/3/2010 - 23:40
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I Don't Want No Jim Crow Coffee

I Don't Want No Jim Crow Coffee
[1960]
Album "Bill McAdoo Sings with Guitar"
With Pete Seeger on banjo.
Tune: "Bald Headed Woman"



Il 1 febbraio 1960 a Greensboro, North Carolina, quattro studenti neri del locale Agricultural and Technical College entrarono in un caffè della catena Woolworth. Ezell A. Blair Jr., David Leinhail Richmond, Joseph Alfred McNeil e Franklin Eugene McCain non andarono come al solito a consumare la colazione in piedi al bancone, come era consentito alla gente di colore, ma misero i loro "culi neri" comodi comodi sui sedili riservati ai bianchi... Il gestore del bar prima fece finta di nulla, poi chiamò la polizia, che fece sloggiare i quattro "negracci"... Ma il giorno dopo di "musi neri" ce n'erano una ventina, e poi un centinaio, e poi, quattro giorni dopo, erano trecento gli studenti, neri ma anche bianchi, che si alternavano al "Greensboro Sit-in", sfidando impassibili le provocazioni... (continua)
I don't want no Jim Crow coffee
(continua)
inviata da Alessandro 24/3/2010 - 22:44
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Ballad of Paul Robeson

Ballad of Paul Robeson
[1972]
Album "Ballads of Black America", Folkways Records.
With Pete Seeger, banjo, and Jeanne Humphries, bass.

"Paul Robeson. Born 1898 in Princeton, New Jersey. Won a scholarship to Rutgers University and was a Phi Beta Kappa honor student and All American football player. Received a law degree from Columbia University but because of his extraordinary musical talent became a leading star of opera, stage and films. Always active in civil rights, he was blacklisted from show business due to his Communist sympathies, His talents and leadership will never be forgotten." (dall'introduzione al brano contenuta nel libretto che accompagna l'album)

La canzone fa riferimento ai cosiddetti "Peekskill Riots" accaduti nell'agosto del 1949 nella contea di Westchester, New York, quando una torma di fascisti e razzisti – con l'appoggio della polizia locale - impedirono a Paul Robeson di esibirsi in... (continua)
Paul Robeson, dear Robeson
(continua)
inviata da Alessandro 24/3/2010 - 12:42
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Ballad of Sojourner Truth

Ballad of Sojourner Truth
[1972]
Album "Ballads of Black America", Folkways Records.
With Pete Seeger, banjo, and Jeanne Humphries, bass.

"Born Isabella Baumfree, a slave in Ulster County, New York 1797. Inspired by God in 1843, she changed her name to Sojourner Truth and became a champion of women's rights as well as a fervent abolitionist. Known throughout the land, she helped desegregate the streetcars. Died in Battle Creek, Michigan, 1883." (dall'introduzione al brano contenuta nel libretto che accompagna l'album)

Sojourner Truth è stata un'abolizionista e proto-femminista afro-americana divenuta celebre per il discorso "Ain't I a Woman?" che ella fece durante nel 1851 durante la Women's Rights Convention ad Akron in Ohio. La canzone di Douglass Kirkpatrick riprende in gran parte i contenuti di quel discorso...
I am a woman too
(continua)
inviata da Alessandro 24/3/2010 - 12:01
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Ballad of the Deacons

Ballad of the Deacons
[1972]
Album "Ballads of Black America", Folkways Records.
With Pete Seeger, banjo, and Jeanne Humphries, bass.

Canzone dedicata ai "Deacons for Defense and Justice", organizzazione di autodifesa armata, antesignana delle Black Panthers, diffusasi nei primi anni 60 in alcuni Stati del sud degli USA con l'unico scopo di proteggere le comunità nere dalle continue violenze perpetrate da KKK e altri gruppi razzisti, segregazionisti e suprematisti bianchi...

