Milonga de las Patriadas
Dime cuántos murieron en Masoller,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/10/2017 - 15:09
La soldadera
[1975]
Scritta da Washington Benavides, Carlos Benavides ed Eduardo Larbanois, tutti artisti uruguayi del cosiddetto “Grupo de Tacuarembó”, formatosi negli anni della dittatura (1973-85) con l’intento di proporre la musica popolare come migliore forma di resistenza.
Nell’album intitolato “Desde Tacuarembó”, inciso da Zitarrosa a Buenos Aires nel 1975, dove riparò nei primi anni del suo lungo esilio, ma pubblicato in Uruguay solo dopo la fine della dittatura
Testo trovato su Cancioneros.com
Soldaderas, o adelitas, erano chiamate le donne che parteciparono alla Rivoluzione messicana (1910-20). Raramente combattenti, erano per lo più cuoche, infermiere, “donne di conforto”, comunque in ruoli che in quel conflitto furono fondamentali.
Al di là di una visione romantica, in gran parte tramandata nei corridos della Rivoluzione, di fatto si trattava di donne costrette a quella scelta, a seguire... (continua)
Scritta da Washington Benavides, Carlos Benavides ed Eduardo Larbanois, tutti artisti uruguayi del cosiddetto “Grupo de Tacuarembó”, formatosi negli anni della dittatura (1973-85) con l’intento di proporre la musica popolare come migliore forma di resistenza.
Nell’album intitolato “Desde Tacuarembó”, inciso da Zitarrosa a Buenos Aires nel 1975, dove riparò nei primi anni del suo lungo esilio, ma pubblicato in Uruguay solo dopo la fine della dittatura
Testo trovato su Cancioneros.com
Soldaderas, o adelitas, erano chiamate le donne che parteciparono alla Rivoluzione messicana (1910-20). Raramente combattenti, erano per lo più cuoche, infermiere, “donne di conforto”, comunque in ruoli che in quel conflitto furono fondamentali.
Al di là di una visione romantica, in gran parte tramandata nei corridos della Rivoluzione, di fatto si trattava di donne costrette a quella scelta, a seguire... (continua)
La Chicharra era una negra,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/3/2016 - 15:41
Historia de un viejo
[1974]
Versi del poeta e musicista uruguayo Washington Benavides (1930-)
Musica di Eduardo Larbanois.
Nell'album intitolato “Desde Tacuarembó”, inciso a Buenos Aires nel 1975 ma pubblicato in Uruguay solo dopo la fine della dittatura
Testo trovato su Cancioneros.com
Tacuarembó è la città natale di Washington Benavides. Lui esordì nella scrittura nei primi anni 50. Il suo primo libro, “Tata Vizcacha”, era una satira su alcuni personaggi del potere locale. Quando uscì, nel 1955, un gruppo di estrema destra, chiamato “Movimiento de Acción Democrática” (non dimentichiamoci che i peggiori fascisti, anche oggi, usano spesso i termini democrazia e democratico), acquistò tutte le copie disponibili e le bruciò pubblicamente sulla piazza della cittadina.
Durante gli anni della dittatura (1973-85) Benavides ed altri poeti, scrittori e musicisti uruguayi formarono il cosiddetto “Grupo de Tacuarembó”,... (continua)
Versi del poeta e musicista uruguayo Washington Benavides (1930-)
Musica di Eduardo Larbanois.
Nell'album intitolato “Desde Tacuarembó”, inciso a Buenos Aires nel 1975 ma pubblicato in Uruguay solo dopo la fine della dittatura
Testo trovato su Cancioneros.com
Tacuarembó è la città natale di Washington Benavides. Lui esordì nella scrittura nei primi anni 50. Il suo primo libro, “Tata Vizcacha”, era una satira su alcuni personaggi del potere locale. Quando uscì, nel 1955, un gruppo di estrema destra, chiamato “Movimiento de Acción Democrática” (non dimentichiamoci che i peggiori fascisti, anche oggi, usano spesso i termini democrazia e democratico), acquistò tutte le copie disponibili e le bruciò pubblicamente sulla piazza della cittadina.
