Inés
anonimo
Canzone spagnola di autore anonimo e data imprecisata, sulla melodia dell’infantile Tres hojitas, madre, filastrocca di origine asturiana (che, tra l’altro, fa parte del repertorio di María Elena Walsh).
Testo trovato su Canciones regionales de España
Testo trovato su Canciones regionales de España
Sola esta la casa,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 21/12/2015 - 09:03
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Réquiem de madre
[1973]
Parole e musica di María Elena Walsh
Nel disco intitolato “Como la cigarra”
Interpretata anche dal Cuarteto Zupay nel loro disco intitolato “Dame la mano y vamos ya” del 1981, una raccolta di canzoni tutte di María Elena Walsh.
Parole e musica di María Elena Walsh
Nel disco intitolato “Como la cigarra”
Interpretata anche dal Cuarteto Zupay nel loro disco intitolato “Dame la mano y vamos ya” del 1981, una raccolta di canzoni tutte di María Elena Walsh.
Aquí yace una pobre mujer
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/1/2015 - 22:43
Dejen vivir
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone inedita. Ignoro l’anno in cui fu scritta, ma per il riferimento al Maggio francese ed al “Vietato vietare” parrebbe il 1968…
Canzone inedita. Ignoro l’anno in cui fu scritta, ma per il riferimento al Maggio francese ed al “Vietato vietare” parrebbe il 1968…
Como la juventud en París
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/8/2012 - 13:58
Ejecución pública
LA PENA DE MUERTE
por María Elena Walsh
Fui lapidada por adúltera. Mi esposo, que tenía manceba en casa y fuera de ella, arrojó la primera piedra, autorizado por los doctores de la ley y a la vista de mis hijos.
Me arrojaron a los leones por profesar una religión diferente a la del Estado.
Fui condenada a la hoguera, culpable de tener tratos con el demonio encarnado en mi pobre cuzco negro, y por ser portadora de un lunar en la espalda, estigma demoníaco.
Fui descuartizado por rebelarme contra la autoridad colonial.
Fui condenado a la horca por encabezar una rebelión de siervos hambrientos. Mi señor era el brazo de la Justicia.
Fui quemado vivo por sostener teorías heréticas, merced a un contubernio católico-protestante.
Fui enviada a la guillotina porque mis Camaradas revolucionarios consideraron aberrante que propusiera incluir los Derechos de la Mujer entre los... (continua)
por María Elena Walsh
Fui lapidada por adúltera. Mi esposo, que tenía manceba en casa y fuera de ella, arrojó la primera piedra, autorizado por los doctores de la ley y a la vista de mis hijos.
Me arrojaron a los leones por profesar una religión diferente a la del Estado.
Fui condenada a la hoguera, culpable de tener tratos con el demonio encarnado en mi pobre cuzco negro, y por ser portadora de un lunar en la espalda, estigma demoníaco.
Fui descuartizado por rebelarme contra la autoridad colonial.
Fui condenado a la horca por encabezar una rebelión de siervos hambrientos. Mi señor era el brazo de la Justicia.
Fui quemado vivo por sostener teorías heréticas, merced a un contubernio católico-protestante.
Fui enviada a la guillotina porque mis Camaradas revolucionarios consideraron aberrante que propusiera incluir los Derechos de la Mujer entre los... (continua)
Dead End 3/8/2012 - 13:47
Sonríe: El Diablo te ama
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone inedita. Ignoro l’anno in cui fu scritta.
Canzone inedita. Ignoro l’anno in cui fu scritta.
Te despiertas de muy mal humor
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/8/2012 - 13:41
Percorsi:
Il Diavolo
Necrológica
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone inedita. Ignoro l’anno in cui fu scritta.
Necrologio di un latifondista, ganadero, sepolcro imbiancato, affamatore del popolo, insomma, un potente, “un vecchio caprone che per tutta la vita non ha fatto altro che ingannare gli altri”…
Canzone inedita. Ignoro l’anno in cui fu scritta.
