[1911]
Versi di Armando, musica di Gill, cantati da Armando Gill
(secondo la precisa dicitura di presentazione dell'autore)
“Lyrics by Armando, music by Gill, sung by Armando Gill”
“Paroles d’Armando, musique de Gill, chantée par Armando Gill”
“Sanat: Armando, sävel: Gill, laulaa Armando Gill”
[...]Ed ecco invece un esempio di negazione spontanea della cultura "militarista". E’ una canzone del 1912: in pieno clima di sacralità militaresca determinato dalla guerra di Libia e dalle prime avvisaglie della Grande Guerra, clima che l’autore, Armando Gill, uno dei primi "cantautori" italiani, riesce a smitizzare. Il rifiuto del militarismo vien fuori qui dall’uso e dal gioco divertente del linguaggio. Si tratta di un naturale rifiuto mentale da parte di questo soldato attento solo alla Beatrice che vede dirimpetto mentre fa la sentinella: una ignoranza ingenua delle cose di guerra come cose... (continua)
Dirimpetto al mio quartiere ci sta una bruna (continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/4/2006 - 01:52
Nessuno ha controllato che questo è solo un pezzetto della prima strofa? Questo è il testo completo che ho appena trascritto:
La canzone si intitola Beatrice ed è disponibile nella versione di Roberto Murolo, presente nel bellissimo LP del 1967 "Come rideva Napoli", dedicato al repertorio di 4 grandi artisti legati alla macchietta: Nicola Maldacea, Peppino Villari, Gennario Pasquariello e Armando Gill. Questo il link alla canzone ... [si veda box video]
E’ assolutamente vero che non avevo più controllato questa pagina dal 21 aprile 2006, lo riconosco come ho dovuto riconoscerlo per chissà quant’altre canzoni. Il 21 aprile 2006, chissà dove avevo scovato questo testo, incompleto e col titolo sbagliato; le disponibilità di diciotto anni fa erano queste. Grazie a Alberto Scotti rimediamo oggi. Certo, va da sé, occorrerebbe controllare più o meno tutte le pagine più antiche di questo sito, o perlomeno una discreta parte (alcune, va detto, sono state “rimesse a posto” nel corso degli anni).
Diàvolo se sei utile, Alberto! Oltretutto, a parte il "riaggiustamento" della pagina, tutto questo ha permesso di riscoprire un vero e proprio capolavoro, a mio parere. Meglio tordi che mais, come diceva il cacciatore che aveva sparato a una pannocchia di granturco!
Testo di Giuliana Galli e Novelli, musica di Armando Gill (E allora?) e di anomino (La Lega (Sebben che siamo donne)). Registrato su cassetta "M'ama non m'ama", Collettivo Torino insieme (?), 1980 circa.
Versi di Armando, musica di Gill, cantati da Armando Gill
(secondo la precisa dicitura di presentazione dell'autore)
“Lyrics by Armando, music by Gill, sung by Armando Gill”
“Paroles d’Armando, musique de Gill, chantée par Armando Gill”
“Sanat: Armando, sävel: Gill, laulaa Armando Gill”
[...]Ed ecco invece un esempio di negazione spontanea della cultura "militarista". E’ una canzone del 1912: in pieno clima di sacralità militaresca determinato dalla guerra di Libia e dalle prime avvisaglie della Grande Guerra, clima che l’autore, Armando Gill, uno dei primi "cantautori" italiani, riesce a smitizzare. Il rifiuto del militarismo vien fuori qui dall’uso e dal gioco divertente del linguaggio. Si tratta di un naturale rifiuto mentale da parte di questo soldato attento solo alla Beatrice che vede dirimpetto mentre fa la sentinella: una ignoranza ingenua delle cose di guerra come cose... (continua)