Gallo rojo, gallo negro
Versione catalana: La Maria
GALL ROIG, GALL NEGRE
(continua)
(continua)
8/1/2024 - 13:01
A Contratiempo (Carabelas de Colón)
Bellissima, a me ha ricordato quel brano di Slaughterhouse-Five in cui Billy vede un film "a contratiempo" dei cacciabombardieri da guerra:
Quando i bombardieri tornarono alla base, i contenitori di acciaio vennero tirati fuori dalle rastrelliere e rimandati negli Stati Uniti, dove c'erano degli stabilimenti impegnati giorno e notte a smantellare i cilindri e a ridurre il pericoloso materiale che contenevano a minerale. Cosa commovente, erano soprattutto donne a fare questo lavoro. I minerali vennero poi spediti a degli specialisti in zone lontane. Era loro compito rimetterli nel terreno, e nasconderli per bene in modo che non potessero mai più far del male a nessuno.
Lorenzo 7/11/2021 - 21:34
Cancionero de Durruti: 4. Reforma agraria
MAAREFORMI
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/9/2020 - 13:09
¿Hay libertad?
[1978]
Un brano forse mai pubblicato, non lo ritrovo in un disco di Ferlosio.
Trovo il testo su diversi siti spagnoli, a cominciare da Pueblo de España, ponte a cantar
Ripreso recentemente dai Gaupasa nel loro brano "Agustín Rueda 1978", nell'EP "Bajo tierra" del 2019.
Forse la prima canzone dedicata ad Agustín Rueda Sierra (1952-1978), militante anarchico che, mentre era detenuto nel carcere di Carabanchel a Madrid, fu trucidato a botte dalla guardie nella notte tra il 13 ed il 14 marzo 1978, a seguito della scoperta di un tentativo di evasione.
Solo 10 anni dopo il direttore del carcere e alcuni secondini andarono a processo per quell'orribile assassinio, ma nessuno di loro si fece più di qualche mese di carcere...
Si veda anche al proposito El último vagón dei Barricada.
Un brano forse mai pubblicato, non lo ritrovo in un disco di Ferlosio.
Trovo il testo su diversi siti spagnoli, a cominciare da Pueblo de España, ponte a cantar
Ripreso recentemente dai Gaupasa nel loro brano "Agustín Rueda 1978", nell'EP "Bajo tierra" del 2019.
Forse la prima canzone dedicata ad Agustín Rueda Sierra (1952-1978), militante anarchico che, mentre era detenuto nel carcere di Carabanchel a Madrid, fu trucidato a botte dalla guardie nella notte tra il 13 ed il 14 marzo 1978, a seguito della scoperta di un tentativo di evasione.
Solo 10 anni dopo il direttore del carcere e alcuni secondini andarono a processo per quell'orribile assassinio, ma nessuno di loro si fece più di qualche mese di carcere...
Si veda anche al proposito El último vagón dei Barricada.
Amigo Luís Llorente, que fuiste preso ayer; (1)
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/9/2020 - 10:20
Me hice bandido
Vengo dalla campagna, amico mio,
(continua)
(continua)
inviata da raffaele granito 15/1/2019 - 10:20
Cancionero de Durruti: 3. 19 de Noviembre
MARRASKUUN YHDEKSÄSTOISTA
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 4/8/2018 - 17:35
Cancionero de Durruti: 2. Canta, garganta
LAULA LUJAA
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 3/8/2018 - 20:01
Cancionero de Durruti: 1. Durruti, Ascaso y García Oliver
DURRUTI, ASCASO JA GARCIA OLIVER 1)
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 26/7/2018 - 21:58
Romance del prisionero (Romancillo)
anonimo
Il testo completo della versione di Chicho Sánchez Ferlosio, da “Canciones, poemas y otros textos” (Hiperión, 2008), a cura di Rosa Jiménez, Lisi F. Prada e Francisco Cumpián.
La poesia è stata messa in musica anche da Amancio Prada nel suo disco tributo intitolato “Hasta otro día. Chicho Sánchez Ferlosio”, pubblicato nel 2004.
