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Autore Pete Seeger

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Everybody's Got A Right To Live

Everybody's Got A Right To Live
New words by Reverend Fred Kirkpatrick and Pete Seeger
1971

William Caley è l'ufficiale statunitense responsabile del massacro di My Lai. Sulla sua figura e sul massacro di My Lai si veda anche The Battle Hymn Of Lt. Calley di Julian Wilson.

Il Massacro di My Lai fu un massacro di civili inermi che avvenne durante la Guerra del Vietnam, quando i soldati statunitensi della Compagnia Charlie, della 11a Brigata di Fanteria Leggera (Divisione Americal), agli ordini del Tenente William Calley, uccisero 347 civili - principalmente vecchi, donne, bambini e infanti - Il massacro avvenne il 16 marzo 1968 a My Lai, uno di nove paesini raggruppati attorno al villaggio di Song My. I soldati si abbandonarono anche alla tortura e allo stupro degli abitanti.

Il massacro fu fermato dall'equipaggio di un elicottero dell'esercito USA in ricognizione, che atterrò frapponendosi tra i soldati americani e... (continua)
We are down in Washington
(continua)
30/10/2005 - 17:46
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Last Train To Nuremberg

Last Train To Nuremberg
Words and Music by Pete Seeger (1970)

In questa celebre canzone Seeger suggerisce che il tenente Calley, il capitano Medina e il generale Koster, responsabili del massacro di My Lai, dovessero essere processati come i nazisti a Norinberga insieme allo stesso presidente Nixon, alle due camere dei rappresentanti che avevano votato la guerra e infine tutto il popolo americano che con il suo voto aveva legittimato tali crimini.

Iconic American folk singer, Seeger played a key role in the 1950s folk revival and the 1960s anti-war movement. He often wrote political songs, protesting against war, segregation, and calling for environmental protection. Seeger's 1971 anti-war song "Last Train to Nuremberg" (Columbia Records # 4-45398) condemned the My Lai massacre and pointed the finger at several layers of society that had "blood upon" their "hands". Nuremberg refered to the location of the criminal... (continua)
Last train to Nuremberg!
(continua)
30/10/2005 - 17:02
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King Henry (I Mind My Own Business)

King Henry (I Mind My Own Business)
[1965]
Lyrics by Pete Seeger
Music: Traditional, King Henry, Child Ballad #32
Testo di Pete Seeger
Musica: Tradizionale, King Henry, Child Ballad #32
Pubblicata su Broadside #58 con il titolo I Mind My Own Business

Gli anni migliori della Protest song furono, come è noto, accompagnati dal Ballad Revival, vale a dire dal recupero del ricchissimo patrimonio tradizionale delle composizioni popolari in lingua inglese; tra i suoi protagonisti non poteva mancare Pete Seeger che però, a differenza di Joan Baez ed altri non attinse molto alla balladry storica preferendo concentrarsi, sulle orme di Woody Guthrie, al patrimonio puramente americano. Anche quando si rivolse alle ballate storiche, lo fece "a suo modo", traendone la musica e qualche spunto per impiantarvi sopra un testo di attualità pur mantenendo qua e là l'andatura e il fraseggiare della vera ballata tradizionale (e creando così... (continua)
King Henry marched forth, a sword in his hand,
(continua)
30/10/2005 - 16:47
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The Battle Hymn of the Republic, Updated

The Battle Hymn of the Republic, Updated
The Battle Hymn of the Republic, Updated was written in 1901 by Mark Twain, as a parody of American imperialism, in the wake of the Philippine-American War. It is written in the same tune and cadence as the original Battle Hymn of the Republic.