"Deacons for Defense and Justice were founded in Jonesboro, Louisiana, in 1965 by a small group of local black men who secured licensed guns to defend themselves and their families. New chapters spread over the South and other ports of the country. The Deacons had the courage to stand up and defend their rights even before the better known Black Panthers. Rev. Kirkpatrick was one of this non-violent, self-defense group‘s founders." (dall'introduzione al brano contenuta nel libretto che accompagna l'album)

Si veda anche The Story of Old Monroe.
ln Jonesboro Louisiana the year of nineteen sixty five,
(continua)
inviata da Alessandro 24/3/2010 - 11:28
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Midnight Special

Midnight Special
[1934]



Con canzoni come Chain Gang, Chimes Of Freedom, Folsom Prison Blues, I Shall Be Released, San Quentin e Walls Of Red Wing già presenti tra le CCG/AWS, beh, non poteva certo mancare questo classico che fu reso immortale da Leadbelly, ma la cui memoria si perde nelle roots americane più profonde.
Infatti le prime testimonianze scritte relative a questa “prison song” risalgono già ai primissimi anni del 900, e la prima incisione è del 1926 ad opera di Dave "Pistol Pete" Cutrell, il leader della formazione "McGinty's Oklahoma Cowboy Band". E bisogna anche dire che il primo nero ad incidere “Midnight Special Blues” non fu Leadbelly ma “Crying” Sam Collins nel 1929.
Ma nel 1934 John e Alan Lomax, i celebri cacciatori di folk songs, raccolsero la canzone dalla chitarra e dalla viva voce di un detenuto dell'Angola Louisiana State Prison, tale Huddie William Ledbetter, soprannominato "Lead... (continua)
Well you wake up in the morning, hear the ding dong ring,
(continua)
inviata da Alessandro 21/2/2010 - 19:53
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Toys For Peace

Toys For Peace
Album :The Safe Thing to Do

by Ray Korona and Pete Seeger
Take the turnpike through New Jersey
(continua)
inviata da adriana 28/11/2009 - 16:08
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The Music Of Healing

The Music Of Healing
[1995]
Album "The Heart's a Wonder”
Parole: Tommy Sands e Pete Seeger
Musica: Tommy Sands

Una canzone scritta quando in Irlanda del Nord, a metà degli anni '90, cominciò a profilarsi la speranza nella fine del conflitto e iniziarono i negoziati che poi sfociarono nell'Accordo del Venerdì Santo del 1998.

Nelle note presenti sul disco Tommy Sands ricorda anche la figura del violoncellista bosniaco Vedran Smailović che nel 1992, durante l'assedio di Sarajevo, incurante dei bombardamenti e dei cecchini, per 22 giorni suonò per strada, in pieno giorno, l'"Adagio in sol minore" di Tommaso Albinoni per onorare la memoria di 22 civili uccisi mentre facevano la coda per ricevere la razione di pane... A un giornalista che gli chiedeva se fosse pazzo a suonare sotto i bombardamenti serbi lui rispose: "Perchè non chiedi a quella gente lassù, sulle montagne, se non è pazza a bombardare Sarajevo mentre Smailović suona il suo violoncello?"
Ah, the heart's a wonder
(continua)
inviata da Alessandro 18/9/2009 - 18:01
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Teacher Uncle Ho

Teacher Uncle Ho
Words and Music by Pete Seeger (1970)
He educated all the people.
(continua)
25/7/2009 - 10:19
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Those Three Are On My Mind

Those Three Are On My Mind
[1966]

Da una poesia di tale Frances Taylor, una canzone rimaneggiata e musicata da Pete Seeger e poi incisa da Harry Belafonte (compare nella compilation “The Essential Harry Belafonte, 1952-1977” pubblicata nel 2005).

Dedicata a James Chaney, un afroamericano, Andrew Goodman e Michael Schwerner, due bianchi di fede ebraica, tutti e tre attivisti per i diritti civili, trucidati da poliziotti e membri del KKK il 21 giugno 1964 nella contea di Neshoba, Mississippi.
Sull’episodio anche Tom Paxton scrisse una canzone, Goodman and Schwerner and Chaney.

Nell’ultima strofa si fa riferimento a Thomas Paine, uno dei padri fondatori degli USA.

Testo pubblicato su Broadside Magazine n.75 dell’ottobre 1966.
I think of Andy in the cold wet clay
(continua)
inviata da Alessandro 22/7/2009 - 16:50
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The Story of Old Monroe

The Story of Old Monroe
[1962]
Testo di Malvina Reynolds e di Pete Seeger, che scrisse la maggior parte delle strofe.
La melodia è quella di “Poor Ellen Smith”, ballata popolare risalente all’800.

Testo trovato su Broadside Magazine n.5 del maggio 1962.



Questa canzone è parecchio lunga, anche perché incredibile è la storia che racconta.

