À la musique
Place de la Gare, à Charleville.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/9/2019 - 01:43
Riccardo mi tira in ballo e stavolta è un ballo di corte regale. Kirjuhel è mio fratello. Abbiamo condiviso poesia e musica, la Bretagna profonda e Yunus Emre, ho curato personalmente le traduzioni in italiano per il libretto del suo disco dedicato ai poeti francesi (tra cui ovviamente anche questa), sono stato molte volte a Parigi ospite a casa sua lui e a Pravins dove la moglie Isabelle produce Beaujolais biologico, ho nel mio archivio interi dischi inediti tra cui uno dedicato alla malattia mentale composto a Berlino, ho tradotto nel mio volume Koroll Ar C'Hleze l'intero suo disperato, psicanalitico canzoniere (in buona parte però consacrato anche alle lotte sociali di operai e contadini bretoni degli anni 70). E anche se, nel mio disincanto attuale, sono perfettamente cosciente che di tutto ciò che ho sintetizzato qui sopra non importa niente a nessuno, mi onoro della sua amicizia. Conservo... (continua)
Flavio Poltronieri 23/9/2019 - 18:48
Le versioni italiane della poesia di Arthur Rimbaud sono ovviamente molte. In Rete è assai presente quella che segue, della quale però l'autore non è indicato (continueremo ovviamente a ricercarlo). La versione segue il testo della poesia comunicato a Georges Izambard (v. introduzione).
ALLA MUSICA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/9/2019 - 21:46
Caro Flav Kadorvrec'her, sapevo di andare a colpo sicuro. Un parigino che si fa il Maggio '68, diventa bretone a stretto contatto con Glenmor (ma, a proposito, hai conosciuto bene pure lui?!?), mette in musica e canta Rimbaud e Verlaine e poi si trasferisce in Grecia per mettere in musica e cantare Omero non poteva, prima o poi, che approdare qua dentro (e immagino che la cosa sarebbe garbata parecchio anche a Gian Piero Testa, a cui per l'occasione avrei decretato un nome bretone – Yann-Ber Penn ovviamente, dopo averlo trasformato a suo tempo in Ιωάννης Πέτρος Κεφαλάκης). E pensare, poi, che Kirjuhel lo avevamo qua dentro da anni senza praticamente saperlo: l'autore, in piena rivolta del Maggio, di Ah, le joli mois de Mai à Paris!, scritta interamente per il “Théâtre de l'Épée de Bois” ancorché cantata da Vania Adrien Sens. Questa era sfuggita a tutti e due, sebbene il buon BB (allora ancora... (continua)
Riccardo Venturi 24/9/2019 - 12:00
No, non ho conosciuto Glenmor. Ho molte informazioni sul suo percorso e la sua straordinaria importanza ma nulla di più.
A riguardo l'inserimento del materiale concernente Kirjuhel nel sito, come sai, io ho tradotto tutta l'opera cantata ma questo moltissimi anni fa, non dico quando c'era il calamaio, comunque molto prima dell'avvento del computer, se un giorno qualche matto dedicherà la vita a digitalizzare il mio archivio, bene....altrimenti il diluvio universale spazzerà via tutto e amen!
A riguardo l'inserimento del materiale concernente Kirjuhel nel sito, come sai, io ho tradotto tutta l'opera cantata ma questo moltissimi anni fa, non dico quando c'era il calamaio, comunque molto prima dell'avvento del computer, se un giorno qualche matto dedicherà la vita a digitalizzare il mio archivio, bene....altrimenti il diluvio universale spazzerà via tutto e amen!
Flavio Poltronieri 26/9/2019 - 22:06
Cari Riccardo e Flavio,
vi segnalo questa pagina dedicata "Que la fête commence…", film diretto nel 1975 da Bertrand Tavernier.
Come certo voi già sapete - io è la prima volta che ne leggo e non ho nemmeno mia visto il film - la pellicola è dedicata alla conspiration de Pontcallec del 1718-20.
