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Autore Renaud

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Marchand de cailloux

Marchand de cailloux
per favore non dite che è la versione italiana della canzone di Renaud, perché non ha niente a che fare con Marchant de cailloux di cui addirittura sconvolge contenuto e significato.

Un esempio:
testo originale:"... et tout ça fait qu'je vois sur ma planète des Inti Fada partout..."

traduzione: " ...e tutto questo fa che io vedo sul mio pianeta degli Inti Fada ovunque...

testo di Alessio Lega: "...fa che trovi un'intifada in ogni città..."

ovvero, mentre nel testo originale c'è il rammarico di trovare un'intifada in ogni città, nel testo di Alessio Lega viene addirittura invocata.

Inti Fada è un gioco di parole intraducibile.
"Intifada" in arabo vuole dire "rivolta", e ricorda i ragazzi palestinesi che si opponeva agli israeliani scagliando pietre contro i carri armati.
"Fada" deriva dall'Occitano e letteralmente vuole dire "toccato dalle fate. Nel linguaggio provenzale viene utilizzato per indicare un idiota o un folle
Nel contesto della canzone Inti Fada potrebbe essere reso con l'espressione "rivolte e idioti".
Salvatore 11/8/2024 - 18:45
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Le métèque

Le métèque
C'eravamo persi questa reprise del settantenne Renaud... Mi sembra che in confronto Guccini abbia ancora una gran voce...

Lorenzo 17/1/2023 - 22:56
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La complainte des filles de joie

La complainte des filles de joie
[1961]
Paroles et musique / Testo e musica / Lyrics and music / Sanat ja sävel: Georges Brassens
Album / Albumi: Le temps ne fait rien à l'affaire
Reprises / Altri interpreti / Also performed by / Kappaleen lauloivat myös:
Barbara (1969, "Une soirée avec Barbara")
Renaud (“Renaud chante Brassens”, 1996)
Juliette (“Les oiseaux de passage”, 2001; “Putain de toi”, 2006)
Emily Loizeau (“L'autre bout du monde”, 2007)
Josiane Balasko (“Chantons Brassens”, 1992; “Ils chantent Brassens”, 1996)

Breve commento. Canzone del 1961, dal titolo brassensianamente villoniano. Una quindicina d'anni dopo, il 16 giugno 1976, Georges Brassens ricevette pubblicamente il sostegno del CPP (Collettivo delle Prostitute Parigine), mediante una lettera in cui lo ringraziavano per “le sue canzoni che ci aiutano a vivere”. La breve lettera recitava esattamente così:

"Cher Georges Brassens,
Nous les Putains... (continua)
Bien que ces vaches de bourgeois,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/11/2019 - 00:30
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Elle est facho

Elle est facho
sei un grande. sono un vecchio amico di Renaud.
angelone 9/10/2019 - 19:31
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Les oiseaux de passage

Les oiseaux de passage
Interpretata da / Interprétée par Renaud

L'Anonimo Toscano del XXI secolo 15/6/2018 - 17:42
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Hexagone

Hexagone
Le parole della "reprise" degli Zebda con Karimouche

HEXAGONE
(continua)
inviata da Lorenzo 15/9/2017 - 23:29
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Dans la jungle

Dans la jungle
Tra tutte le cattive notizie dal mondo non possiamo che dirci per una volta rallegrati dalle novità che arrivano dalla Colombia dove il presidente Juan Manuel Santos e Rodrigo Londoño, leader delle FARC hanno firmato un accordo di pace. Bisognerà anche riconoscere al governo cubano di avere ospitato per quattro anni i negoziati che hanno portato a questo importante risultato.
CCG Staff 27/9/2016 - 21:28
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500 connards sur la ligne de départ

500 connards sur la ligne de départ
[1991]
Parole e musica di Renaud Séchan
Nel suo album intitolato “Marchand de cailloux”

Mi ha sempre fatto schifo lo showbiz, specie quello legato al mondo dello sport.
Quando poi il circo miliardario e la sua grancassa si spostano in paesi dove la gente crepa di fame e di sete, allo schifo si aggiunge la rabbia per l’insulto alla miseria e alla vita.
E’ il caso delle famigerata corsa Rallye Paris-Dakar, nata nel 1978 e che originariamente partiva virtualmente da Parigi, in pratica da Algeri, per attraversare il deserto algerino ed arrivare fino a Dakar, in Senegal.
Una corsa che negli anni ha mietuto decine di morti, tra gli organizzatori (a cominciare dal suo ideatore, Thierry Sabine, morto in un incidente aereo durante l’edizione del 1986), tra i piloti e soprattutto tra l’anonima gente di quei posti, falciata dai veicoli impegnati nella gara spesso in prossimità dei loro miseri... (continua)
Cinq cents connards sur la ligne de départ
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/6/2016 - 11:10
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Corsic’armes