The Battle Hymn Of The Republic, Updated fu scritto nel 1901 da Mark Twain a mo' di parodia contro l'imperialismo americano, alla vigilia della guerra delle Filippine. E' sull'aria del vero Battle Hymn of the Republic , che qualcuno conoscerà meglio come "Glory, Glory, Allelujah". (originariamente la melodia è di John Brown's Body)

Interpretata da Pete Seeger
Mine eyes have seen the orgy of the launching of the Sword;
(continua)
29/10/2005 - 21:36
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The Battle Hymn Of Lt. Calley

The Battle Hymn Of Lt. Calley
[1971]
Testo di Julian Wilson e James M.Smith
Lyrics by Julian Wilson and James M. Smith

Sull'aria di The Battle Hymn Of The Republic
To the tune of The Battle Hymn Of The Republic

Si veda anche Everybody's Got A Right To Live di Pete Seeger.

Una canzone che, forse, qualcuno potrà trovare sconcertante in questa raccolta; personalmente la trovo assolutamente rivoltante. Ma, in questo caso, è forse bene lasciarla a testimonianza di quale fosse l'atmosfera che esisteva negli Stati Uniti ai tempi della guerra nel Vietnam, dove anche un assassino come il tenente Calley poteva trovare giustificazione (al solito con il pretesto degli "ordini eseguiti"; un pretesto utilizzato costantemente, ad esempio dai nazisti colpevoli degli eccidi di civili durante la II guerra mondiale). Giustificazione che poteva spingere qualcuno anche a scrivere canzoni ributtanti come questa. Che lasciamo, qui, a... (continua)
SPOKEN INTRO:
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/10/2005 - 16:13
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Wasn't that a time

Wasn't that a time
[1950?]
Scritta da Lee Hayes (1914-1981)
Musica de The Weavers
Testo trovato sul blog francese Folk & Politique e controllato all’ascolto.

Il brano si trova in “The Weavers On Tour” del 1957 ma divenne famoso nel 1955 quando Pete Seeger si offrì di cantarlo di fronte alla HCUA, la commissione d’inchiesta sulle attività antiamericane, presso la quale era stato convocato, come tanti altri artisti, per via della sua precedente appartenenza al Partito comunista e per le sue idee. Pete Seeger venne poi condannato ad un anno di reclusione (pena in seguito annullata dalla Corte Suprema) e tra i capi d’imputazione c’era proprio aver più volte interpretata una canzone come “Wasn’t That a Time”.

Che poi è più che altro una canzone patriottica, ma non del patriottismo becero ed utilitarista dei “fascisti” di ogni luogo... Si parte infatti con la celebrazione di due momenti fondanti la storia... (continua)
Our fathers bled at Valley Forge
(continua)
inviata da anonimo & Bartleby 3/9/2005 - 19:27
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If I Had A Hammer

If I Had A Hammer
Hays - Seeger - Pilger

dal disco Jen nia mondo
SE HAVUS MI MARTELON
(continua)
3/9/2005 - 10:44
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C For Conscription

C For Conscription
[March 1941]
(Pete Seeger / Millard Lampell)
Da/from "Songs for John Doe" (May 1941)


THE SONGS FOR JOHN DOE
Questa canzone degli Almanac Singers di Pete Seeger, scritta in un momento in cui gli Stati Uniti erano ancora neutrali nella Seconda Guerra Mondiale, conteneva una critica feroce contro il presidente Roosevelt e la sua decisione di iniziare il riarmo del paese.
Con un tempismo estremamente sfortunato l'album venne pubblicato proprio poche settimane prima che Hitler invadesse l'Unione Sovietica.
A seguito dei fatti del maggio 1941, però, l'album fu ritirato in tutta fretta ed il gruppo pubblicò un nuovo disco di canzoni anti-hitleriane tra le quali spicca Dear Mr. President, un talking blues che si rivolge direttamene a Roosvelt dicendo "Lo so che non siamo sempre stati d'accordo in passato, ma la prima cosa da fare è battere Hitler. Il resto può aspettare"

The song dates... (continua)
Well, it's 'C' for Consciption
(continua)
22/8/2005 - 23:30
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If I Had A Hammer

If I Had A Hammer
Catalan version.
SI TINGUÉS UN MARTELL
(continua)
6/8/2005 - 16:17
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Jusqu'à la ceinture

Jusqu'à la ceinture
Si tratta della traduzione francese di Waist Deep In The Big Muddy di Pete Seeger.