Necrologio di un latifondista, ganadero, sepolcro imbiancato, affamatore del popolo, insomma, un potente, “un vecchio caprone che per tutta la vita non ha fatto altro che ingannare gli altri”…
Hondo pesar ha causado
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/8/2012 - 13:38
Palomas de la ciudad
[1975]
Album: “El buen modo”
Testo trovato su Cancioneros.com
Ancora una canzone metafora della repressione che già da anni serpeggiava in Argentina e che di lì a poco avrebbe assunto l’orribile forma della Junta guidata da Videla e soci… Per tutti i primi anni 70 la Plaza de Mayo di Buenos Aires, con la sua Pirámide (monumento alla rivoluzione del 1810), il palazzo presidenziale (la Casa Rosada) e la Catedral Metropolitana, fu teatro di grandi manifestazioni di protesta… Poi la “zonificazione militare”, la costituzione della Triple A (Alianza Anticomunista Argentina), il varo del “Plan Cóndor”, il terrore di Stato fatto sistema e, finalmente, l’ennesima dittatura, ma questa ben più feroce e spietata delle precedenti…
A partire dal 1976 solo poche “palomas” ebbero il coraggio di tornare su quella piazza a protestare, a chiedere conto dei loro mariti, figli, nipoti scomparsi: si chiamavano (e si chiamano) non a caso Las Madres de Plaza de Mayo, Las Madres del Amor…
Album: “El buen modo”
Testo trovato su Cancioneros.com
Ancora una canzone metafora della repressione che già da anni serpeggiava in Argentina e che di lì a poco avrebbe assunto l’orribile forma della Junta guidata da Videla e soci… Per tutti i primi anni 70 la Plaza de Mayo di Buenos Aires, con la sua Pirámide (monumento alla rivoluzione del 1810), il palazzo presidenziale (la Casa Rosada) e la Catedral Metropolitana, fu teatro di grandi manifestazioni di protesta… Poi la “zonificazione militare”, la costituzione della Triple A (Alianza Anticomunista Argentina), il varo del “Plan Cóndor”, il terrore di Stato fatto sistema e, finalmente, l’ennesima dittatura, ma questa ben più feroce e spietata delle precedenti…
A partire dal 1976 solo poche “palomas” ebbero il coraggio di tornare su quella piazza a protestare, a chiedere conto dei loro mariti, figli, nipoti scomparsi: si chiamavano (e si chiamano) non a caso Las Madres de Plaza de Mayo, Las Madres del Amor…
Palomitas sin palomar,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/8/2012 - 11:47
Las aguasvivas
[1973]
Album: “Como la cigarra”
Testo trovato su Cancioneros.com
Le “aguasvivas” sono le meduse… Un’altra arguta metafora della dittatura e di tutta la “buena gente” che naturalmente la sostiene…
Album: “Como la cigarra”
Testo trovato su Cancioneros.com
Le “aguasvivas” sono le meduse… Un’altra arguta metafora della dittatura e di tutta la “buena gente” che naturalmente la sostiene…
Las aguasvivas
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/8/2012 - 11:12
Carta de un león a otro
Una metafora nemmeno tanto velata della dittatura in Argentina e dello stato del paese in quegli anni… E il peggio doveva ancora venire!
Mi sa che ad interpretaral prima di Baglietto fu María Elena Walsh. Infatti sta nell'album "Como la cigarra del 1973...
Mi sa che ad interpretaral prima di Baglietto fu María Elena Walsh. Infatti sta nell'album "Como la cigarra del 1973...
