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Autore Pete Seeger

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Ballad of the Deacons

Ballad of the Deacons
[1972]
Album "Ballads of Black America", Folkways Records.
With Pete Seeger, banjo, and Jeanne Humphries, bass.

Canzone dedicata ai "Deacons for Defense and Justice", organizzazione di autodifesa armata, antesignana delle Black Panthers, diffusasi nei primi anni 60 in alcuni Stati del sud degli USA con l'unico scopo di proteggere le comunità nere dalle continue violenze perpetrate da KKK e altri gruppi razzisti, segregazionisti e suprematisti bianchi...

"Deacons for Defense and Justice were founded in Jonesboro, Louisiana, in 1965 by a small group of local black men who secured licensed guns to defend themselves and their families. New chapters spread over the South and other ports of the country. The Deacons had the courage to stand up and defend their rights even before the better known Black Panthers. Rev. Kirkpatrick was one of this non-violent, self-defense group‘s founders." (dall'introduzione al brano contenuta nel libretto che accompagna l'album)

Si veda anche The Story of Old Monroe.
ln Jonesboro Louisiana the year of nineteen sixty five,
(continua)
inviata da Alessandro 24/3/2010 - 11:28
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Midnight Special

Midnight Special
[1934]



Con canzoni come Chain Gang, Chimes Of Freedom, Folsom Prison Blues, I Shall Be Released, San Quentin e Walls Of Red Wing già presenti tra le CCG/AWS, beh, non poteva certo mancare questo classico che fu reso immortale da Leadbelly, ma la cui memoria si perde nelle roots americane più profonde.
Infatti le prime testimonianze scritte relative a questa “prison song” risalgono già ai primissimi anni del 900, e la prima incisione è del 1926 ad opera di Dave "Pistol Pete" Cutrell, il leader della formazione "McGinty's Oklahoma Cowboy Band". E bisogna anche dire che il primo nero ad incidere “Midnight Special Blues” non fu Leadbelly ma “Crying” Sam Collins nel 1929.
Ma nel 1934 John e Alan Lomax, i celebri cacciatori di folk songs, raccolsero la canzone dalla chitarra e dalla viva voce di un detenuto dell'Angola Louisiana State Prison, tale Huddie William Ledbetter, soprannominato "Lead... (continua)
Well you wake up in the morning, hear the ding dong ring,
(continua)
inviata da Alessandro 21/2/2010 - 19:53
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Toys For Peace

Toys For Peace
Album :The Safe Thing to Do

by Ray Korona and Pete Seeger
Take the turnpike through New Jersey
(continua)
inviata da adriana 28/11/2009 - 16:08
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The Music Of Healing

The Music Of Healing
[1995]
Album "The Heart's a Wonder”
Parole: Tommy Sands e Pete Seeger
Musica: Tommy Sands

Una canzone scritta quando in Irlanda del Nord, a metà degli anni '90, cominciò a profilarsi la speranza nella fine del conflitto e iniziarono i negoziati che poi sfociarono nell'Accordo del Venerdì Santo del 1998.

Nelle note presenti sul disco Tommy Sands ricorda anche la figura del violoncellista bosniaco Vedran Smailović che nel 1992, durante l'assedio di Sarajevo, incurante dei bombardamenti e dei cecchini, per 22 giorni suonò per strada, in pieno giorno, l'"Adagio in sol minore" di Tommaso Albinoni per onorare la memoria di 22 civili uccisi mentre facevano la coda per ricevere la razione di pane... A un giornalista che gli chiedeva se fosse pazzo a suonare sotto i bombardamenti serbi lui rispose: "Perchè non chiedi a quella gente lassù, sulle montagne, se non è pazza a bombardare Sarajevo mentre Smailović suona il suo violoncello?"
Ah, the heart's a wonder
(continua)
inviata da Alessandro 18/9/2009 - 18:01
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Everybody's Got A Right To Live

Everybody's Got A Right To Live
Testo pubblicato su Broadside Magazine n.89 del 1968 e sul libretto del disco di Kirkpatrick e Jimmy Collier che prende il titolo dalla canzone.
EVERYBODY'S GOT A RIGHT TO LIVE
(continua)
inviata da Alessandro 29/7/2009 - 15:40
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Teacher Uncle Ho

Teacher Uncle Ho
Words and Music by Pete Seeger (1970)
He educated all the people.
(continua)
25/7/2009 - 10:19
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The Story of Old Monroe

The Story of Old Monroe
[1962]
Testo di Malvina Reynolds e di Pete Seeger, che scrisse la maggior parte delle strofe.
La melodia è quella di “Poor Ellen Smith”, ballata popolare risalente all’800.