Monroe, North Carolina, 1958. Fuzzy Simpson e Hanover Thompson, due bambini di colore rispettivamente di sette e nove anni stanno giocando con una bambina bianca, loro coetanea. Il gioco è quello del “bacio” (sarà stato tipo ”naso in su, naso in giù, dai un bacio a chi vuoi tu” o qualcosa del genere…). La bimba dà un bacetto sulla guancia ad Hanover e poi, birbantella, corre a dirlo alla madre…. I due bambini furono arrestati dallo sceriffo locale, processati per tentato stupro e violazione delle leggi segregazioniste e condannati a stare in riformatorio fino ai 21 anni di... (continua)
Gather 'round us you Americans,
(continua)
inviata da Alessandro 12/6/2009 - 12:13

Ring Like a Bell

Ring Like a Bell
[1966]
Words by Malvina Reynolds
Music by Pete Seeger

Testo trovato su Broadside Magazine n.78 del gennaio 1967.
Oh, if I could ring like a bell!
(continua)
inviata da Alessandro 11/6/2009 - 13:59
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Black, Brown and White

Black, Brown and White
La prima incisione del brano è contenuta in "Big Bill Blues" del 1951.

Una canzone contenuta nella raccolta "Trouble In Mind" (Smithsonian Folkways, 2000) e nella colonna sonora, curata da Martin Scorsese, del film di Mike Figgis "Red, White and Blues".

Fu interpretata anche da Pete Seeger e, durante il recente insediamento di Barak Obama, alcune strofe della canzone sono state pronunciate nel discorso inaugurale rivolto al neo-presidente degli USA da un vecchio leader del movimento per i diritti civili, il rev. Joseph Lowery.
This little song that I'm singin' about,
(continua)
inviata da Alessandro 10/6/2009 - 14:37

The Massacres of My Lai (Song My) and Truong An, March 1968

The Massacres of My Lai (Song My) and Truong An, March 1968
[1969]
Testo trovato su Broadside Magazine n.103 del 1969
Ignoro se esistano incisioni o registrazioni della canzone.

Nel marzo del 1968 i i soldati della Compagnia Charlie della 11a Brigata di Fanteria Leggera dell’esercito USA, al comando degli ufficiali Calley e Medina, rasero al suolo il villaggio di My Lai nel nord Vietnam, trucidando 350 civili inermi.
Il massacro di My Lai, che i vertici militari americani avrebbe voluto insabbiare (e l’allora rampante maggiore Colin Powell lavorò alacremente in questo senso), venne invece denunciato all’opinione pubblica mondiale grazie alle testimonianze di alcuni militari, come l’elicotterista Hugh Thompson, che si erano opposti alla mattanza e grazie all’inchiesta del giornalista indipendente Seymour Hersh.
My Lai, Song My, Son My, Truong An… sono probabilmente nomi per indicare la stessa località e lo stesso massacro…

Ma quanti massacri... (continua)
We went out of mission, we were told “search and destroy”,
(continua)
inviata da Alessandro 8/6/2009 - 09:21
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Big Joe Blues

Big Joe Blues
(2007)

Pete Seeger le canta a Stalin. A 88 anni ha scritto la sua prima canzone contro le efferatezze del regime sovietico. Alla sua età si possono ancora avere dei ripensamenti. Seeger è l' insuperato profeta della musica folk, il cantore dei diritti civili, che ha sparso in tutto il mondo i versi di We shall overcome e Guantanamera, e a cui recentemente Springsteen ha dedicato il suo disco intitolato Seeger sessions, sperando di risvegliare nel suo nome i vecchi ideali su cui è cresciuta la nazione americana. Tutto inizia da una polemica montata da un suo vecchio discepolo, Ron Radish («Negli anni Cinquanta avevo imparato da lui a suonare il banjo» racconta, «due dollari per tre ore di lezione») che lo ha criticato per non aver a suo tempo preso le distanze dal regime sovietico, di battersi per la libertà e la giustizia sociale e poi di non accorgersi dei crimini commessi in nome del comunismo.... (continua)
I'm singing about old Joe, cruel Joe,
(continua)
12/4/2009 - 00:55
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All My Children Of The Sun

All My Children Of The Sun
[1969]
Lyrics and music by Pete Seeger
Testo e musica di Pete Seeger