Nella pagina ci sono i link al brano "Gwerz marv Pontkallek (complainte de la mort de Pontcallec)", interpretato da Gilles Servat, dalla colonna sonora del film, e quello al testo in bretone e in francese.
A voi valutare se possa essere contribuito sulle CCG/AWS.
Saluti
vi segnalo questa pagina dedicata "Que la fête commence…", film diretto nel 1975 da Bertrand Tavernier.
Come certo voi già sapete - io è la prima volta che ne leggo e non ho nemmeno mia visto il film - la pellicola è dedicata alla conspiration de Pontcallec del 1718-20.
Nella pagina ci sono i link al brano "Gwerz marv Pontkallek (complainte de la mort de Pontcallec)", interpretato da Gilles Servat, dalla colonna sonora del film, e quello al testo in bretone e in francese.
A voi valutare se possa essere contribuito sulle CCG/AWS.
Saluti
B.B. 27/2/2020 - 17:40
Certo,
è uno dei brani più conosciuti dalla Piccola Bretagna. Tutti lo hanno interpretato, Stivell, Servat, Tri Yann, il calzolaio e la sua nipotina, il fattorino del panettiere e il figlio dello stalliere, una specie di inno nazionale. Il testo di questo meraviglioso gwerz viene dal Barzaz Breiz e narra della decapitazione nel 1720 a Nantes di questo marchese amatissimo in Bretagna.
"Traditore, ah, maledetto!!"
è uno dei brani più conosciuti dalla Piccola Bretagna. Tutti lo hanno interpretato, Stivell, Servat, Tri Yann, il calzolaio e la sua nipotina, il fattorino del panettiere e il figlio dello stalliere, una specie di inno nazionale. Il testo di questo meraviglioso gwerz viene dal Barzaz Breiz e narra della decapitazione nel 1720 a Nantes di questo marchese amatissimo in Bretagna.
"Traditore, ah, maledetto!!"
Flavio Poltronieri 27/2/2020 - 20:08
Joint Français / E Sant-Brieg
[1972]
Paroles et musique / Testo e musica / Lyrics and music / Sanat ja sävel: Evgen Kirjuhel
Album / Albumi: a) Evgen Kirjuhel - Kemperlé-Médréac [Kelenn 1972]
b) Underdroug - Discocanar 1 - Aspects de la nouvelle chanson populaire en Bretagnbe [Disques Droug - Fay-de-Bretagne 1973]
Sullo sciopero al Joint Français di Saint-Brieuc (13 marzo-8 maggio 1972) si veda, abbondantemente, Stourmoù Breizh pubblicata sul sito il 22 dicembre 2015 (ma si veda anche pagina del sindacato SLB). Tra i numerosi artisti che portarono il loro sostegno agli scioperanti, anche il “neo-bretone” Evgen Kirjuhel che scrisse questa canzone sia in versione francese che in brezhoneg: in Bretagna, il vero maggio fu quello del 1972 e tutta quell'annata rappresenta un vero e proprio spartiacque. Fa parte del suo primo album (del 1972; in quell'anno, Kirjuhel pubblicò prima un 45 giri, Breizh kozh ha yaouank “Bretagna... (continua)
Paroles et musique / Testo e musica / Lyrics and music / Sanat ja sävel: Evgen Kirjuhel
Album / Albumi: a) Evgen Kirjuhel - Kemperlé-Médréac [Kelenn 1972]
b) Underdroug - Discocanar 1 - Aspects de la nouvelle chanson populaire en Bretagnbe [Disques Droug - Fay-de-Bretagne 1973]