Testo trovato su Broadside Magazine n.5 del maggio 1962.



Questa canzone è parecchio lunga, anche perché incredibile è la storia che racconta.

Monroe, North Carolina, 1958. Fuzzy Simpson e Hanover Thompson, due bambini di colore rispettivamente di sette e nove anni stanno giocando con una bambina bianca, loro coetanea. Il gioco è quello del “bacio” (sarà stato tipo ”naso in su, naso in giù, dai un bacio a chi vuoi tu” o qualcosa del genere…). La bimba dà un bacetto sulla guancia ad Hanover e poi, birbantella, corre a dirlo alla madre…. I due bambini furono arrestati dallo sceriffo locale, processati per tentato stupro e violazione delle leggi segregazioniste e condannati a stare in riformatorio fino ai 21 anni di... (continua)
Gather 'round us you Americans,
(continua)
inviata da Alessandro 12/6/2009 - 12:13

Ring Like a Bell

Ring Like a Bell
[1966]
Words by Malvina Reynolds
Music by Pete Seeger

Testo trovato su Broadside Magazine n.78 del gennaio 1967.
Oh, if I could ring like a bell!
(continua)
inviata da Alessandro 11/6/2009 - 13:59
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Black, Brown and White

Black, Brown and White
La prima incisione del brano è contenuta in "Big Bill Blues" del 1951.

Una canzone contenuta nella raccolta "Trouble In Mind" (Smithsonian Folkways, 2000) e nella colonna sonora, curata da Martin Scorsese, del film di Mike Figgis "Red, White and Blues".

Fu interpretata anche da Pete Seeger e, durante il recente insediamento di Barak Obama, alcune strofe della canzone sono state pronunciate nel discorso inaugurale rivolto al neo-presidente degli USA da un vecchio leader del movimento per i diritti civili, il rev. Joseph Lowery.
This little song that I'm singin' about,
(continua)
inviata da Alessandro 10/6/2009 - 14:37

The Massacres of My Lai (Song My) and Truong An, March 1968

The Massacres of My Lai (Song My) and Truong An, March 1968
[1969]
Testo trovato su Broadside Magazine n.103 del 1969
Ignoro se esistano incisioni o registrazioni della canzone.

Nel marzo del 1968 i i soldati della Compagnia Charlie della 11a Brigata di Fanteria Leggera dell’esercito USA, al comando degli ufficiali Calley e Medina, rasero al suolo il villaggio di My Lai nel nord Vietnam, trucidando 350 civili inermi.
Il massacro di My Lai, che i vertici militari americani avrebbe voluto insabbiare (e l’allora rampante maggiore Colin Powell lavorò alacremente in questo senso), venne invece denunciato all’opinione pubblica mondiale grazie alle testimonianze di alcuni militari, come l’elicotterista Hugh Thompson, che si erano opposti alla mattanza e grazie all’inchiesta del giornalista indipendente Seymour Hersh.
My Lai, Song My, Son My, Truong An… sono probabilmente nomi per indicare la stessa località e lo stesso massacro…

Ma quanti massacri... (continua)
We went out of mission, we were told “search and destroy”,
(continua)
inviata da Alessandro 8/6/2009 - 09:21
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My Name Is Lisa Kalvelage

My Name Is Lisa Kalvelage
Long-time peace activist Lisa Kalvelage passed away on March 8 [2009]. She was active at the San Jose Peace Center and in Women's International League for Peace & Freedom for many years. In 1966, along with three other WILPF members, Lisa engaged in an act of civil disobedience against the Vietnam War which was commemorated in a song by Pete Seeger.

San Jose Peace & Justice Center
17/5/2009 - 23:34
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Big Joe Blues

Big Joe Blues
(2007)

Pete Seeger le canta a Stalin. A 88 anni ha scritto la sua prima canzone contro le efferatezze del regime sovietico. Alla sua età si possono ancora avere dei ripensamenti. Seeger è l' insuperato profeta della musica folk, il cantore dei diritti civili, che ha sparso in tutto il mondo i versi di We shall overcome e Guantanamera, e a cui recentemente Springsteen ha dedicato il suo disco intitolato Seeger sessions, sperando di risvegliare nel suo nome i vecchi ideali su cui è cresciuta la nazione americana. Tutto inizia da una polemica montata da un suo vecchio discepolo, Ron Radish («Negli anni Cinquanta avevo imparato da lui a suonare il banjo» racconta, «due dollari per tre ore di lezione») che lo ha criticato per non aver a suo tempo preso le distanze dal regime sovietico, di battersi per la libertà e la giustizia sociale e poi di non accorgersi dei crimini commessi in nome del comunismo.... (continua)
I'm singing about old Joe, cruel Joe,
(continua)
12/4/2009 - 00:55
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I Come and Stand at Every Door