Il 3 maggio prossimo Pete Seeger compirà 90 anni, e li festeggerà con un concerto. Ancora sul palco, assieme a Bruce Springsteen, assieme a chissà quali e quanti altri artisti che lo considerano, come lo consideriamo tutti noi, una leggenda vivente. E leggendaria, come tutte quante, è questa sua canzone, questa storia dalla guerra del Vietnam. Non ve la raccontiamo. Leggetela. Sono cose che succedono in guerra. Maledette cose che succedono in guerra. Diciamo soltanto che Children of the Sun era la denominazione "aulica" delle truppe aviotrasportate, o Airborne che dir si voglia. Nella traduzione abbiamo preferito rispettare la dizione letterale, e chiamarli "Ragazzi del sole". [RV]
The navigator said to the engineer,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/3/2009 - 03:12
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Which Side Are You On?

Which Side Are You On?
Ho pensato di proporre questo brano, visto che in questi giorni ricorre il 25° anniversario del grande sciopero dei minatori inglesi del 1984/1985.

Il testo originale fu scritto nel 1931 da una statunitense, Florence Reece, moglie di Sam Reece, uno dei leader del sindacato dei minatori di Harlan County, Kentucky, che aveva organizzato uno sciopero ferocemente represso dalla polizia e dagli sgherri della compagnia mineraria. La Reece scrisse la canzone proprio durante l’assedio della sua casa da parte dello sceriffo J. H. Blair e dei suoi uomini, che cercavano il marito Sam per farlo fuori o imprigionarlo.

Nel suo testo originale la canzone è stata interpretata da molti: The Almanac Singers, Pete Seeger, Dick Gaughan, Dropkick Murphys, Natalie Merchant… Nel 1984/1985, Billy Bragg la ripropose con parole diverse, per adattarla e dedicarla ad uno degli scioperi più lunghi e più duri della... (continua)
Come all you good workers,
(continua)
inviata da Alessandro 9/3/2009 - 11:43
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This Land Is Your Land

This Land Is Your Land
Parole di Woody Guthrie
Musica ripresa dall'inno battista "When the World's on Fire" (Oh My Loving Brother)

Words by Woody Guthrie
Music adapted from the Baptist hymn "When the World's on Fire" (Oh My Loving Brother)

"Non so se sia una dimenticanza, certo non parla direttamente di pace, ma visto il periodo in cui è stata scritta, l'autore e alcuni versi probabilmente ci sta bene." [DQ82]
Concordiamo col "Donqui"; una canzone del genere ci sta sempre bene. Presentiamo qui la versione completa della canzone come riportata sul sito woodyguthrie.org. Come detto, la versione incisa nel 1944 non comprende le ultime tre strofe, più apertamente politiche. Per questo la canzone è stata spesso fraintesa. [CCG/AWS Staff]

This Land Is Your Land" is one of the United States' most famous folk songs. Its lyrics were written by Woody Guthrie in 1940 on an existing melody, in response to Irving Berlin's... (continua)
This land is your land This land is my land
(continua)
inviata da DonQuijote82 4/2/2009 - 17:02
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Bourgeois Blues

Bourgeois Blues
(Huddie Ledbetter / Alan Lomax)
recorded by : Billy Childish; Ry Cooder;
Tav Falco; Arlo Guthrie; Leadbelly; Taj Mahal;
Odetta; Pete Seeger.
Me and my wife went all over town
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/12/2008 - 19:59
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Deep Blue Sea

Deep Blue Sea
[1963]
Album: "We Shall Overcome: The Complete Carnegie Hall Concert, June 8, 1963"

Seeger ha scritto e interpretato molte canzoni per bambini.
Questa è una lullaby su musica tradizionale. Mi risulta che sia stata interpretata anche da Odetta (album "Movin' It On" del 1987)
Deep blue sea, baby, deep blue sea,
(continua)
inviata da Alessandro 5/11/2008 - 09:47
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The Ballad of Ho Chi Minh

The Ballad of Ho Chi Minh
[Originally 1954]
1967, Stormking Music Inc.
Source: Irwin & Fred Silber's Folksinger's Wordbook, 1973
Lyrics by Ewan McColl
Testo di Ewan McColl
Music: Irish traditional
Musica: tradizionale irlandese


