Psychedelic garage rock. Anti-war. Draft. Reference to LBJ
Vietnam War Song Project
Jon Savage on song: Bobby Jameson rages against the Vietnam war
This garage-punk classic is a vehement statement against a war that, by early 1966, was spiralling out of control
A fanfare of slow, church organ chords – straight out of a horror film – resolves into a brutal Bo Diddley beat. A few blasts of harmonica carry the riff, and then a full-throated voice begins to testify. It's a stitch-up he's complaining about, and we're not talking pop-art clothes: "Senators the congress and the politician man, well they all got me in the mess I'm in/ Said I got a call from Uncle Sam, said 'send that boy to Vietnam.'"
This is a horror movie, only for real, and the singer is really pissed off because he knows what he's facing: "President Johnson... (continua)
è obbligatorio firmare? Comunque è stato il sottoscritto webmastro a inserirlo e non mi faccio problemi ad ammettere che non riesco a capire neanche una parola di quelle che non sono state trascritte. Tu, anonimo che lasci pure un commmento non firmato, sai aiutarci?
Sì, è così. Ma mi stavo chiedendo perché la storia che lui cercava di raccontare allora ci dovrebbe toccare oggi?
Nella guerra di Vietnam è morto forse qualche tuo parente?
I nostri familiari morti lo interessevabo allora?
Lo so, sembrano le domande retoriche, ma a volte me le pongo. Da polacco nel 2020.
Se il criterio per inserire canzoni in questo sito (e, direi, anche il criterio stesso per l'esistenza di questo sito) fosse avere uno o più parenti morti in una data guerra, secondo me sarebbe un po' labile. Sia detto con un eufemismo.
E poi, vattelappesca. Chissà quanti Venturi, Masetti, Wrona ecc. ecc. saranno morti in una guerra, o per una guerra. Per quel che mi riguarda, a me interessano le storie di tutti, conosciuti e sconosciuti. Mi interessano anche quelle dei Masetten nella guerra dei 30 anni e dei Wrona all'epoca dei Piasti.
Quindi, sempre secondo me, sarebbe bene smettere di sparare cazzate a casaccio, così tanto per fare. Anche perché è quello che chiamo "spirito da social". Se qualcuno ha urgente bisogno di spararle, ci sono decine di facebook, di instagram, di telegram e di pippagram per esprimerle. Saluti cari a tutti.
La differenza tra chi fa chiacchiere da bar sport e chi si sbatte per questo sito è questa: chi fa chiacchiere da bar sport scrive commenti da social network, non pertinenti e spesso irritanti, e chi invece cerca le canzoni, prova a sbobinarne i testi, pur con mille difficoltà linguistiche, o a cercarli in sconosciuti siti in 1001 lingue, ingegnandosi con frasi, googletranslate e altre mille diavolerie
Una canzone del 1965, pubblicata però solo nel 2002 in una riedizione dell'album Songs Of Protest And Anti-Protest.
Testo trascritto all'ascolto con l'aiuto della versione spagnola su YT.
Quello ritratto sulla copertina del disco non è Bobby Jameson che qui si fa chiamare Chris Lucey ma... Brian Jones dei Rolling Stones!!
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat --> eddybonte.be (dq82)
Psychedelic garage rock. Anti-war. Draft. Reference to LBJ
Vietnam War Song Project
Jon Savage on song: Bobby Jameson rages against the Vietnam war
This garage-punk classic is a vehement statement against a war that, by early 1966, was spiralling out of control
A fanfare of slow, church organ chords – straight out of a horror film – resolves into a brutal Bo Diddley beat. A few blasts of harmonica carry the riff, and then a full-throated voice begins to testify. It's a stitch-up he's complaining about, and we're not talking pop-art clothes: "Senators the congress and the politician man, well they all got me in the mess I'm in/ Said I got a call from Uncle Sam, said 'send that boy to Vietnam.'"
This is a horror movie, only for real, and the singer is really pissed off because he knows what he's facing: "President Johnson... (continua)