I Come and Stand at Every Door
Italian version by Riccardo Venturi [1988]
IL GRANDE UOMO-FOCA DI SULE SKERRY
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 10/4/2009 - 00:21
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I Come and Stand at Every Door

I Come and Stand at Every Door
The Great Silkie Of Sule Skerrie
# Child 113




L'antichissima ballata scozzese nella classica interpretazione di Joan Baez (da Joan Baez Ballad Book, vol. I, 1969). Testo: The Oxford Book Of Ballads, edited by Sir Arthur Quiller-Couch ("Q"), 1910; a sua volta ripreso da: Proceedings of the Society of Antiquaries of Scotland, I (1852), 86. Joan Baez, nella sua versione, si allontana in alcuni punti dalla pronuncia scozzese e non canta la strofa indicata tra [parentesi quadre].
Molto del grande successo di questa canzone, oltre all'emozionante testo di Nâzim Hikmet tradotto da Pete Seeger e interpretato dai Byrds, è dovuto alla melodia assolutamente unica, rielaborata (ma con nessuna modifica sostanziale) da quella dell'antica ballata scozzese The Great Silkie of Sule Skerrie. La seguente presentazione fu da me preparata nel 1988 per un Sito sulle Child Ballads; la riprendo per l'occasione.... (continua)
An earthly nourrice sits and sings,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/4/2009 - 22:21
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Which Side Are You On?

Which Side Are You On?
Ho pensato di proporre questo brano, visto che in questi giorni ricorre il 25° anniversario del grande sciopero dei minatori inglesi del 1984/1985.

Il testo originale fu scritto nel 1931 da una statunitense, Florence Reece, moglie di Sam Reece, uno dei leader del sindacato dei minatori di Harlan County, Kentucky, che aveva organizzato uno sciopero ferocemente represso dalla polizia e dagli sgherri della compagnia mineraria. La Reece scrisse la canzone proprio durante l’assedio della sua casa da parte dello sceriffo J. H. Blair e dei suoi uomini, che cercavano il marito Sam per farlo fuori o imprigionarlo.

Nel suo testo originale la canzone è stata interpretata da molti: The Almanac Singers, Pete Seeger, Dick Gaughan, Dropkick Murphys, Natalie Merchant… Nel 1984/1985, Billy Bragg la ripropose con parole diverse, per adattarla e dedicarla ad uno degli scioperi più lunghi e più duri della... (continua)
Come all you good workers,
(continua)
inviata da Alessandro 9/3/2009 - 11:43
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This Land Is Your Land

This Land Is Your Land
Parole di Woody Guthrie
Musica ripresa dall'inno battista "When the World's on Fire" (Oh My Loving Brother)

Words by Woody Guthrie
Music adapted from the Baptist hymn "When the World's on Fire" (Oh My Loving Brother)

"Non so se sia una dimenticanza, certo non parla direttamente di pace, ma visto il periodo in cui è stata scritta, l'autore e alcuni versi probabilmente ci sta bene." [DQ82]
Concordiamo col "Donqui"; una canzone del genere ci sta sempre bene. Presentiamo qui la versione completa della canzone come riportata sul sito woodyguthrie.org. Come detto, la versione incisa nel 1944 non comprende le ultime tre strofe, più apertamente politiche. Per questo la canzone è stata spesso fraintesa. [CCG/AWS Staff]

This Land Is Your Land" is one of the United States' most famous folk songs. Its lyrics were written by Woody Guthrie in 1940 on an existing melody, in response to Irving Berlin's... (continua)
This land is your land This land is my land
(continua)
inviata da DonQuijote82 4/2/2009 - 17:02
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I Come and Stand at Every Door

I Come and Stand at Every Door
Japanese version of Nâzim Hikmet's poem
Da/from Questa pagina/This page
原詩
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/1/2009 - 04:56
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Bourgeois Blues

Bourgeois Blues
(Huddie Ledbetter / Alan Lomax)
recorded by : Billy Childish; Ry Cooder;
Tav Falco; Arlo Guthrie; Leadbelly; Taj Mahal;
Odetta; Pete Seeger.
Me and my wife went all over town
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/12/2008 - 19:59
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I Come and Stand at Every Door

I Come and Stand at Every Door
Non proprio una traduzione, anche se relativamente fedele, ma piuttosto una versione italiana, composta originariamente per essere suonata e cantata, sulle note della versione dei Byrds. Questo l'unico pregio che il traduttore - cui non risultavano altre versioni italiane in musica - si sente di attribuire alla sua modesta rivisitazione del malinconico e sommesso "dolcetto scherzetto" che la piccola ombra recita alla porta della nostra apatia