CÁRCEL TENGO POR FUERA
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/9/2017 - 08:51
Ma mi
La versione spagnola di Máximo Pradera (1958-), giornalista, sceneggiatore e presentatore radiotelevisivo spagnolo. Curiosamente il nonno di Pradera era Rafael Sánchez Mazas, il fondatore della Falange fascista spagnola, mentre uno zio era il nostro amato Chicho Sánchez Ferlosio…
Traduzione trovata su diario éxtimo
PERO YO
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/9/2017 - 08:31
Ni aguantar ni escapar
[1976?]
Versi di Carmen Martín Gaite (1925-2000), importante scrittrice spagnola. Credo provengano dalla sua prima raccolta poetica, “A rachas”, pubblicata nel 1976
Musica di Chicho Sánchez Ferlosio, nel suo album “A Contratiempo” del 1978
Versi di Carmen Martín Gaite (1925-2000), importante scrittrice spagnola. Credo provengano dalla sua prima raccolta poetica, “A rachas”, pubblicata nel 1976
Musica di Chicho Sánchez Ferlosio, nel suo album “A Contratiempo” del 1978
Ni aguantar ni escapar
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/9/2017 - 08:09
El cuarto poder
Parole e musica di Chicho Sánchez Ferlosio
Una canzone inedita cantata da lui stesso a cappella nel corso di una puntata de “La Clave”, un programma giornalistico condotto da José Luis Balbín andato in onda sulla TV nazionale spagnola a partire dai primissimi anni della “transizione democratica”, quando il cadavere del Caudillo era ancora caldo. Nel corso di quella puntata in studio con Ferlosio c'erano anche José Antonio Labordeta, Carlos Cano e Javier Krahe.
Una canzone su una delle differenze sostanziali tra dittatura e democrazia, la separazione dei poteri, e sulla constatazione che per fortuna, anche sotto la dittatura, c'è sempre chi ha coraggio di esprimere il proprio dissenso e la protesta. Non certo attraverso la TV, che viene facilmente controllata dai potenti di turno per via della tecnologia e degli investimenti necessari al suo funzionamento, ma attraverso certa stampa e certa radio (e oggi certe presenze nel Web), voci che mai possono essere spente del tutto.
Una canzone inedita cantata da lui stesso a cappella nel corso di una puntata de “La Clave”, un programma giornalistico condotto da José Luis Balbín andato in onda sulla TV nazionale spagnola a partire dai primissimi anni della “transizione democratica”, quando il cadavere del Caudillo era ancora caldo. Nel corso di quella puntata in studio con Ferlosio c'erano anche José Antonio Labordeta, Carlos Cano e Javier Krahe.
Una canzone su una delle differenze sostanziali tra dittatura e democrazia, la separazione dei poteri, e sulla constatazione che per fortuna, anche sotto la dittatura, c'è sempre chi ha coraggio di esprimere il proprio dissenso e la protesta. Non certo attraverso la TV, che viene facilmente controllata dai potenti di turno per via della tecnologia e degli investimenti necessari al suo funzionamento, ma attraverso certa stampa e certa radio (e oggi certe presenze nel Web), voci che mai possono essere spente del tutto.
Yo iba mirando la enciclopedia
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/9/2017 - 21:58
Círculos viciosos
Parole e musica di Chicho Sánchez Ferlosio
Interpretata prima di tutti da Joaquín Sabina nel suo disco del 1980 intitolato “Malas compañías”
Interpretata prima di tutti da Joaquín Sabina nel suo disco del 1980 intitolato “Malas compañías”
- Quisiera hacer lo que ayer,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/9/2017 - 21:13
Gallo rojo, gallo negro
Keeps the music and the feeling... Its written during greek hunta and dedicated to Nikos Bellogiannis, a greek communist which executed as soviet spy (he wasn't) after the Greek Civil War. The title means "In memory (Oh my carnation) "
stixoi.
Στίχοι: Βαγγέλης Γκούφας
Μουσική: Αργύρης Κουνάδης
Ελένη Βιτάλη
Lyrics by Vangelis Goufas
Music by Argyris Kounadis
1st performed by Eleni Vitali
stixoi.