Corsic’armes
[2002]
Parole di Renaud Séchan
Musica di Jean-Pierre Bucolo, detto “Titi” (1954-), chitarrista e compositore
Nell’album “Boucan d'enfer”

Una canzone dedicata a François Santoni (1960-2001), nativo di Ajaccio, figura di primo piano dell’indipendentismo corso.

Insegnante, nel Fronte di Liberazione Naziunale Corsu (FLNC) fin dal 1978, molto vicino al suo fondatore Jean-Michel Rossi.
Dopo diversi anni di carcere per terrorismo e banda armata, nei primi anni 90 François Santoni fu tra i militanti convinti della necessità di un negoziato coi francesi. Per questo - come sempre accade in vicende come questa - fu tacciato di tradimento da parte degli “irriducibili”.
Uscito dal FLNC nel 1998, fondò un’altra organizzazione, l’Armata Corsa, e scrisse con Jean-Michel Rossi un libro di denuncia, “Pour solde de tout compte”, sulla deriva mafiosa del nazionalismo corso. Due anni dopo Rossi fu assassinato... (continua)
On se connaissait peu, je le croisais parfois
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/6/2016 - 10:26
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Si j'étais président

Si j'étais président
(1980)

Pierre Delanoé - Gérard Lenorman

Una canzone ironica dedicata ai bambini - infatti viene tuttora fatta cantare ai bimbi nelle scuole materne della République - che descrive un governo ideale con Topolino primo ministro e Zorro ministro della giustizia. Paradossale fino a un certo punto, perché Lenorman nomina come "ministro dello spasso" il comico Coluche (grande amico di Renaud morto nel 1986 in un incidente motociclistico), che aveva appena dichiarato di volersi candidare alla presidenza. Nei sondaggi i consensi verso Coluche sfiorarono il 16% preoccupando non poco il candidato socialista François Mitterrand...

On se ferait la guerre à grands coups de rythmique...
Il était une fois à l'entrée des artistes
(continua)
inviata da Lorenzo con l'aiuto di Valentina! 20/3/2016 - 10:57

Società io ti odio

Società io ti odio
[?]
Testo di Alessio Lega
Liberamente ispirata da:
Société tu m'auras pas di Renaud

Depositata presso l'Archivio Proletario Internazionale di Milano, fondato e tenuto da Santo Catanuto, Società io ti odio deve probabilmente la sua sopravvivenza proprio al Canto anarchico in Italia dello stesso Catanuto e di Franco Schirone, nella cui edizione aggiornata del 2009 è stata inserita a pagina 353. Dev'essere una delle prime canzoni scritte da un giovanissimo Alessio Lega, ispirata a sua volta da una famosa canzone di un altro che era giovanissimo nel '74, Renaud. Ma se per Renaud la "società non lo avrebbe avuto", l'Alessio Lega ventenne o poco più dichiarava addirittura tutto il suo odio alla società stessa. Come Alessio scrisse ai curatori del volume: "Questa canzone fu la prima cosa che scrissi nel mio anno di servizio civile presso 'Cometa', la comunità di prima accoglienza per tossicodipendenti,... (continua)
Non si può scendere a patti con la tua violenza
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/12/2015 - 00:05
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La médaille

La médaille
Traducanzone in italiano di Andrea Buriani
LA MEDAGLIA
(continua)
inviata da dq82 16/11/2015 - 12:00

Fatigué

Antiwar Songs Blog
Fatigué
Stanco di vivere sul pianeta Terra su quel granello di polvere, su quel misero sassolino su quella finta stella persa nell’universo culla della stupidaggine e regno del male ove la più evoluta tra le creature ha inventato l’odio, il razzismo e la guerra ed il potere maledetto che corrompe anche i più puri e porta […]
Antiwar Songs Staff 2013-11-24 20:37:00
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Déserteur

