(1944)
Parole di Emilio Casalini "Cini".
Musica di Angelo Rossi "Lanfranco"
Il canzoniere partigiano, come hanno ormai chiarito gli etnomusicologi, si compone essenzialmente di rielaborazioni, adattamenti, parodie di motivi precedenti, appartenenti alla tradizione militare o popolare, a inni del movimento operaio nazionale o internazionale, a canzonette di consumo. Pochi i canti originali, nel testo e nella melodia. Uno di questi è nato sui monti della nostra provincia, in circostanze drammatiche che è giusto far conoscere. Se Fischia il vento viene composto su un'aria sovietica, se Pietà l'è morta modifica attualizzandolo il testo di un canto alpino del 1915-18, se Bella ciao nasce dopo la Resistenza su un antico motivo di ballata, uno dei più intensi e significativi inni partigiani, Dalle belle città (Siamo i ribelli della montagna), viene creato nel marzo del 1944 sull'Appennino ligure-piemontese,... (continua)
Dalle belle città date al nemico (continua)
inviata da Ezio e Lorenzo Masetti 11/12/2005 - 16:22
Variante della seconda strofa, segnalata da Francesco Senia
"almeno così è la versione che ho sentito, con le mie orecchie, dalla gola di chi codesta canzone l'aveva per inno della propria brigata partigiana."
(Francesco Senia)
Per quanto io ricordi, e ricordo bene, le formazioni della IV Zona operativa delle Brigate Garibaldi, con le quali mi trovavo, e poi i partigiani prigionieri della IV sezione del carcere di Marassi, quorum ego, la cantavamo in altro modo almeno in parte: "Di giustizia è la nostra disciplina- comunista l'idea che ci avvicina- rosso sangue il color della bandiera- di Stalin noi siam la balda schiera". Oggi così non sarebbe gradita, ma allora, sulle montagne liguri-piemontesi e nelle carceri della Gestapo proprio così le cantavamo. Aggiungo che conosco e cantavamo molte altre canzoni, ma "Bella ciao" proprio no, mai sentita se non dopo la guerra! Saluti
Adriano Vanzetti
Una massiccia operazione di rastrellamento da parte dei comandi germanici si ebbe il 6 Aprile del 1944. I nazifascisti intimarono il coprifuoco in tutti i paesi della zona, compresa tra il basso alessandrino e la zona dei Laghi Gorzente, tra le 18 e le 5 del mattino, nei giorni precedenti si erano concentrate tutte le popolazioni maschili delle classi comprese tra il 1914 e il 1925 nei campi di concentramento di Novi e Masone.
All'alba del 6 aprile mossero due colonne una da Voltaggio e l'altra da Piani di Praglia, nello stesso tempo tutte le rotabili della zona venivano bloccate. Le colonne convergevano verso il centro della zona occupata dalla III Brigata Liguria, l'area della Benedicta.
Lungo il torrente Rovemo, nel territorio di Bosio, le sentinelle della Brigata Autonoma Alessandria avvistavano la colonna proveniente da Voltaggio. Il comandante Odino fece ripiegare... (continua)
Due parole sull'autore della musica: il partigiano Lanfranco, alias Angelo Rossi, alla fine della guerra completerà gli studi e diventerà uno dei più importanti compositori di canzoni del dopoguerra, firmandosi Matanzas e scrivendo, tra gli altri, per Natalino Otto, Bruno Martino, Peppino di Capri e soprattutto don Marino Barreto, di cui sarà anche spesso arrangiatore. Potete trovare alcune delle canzoni da lui composte in questa pagina: Discografia Nazionale della canzone italiana
Buon 25 aprile!
Parole di Emilio Casalini "Cini".
Musica di Angelo Rossi "Lanfranco"
Il canzoniere partigiano, come hanno ormai chiarito gli etnomusicologi, si compone essenzialmente di rielaborazioni, adattamenti, parodie di motivi precedenti, appartenenti alla tradizione militare o popolare, a inni del movimento operaio nazionale o internazionale, a canzonette di consumo. Pochi i canti originali, nel testo e nella melodia. Uno di questi è nato sui monti della nostra provincia, in circostanze drammatiche che è giusto far conoscere. Se Fischia il vento viene composto su un'aria sovietica, se Pietà l'è morta modifica attualizzandolo il testo di un canto alpino del 1915-18, se Bella ciao nasce dopo la Resistenza su un antico motivo di ballata, uno dei più intensi e significativi inni partigiani, Dalle belle città (Siamo i ribelli della montagna), viene creato nel marzo del 1944 sull'Appennino ligure-piemontese,... (continua)