Στίχοι: Βαγγέλης Γκούφας
Μουσική: Αργύρης Κουνάδης
Ελένη Βιτάλη
Lyrics by Vangelis Goufas
Music by Argyris Kounadis
1st performed by Eleni Vitali
ΕΙΣ ΜΝΗΜΟΣΥΝΟΝ (ΆΙ, ΓΑΡΟΥΦΑΛΛΟ ΜΟΥ)
(continua)
(continua)
inviata da Kakos Lykos 13/9/2014 - 14:04
Canción de soldados (o Dicen que la patria es)
Durante il festival politico-musicale "Siete días con el pueblo", tenuto nella Repubblica Domenicana dal 25 novembre al primo dicembre 1974, su questa stessa canzone, ricalcandone gli schemi metrici e lo stile, Bernardo Palombo cantó una canzone scritta sul momento, che dedicò ai poliziotti che, pur essendo presenti come parte di un formidabile apparato repressivo, avevano manifestato solidarietà e partecipazione alle tematiche sociali e politiche del festival: uno si era messo a piangere quando Víctor Manuel aveva cantato "No quiero ser militar", altri si erano rifiutati di continuare il lavoro, altri ancora avevano esplicitamente detto "siamo con voi".
In quel momento la repressione nella Repubblica Domenicana aveva raggiunto livelli intollerabili: il festival convogliò e rivelò l'insopprimibile anelito di libertà e di giustizia sociale della popolazione.
Questo è il testo (da "Taller Latino"):
Video su Youtube
In quel momento la repressione nella Repubblica Domenicana aveva raggiunto livelli intollerabili: il festival convogliò e rivelò l'insopprimibile anelito di libertà e di giustizia sociale della popolazione.
Questo è il testo (da "Taller Latino"):
Video su Youtube
Ay que yo si canto que si
(continua)
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 14/2/2014 - 19:20
Canción de soldados (o Dicen que la patria es)
"Spanyol ellenállási dal. Zenéjét és szövegét Chicso Sánchez Ferlosio anarchista dalnok tette nemzetközileg is ismerté. Magyarra Nemes István és Vas János fordította. A dalt Rolando Alarcón további két versszakkal toldotta meg."
SPANYOL KATONADAL (TARKA ZÁSZLÓ)
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/1/2014 - 00:16
Gallo rojo, gallo negro
Magyar fordítás Holnapután Anarchista újságtól
Spanyol dal, a Franco diktatúrája elleni harc egyik legismertebb himnusza. Szerzője az anarchista Jose Antonio „Chicho” Sánchez Ferlosio.
A KÉT KAKAS
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/1/2014 - 01:11
Paloma de la paz
16/4/2009 - 21/10/2013...
Permettete che insista un pochettino?
Non è di anonimo, è di Chicho Sánchez Ferlosio, parole e musica! C'è scritto anche su es.wikipedia!
Permettete che insista un pochettino?
Non è di anonimo, è di Chicho Sánchez Ferlosio, parole e musica! C'è scritto anche su es.wikipedia!
Bernart 21/10/2013 - 22:28
Gallo rojo, gallo negro
Testo trovato su En Kokk
DEN SVARTA TUPPEN
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 21/10/2013 - 09:59
Cómo canta la paloma
[1976]
Scritta per Rosa León da Chicho Sánchez Ferlosio
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.
Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…
Scritta per Rosa León da Chicho Sánchez Ferlosio
Nell’album della León intitolato “Oído por ahí” pubblicato nel 1976.
Un album emblematico del periodo della transizione dalla dittatura alla “democrazia”, quando gli ex falangisti preparavano il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni e nel frattempo la polizia e le organizzazioni paramilitari fasciste ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra…
¡Cómo canta la paloma!.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 3/10/2013 - 12:53
Fusiles contra el patrón
[1964]
Da “Spanska Motstandssanger” (1974), EP che faceva seguito a quello intitolato “Canciones de la Resistencia Española. Año 1963” con canzoni di Ferlosio (ma attribuite ad autore anonimo, per motivi di sicurezza) e già edito in Svezia nel 1964.
Canciones de la Resistencia Española
(Bernart)
Da “Spanska Motstandssanger” (1974), EP che faceva seguito a quello intitolato “Canciones de la Resistencia Española. Año 1963” con canzoni di Ferlosio (ma attribuite ad autore anonimo, per motivi di sicurezza) e già edito in Svezia nel 1964.