Fino ad oggi (18.11.08), con una delle più tipiche dimenticanze da CCG la canzone era stata attribuita a Rolando Alarcón nella versione spagnola. È stato Alessandro ad accorgersi che si trattava invece della traduzione di questa canzone di Ewan McColl; la pagina viene quindi restaurata e corretta. Su Ho Chi Minh crediamo sia inutile spendere eccessive parole, tanto il personaggio è (o dovrebbe essere) noto. Ma ricordiamo brevemente alcune cose: Ho Chi Minh (in grafia originale: Hồ Chí Minh) si chiamava in realta Nguyễn Tất Thành, che significa, in vietnamita, "Colui che sarà vittorioso". Adottò solo negli anni '30 il nome con cui è passato alla storia, riprendendolo dall'indocinese... (continua)
Far away across the ocean,
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2008 - 08:27
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Pay Me My Money Down

anonimo
Pay Me My Money Down
Traditional, ca. 1880
First published: 1942, Lydia Parrish
Tradizionale, ca. 1880
Prima pubblicazione: Lydia Parrish, 1942

Un'antica e celebre working song afroamericana che ebbe origine tra i lavoratori portuali di colore nelle isole dello stato della Georgia. Fu raccolta da Lydia Parrish e pubblicata nel 1942 nel volume Slave Songs of the Georgia Sea Islands. Sebbene gli stevedores negri non fossero ufficialmente degli schiavi, le condizioni in cui si trovavano a dover lavorare erano del tutto simili, se non identiche: alla richiesta di farsi pagare il dovuto, il padrone risponde con una sprangata.

Sebbene la canzone risalga con tutta probabilità a circa il 1880 (solo pochi anni dopo la nominale abolizione della schiavitù negli stati del Sud, dopo la guerra di secessione), la melodia è molto più antica: Alan Lomax, il principale studioso delle folk ballads americane, nella sua opera... (continua)
I thought I heard the Captain say
(continua)
5/9/2008 - 01:10
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Adam The Inventor

Adam The Inventor
ADAMO L'INVENTORE
(continua)
inviata da Kiocciolina 1/9/2008 - 04:14
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I Come and Stand at Every Door

I Come and Stand at Every Door

Ecco le foto segrete di Hiroshima
Chi le scattò resta senza nome
di VITTORIO ZUCCONI
da Repubblica on line

In quel film dell'orrore senza fine che porta il nome di Hiroshima, altri spettri escono dalla grotta dove furono rinchiusi 63 anni or sono, e vengono a chiederci di essere ricordati. Non i corpi, caduti nell'istante del sole artificiale, ma le loro immagini, dieci scatti inediti impressi su un rullino fotografico, probabilmente da qualcuno di loro, prima di raggiungerli nel mucchio di cadaveri.

Sono dieci immagini mai viste finora eppure viste 250 mila volte, quanti furono, migliaio più migliaio meno perché nessuno conoscerà mai il totale, le vittime di "Little Boy", della prima bomba a fissione nucleare esplosa alle 8 e 15 del mattino del 6 agosto 1945. Fotografie che un soldato americano, Samuel Capp, trovò per caso frugando tra i morti e ispezionando una caverna dopo l'occupazione,... (continua)
7/5/2008 - 09:04
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Turn! Turn! Turn! (To Everything There Is A Season)

Turn! Turn! Turn! (To Everything There Is A Season)
Ecclesiastes 3,1-8
King James' Version
To every thing
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/1/2008 - 14:14
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I Woke Up This Mornin’ With My Mind Set On Freedom

I Woke Up This Mornin’ With My Mind Set On Freedom
"I Woke Up This Mornin’ With My Mind Set On Freedom" è contenuta nell'unico album del gruppo, "We Shall Overcome", pubblicato per la Mercury nel 1963.

Si tratta di un gospel tradizionale consistente in un semplice ritornello ripetuto. La canzone è stata interpretata anche da Pete Seeger con i SNCC Freedom Singers e poi ripresa e riarrangiata da Peter Yarrow per "Freedom Medley" di Peter, Paul & Mary
I woke up this mornin' with my mind set on freedom
(continua)
inviata da Alessandro 22/11/2007 - 12:02
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American Land

American Land
Durante il tour delle Seeger Session, Springsteen ha iniziato a cantare questa canzone che non è presente sul disco in studio, si trova invece nel bellissimo "Live in Dublin". Una versione in studio è apparsa nell'album del 2012 "Wrecking Ball".

La musica è tipicamente celtica, ed è molto simile ad un traditional scozzese intitolato "Gallant Forty-Twa".

