1624
MEDITATION XVII
Devotions upon Emergent Occasions
Poesia famosissima, che in realtà poi è un sermone, forse non strettamente una CCG, se non fosse che è la famosissima poesia che ha dato il titolo al libro di Ernest Hemingway e che riguarda la guerra di Spagna. E dice semplicemente che facciamo parte dell'umanità e che la morte di ognuno dovrebbe colpirci e diminuirci.
Ne ho trovata una versione cantata da Elton John nel 1980, una interpretata da Ketil Bjørnstad (2001)
No man is an island entire of itself; every man (continua)
inviata da Dq82 18/11/2019 - 12:20
C'era già cantata da Joan Baez. No Man Is An Island anche se con un testo adattato.
Fioriture e potature
Michela Murgia nel 2019, in una intervista di Maura Cangitano, nel podcast “Raccontarsi: Storia di fioriture” lei, che sappiamo non aveva il pollice verde, alla domanda sulla fioritura dice : “chi si intende anche solo un minimo di botanica sa che l’atto precedente la fioritura, a tempo debito, è la potatura per cui tu devi sapere quali sono le cose su cui devi agire, quelle che sono superflue, e quello è un atto politico perché tu sei comunque frutto in gran parte di condizionamenti esterni che devi sondare, da cui ti devi liberare”.
Il suo rendere pubblico il percorso verso la morte imminente è stato un atto d’amore politico. Il mio ricordo va a Pia Pera, anche lei scrittrice e giornalista, curatrice di orti e giardini che ha reso pubblica la sua malattia degenerativa senza scampo: la sclerosi multipla. Lo ha fatto affidando... (continua)
Chanson anglaise - No Man Is an Island – John Donne – 1624
MEDITATION XVII
Devotions upon Emergent Occasions
Poème très célèbre, qui est en fait un sermon. C’est le poème qui a donné son titre au livre d'Ernest Hemingway sur la guerre d'Espagne : « Pour qui sonne le Glas ». Il dit simplement que nous faisons partie de l'humanité et que la mort de chacun devrait nous affecter et nous diminuer.
Petit Dialogue maïeutique
Ah, dit Lucien l’âne, quelle humanerie !
Mais non, dit Marco Valdo M.I., c’est un sermon religieux.
Oui, dit Lucien l’âne, moi, je veux bien. Mais quel anthropocentrisme, quelle vision insipide de la vie.
Calme-toi, Lucien l’âne mon ami, c’est un genre de consolation susurrée par un homme triste. J’admets cependant que tu as raison. Comment pourrait-on savoir que le glas sonne pour soi, puisqu’il ne sonne que pour accompagner les funérailles de celui qui est censé l’entendre ?
MEDITATION XVII
Devotions upon Emergent Occasions
Poesia famosissima, che in realtà poi è un sermone, forse non strettamente una CCG, se non fosse che è la famosissima poesia che ha dato il titolo al libro di Ernest Hemingway e che riguarda la guerra di Spagna. E dice semplicemente che facciamo parte dell'umanità e che la morte di ognuno dovrebbe colpirci e diminuirci.
Ne ho trovata una versione cantata da Elton John nel 1980, una interpretata da Ketil Bjørnstad (2001)