[1970]
Testo / Paroles / Lyrics / Sanat: Serge Kerval
Musica / Musique / Music / Sävel: [?]
Album / Albumi:
- Complaintes et ballades de France - Vol. 5 [1970]
- Chansons Révolutions, ou l'Esprit de 1789 [1989]
La canzone è contenuta nell'album Complaintes et ballades de France – Vol. 5, inciso nel 1970 da Serge Kerval. Bretone di nascita (era nato a Brest il 2 aprile 1939) e allievo di Jacques Douai, Serge Kerval è stato un riscopritore e un interprete di moltissime canzoni del patrimonio popolare di tutta la Francia (oppure ad esso ispirate) che ha registrato in parecchi album basandosi su collezioni e raccolte di canti tradizionali non di rado molto rare, e, sovente, rielaborandoli di persona; ma ha anche inciso diversi album di reinterpretazioni di autori a lui cari (Léo Ferré, Charles Trenet, Félix Leclerc, Anne Sylvestre, persino Bob Dylan) ed altri di versioni da lui musicate... (continua)
[1870]
Poesia di Arthur Rimbaud
Poème d'Arthur Rimbaud
Poem by Arthur Rimbaud
Le poème est chanté par Yves Montand (musique de Louis Bessières), Serge Reggiani et Jean-Louis Aubert, Jacques Douai, Gerard Delahaye, Sapho.
Una delle più famose poesie del "fanciullo di Charleville" musicata e interpretata da diversi cantanti tra cui Yves Montand e Leo Ferré. Una poesia, tra le altre cose, che ha sicuramente degli echi anche nella Guerra di Piero di Fabrizio de André. La poesia, composta nel 1870, non può essere separata dalla guerra franco-prussiana, che proprio nelle Ardenne ebbe tra i principali campi di battaglia (Sédan stessa è nelle Ardenne). Ricordiamo però che è stata musicata a più riprese da altri autori: tra questi, Hendrik Andriessen (1892-1981) , "Le dormeur du val" , da Trois Pastorales, no. 2.; Pierre de Bréville (1861-1949), "Le dormeur du val", c1943 [inedito]; Léon Orthel... (continua)
C'est un trou de verdure où chante une rivière, (continua)
Ben fatto, Lorenzo! Forse non interessa nessuno comunque tra Montand e Reggiani ne incise un'ottima versione anche il meno famoso Jacques Douai nel 1955
File la laine, la canzone tradotta poi da Fabrizio de André come Fila la lana, è un falso "medievaleggiante" nel quale De André è "caduto"; oppure sapeva la cosa e si è un po' "divertito". Viene infatti riportata come ripresa "da una canzone popolare francese del XV secolo", mentre in realtà è stata scritta (parole e musica) da Robert Marcy e cantata da Jacques Douai nel 1949.
Nato nel 1920 a Douai, nel dipartimento del Nord [un mio ex "conterraneo", quindi; Douai è a neanche 30 km da Bruay sur l'Escaut], Gaston Tanchon, che ha preso il "cognome d'arte" di Jacques Douai dalla sua città natale, è un musicista e un cantante di talento che ha collaborato anche alla stesura di alcune canzoni di Prévert e Kosma. File la laine è stata inserita nel 1955 nell'album di Jacques Douai Chansons poetiques anciennes et modernes, ma è stata incisa anche dal suo autore,... (continua)
Testo / Paroles / Lyrics / Sanat: Serge Kerval
Musica / Musique / Music / Sävel: [?]
Album / Albumi:
- Complaintes et ballades de France - Vol. 5 [1970]
- Chansons Révolutions, ou l'Esprit de 1789 [1989]
La canzone è contenuta nell'album Complaintes et ballades de France – Vol. 5, inciso nel 1970 da Serge Kerval. Bretone di nascita (era nato a Brest il 2 aprile 1939) e allievo di Jacques Douai, Serge Kerval è stato un riscopritore e un interprete di moltissime canzoni del patrimonio popolare di tutta la Francia (oppure ad esso ispirate) che ha registrato in parecchi album basandosi su collezioni e raccolte di canti tradizionali non di rado molto rare, e, sovente, rielaborandoli di persona; ma ha anche inciso diversi album di reinterpretazioni di autori a lui cari (Léo Ferré, Charles Trenet, Félix Leclerc, Anne Sylvestre, persino Bob Dylan) ed altri di versioni da lui musicate... (continua)