(© 2001 by AQF - Testo liberamente copiabile, usabile, eseguibile).
IO VENGO E ASPETTO ALLA TUA PORTA
(continua)
inviata da AQF (Angelo “Quixote") 26/11/2008 - 21:49
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Deep Blue Sea

Deep Blue Sea
[1963]
Album: "We Shall Overcome: The Complete Carnegie Hall Concert, June 8, 1963"

Seeger ha scritto e interpretato molte canzoni per bambini.
Questa è una lullaby su musica tradizionale. Mi risulta che sia stata interpretata anche da Odetta (album "Movin' It On" del 1987)
Deep blue sea, baby, deep blue sea,
(continua)
inviata da Alessandro 5/11/2008 - 09:47
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Because All Men Are Brothers

Seconda versione, come eseguita da Pete Seeger, Tom Glazer, Hally Wood Faulk e Ronnie Gilbert (1947)
Because All Men Are Brothers
INTRODUCTION:
(continua)
inviata da Alessandro 30/10/2008 - 15:46
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The Ballad of Ho Chi Minh

The Ballad of Ho Chi Minh
[Originally 1954]
1967, Stormking Music Inc.
Source: Irwin & Fred Silber's Folksinger's Wordbook, 1973
Lyrics by Ewan McColl
Testo di Ewan McColl
Music: Irish traditional
Musica: tradizionale irlandese


Fino ad oggi (18.11.08), con una delle più tipiche dimenticanze da CCG la canzone era stata attribuita a Rolando Alarcón nella versione spagnola. È stato Alessandro ad accorgersi che si trattava invece della traduzione di questa canzone di Ewan McColl; la pagina viene quindi restaurata e corretta. Su Ho Chi Minh crediamo sia inutile spendere eccessive parole, tanto il personaggio è (o dovrebbe essere) noto. Ma ricordiamo brevemente alcune cose: Ho Chi Minh (in grafia originale: Hồ Chí Minh) si chiamava in realta Nguyễn Tất Thành, che significa, in vietnamita, "Colui che sarà vittorioso". Adottò solo negli anni '30 il nome con cui è passato alla storia, riprendendolo dall'indocinese... (continua)
Far away across the ocean,
(continua)
inviata da Alessandro 1/10/2008 - 08:27
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Pay Me My Money Down

anonimo
Pay Me My Money Down
Traditional, ca. 1880
First published: 1942, Lydia Parrish
Tradizionale, ca. 1880
Prima pubblicazione: Lydia Parrish, 1942

Un'antica e celebre working song afroamericana che ebbe origine tra i lavoratori portuali di colore nelle isole dello stato della Georgia. Fu raccolta da Lydia Parrish e pubblicata nel 1942 nel volume Slave Songs of the Georgia Sea Islands. Sebbene gli stevedores negri non fossero ufficialmente degli schiavi, le condizioni in cui si trovavano a dover lavorare erano del tutto simili, se non identiche: alla richiesta di farsi pagare il dovuto, il padrone risponde con una sprangata.

Sebbene la canzone risalga con tutta probabilità a circa il 1880 (solo pochi anni dopo la nominale abolizione della schiavitù negli stati del Sud, dopo la guerra di secessione), la melodia è molto più antica: Alan Lomax, il principale studioso delle folk ballads americane, nella sua opera... (continua)
I thought I heard the Captain say
(continua)
5/9/2008 - 01:10
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Turn! Turn! Turn! (To Everything There Is A Season)

Turn! Turn! Turn! (To Everything There Is A Season)
Ecclesiastes 3,1-8
King James' Version
To every thing
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/1/2008 - 14:14
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I Woke Up This Mornin’ With My Mind Set On Freedom

I Woke Up This Mornin’ With My Mind Set On Freedom
"I Woke Up This Mornin’ With My Mind Set On Freedom" è contenuta nell'unico album del gruppo, "We Shall Overcome", pubblicato per la Mercury nel 1963.

Si tratta di un gospel tradizionale consistente in un semplice ritornello ripetuto. La canzone è stata interpretata anche da Pete Seeger con i SNCC Freedom Singers e poi ripresa e riarrangiata da Peter Yarrow per "Freedom Medley" di Peter, Paul & Mary
I woke up this mornin' with my mind set on freedom
(continua)
inviata da Alessandro 22/11/2007 - 12:02
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American Land

American Land
Durante il tour delle Seeger Session, Springsteen ha iniziato a cantare questa canzone che non è presente sul disco in studio, si trova invece nel bellissimo "Live in Dublin". Una versione in studio è apparsa nell'album del 2012 "Wrecking Ball".

