Nel 1970 i Pearls Before Swine del compianto Tom Rapp con questa canzone sembrano narrare la storia della fine della Rigel, anche se ne storpiano leggermente il nome. La nave norvegese era stata costruita nel 1924 a Copenaghen, in Danimarca. All'epoca era utilizzata dai tedeschi per l'ignobile trasporto dei prigionieri e venne affondata da un aereo della flotta britannica Air Arm, al largo della Norvegia il 27 novembre 1944 con più di 2500 vittime. Il relitto è rimasto affondato fino al 1969, quando fu demolito e i resti dei morti sepolti nel cimitero internazionale di guerra sull'isola di Tjøtta. Il cimitero era stato consacrato proprio nel 1970, in memoria ai morti della nave: tutte le tombe anonime e una sola lapide a forma di croce.
Sono tuttavia un po' perplesso perché la storia di questa Riegal e il numero di vittime ricordano piuttosto da vicino il... (continua)
[1967]
Music by Tom Rapp
Lyrics by Tom Rapp, inspired by a passage of the Green historian Herodotus of Alicarnassus
Musica di Tom Rapp
Testo di Tom Rapp, basato su un passo dello storico greco Erodoto di Alicarnasso
From the album "Balaklava"
Dall'album "Balaklava"
Per la serie "rimedi tardivi a inserimenti fondamentali mai avvenuti", il capolavoro di Tom Rapp e dei Pearls Before Swine (il nome del gruppo è un gioco di parole sull'espressione "dare le perle ai porci", che è la stessa anche in inglese; sarebbe qualcosa come "perle piuttosto che un porco"...) basato su un passo di Erodoto. Davvero una canzone da brividi, una "canzone impressionista" come la definì lo stesso Rapp, che non ha perso un briciolo della sua forza e della sua cupa drammaticità.
L’interno della copertina di “Balaklava” mostra una ragazzina, Molly Stewart, ritratta dal fotografo Mel Zimmer ad un raduno contro la guerra. Questa la bella foto originale. La foto della bambina è circondata da disegni di Jean Cocteau, tanto orrifici quanto quelli di Bruegel Il Vecchio che compaiono sulla front cover. In fondo a destra, una frase di Jorge Agustín Nicolás Ruiz de Santayana y Borrás, in arte George Santayana, filosofo, poeta e scrittore ispano-americano: “Only the dead have seen the end of war” …
L'immagine sopra riportata non è "l'interno della copertina", bensì il retro, all'interno venivano poste dalla ESP delle meravigliose stampe a colori dei quadri, dipinti scelti da Tom Rapp per rappresentare anche visivamente il disco. "Il trionfo della morte" con le sue atrocità era perfetto per descrivere la malvagità di cui è capace la natura umana attraverso la guerra. Neanche la natura si salva: alberi e animali distrutti, la morte a cavallo, avvolta in una atmosfera infernale, falcia uomini di ogni ceto sociale come spighe, uno scheletro mostra una clessidra ad un imperatore, uno strimpella una viola a manovella sul carro della morte, altri di bianco vestiti che suonano le trombe dell'Apocalisse...
Fa rabbrividire poi anche l'introduzione che è un frammento audio originale di uno dei trombettieri della carica di questa famosa battaglia (guerra di Crimea)del 25-10-1854, tale Martin Lanfried,... (continua)
Alcuni dei versi finali qui scritti sono le parole sospirate assieme al testo durante tutta la canzone. Manca qualcosa come"Strawberry Fields", non è facilissimo da intuire e riportare ma speriamo che qualcuno integri completando il testo...
Caro Francesco64 non c'è niente da integrare nel testo che è completo così come fu inserito nel 2006. Diciamo che poteva essere trascritto più correttamente per favorire l'ascolto ai pigri in quanto:
- al canto della prima quartina contemporaneamente corrisponde il recitato sopirato della quinta
- al canto della seconda quartina quello della sesta
- al canto della terza quartina quello della settima
- al canto della quarta quartina quello dell'ottava (dopo la parola "Jesus" bisognerebbe andare a capo)
Ad ogni fine quartina c'è sempre il ritornello che qui corrisponde alle ultime due righe del testo ("Strawberry Fields" io non lo sento)
Una delle più rabbiose canzoni contro la guerra.Credo che lo "zio John" del testo potrebbe riferirsi a Lyndon Johnson, successore di Kennedy, che nel pieno della guerra del Vietnam non fece granchè per terminarla ( lo fece un non certo eccelso presidente come Nixon, infatti.....). Bel sito,complimenti.