Le parole sono una storia di immigrazione, la storia dei milioni di emigranti che hanno costruito l'America e che l'America ha ripagato uccidendoli nei cantieri mentre costruivano ferrovie, lavoravano nelle fabbriche. Da notare che Zerilli (o Zirilli) è il nome italiano della madre di Springsteen, figlio di un irlandese e di una italiana.

Le parole sono ispirate alla poesia "He Lies in the American Land" di Andrew Koval, un immigrante polacco, messa in musica da Pete Seeger


Tratta da una canzone di immigrazione slovacca di inizio secolo,... (continua)
What is this land of America, so many travel there
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 10/9/2007 - 00:19
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Sacco's Letter To His Son

Sacco's Letter To His Son
Non è un commento, ma una richiesta d'aiuto e una segnalazione. Esiste una canzone di Gregor Hause intitolata Requiem für Sacco und Vanzetti: ho trovato la canzone su e-mule, ma il testo no. Ci riuscite voi? Grazie infinite
Renato
Renato Stecca 27/5/2007 - 08:26
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Jusqu'à la ceinture

Jusqu'à la ceinture
Si tratta in realta della traduzione francese di Waist Deep In The Big Muddy di Pete Seeger!
(Lorenzo)

Cavolo, è verissimo! Non me ne ero mai accorto finora...ma va bene lo stesso. Tanto più che la resa di Graeme Allwright è veramente perfetta! [RV]
5/4/2007 - 09:09
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I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night

I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night
[1925]
Lyrics by Alfred Hayes
Testo di Alfred Hayes

Music by Earl Robinson (1936)
Musica di Earl Robinson (1936)

Può essere che questa sia, tra trasposizioni e citazioni, una delle canzoni più presenti in questo sito...senza avere una sua propria pagina. Rimediamo oggi inserendola autonomamente e cominciando a raccogliere anche le versioni e gli adattamenti nelle varie lingue, che probabilmente sono in numero considerevole.

Sulla canzone in sé diremo soltanto poche cose, tanto è nota. In origine fu una poesia scritta da Alfred Hayes in occasione del decennale dell'esecuzione di Joe Hill; fu musicata da Earl Robinson nel 1936, divenendo immediatamente una canzone popolare. E una delle più famose di tutti i tempi, si può dire senz'ombra di dubbio. Nel 1937 era cantata come inno dai minatori del Galles in lotta. E' stata interpretata da Paul Robeson, da Pete Seeger, da Joan Baez (a Woodstock... (continua)
I dreamed I saw Joe Hill last night,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2007 - 15:06
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Elfte September

Elfte September
[2002]
Text och Musik: Olov Hamilton
Testo e musica: Olov Hamilton

Dalla Svezia, una canzone sull'11 settembre interpretata (ma non scritta) da uno dei più noti "protest singers" di quel paese, nonché di un grande amico di "Canzoni Contro la Guerra".
En sång om elfte September, utförd (men inte skriven) av en av de bäst kända svenska protestsångare, som också en stor vän till vår hemsida.
Alla klockor stod liksom still den dan
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/1/2007 - 21:47
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The Ghost Of Tom Joad

The Ghost Of Tom Joad
(1995)

Il brano dà il titolo al quindicesimo album di Springsteen, il secondo acustico dopo "Nebraska"

È stato anche riproposto in una versione elettrica e quasi rappata dai Rage Against The Machine.
Reinterpretata da Springsteen in versione elettrica nell'album "High Hopes" (2014) in duetto con Tom Morello.
Interpretata anche in duetto con Pete Seeger nel disco Sowing the Seeds (2006).

Tom Joad è il protagonista del romanzo più famoso di John Steinbeck, "The Grapes of Wrath", uscito negli Stati Uniti nel 1939 e conosciuto in Italia come Furore. Dal libro John Ford ha tratto uno storico film (con Henry Fonda nel ruolo di Tom Joad). Woody Guthrie scrisse la sua ballata Tom Joad quasi dieci anni prima che il boss venisse al mondo, ma anche altri folksinger prima di Springsteen si erano ispirati al personaggio.

"La storia di Furore, per chi non l´abbia mai letta o l´abbia dimenticata,... (continua)
Men walkin' 'long the railroad tracks
(continua)
inviata da Alessandro 12/1/2007 - 21:43




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