Grazie a colette del newsgroup news:it.cultura.linguistica.francese, che ha segnalato questa bella canzone contro la guerra.
Un très grand merci à Colette du forum news:it.cultura.linguistica.francese, qui a signalé cette belle chanson contre la guerre.(RV)
En mil-neuf-cent-quarante-deux
(continua)
inviata da Colette & Riccardo Venturi 2/6/2005 - 18:32
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Deportees

Deportees
(Plane Wreck at Los Gatos)
words by Woody Guthrie, music by Martin Hoffman

Interpretata tra gli altri da Joan Baez e Bob Dylan (in un famoso duetto durante il Rolling Thunder Tour del 1975) e da Arlo Guthrie e Pete Seeger

Canzone dedicata ai "deportees": braccianti stagionali messicani che, una volta terminato il lavoro, venivano rispediti a forza in patria.



Il 28 gennaio del 1948, in un incidente aereo in California, vicino al confine con il Messico, persero la vita 28 "deportati", ovvero 28 lavoratori messicani che stavano per essere forzatamente rimpatriati.
Il loro permesso di soggiorno era scaduto, insieme col contratto di lavoro, pertanto venivano rispediti in Messico da dove avrebbero cercato con ogni mezzo di tornare negli States. Era questa la vita dei lavoratori stagionali, impiegati soprattutto nella raccolta della frutta, nei campi della ricca California. Il giorno dell'incidente... (continua)
The crops are all in and the peaches are rotting
(continua)
inviata da Virginia Niri 15/5/2005 - 18:51
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When The Ship Comes In

When The Ship Comes In
Dall'album "The Times They Are A-Changin'" (1964)

La canzone sembra essere stata ispirata a Dylan da una canzone dall' "Opera da tre soldi" di Bertolt Brecht, "Lied der Seeräuber-Jenny", in italiano "Jenny dei Pirati". Afferma Suze Rotolo, uno dei primi amori di Bob Dylan (nonché la ragazza che con lui appare sulla copertina di "The Freewhelin' Bob Dylan"): "Il mio interesse per Brecht costituì certamente un'influenza per Bob. Stavo lavorando per il Circle in the Square Theatre, ed egli veniva a sentire tutte le nostre rappresentazioni. Rimase molto colpito dalla canzone per la quale è divenuta famosa Lotte Lenya, Jenny dei Pirati".

(Da Maggie's Farm, il sito italiano di Bob Dylan)

When the ship comes in (Quando la nave attraccherà) è una canzone molto poco conosciuta dal pubblico italiano, nonostante sia una delle più significative e belle creazioni dell'autore nel suo primo periodo,... (continua)
Oh the time will come up
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/3/2005 - 22:23
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If I Had A Hammer

If I Had A Hammer
Versión española de Víctor Jara

The best known Spanish version of this song had an exception author and performer in Víctor Jara, the Chilean folksinger murdered by Pinochet's junta in 1973.

"El Martillo" di Victor Jara si può scaricare da MP38
EL MARTILLO
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/11/2004 - 01:04
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If I Had A Hammer

If I Had A Hammer
Italian free Version by Riccardo Venturi
SE AVESSI UN MARTELLO
(continua)
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Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]

Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
[1933]
Testo / Lyrics / Worte / Paroles / Sanat:
Johann Esser - Wolfgang Langhoff
Rielaborato da/ Reworked by/ Bearbeitet von / Réélaboré par / Tekstin muokkasi: Hanns Eisler
Musica / Music / Weise / Musique / Sävel: Rudi Goguel