Dead End 3/8/2012 - 11:05
Cantar canciones
[1971]
Album: “El Sol no tiene bolsillos”
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone che potrebbe ben dirsi il manifesto programmatico della Walsh, al pari del Manifiesto di Victor Jara…
Album: “El Sol no tiene bolsillos”
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone che potrebbe ben dirsi il manifesto programmatico della Walsh, al pari del Manifiesto di Victor Jara…
Quién pudiera
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/8/2012 - 10:21
Dónde están los poetas
[1971]
Scritta dalla Walsh con Mario Cosentino
Album: “El Sol no tiene bolsillos”
Testo trovato su Cancioneros.com
Scritta dalla Walsh con Mario Cosentino
Album: “El Sol no tiene bolsillos”
Testo trovato su Cancioneros.com
¿Dónde están
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/8/2012 - 10:13
El Sol no tiene bolsillos
[1971]
Canzone che dà il titolo all’album, scritta dalla Walsh con Mario Cosentino
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone che dà il titolo all’album, scritta dalla Walsh con Mario Cosentino
Testo trovato su Cancioneros.com
El Sol no tiene bolsillos,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/8/2012 - 09:42
Balada de Cómodus Viscach
[1971]
Album: “El Sol no tiene bolsillos”
Testo trovato su Cancioneros.com
Bellissima canzone contraddistinta dalla solita mordace ironia della Walsh che dalla musica folklorica e dalle filastrocche infantili imparò bene a fustigare i potenti…
“In questo mondo traditore scendere a patti è sempre la cosa migliore, perché chi dice basta, chi si oppone va sempre a finire molto male… Fai sempre buon viso a cattivo gioco, difendi il falso ribellismo che non cambia lo status quo, non metterti a cantare canzoni di protesta, sii intelligente, critica tutto e tutti salvo i dirigenti…”
Perché la Walsh propose una canzone del genere già nel 1971, quando ancora Videla e i suoi mastini erano ancora lontani dal prendere il potere? Perché spesso si pensa che in Argentina la dittatura sia durata solo dal 1976 al 1983, mentre il realtà il cosiddetto “Proceso de Reorganización Nacional”... (continua)
Album: “El Sol no tiene bolsillos”
Testo trovato su Cancioneros.com
Bellissima canzone contraddistinta dalla solita mordace ironia della Walsh che dalla musica folklorica e dalle filastrocche infantili imparò bene a fustigare i potenti…
“In questo mondo traditore scendere a patti è sempre la cosa migliore, perché chi dice basta, chi si oppone va sempre a finire molto male… Fai sempre buon viso a cattivo gioco, difendi il falso ribellismo che non cambia lo status quo, non metterti a cantare canzoni di protesta, sii intelligente, critica tutto e tutti salvo i dirigenti…”
Perché la Walsh propose una canzone del genere già nel 1971, quando ancora Videla e i suoi mastini erano ancora lontani dal prendere il potere? Perché spesso si pensa che in Argentina la dittatura sia durata solo dal 1976 al 1983, mentre il realtà il cosiddetto “Proceso de Reorganización Nacional”... (continua)
En este mundo traidor
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 3/8/2012 - 08:48
Oración a la justicia
[1971]
Album "El Sol no tiene bolsillos"
Bellissima canzone della Walsh contro la guerra e contro l'ingiustizia quotidiana: "Signora dagli occhi bendati che stai nei tribunali, scendi dal tuo piedistallo, togliti la benda e guarda quanta menzogna!"
Testo trovato su Cancioneros.com
Album "El Sol no tiene bolsillos"
Bellissima canzone della Walsh contro la guerra e contro l'ingiustizia quotidiana: "Signora dagli occhi bendati che stai nei tribunali, scendi dal tuo piedistallo, togliti la benda e guarda quanta menzogna!"
Testo trovato su Cancioneros.com
Señora de ojos vendados
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 17/11/2009 - 08:47
Los ejecutivos
Seconda metà dei '60.
"[...] Pero fue en "Los ejecutivos" donde la Walsh encontró el tono perfecto para los años 6o. Mediante la crítica a los ejecutivos, la cantautora desnudaba el funcionamiento esencialmente corporativo de la sociedad argentina. La canción era una especie de descripción fenomenológica del nuevo actor de la economía del país. Pero no era una descripción indiferente, ya que los privilegios y prebendas del ejecutivo como figura encumbrada bajo el régimen de Onganía eran expuestos con sorna: "Ay qué vivos/ son los ejecutivos, qué vivos que son...". El poder económico quedaba sintetizado en una imagen: "La sartén por el mango y el mango también". Es decir: todo. Eso tenían los ejecutivos. [...]