Durante gli anni della dittatura (1973-85) Benavides ed altri poeti, scrittori e musicisti uruguayi formarono il cosiddetto “Grupo de Tacuarembó”,... (continua)
De gurí fui benteveo,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/3/2016 - 14:11
La canción quiere
[1972]
Parole e musica di Alfredo Zitarrosa
Una milonga presente nel disco intitolato semplicemente “Alfredo Zitarrosa”, inciso in Argentina nel 1972. In Uruguay il disco comparve, censurato, nel 1974 con il titolo “Antología”. La canzone è compresa anche in “Textos políticos”, una raccolta pubblicata in Messico nel 1980.
Testo trovato su Cancioneros.com
Nella versione originale, ad un certo punto, alla voce di Zitarrosa se ne sovrappone una recitante che ricorda alcuni martiri della repressione in Uruguay. Difficile individuare i singoli protagonisti, visto che sono indicati solo per nome, ma “Líber” è sicuramente Líber Walter Arce Risotto (1940-1968), il primo studente urugayo a cadere sotto il fuoco dei militari.
Era il 12 agosto del 1968 a Montevideo e gli studenti universitari protestavano contro le misure emergenziali varate dal governo qualche settimana prima. Líber Arce fu ferito... (continua)
Parole e musica di Alfredo Zitarrosa
Una milonga presente nel disco intitolato semplicemente “Alfredo Zitarrosa”, inciso in Argentina nel 1972. In Uruguay il disco comparve, censurato, nel 1974 con il titolo “Antología”. La canzone è compresa anche in “Textos políticos”, una raccolta pubblicata in Messico nel 1980.
Testo trovato su Cancioneros.com
Nella versione originale, ad un certo punto, alla voce di Zitarrosa se ne sovrappone una recitante che ricorda alcuni martiri della repressione in Uruguay. Difficile individuare i singoli protagonisti, visto che sono indicati solo per nome, ma “Líber” è sicuramente Líber Walter Arce Risotto (1940-1968), il primo studente urugayo a cadere sotto il fuoco dei militari.
Era il 12 agosto del 1968 a Montevideo e gli studenti universitari protestavano contro le misure emergenziali varate dal governo qualche settimana prima. Líber Arce fu ferito... (continua)
Fruto maduro
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/7/2015 - 10:58
El diccionario
Parole e musica di Marcos Velásquez
Interpretata da Alfredo Zitarrosa nell’album “Melodía larga” pubblicato nel 1984
Testo trovato su Cancioneros.com
Purtroppo i geniali versi centrali della seconda strofa (“Quando in Cile il fascismo rideva in inglese, in spagnolo piangeva più di un francese”) vengono sostituiti da Zitarrosa con i corrispondenti della prima…
Interpretata da Alfredo Zitarrosa nell’album “Melodía larga” pubblicato nel 1984
Testo trovato su Cancioneros.com
Purtroppo i geniali versi centrali della seconda strofa (“Quando in Cile il fascismo rideva in inglese, in spagnolo piangeva più di un francese”) vengono sostituiti da Zitarrosa con i corrispondenti della prima…
¡Qué mala suerte tienen los que quisieran,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/1/2015 - 14:24
Diez décimas de saludo al público argentino
[1974]
Album “Zitarrosa 74”
Testo trovato su Cancioneros.com
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Album “Zitarrosa 74”
Testo trovato su Cancioneros.com
Una delle circa 200 canzoni censurate dalla giunta militare argentina tra il 1976 ed il 1982.
Allá en mi pago hay un pueblo
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 17/2/2012 - 09:57
Triunfo de los vencidos
[1975]
Album “Desde Tacuarembó”
Scritta dai poeti e musicisti Washington Benavides ed Eduardo Larbanois, uruguayani come Zitarrosa.
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone dedicata alla migliaia e migliaia di uruguayani, argentini, paraguayani, brasiliani che sono morti senza una croce nelle guerre civili che hanno insanguinato quei paesi - ed in particolare la regione del Rio de la Plata - nel corso di tutto l’800.
Il “triunfo” è un genere musicale folklorico argentino nato nel periodo delle guerre d’indipendenza ispano-americane.
