Genocidal Humanoidz
(Novembre 2020)
A 15 anni di distanza da Mezmerize e Hypnotize, i System of a Down hanno pubblicato a sorpresa due nuove canzoni. Si tratta di Protect the Land e Genocidal Humanoidz, due inediti scritti per attirare l’attenzione «sulla guerra perpetrata nella nostra patria culturale, in Artsakh e Armenia»
«È la prima volta che pubblichiamo nuova musica in 15 anni. Il momento giusto per farlo è ora, perché abbiamo qualcosa di estremamente importante da dire». Sono due brani potenti, basati sulla chitarra e sugli intrecci di voce tra Daron Malakian e Serj Tankian.
«I regimi corrotti di Aliyev in Azerbaijan ed Erdogan in Turchia non vogliono solo prendersi quelle terre, ma stanno commettendo atti di genocidio con impunità», continua il gruppo. «Scommettono su un mondo troppo distratto da Covid, elezioni e proteste per accorgersi delle loro atrocità. […] Non tutti possono godere della libertà... (continua)
A 15 anni di distanza da Mezmerize e Hypnotize, i System of a Down hanno pubblicato a sorpresa due nuove canzoni. Si tratta di Protect the Land e Genocidal Humanoidz, due inediti scritti per attirare l’attenzione «sulla guerra perpetrata nella nostra patria culturale, in Artsakh e Armenia»
«È la prima volta che pubblichiamo nuova musica in 15 anni. Il momento giusto per farlo è ora, perché abbiamo qualcosa di estremamente importante da dire». Sono due brani potenti, basati sulla chitarra e sugli intrecci di voce tra Daron Malakian e Serj Tankian.
«I regimi corrotti di Aliyev in Azerbaijan ed Erdogan in Turchia non vogliono solo prendersi quelle terre, ma stanno commettendo atti di genocidio con impunità», continua il gruppo. «Scommettono su un mondo troppo distratto da Covid, elezioni e proteste per accorgersi delle loro atrocità. […] Non tutti possono godere della libertà... (continua)
Can you see us?
(continua)
(continua)
6/11/2020 - 10:16
The Promise
(2016)
dalla colonna sonora del film di Terry George The Promise
Orchestrazione di Paul Buckmaster
L'ultima canzone registrata da Chris Cornell prima della sua morte. Pubblicata come singolo il 10 marzo 2017.
La canzone di chiusura del film The Promise, dedicato al genocidio armeno.
Quando il produttore cinematografico Eric Esrailian contattò il cantante perché scrivesse una canzone per il film, Cornell accettò subito perché l'argomento lo aveva toccato. Inoltre la famiglia della moglie di Cornell, che è di origine greca, era stata vittima delle persecuzioni ottomane, che non avevano toccato solo gli armeni ma anche altre popolazioni non turche.
All'inizio Cornell pensò che Serj Tankian dei System Of A Down (che è di origine armena e che aveva già scritto varie canzoni che parlavano del genocidio) sarebbe stata la persona più adatta a scrivere una canzone per il film. Poi si convinse... (continua)
dalla colonna sonora del film di Terry George The Promise
Orchestrazione di Paul Buckmaster
L'ultima canzone registrata da Chris Cornell prima della sua morte. Pubblicata come singolo il 10 marzo 2017.
La canzone di chiusura del film The Promise, dedicato al genocidio armeno.
Quando il produttore cinematografico Eric Esrailian contattò il cantante perché scrivesse una canzone per il film, Cornell accettò subito perché l'argomento lo aveva toccato. Inoltre la famiglia della moglie di Cornell, che è di origine greca, era stata vittima delle persecuzioni ottomane, che non avevano toccato solo gli armeni ma anche altre popolazioni non turche.