(Sergio Pujol, "La década rebelde. Los años 60 en Argentina", Buenos Aires, Emecé, 2002)
La Walsh si riferiva alla casta militare ed imprenditoriale che si impossessò dell'Argentina... (continua)
"[...] Pero fue en "Los ejecutivos" donde la Walsh encontró el tono perfecto para los años 6o. Mediante la crítica a los ejecutivos, la cantautora desnudaba el funcionamiento esencialmente corporativo de la sociedad argentina. La canción era una especie de descripción fenomenológica del nuevo actor de la economía del país. Pero no era una descripción indiferente, ya que los privilegios y prebendas del ejecutivo como figura encumbrada bajo el régimen de Onganía eran expuestos con sorna: "Ay qué vivos/ son los ejecutivos, qué vivos que son...". El poder económico quedaba sintetizado en una imagen: "La sartén por el mango y el mango también". Es decir: todo. Eso tenían los ejecutivos. [...]
(Sergio Pujol, "La década rebelde. Los años 60 en Argentina", Buenos Aires, Emecé, 2002)
La Walsh si riferiva alla casta militare ed imprenditoriale che si impossessò dell'Argentina... (continua)
El mundo nunca ha sido
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 17/4/2009 - 09:00
Gilito de Barrio Norte
Non so in che anno preciso la Walsh compose questa canzone... la collocherei comunque alla fine degli anni '60
Una canzone che piacerà certamente a Don Curzio e a tutti i suoi fedeli e camerati... ovvero, "Delle contraddizioni di certa sinistra sinistra" (a proposito, una pregunta: chi sà perchè quando ho un incidente quelli dell'assicurazione parlano di "sinistro"? Perchè un evento o una persona inquietanti sono "sinistri"? Mah....)
Una canzone che piacerà certamente a Don Curzio e a tutti i suoi fedeli e camerati... ovvero, "Delle contraddizioni di certa sinistra sinistra" (a proposito, una pregunta: chi sà perchè quando ho un incidente quelli dell'assicurazione parlano di "sinistro"? Perchè un evento o una persona inquietanti sono "sinistri"? Mah....)
Gilito de Barrio Norte,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 17/4/2009 - 08:25
Balada del desertor
Veinte años cumple Óscar
(continua)
(continua)
inviata da adriana 2/1/2009 - 16:44
Percorsi:
Disertori
Canción del estornudo
Una canzone contro la guerra in cui Maria Elena Walsh spiega ai bambini in modo molto semplice che è meglio essere sostenitori della pace anche se a volte si deve scendere a compromessi...
En la guerra le caía
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 3/7/2008 - 14:35
El '45
María Elena Walsh ricorda insieme a sua sorella i momenti più belli della loro adolescenza oscurati dalla bomba di Hiroshima dove perdono la vita tante persone ma anche tante ragazze che come loro stavano cominciando a vivere...questa consapevolezza della guerra comporta la perdita dell'innocenza e la certezza che nel mondo degli adulti non c'è spazio per i sogni.
Una volta diventate grandi ognuna prende la sua strada, ognuna ha un suo pensiero e il sogno adolescenziale di rimanere sempre unite diventa un'utopia.
Una volta diventate grandi ognuna prende la sua strada, ognuna ha un suo pensiero e il sogno adolescenziale di rimanere sempre unite diventa un'utopia.
Te acordás hermana qué tiempos aquellos,
(continua)
(continua)
inviata da Marcia Rosati 13/8/2007 - 18:50
Canción de cuna para gobernante
Testo ripreso da questa pagina
da Canciones infantiles
da Canciones infantiles
Duerme tranquilamente que viene un sable
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/8/2006 - 22:56
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Album: “Como la cigarra”
Testo trovato su Cancioneros.com
L’immancabile e tagliente ironia della Walsh… “Al divino botón” è un’espressione in lunfardo, lo slang di Buenos Aires, che significa “senza motivo”…
In realtà il motivo è qui ben evidente: nel periodo della cosiddetta “Revolución argentina” (1966-1973) furono seminati i germi nefasti della successiva, spietata, interminabile dittatura militare. E’ in quegli anni che fascisti e generali misero a punto il “Proceso de Reorganización Nacional” ed i metodi che lo contraddistinsero: omicidi, tortura, detenzioni arbitrarie, sequestri, “desapariciones”…