Die Moorsoldaten, il più noto canto della Resistenza tedesca e forse anche il più bello in assoluto del movimento operaio tedesco, nacque nell'estate del 1933 nello Staatlicher Preussischer Konzentrationslager I Börgermoor-Papenburg (“Campo di Concentramento Statale Prussiano I Börgermoor-Papenburg), nella regione dell'Emsland, in Bassa Sassonia, uno dei primi lager istituiti dal regime nazista per rinchiudervi principalmente i più pericolosi oppositori politici (socialisti, comunisti, anarchici). Il KZ-Börgermoor (“Torbiera di Börg”) faceva parte di un complesso di campi di concentramento eretti nella regione dell'Emsland (Emslandlager), e di cui facevano... (continua)
Wohin auch das Auge blicket,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
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The Ballad of Five Fingers

The Ballad of Five Fingers
Interpretata anche da Pete Seeger
Five fingers has the hand, five fingers, five fingers.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
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Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)

Bring Them Home (If You Love Your Uncle Sam)
[1966]
Testo e musica di Pete Seeger
Lyrics and music by Pete Seeger

Scritta da Pete Seeger nel 1966, al tempo della guerra del Vietnam. Un invito a sostenere il movimento per il ritiro delle truppe americane. Recentemente, a guerra in Iraq già in corso, Pete Seeger la ha reinterpretata assieme a Steve Earle, Ani DiFranco e Billy Bragg.

Composed by Pete Seeger in 1966 during Vietnam war, the song was an invitation to support the move for US troops withdrawal. Pete Seeger has sung it again together with Steve Earle, Ani DiFranco and Billy Bragg to support anti-Iraqi war move.

La canzone (in una nuova versione) fa parte del tour di Bruce Springsteen & The Seeger Session Band: semplicemente due miti assieme, e non credo che ci sia bisogno di nessun altro commento. Questi sono due nomi che hanno in sé già tutto. [RV]
If you love your Uncle Sam,
(continua)
inviata da Piersante Sestini
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La Geste de Sarajevo

La Geste de Sarajevo
Un estratto della canzone (oltre 1 minuto) può essere scaricato dalla Page du Pélégrin.
I Tri Yann, questo straordinario gruppo nantese-bretone con il quale già più volte abbiamo avuto a che fare nelle “CCG”, ha tra le sue specialità quella che potremmo chiamare la “rielaborazione” di antichi testi tradizionali. Non delle parodie, ma delle vere e proprie riscritture che, in fondo, ci fanno vedere davvero bene quanto attuali siano certi testi popolari medievali o rinascimentali.
La seguente canzone proviene dall’album "Le Pélégrin", del 2000, un “concept album” incentrato sul pellegrinaggio-viaggio picaresco di Ian Angus dall’Irlanda a Santiago de Compostela, costruito sia su testi tradizionali irlandesi, bretoni, scozzesi e galleghi che su composizioni originali. Solo che il “pellegrinaggio” si svolge ai nostri tempi. Il testo è stato comunque –e volutamente- mantenuto come una mistura... (continua)
Où est conté à Ian, à son arrivée en Petite Bretagne, le terme vrai de la vie d'un soldat de l'ONU envoyé a Sarajevo.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
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My Name Is Lisa Kalvelage

My Name Is Lisa Kalvelage
"This story was in a newspaper clipping sent to me from San Jose, California. In 1965, during the Vietnam War, Lisa Kalvelage and two other women, dressed in their Sunday best, stopped a shipment of napalm by standing on a loading platform, refusing to budge. She told this story to a newspaper reporter in court after being arrested." (Pete Seeger)

"Questa storia era in un ritaglio di giornale che mi fu spedito da San Jose in California. Nel 1965, durante la guerra del Vietnam, Lisa Kalvelage e due altre donne vestite nei migliori abiti della Domenica, fermarono l'imbarco di un carico di napalm piazzandosi su una piattaforma, e rifiutandosi di muoversi. Lei raccontò questa storia ad un giornalista al processo, dopo essere stata arrestata"
(Pete Seeger)

Vedi anche un'altra canzone di Pete Seeger, The Housewife Terrorists. La canzone è stata recentemente interpretata anche da Ani DiFranco.
See... (continua)
My name is Lisa Kalvelage, I was born in Nuremberg
(continua)
inviata da Kathi




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