All'inizio Cornell pensò che Serj Tankian dei System Of A Down (che è di origine armena e che aveva già scritto varie canzoni che parlavano del genocidio) sarebbe stata la persona più adatta a scrivere una canzone per il film. Poi si convinse... (continua)
If I had nothing to my name
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 19/5/2017 - 22:34
Percorsi:
Il genocidio armeno
The Preacher and the Slave, or Pie in the Sky, or Long Haired Preachers
Joe Hill: 1915-2015
Era la fine del 1915, cent’anni fa. A Salt Lake City, Utah, i tribunali e lo stato uccisero Joe Hill, militante e bardo del sindacato rivoluzionario degli Industrial Workers of the World (IWW). Dal carcere, aveva scritto: “So che molti ribelli importanti dicono che la satira e la canzone sono fuori luogo in un’organizzazione di lavoratori, e ammetto che le canzoni non sono indispensabili alla causa; ma ogni volta che mi viene, continuerò a scrivere queste mie sciocchezze cantate, anche se so bene che la lotta di classe è una cosa seria.” Scrive Tom Morello, musicista ribelle di oggi: “Senza Joe Hill, non ci sarebbero Woody Guthrie, Bob Dylan, Bruce Springsteen, i Clash, i Public Enemy, Minor Threat, System of a Down, Rage against the Machine.” Joe Hill spiegava: “Un opuscolo, per buono che sia, lo leggi una volta e basta, ma una canzone la impari a memoria e la canti... (continua)
Era la fine del 1915, cent’anni fa. A Salt Lake City, Utah, i tribunali e lo stato uccisero Joe Hill, militante e bardo del sindacato rivoluzionario degli Industrial Workers of the World (IWW). Dal carcere, aveva scritto: “So che molti ribelli importanti dicono che la satira e la canzone sono fuori luogo in un’organizzazione di lavoratori, e ammetto che le canzoni non sono indispensabili alla causa; ma ogni volta che mi viene, continuerò a scrivere queste mie sciocchezze cantate, anche se so bene che la lotta di classe è una cosa seria.” Scrive Tom Morello, musicista ribelle di oggi: “Senza Joe Hill, non ci sarebbero Woody Guthrie, Bob Dylan, Bruce Springsteen, i Clash, i Public Enemy, Minor Threat, System of a Down, Rage against the Machine.” Joe Hill spiegava: “Un opuscolo, per buono che sia, lo leggi una volta e basta, ma una canzone la impari a memoria e la canti... (continua)
dq82 2/1/2016 - 13:15
Hypnotize
(2005)
Why don’t you ask the kids at Tiananmen Square
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 30/12/2011 - 15:11
Percorsi:
Piazza Tien An Men, 1989
The Dance [Պարը] - Ter Vogormia [Տէր Ողորմյա]
Տէր Ողորմեա - Der Voghormia
Il canto liturgico Der Voghormia (qui trascritto Ter Vogormia, ma un'altra possibile trascrizione è Der Vogormea appartiene alla musica sacra tradizionale armena. Si tratta in pratica della resa del Kyrie eleison (Der Voghormia significa esattamente "Signore, abbi pietà"). Nel video seguente, l'intero canto:
Il testo armeno (reperito da questa pagina è il seguente:
1- Տէ՛ր ողորմեա, Տէ՛ր ողորմեա,
Տէ՛ր ողորմեա, Տէ՛ր ողորմեա՛
Der voghormia, Der voghormia,
Der voghormia, Der voghormia
2- Արի՛, Աստուած հարցն մերոց
Որ ապաւէն ես նեղելոց.
Ari, Asdvadz hartzn merotz
Vor abaven yes neghelotz
3- Հա՛ս յօգնութին ծառայից քոց,
Լեր պահապան ազգիս Հայոց:
Has oknoutyoun dzarayitz kotz
Ler bahaban azkis Hayotz
4- Ամենասուրբ Երրորդութիւն
Տո՛ւր աշխարհիս խաղաղութիւն,
Amenasourp Yerrortoutyoun
Dour ashkharhis khaghaghoutyoun
5- Տէ՛ր ողորմեա՛, Տէ՛ր ողորմեա՛,
Յիսուս... (continua)
Il canto liturgico Der Voghormia (qui trascritto Ter Vogormia, ma un'altra possibile trascrizione è Der Vogormea appartiene alla musica sacra tradizionale armena. Si tratta in pratica della resa del Kyrie eleison (Der Voghormia significa esattamente "Signore, abbi pietà"). Nel video seguente, l'intero canto:
Il testo armeno (reperito da questa pagina è il seguente:
1- Տէ՛ր ողորմեա, Տէ՛ր ողորմեա,
Տէ՛ր ողորմեա, Տէ՛ր ողորմեա՛
Der voghormia, Der voghormia,
Der voghormia, Der voghormia
2- Արի՛, Աստուած հարցն մերոց
Որ ապաւէն ես նեղելոց.