Album “Desde Tacuarembó”
Scritta dai poeti e musicisti Washington Benavides ed Eduardo Larbanois, uruguayani come Zitarrosa.
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone dedicata alla migliaia e migliaia di uruguayani, argentini, paraguayani, brasiliani che sono morti senza una croce nelle guerre civili che hanno insanguinato quei paesi - ed in particolare la regione del Rio de la Plata - nel corso di tutto l’800.
Il “triunfo” è un genere musicale folklorico argentino nato nel periodo delle guerre d’indipendenza ispano-americane.
Éste es el triunfo, madre,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 18/5/2011 - 14:51
Triunfo agrario
Prima del Quinteto Tiempo l'hanno interpretata, entrambi nel 1973, Mercedes Sosa (album "Traigo un pueblo en mi voz") e Alfredo Zitarrosa (album "Adagio en mi país").
Bartleby 18/5/2011 - 14:05
Patrón
[1969]
Nell’album “Basta”
Parole e musica dell’uruguayano Anibal Sampayo
E’ stata anche interpretata da Alfredo Zitarrosa
“Esta canción es un grito de alerta para los latifundistas dueños de la tierra y de la banca”
Anibal Sampayo, Paysandú, Uruguay, febrero de 1962.
Nell’album “Basta”
Parole e musica dell’uruguayano Anibal Sampayo
E’ stata anche interpretata da Alfredo Zitarrosa
“Esta canción es un grito de alerta para los latifundistas dueños de la tierra y de la banca”
Anibal Sampayo, Paysandú, Uruguay, febrero de 1962.
Patrón, esa sombra que tirita tras sus reses,
(continua)
(continua)
inviata da Bartolomeo Pestalozzi 16/8/2010 - 14:58
Pájaro de rodillas
[2009]
Album "Cantora 1", in duetto con Nacha Roldán.
Parole di Alfredo Zitarrosa
Musica di Carlos Porcel "Nahuel"
"...E chi canta il tiranno
non è un uccello, non è niente
è un rettile che striscia nel fango
una gallina che chioccia per il padrone
inginocchiata..."
Trovata su Cancioneros.com
Album "Cantora 1", in duetto con Nacha Roldán.
Parole di Alfredo Zitarrosa
Musica di Carlos Porcel "Nahuel"
"...E chi canta il tiranno
non è un uccello, non è niente
è un rettile che striscia nel fango
una gallina che chioccia per il padrone
inginocchiata..."
Trovata su Cancioneros.com
Cantor que canta es pájaro
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 27/10/2009 - 13:49
4 marzo 1943 [Gesù bambino]
Versión en castellano de Alfredo Zitarrosa -extraordinario cantautor uruguayo- registrada en Buenos Aires, Argentina, en 1976 y publicada en Uruguay en 1995. Existen otras versiones en español, basadas en la versión brasileña, al igual que ésta.
Versione spagnola di Alfredo Zitarrosa - straordinario cantautore uruguaiano - registrata a Buenos Aires nel 1976 e pubblicata in Uruguay nel 1995. Esistono altre versioni in spagnolo, come questa basate sulla versione brasiliana.
MI HISTORIA
(continua)
(continua)
inviata da Osvaldo Butorovich 26/5/2006 - 19:28
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Versi di Washington «Bocha» Benavides (1930-2017), poeta uruguayo, scomparso lo scorso settembre.
Musica di Héctor Numa Moraes (1950-), cantautore e chitarrista, anche lui come Benevides originario del dipartimento uruguayo di Tacuarembó.
Interpretata da Alfredo Zitarrosa nel suo album “Coplas del canto” del 1971.
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone che racconta della sanguinosissima guerra civile uruguaya del 1904, simile per motivazione di fondo a quella americana, l’imporsi della cultura urbana su quella rurale, del capitalismo sul caudillismo.
Masoller è il nome della località teatro della battaglia definitiva, il 1 settembre del 1904, nel corso della quale Aparicio Saravia, il leader dei blancos, fu ferito a morte e i colorados di José Batlle y Ordóñez ebbero la meglio.
A quel conflitto fratricida presero parte tra i 40 e i 50 mila uomini, su di una popolazione totale che allora non superava il milione di abitanti...