La musica è tipicamente celtica, ed è molto simile ad un traditional scozzese intitolato "Gallant Forty-Twa".

Le parole sono una storia di immigrazione, la storia dei milioni di emigranti che hanno costruito l'America e che l'America ha ripagato uccidendoli nei cantieri mentre costruivano ferrovie, lavoravano nelle fabbriche. Da notare che Zerilli (o Zirilli) è il nome italiano della madre di Springsteen, figlio di un irlandese e di una italiana.

Le parole sono ispirate alla poesia "He Lies in the American Land" di Andrew Koval, un immigrante polacco, messa in musica da Pete Seeger


Tratta da una canzone di immigrazione slovacca di inizio secolo,... (continua)
What is this land of America, so many travel there
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 10/9/2007 - 00:19
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Sacco's Letter To His Son

Sacco's Letter To His Son
Non è un commento, ma una richiesta d'aiuto e una segnalazione. Esiste una canzone di Gregor Hause intitolata Requiem für Sacco und Vanzetti: ho trovato la canzone su e-mule, ma il testo no. Ci riuscite voi? Grazie infinite
Renato
Renato Stecca 27/5/2007 - 08:26
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Jusqu'à la ceinture

Jusqu'à la ceinture
Si tratta in realta della traduzione francese di Waist Deep In The Big Muddy di Pete Seeger!
(Lorenzo)

Cavolo, è verissimo! Non me ne ero mai accorto finora...ma va bene lo stesso. Tanto più che la resa di Graeme Allwright è veramente perfetta! [RV]
5/4/2007 - 09:09
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I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night

I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night
[1925]
Lyrics by Alfred Hayes
Testo di Alfred Hayes

Music by Earl Robinson (1936)
Musica di Earl Robinson (1936)

Può essere che questa sia, tra trasposizioni e citazioni, una delle canzoni più presenti in questo sito...senza avere una sua propria pagina. Rimediamo oggi inserendola autonomamente e cominciando a raccogliere anche le versioni e gli adattamenti nelle varie lingue, che probabilmente sono in numero considerevole.

Sulla canzone in sé diremo soltanto poche cose, tanto è nota. In origine fu una poesia scritta da Alfred Hayes in occasione del decennale dell'esecuzione di Joe Hill; fu musicata da Earl Robinson nel 1936, divenendo immediatamente una canzone popolare. E una delle più famose di tutti i tempi, si può dire senz'ombra di dubbio. Nel 1937 era cantata come inno dai minatori del Galles in lotta. E' stata interpretata da Paul Robeson, da Pete Seeger, da Joan Baez (a Woodstock... (continua)
I dreamed I saw Joe Hill last night,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2007 - 15:06
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Elfte September

Elfte September
[2002]
Text och Musik: Olov Hamilton
Testo e musica: Olov Hamilton

Dalla Svezia, una canzone sull'11 settembre interpretata (ma non scritta) da uno dei più noti "protest singers" di quel paese, nonché di un grande amico di "Canzoni Contro la Guerra".
En sång om elfte September, utförd (men inte skriven) av en av de bäst kända svenska protestsångare, som också en stor vän till vår hemsida.
Alla klockor stod liksom still den dan
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/1/2007 - 21:47
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The Ghost Of Tom Joad

The Ghost Of Tom Joad
(1995)

Il brano dà il titolo al quindicesimo album di Springsteen, il secondo acustico dopo "Nebraska"

È stato anche riproposto in una versione elettrica e quasi rappata dai Rage Against The Machine.
Reinterpretata da Springsteen in versione elettrica nell'album "High Hopes" (2014) in duetto con Tom Morello.
Interpretata anche in duetto con Pete Seeger nel disco Sowing the Seeds (2006).

Tom Joad è il protagonista del romanzo più famoso di John Steinbeck, "The Grapes of Wrath", uscito negli Stati Uniti nel 1939 e conosciuto in Italia come Furore. Dal libro John Ford ha tratto uno storico film (con Henry Fonda nel ruolo di Tom Joad). Woody Guthrie scrisse la sua ballata Tom Joad quasi dieci anni prima che il boss venisse al mondo, ma anche altri folksinger prima di Springsteen si erano ispirati al personaggio.

"La storia di Furore, per chi non l´abbia mai letta o l´abbia dimenticata,... (continua)
Men walkin' 'long the railroad tracks
(continua)
inviata da Alessandro 12/1/2007 - 21:43




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