Il testo del brano, scritto da Giuseppe Di Modugno, è stato musicato da Giuseppe Mereu, e cantato nel video da Doc Pippus.
Durante la seconda guerra mondiale una giovane donna, nel tentare di sfuggire al rastrellamento operato dai tedeschi, subisce lo stupro di gruppo da parte della truppa delusa dalla fuga dei partigiani del luogo.
La canzone, eseguito da Giuseppe Di Modugno, è stata eseguita per la prima volta il 10 marzo 2024 al Teatro Verdi di Pollenza (MC) in occasione dello spettacolo "STUPRI DI GUERRA".
Lo spettacolo "STUPRI DI GUERRA" è stato ideato e realizzato nel 2024 da Mario Paciaroni nell'ambito della lotta contro la violenza di genere.
Doc Pippus canta "IL TOPO E LA MONTAGNA" (Di Modugno-Mereu).
Il testo del brano, scritto da Giuseppe Di Modugno (autore della grafica) e musicato da Giuseppe Mereu, in arte Doc Pippus, che lo interpreta egregiamente, è ispirato ad una fiaba contenuta in una "LETTERA DAL CARCERE" di Antonio Gramsci scritta nel 1931.
Pur essendo una fiaba per bambini, è anche uno scritto molto attuale volto ad ammonire gli uomini, sempre meno rispettosi della natura, dell’ambiente e del mondo che li circonda.
Ed è un messaggio anche per i bambini di oggi.
Buon ascolto
Sull'importanza di vivere in democrazia.
Il brano (Testo di Giuseppe Di Modugno e Musica di Giuseppe Mereu) è cantato da Doc Pippus (nome d'arte dello stesso Giuseppe Mereu).
Una canzone dal testo dissacrante che mette alla berlina le negatività derivanti da ogni potere. Con l'amara constatazione che chi ne fa parte difficilmente può mantenersi pulito.
Una magistrale interpretazione di Doc Pippus, al secolo Giuseppe Mereu.
Non è mai tanto facile stare col potere, (continua)
Testo di Giuseppe Di Modugno
Musica e arrangiamento di Giuseppe Mereu
Canta Doc Pippus
Filippo Bruno, noto con il nome di Giordano Bruno (Nola, 1548 – Roma, 17 febbraio 1600), è stato un filosofo, scrittore e frate domenicano italiano vissuto nel XVI secolo. Il suo pensiero, inquadrabile nel naturalismo rinascimentale, fondeva le più diverse tradizioni filosofiche - materialismo antico, averroismo, copernicanesimo, lullismo, scotismo, neoplatonismo, ermetismo, mnemotecnica, influssi ebraici e cabalistici - ma ruotava intorno a un'unica idea: l'infinito, inteso come l'universo infinito, effetto di un Dio infinito, fatto di infiniti mondi, da amare infinitamente.
Condannato al rogo per eresia, il 17 febbraio 1600, con la lingua serrata da una mordacchia perché non potesse parlare, venne condotto in piazza Campo de' Fiori, denudato, legato a un palo e arso vivo. Le sue ceneri furono poi... (continua)
Chanson italienne – A Giordano Bruno – Giuseppe Di Modugno – 2019
Texte : Giuseppe di Modugno
musique : Giuseppe Mereu
interprète : Doc Pippus
Filippo Bruno, dit Giordano Bruno (Nola, 1548 – Rome, 17 février 1600), est un philosophe, écrivain et dominicain italien qui a vécu au XVIᵉ siècle. Sa pensée, que l’on peut classer dans le naturalisme de la Renaissance, mêle les traditions philosophiques les plus diverses – matérialisme antique, averroïsme, copernicanisme, lullisme, scotisme, néoplatonisme, hermétisme, mnémotechnie, influences juives et cabalistiques – mais tourne autour d’une seule idée : l’infini, entendu comme l’univers infini, effet d’un Dieu infini, composé de mondes infinis, à aimer infiniment.
Condamné à être brûlé sur le bûcher pour hérésie, le 17 février 1600, la langue serrée dans un étau afin qu’il ne puisse pas parler, il est emmené sur la place du Campo de' Fiori, déshabillé,... (continua)
PER RICORDARE…
(Testo e musica di Giuseppe Di Modugno)
Una canzone dedicata alle generazioni future.
I strofa:
Il ricordo degli affetti più cari che resteranno sempre nel cuore e daranno la forza di vivere, così come sia l'amore e l'altruismo la cosa più importante per tutti.
II strofa:
L'accoglienza, la speranza dei migranti ela condanna di ogni forma di razzismo.
III strofa:
La condanna della guerra, che si riversa sempre sui più indifesi, e della progressiva distruzione dell'ambiente, dettata dalla sete di profitto economico.
La conclusione, comunque è all'insegna della speranza, che solo l'amore per gli altri potrà darci.
Durante la seconda guerra mondiale una giovane donna, nel tentare di sfuggire al rastrellamento operato dai tedeschi, subisce lo stupro di gruppo da parte della truppa delusa dalla fuga dei partigiani del luogo.
La canzone, eseguito da Giuseppe Di Modugno, è stata eseguita per la prima volta il 10 marzo 2024 al Teatro Verdi di Pollenza (MC) in occasione dello spettacolo "STUPRI DI GUERRA".
Lo spettacolo "STUPRI DI GUERRA" è stato ideato e realizzato nel 2024 da Mario Paciaroni nell'ambito della lotta contro la violenza di genere.