Canciones de la Resistencia Española
(Bernart)
Ganaron los nacionales,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 2/9/2012 - 16:39
Ejecución pública
LA PENA DE MUERTE
por María Elena Walsh
Fui lapidada por adúltera. Mi esposo, que tenía manceba en casa y fuera de ella, arrojó la primera piedra, autorizado por los doctores de la ley y a la vista de mis hijos.
Me arrojaron a los leones por profesar una religión diferente a la del Estado.
Fui condenada a la hoguera, culpable de tener tratos con el demonio encarnado en mi pobre cuzco negro, y por ser portadora de un lunar en la espalda, estigma demoníaco.
Fui descuartizado por rebelarme contra la autoridad colonial.
Fui condenado a la horca por encabezar una rebelión de siervos hambrientos. Mi señor era el brazo de la Justicia.
Fui quemado vivo por sostener teorías heréticas, merced a un contubernio católico-protestante.
Fui enviada a la guillotina porque mis Camaradas revolucionarios consideraron aberrante que propusiera incluir los Derechos de la Mujer entre los... (continua)
por María Elena Walsh
Fui lapidada por adúltera. Mi esposo, que tenía manceba en casa y fuera de ella, arrojó la primera piedra, autorizado por los doctores de la ley y a la vista de mis hijos.
Me arrojaron a los leones por profesar una religión diferente a la del Estado.
Fui condenada a la hoguera, culpable de tener tratos con el demonio encarnado en mi pobre cuzco negro, y por ser portadora de un lunar en la espalda, estigma demoníaco.
Fui descuartizado por rebelarme contra la autoridad colonial.
Fui condenado a la horca por encabezar una rebelión de siervos hambrientos. Mi señor era el brazo de la Justicia.
Fui quemado vivo por sostener teorías heréticas, merced a un contubernio católico-protestante.
Fui enviada a la guillotina porque mis Camaradas revolucionarios consideraron aberrante que propusiera incluir los Derechos de la Mujer entre los... (continua)
Dead End 3/8/2012 - 13:47
¿Qué fue de los cantautores?
[2012]
Album:¿Qué fue de los cantautores?
El mundo de la cultura se une en torno a Luis Pastor en el vídeo de la canción «¿Qué fue de los cantautores?»
Más de cien profesionales relevantes del mundo de la cultura y el espectáculo se han unido en torno a Luis Pastor y aparecen en el vídeo de la canción ¿Qué fue de los cantautores? para reivindicar la figura del cantautor y su vigencia en la sociedad actual.
Cada uno de estos más de cien artistas (exactamente 106) protagoniza un verso de la canción que da título al nuevo álbum de Luis Pastor, que se publica el 6 de marzo de 2012, en un vídeo en el que aparecen músicos (Miguel Ríos, Rosendo, Pedro Guerra, Ismael Serrano, Carmen Linares, El Chojín, Negri, Javier Álvarez, Pablo Guerrero, Frank-T, Paco Ibáñez, El Langui, Martirio, Elisa Serna); bailaoras (María Pagés); actrices (María Botto, Ana Fernández, Vicky Peña, Nieve de Medina, Maite... (continua)
Album:¿Qué fue de los cantautores?
El mundo de la cultura se une en torno a Luis Pastor en el vídeo de la canción «¿Qué fue de los cantautores?»
Más de cien profesionales relevantes del mundo de la cultura y el espectáculo se han unido en torno a Luis Pastor y aparecen en el vídeo de la canción ¿Qué fue de los cantautores? para reivindicar la figura del cantautor y su vigencia en la sociedad actual.
Cada uno de estos más de cien artistas (exactamente 106) protagoniza un verso de la canción que da título al nuevo álbum de Luis Pastor, que se publica el 6 de marzo de 2012, en un vídeo en el que aparecen músicos (Miguel Ríos, Rosendo, Pedro Guerra, Ismael Serrano, Carmen Linares, El Chojín, Negri, Javier Álvarez, Pablo Guerrero, Frank-T, Paco Ibáñez, El Langui, Martirio, Elisa Serna); bailaoras (María Pagés); actrices (María Botto, Ana Fernández, Vicky Peña, Nieve de Medina, Maite... (continua)
Éramos tan libertarios,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 24/3/2012 - 07:59
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