Sullo sciopero al Joint Français di Saint-Brieuc (13 marzo-8 maggio 1972) si veda, abbondantemente, Stourmoù Breizh pubblicata sul sito il 22 dicembre 2015 (ma si veda anche pagina del sindacato SLB). Tra i numerosi artisti che portarono il loro sostegno agli scioperanti, anche il “neo-bretone” Evgen Kirjuhel che scrisse questa canzone sia in versione francese che in brezhoneg: in Bretagna, il vero maggio fu quello del 1972 e tutta quell'annata rappresenta un vero e proprio spartiacque. Fa parte del suo primo album (del 1972; in quell'anno, Kirjuhel pubblicò prima un 45 giri, Breizh kozh ha yaouank “Bretagna... (continua)
Beaucoup de jeunes et de femmes
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/9/2019 - 20:48
Nota. La versione bretone è sicuramente cantabile sulla melodia della canzone, ma (almeno a quanto sono riuscito a reperire in Rete, cioè poco o niente) non risulta mai incisa. La grafia bretone è quella ripresa dall'album Underdroug (v. introduzione) è non è quella peurunvanet (unificata) utilizzata attualmente; la ho lasciata così com'è. La strofa finale è cantata in bretone anche nella versione francese. Come conferma Flavio Poltronieri, la versione è opera di Evgen Kirjuhel stesso. [RV]
E SANT-BRIEG
(continua)
(continua)
inviata da Richard Gwenndour 24/9/2019 - 21:06
Riccardo Venturi, 24-09-2019 21:37
JOINT FRANÇAIS / A SAINT-BRIEUC
(continua)
(continua)
Ti confermo che anche la versione in bretone è opera di Kirjuhel. Se, come supponi tu, qualcuno lo abbia aiutato, non ne sono a conoscenza e comunque, vista anche la statura morale del personaggio, mi parrebbe strana una mancata citazione.
Quella che tu chiami "la casa discografica militante Droug di Fay-de-Bretagne" è costituita unicamente da una quindicina tra LP e 45 giri da lui medesimo prodotti. In una parola "è lui"!
(tanto per intenderci: il DISCOCANAR N°2 "Au rendez-vous de Penhoet" è composto da discussioni e testimonianze di operai dai 24 ai 62 anni, registrate in fabbrica e sul retro della copertina si invitavano eventuali interessati agli scritti dei dibattiti a farne richiesta a La Mare Morin, Parignac 44130.....)
Questo è il passato, da parte mia, nel presente, conservo con cura tutto il materiale prodotto da Droug in quel tempo...ma sono certo che non ci sarà un futuro per tutto ciò, come per molto altro d'altra parte....
Quella che tu chiami "la casa discografica militante Droug di Fay-de-Bretagne" è costituita unicamente da una quindicina tra LP e 45 giri da lui medesimo prodotti. In una parola "è lui"!
(tanto per intenderci: il DISCOCANAR N°2 "Au rendez-vous de Penhoet" è composto da discussioni e testimonianze di operai dai 24 ai 62 anni, registrate in fabbrica e sul retro della copertina si invitavano eventuali interessati agli scritti dei dibattiti a farne richiesta a La Mare Morin, Parignac 44130.....)
Questo è il passato, da parte mia, nel presente, conservo con cura tutto il materiale prodotto da Droug in quel tempo...ma sono certo che non ci sarà un futuro per tutto ciò, come per molto altro d'altra parte....
Flavio Poltronierif 26/9/2019 - 21:51
Riccardo Venturi, 27-09-2019 06:14
A SAINT-BRIEUC
(continua)
(continua)
Ah, le joli mois de Mai à Paris!