Ari, Asdvadz hartzn merotz
Vor abaven yes neghelotz
3- Հա՛ս յօգնութին ծառայից քոց,
Լեր պահապան ազգիս Հայոց:
Has oknoutyoun dzarayitz kotz
Ler bahaban azkis Hayotz
4- Ամենասուրբ Երրորդութիւն
Տո՛ւր աշխարհիս խաղաղութիւն,
Amenasourp Yerrortoutyoun
Dour ashkharhis khaghaghoutyoun
5- Տէ՛ր ողորմեա՛, Տէ՛ր ողորմեա՛,
Յիսուս... (continua)
Riccardo Venturi 2/11/2011 - 00:29
Borders Are
(2010)
"Fear is the cause of separation...". Paura, origine di ogni divisione. Un verso da Borders Are, brano scaricabile in rete, accompagnato da un videoclip molto esplicativo, che anticipa la pubblicazione a settembre di Imperfect Harmonies, secondo album in studio di Serj Tankian, cantante della metal band californiana System Of A Down.
Repubblica
"Fear is the cause of separation...". Paura, origine di ogni divisione. Un verso da Borders Are, brano scaricabile in rete, accompagnato da un videoclip molto esplicativo, che anticipa la pubblicazione a settembre di Imperfect Harmonies, secondo album in studio di Serj Tankian, cantante della metal band californiana System Of A Down.
Repubblica
Never let you go
(continua)
(continua)
4/7/2010 - 16:40
Empty Walls
Una canzone contro la guerra dal cantante dei System Of A Down
Your empty walls,
(continua)
(continua)
23/1/2008 - 19:01
P.L.U.C.K. [Politically Lying, Unholy, Cowardly Killers]
[1998]
From the Album "System Of A Down"
Dall'album "System Of A Down"
A song written on the Armenian genocide of 1915. See en.wikipedia for further information (also on this song)
Una canzone sul genocidio armeno del 1915. Si veda en.wikipedia per maggiori notizie (anche su questa canzone.
From the Album "System Of A Down"
Dall'album "System Of A Down"
A song written on the Armenian genocide of 1915. See en.wikipedia for further information (also on this song)
Una canzone sul genocidio armeno del 1915. Si veda en.wikipedia per maggiori notizie (anche su questa canzone.
Elimination
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/8/2006 - 12:54
Percorsi:
Il genocidio armeno
Temper
(1996)
"Temper” is a rare demo off System of a Down’s second demo tape, which also features another rarity, “Honey”, and the demo version for “Soil”. It was written and performed prior to the self-titled debut even though it didn’t make the final cut. “Temper” was played for the first time since 1999 at the 2015 Rock in Rio Festival.
"Temper” is a rare demo off System of a Down’s second demo tape, which also features another rarity, “Honey”, and the demo version for “Soil”. It was written and performed prior to the self-titled debut even though it didn’t make the final cut. “Temper” was played for the first time since 1999 at the 2015 Rock in Rio Festival.
We want peace without
(continua)
(continua)
24/8/2005 - 16:12
×
A 15 anni di distanza da Mezmerize e Hypnotize, i System of a Down hanno pubblicato a sorpresa due nuove canzoni. Si tratta di Protect the Land e Genocidal Humanoidz, due inediti scritti per attirare l’attenzione «sulla guerra perpetrata nella nostra patria culturale, in Artsakh e Armenia»