Déserteur
Sarebbe interessante citare anche l'episodio in cui Renaud, esibendosi a Mosca in un concerto per la giovanile del Partito Comunista sovietico, vede 3000 persone alzarsi contemporaneamente e lasciare gli spalti quando comincia a cantare "quando i russi e gli americani faranno saltare in aria il pianeta". Ovviamente Renaud non crede ai suoi occhi e, finita la canzone, abbandona il palco in preda all'ira. La televisione francese riprende tutto il dietro le quinte, in cui lui si sfoga dicendo di essersi sempre impegnato per la classe operaia francese e di non poter credere ai propri occhi. Racconta poi di essere stato nei giorni precedenti (già abbondantemente seccato dal trattamento da sorvegliato speciale al quale le forze dell'ordine e il governo l'avevano costretto) seduto su una panchina, davanti alla statua di Lenin. Lì aveva notato i pioppi nei pressi della statua e aveva cominciato a scrivere quella che poi sarebbe stata Fatigué.
Valerio 25/6/2013 - 02:24
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Où c'est qu' j'ai mis mon flingue?

Où c'est qu' j'ai mis mon flingue?
Grazie per la traduzione! Volevo solo segnalare che evidentemente "lutte de crasse" non è traducibile con "lotta dei crassi". Credo sia utilizzato nell'ultima accezione, figurata, che si trova a questo link, come un peggiorativo abbastanza generico e col significato di qualcosa di lurido, di sporco. http://fr.wiktionary.org/wiki/crasse

E in più c'è il gioco di parole con "lutte de classe" - lotta di classe - che non credo sia traducibile ma che è fondamentale e forse andrebbe inserito nelle note :).

Un saluto!
Valerio 10/6/2013 - 17:39
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Viva Zapata

Viva Zapata
[2009]

Album : Register

Fòra-votz e còrs : Nathanaëlle, Bruno, Tatiana

Dins la meteissa jornada, trapi un live de Renaud (Sechan) e un libre de Pascal (Blaise).
Dins lor titol, lo mot província : n.f. ven del latin provincia que vòl dire país vencut.
Emiliano Zapata, revolucionari mexican qu'aparèt la causa dels païsans per la redistribucion de sas tèrras pel sud de Mexic.


Dans la même journée, je tombe sur un live de Renaud (Séchan) et sur un livre de Pascal (Blaise).
Dans leur titre, le mot province : n.f. vient du latin provincia qui signifie pays vaincu.
Emiliano Zapata, révolutionnaire mexicain qui a défendu la cause des paysans pour la redistribution de leurs terres dans le sud du Mexique.
Que t'aimi plan Renaud
(continua)
inviata da adriana 7/4/2013 - 12:16
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La ballade nord-irlandaise

La ballade nord-irlandaise
BALLATA NORD-IRLANDESE
(continua)
inviata da andrea buriani 21/3/2013 - 22:11
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Faut-il apprendre à nos enfants

Faut-il apprendre à nos enfants
Album: "L'Amour est un Commerce, mais la décharge est municipale" (2001)

"Sarclo est la plus belle invention suisse depuis le gruyère" (Renaud)
Le mortier sous les yeux d'Albert
(continua)
29/1/2013 - 22:23
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Le Père Noël et la petite fille, incl.Leggenda di Natale; La canzone di Marinella; Bocca di Rosa

Le Père Noël et la petite fille, <i>incl.</i>Leggenda di Natale; La canzone di Marinella; Bocca di Rosa
Una canzone di Aristide Bruant che credo non possa essere sfuggita a De André per la sua ‎Marinella…‎

ROSE BLANCHE (RUE SAINT-VINCENT)‎

‎[1910 o 1911]‎
Parole e musica di Aristide Bruant, che visse al n.30 di Rue Saint-Vincent, Clignancourt-‎Montmartre.‎
Interpretata da moltissimi artisti tra cui Les Frères Jacques, Yves Montand, Cora ‎Vaucaire, Marc Ogeret, Francesca Solleville e Renaud.‎



Alle avait, sous sa toque d’ martre,
Sur la butt’ Montmartre,
Un p’tit air innocent ;
On l’app’lait Rose, alle était belle,
A sentait bon la fleur nouvelle,
Ru’ Saint-Vincent.

All’ n’avait pas connu son père,
A n’avait pas d’mère,
Et depuis mil neuf cent,
A d’meurait chez sa vieille aïeule
Où qu’a s’él’vait, comm’ ça, tout’ seule,
Ru’ Saint-Vincent.

A travaillait, déjà, pour vivre,
Et les soirs de givre,
Sous l’ froid noir et glaçant,
Son... (continua)
Dead End 4/1/2013 - 10:23




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