[1968]
Scritta per il "Comité d'action du Théâtre de l'Épée de Bois"
Parole e musica di "Jean-Edouard Barbe", ovvero "Jean-Frédéric Brossard, alias Kirjuhel"
Interpretata da Vania Adrien-Sens
Single: "Ah, le joli mois de Mai à Paris! / Les bons citoyens"
"Un altro diverso e più recente Joli mois de Mai…
Ho ricavato questo testo un po’ all’ascolto, un po’ da questa pagina giapponese e un po’ dai commenti al video presente su YouTube… Sicuramente ci sono degli errori e alcune perplessità le ho segnalate con (?)." [Dead End, aka BB, 09-01-2013]
Riprendendo in mano questa pagina di un BB che allora si firmava “Dead End”, per prima cosa, “motu proprio” ma ovviamente con motivi ben precisi essa è stata attribuita a Evgen Kirjuhel, che ne è autore “in toto” (testo e musica). L'interprete, Vania Adrien Sens, è una cantante che, in seguito, ha pubblicato un paio di album dove perlopiù... (continua)
Scritta per il "Comité d'action du Théâtre de l'Épée de Bois"
Parole e musica di "Jean-Edouard Barbe", ovvero "Jean-Frédéric Brossard, alias Kirjuhel"
Interpretata da Vania Adrien-Sens
Single: "Ah, le joli mois de Mai à Paris! / Les bons citoyens"
"Un altro diverso e più recente Joli mois de Mai…
Ho ricavato questo testo un po’ all’ascolto, un po’ da questa pagina giapponese e un po’ dai commenti al video presente su YouTube… Sicuramente ci sono degli errori e alcune perplessità le ho segnalate con (?)." [Dead End, aka BB, 09-01-2013]
Riprendendo in mano questa pagina di un BB che allora si firmava “Dead End”, per prima cosa, “motu proprio” ma ovviamente con motivi ben precisi essa è stata attribuita a Evgen Kirjuhel, che ne è autore “in toto” (testo e musica). L'interprete, Vania Adrien Sens, è una cantante che, in seguito, ha pubblicato un paio di album dove perlopiù... (continua)
J 'ai vu des hommes matraqués,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 9/1/2013 - 11:09
Percorsi:
1968 e dintorni
Riccardo Venturi, 24-09-2019 10:49
AH, IL BEL MESE DI MAGGIO A PARIGI!
(continua)
(continua)
Noni Asakura [朝倉ノニー]
Nota. La seguente traduzione giapponese proviene dal blog di Noni Asakura (che, peraltro, cita questa pagina come fonte), una appassionata nipponica di canzoni francesi. Essendo il blog interamente in giapponese stretto, ho seguito il principio à la guerre comme à la guerre e ho passato tutto quanto, senza nessuna remora, al traduttore di Google. Qualcosa ne è venuto fuori chiaramente: ad esempio, che la seguente è veramente una traduzione giapponese del testo francese, eseguita personalmente dalla sig.ra Asakura. Il problema è che la sig.ra Asakura (e lo conferma, sebbene “a modo suo”, anche il Google Translator) ha tradotto il testo così come presentato finora prima che ci intervenissi oggi, con tanto dell'assurdo “J'ai vu les codes piétinés” (“Ho visto i codici calpestati”) al posto di “J'ai vu les bottes piétiner” (Ho visto gli stivali calpestare [le bandiere della... (continua)
Nota. La seguente traduzione giapponese proviene dal blog di Noni Asakura (che, peraltro, cita questa pagina come fonte), una appassionata nipponica di canzoni francesi. Essendo il blog interamente in giapponese stretto, ho seguito il principio à la guerre comme à la guerre e ho passato tutto quanto, senza nessuna remora, al traduttore di Google. Qualcosa ne è venuto fuori chiaramente: ad esempio, che la seguente è veramente una traduzione giapponese del testo francese, eseguita personalmente dalla sig.ra Asakura. Il problema è che la sig.ra Asakura (e lo conferma, sebbene “a modo suo”, anche il Google Translator) ha tradotto il testo così come presentato finora prima che ci intervenissi oggi, con tanto dell'assurdo “J'ai vu les codes piétinés” (“Ho visto i codici calpestati”) al posto di “J'ai vu les bottes piétiner” (Ho visto gli stivali calpestare [le bandiere della... (continua)
ああ!パリの美しき五月!