Questo vuole essere solo un piccolo contributo alla pagina e al gruppo dei Pearls Before Swine, uno dei miei gruppi preferiti.
Nessuna pretesa che sia la migliore traduzione in assoluto.
Chi vorrà potrà con mia gratitudine fare migliori aggiunte e\o correzioni a profitto di tutti.
Grazie.
La canzone è tratta dal primo lp del gruppo,One Nation Underground,datato 1967 ed edito dalla ESP records
Fa piacere che qualcuno si ricordi di Tom Rapp, non mi sembra ci fossero nel sito altre traduzioni in italiano. Con i Pearls Before Swine creò parecchie canzoni interessanti, ho visto la presenza della meravigliosa "When The War Began", ma dallo stesso disco (The Use Of Ashes - 1970)io non dimenticherei anche "Riegal" che narra dell'affondamento nel 1944 di una nave da guerra tedesca da parte degli inglesi, con la conseguente morte dei 400 prigionieri in essa detenuti. Tom Rapp ha sempre dichiarato Leonard Cohen come sua influenza maggiore nella scrittura. Circa a metà degli anni 70, abbandonò il mondo della musica e nel 1984 si laureò in legge alla University of Pennsylvania, divenne un avvocato particolarmente impegnato a esercitare la tutela dei diritti civili contro quelle leggi che discriminano in merito alla razza, l’età, l’orientamento sessuale ecc..oltre che in difesa dell'ambiente... (continua)
Eddie D. Slovik fu un soldato americano, l'unico condannato a morte ed effettivamente ucciso per diserzione durante la Il guerra mondiale. 21.000 soldati vennero condannati durante la guerra per diserzione, di cui 49 condanne a morte, di cui fu eseguita solo quella di Slovik.
Americano di nascita, ma polacco di origine, con piccoli precedenti penali in adolescenza, alcuni storici osservano come la sua esecuzione abbia anche una qualche connotazione razzistica.
A Slovik, seppure senza essere in alcun modo citato nelle canzoni, è dedicato l'album Balaklava dei Pearls before swine
I still have a dream, a dream that is mine (continua)
[1969]
Lyrics and music by Leonard Cohen, from "Songs From a Room"
Testo e musica di Leonard Cohen, da "Songs From a Room"
Se mai esiste un "extra", è questa incredibile quanto giustamente celebrata canzone di Leonard Cohen. La metto in primis perché, a mio parere, è una delle più belle canzoni che siano mai state scritte in ogni epoca. Gli altri motivi hanno forse bisogno di due righe di spiegazione, anche perché sono del tutto personali. Va da sé che sto, in questo caso, biecamente approfittando del mio "status" di amministratore di questo sito; ma per questo e numerosi altri peccati risponderò al momento del giudizio universale, sempre che nel frattempo non sia riuscito a evadere.
Vorrei poter dire che questa è la "mia" canzone, ovvero quella che meglio mi descrive. In realtà non è così e mantengo la dose di pudore necessaria per non fare certe affermazioni. Questa canzone parla soltanto... (continua)
Album: The Use Of Ashes
Nel 1970 i Pearls Before Swine del compianto Tom Rapp con questa canzone sembrano narrare la storia della fine della Rigel, anche se ne storpiano leggermente il nome. La nave norvegese era stata costruita nel 1924 a Copenaghen, in Danimarca. All'epoca era utilizzata dai tedeschi per l'ignobile trasporto dei prigionieri e venne affondata da un aereo della flotta britannica Air Arm, al largo della Norvegia il 27 novembre 1944 con più di 2500 vittime. Il relitto è rimasto affondato fino al 1969, quando fu demolito e i resti dei morti sepolti nel cimitero internazionale di guerra sull'isola di Tjøtta. Il cimitero era stato consacrato proprio nel 1970, in memoria ai morti della nave: tutte le tombe anonime e una sola lapide a forma di croce.
Sono tuttavia un po' perplesso perché la storia di questa Riegal e il numero di vittime ricordano piuttosto da vicino il... (continua)