(continua)
(continua)
inviata da Wenuturi Rikaruto-san 24/9/2019 - 11:17
The “Japanese version” by Katō Tokiko.
La “version japanaise” de Katō Tokiko.
Katō Tokikon “japaninkielinen versio”
“Pare che all’epoca ne sia stata fatta anche una versione in giapponese interpretata dalla cantante 加藤 登紀子 / Katō Tokiko.” (Dead End, aka BB, 09-01-2013)
La notizia data a suo tempo da Dead End era esatta: la “versione in giapponese” di Katō Tokiko esiste ancora in questa pagina dove era presente anche un video che però è stato eliminato (come rimarcato anche da Noni Asakura. Il sito di Katō Tokiko nominato da Dead End in un commento (ora eliminato) non esiste più; ma le impressioni di Dead End, che probabilmente ha ascoltato la canzone quando il video era ancora disponibile, erano esatte e sopravvive solo il refrain. Si tratta effettivamente di un testo completamente diverso, sia pure anch'esso ispirato dagli avvenimenti del Maggio francese (qualcosa come: “Le persone... (continua)
La “version japanaise” de Katō Tokiko.
Katō Tokikon “japaninkielinen versio”
“Pare che all’epoca ne sia stata fatta anche una versione in giapponese interpretata dalla cantante 加藤 登紀子 / Katō Tokiko.” (Dead End, aka BB, 09-01-2013)
La notizia data a suo tempo da Dead End era esatta: la “versione in giapponese” di Katō Tokiko esiste ancora in questa pagina dove era presente anche un video che però è stato eliminato (come rimarcato anche da Noni Asakura. Il sito di Katō Tokiko nominato da Dead End in un commento (ora eliminato) non esiste più; ma le impressioni di Dead End, che probabilmente ha ascoltato la canzone quando il video era ancora disponibile, erano esatte e sopravvive solo il refrain. Si tratta effettivamente di un testo completamente diverso, sia pure anch'esso ispirato dagli avvenimenti del Maggio francese (qualcosa come: “Le persone... (continua)
「美しき五月のパリ」
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/9/2019 - 11:37
Caro Wenuturi Rikaruto-san, cosa posso dirti oltre che ringraziarti?
Forse soltanto... Tora! Tora! Tora!
Forse soltanto... Tora! Tora! Tora!
B.B. 24/9/2019 - 11:52
Che in greco vorrebbe dire: "Adesso! Adesso! Adesso!" (Τώρα! Τώρα! Τώρα!) Infatti proprio adesso mi sono deciso a riprendere 'sta pagina...sei annetti dài che vuoi che siano! :-) Comunque....sayonara! Arigato! Konnichiwa! (il mio giapponese finisce qui...)
Riccardo Venturi 24/9/2019 - 12:58
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Poesia di Arthur Rimbaud (1870)
Poème d'Arthur Rimbaud (1870)
A poem by Arthur Rimbaud (1870)
Arthur Rimbaudin runo (1870)
Musica / Musique / Music / Sävel: Evgen Kirjuhel
Album / Albumi 12 poèmes en langue française
1. Poiché non si è mai tanto seri quando si ha diciassette anni, m'immagino un diciassettenne. Un ragazzo nato nel 2002, che poi fanno diciassette anni fa; ecco, io, in qualche giorno di quell'anno quando quel ragazzo nasceva, mi sono ritrovato nella Place de la Gare di Charleville-Mézières. Un paio di volte, di sicuro; la prima per acquistare un biglietto ferroviario, e la seconda per prendere un treno. Del resto, che cosa ci si va a fare, a una stazione ferroviaria e nella relativa piazza? Insomma, mica per controllare se per caso esista ancora un kiosque à musique ottocentesco, in mezzo al giardino pubblico, dove si sistemava l'orchestra o la banda militare e... (continua)