אדעסאַ מאַמע [Yablokof]
אױ, װי ביסטי געװען װען דאָס געלט איז געװען [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 16/3/2022 - 14:56
Percorsi:
Esili e esiliati, Ponti
Arsène Lupin Riccardo Venturi, 16-3-2022 19:41
Dice Riccardo Gullotta che solo io ci ho il grimaldello; ma stavolta, per scassinare questa cassaforte, più che un grimaldello ci voleva Arsenio Lupin.
Seppure, dal punto di vista dell'abbigliamento, io sia un perfetto disastro (felpacce del mercatino, camicie da boscaiolo e giubbe bisunte), per una volta ho indossato volentieri gli eleganti panni del Ladro Gentiluomo; ma anche Arsenio Lupin nulla potrebbe senza il fido Grognard. Nella fattispecie, il fido Grognard si è rivelato tale Arye, che sul Tubo Universale ha inserito tale video, contenente una miniera di informazioni:
Non soltanto una preziosa iconografia, ma anche il nome del compositore (Zusman Segalovitch; si chiamava proprio “Süssman”, “uomo dolce”, come Süss L'Ebreo del vomitevole film di propaganda nazista), i dati discografici di incisione (Melodie 1054 B 1947) e, soprattutto,... (continua)
Dice Riccardo Gullotta che solo io ci ho il grimaldello; ma stavolta, per scassinare questa cassaforte, più che un grimaldello ci voleva Arsenio Lupin.
Seppure, dal punto di vista dell'abbigliamento, io sia un perfetto disastro (felpacce del mercatino, camicie da boscaiolo e giubbe bisunte), per una volta ho indossato volentieri gli eleganti panni del Ladro Gentiluomo; ma anche Arsenio Lupin nulla potrebbe senza il fido Grognard. Nella fattispecie, il fido Grognard si è rivelato tale Arye, che sul Tubo Universale ha inserito tale video, contenente una miniera di informazioni:
Non soltanto una preziosa iconografia, ma anche il nome del compositore (Zusman Segalovitch; si chiamava proprio “Süssman”, “uomo dolce”, come Süss L'Ebreo del vomitevole film di propaganda nazista), i dati discografici di incisione (Melodie 1054 B 1947) e, soprattutto,... (continua)
Mamma Odessa
(continua)
(continua)
@ Riccardo Venturi
Anche se ci hai abituato a imprese filologiche singolari, rimango strabiliato. Sei andato oltre; l’intervento di Grognard può avere accelerato la decrittazione ma il testo yiddish-russo non poteva resistere a Lupin.
Per i ricercatori di filologia yiddish di materia da elaborare attraverso le tue traduzioni e note su questo sito ce n’è tanta. Qualche centro di cultura yiddish dovrebbe attingervi a piene mani sia per le tante canzoni di cui non esiste una traduzione in rete, sia per le note , una bussola indispensabile per il navigante che vuole avventurarsi nel mare yiddish.
Grazie ancora e un caro saluto
Anche se ci hai abituato a imprese filologiche singolari, rimango strabiliato. Sei andato oltre; l’intervento di Grognard può avere accelerato la decrittazione ma il testo yiddish-russo non poteva resistere a Lupin.
Per i ricercatori di filologia yiddish di materia da elaborare attraverso le tue traduzioni e note su questo sito ce n’è tanta. Qualche centro di cultura yiddish dovrebbe attingervi a piene mani sia per le tante canzoni di cui non esiste una traduzione in rete, sia per le note , una bussola indispensabile per il navigante che vuole avventurarsi nel mare yiddish.
Grazie ancora e un caro saluto
Riccardo Gullotta 16/3/2022 - 23:38
@ Riccardo Gullotta
Beh, comunque rimane tutto qui, e chi vuole può servirsene liberamente senza nessun copyright o “diritto”, dato che non riconosco alcuna forma di “proprietà”, neppure quella intellettuale. Ma ti ringrazio molto per le tue parole, che sono l'unica forma di ricompensa che accetto davvero volentieri. Ne approfitto, tanto che ci sono, per una nota supplementare. Questo testo è abbastanza singolare anche per una forma davvero arcaica del participio passato del verbo “essere”, zayn (ted. sein). La forma normale, geven, è presente; però si hanno due esempi di gevezn, forma più vicina al tedesco gewesen e che sicuramente rispecchia una fase anteriore dello yiddish. Credo oramai di avere una certa esperienza con tale lingua e con le sue numerose varianti, ma è la prima volta che incontro tali forme (di cui non si fa menzione nei testi e nei manuali in mio possesso, neppure nel vecchio Shlomo Birnbaum viennese del 1918). Grazie ancora, Riccardo, e alla prossima.
Beh, comunque rimane tutto qui, e chi vuole può servirsene liberamente senza nessun copyright o “diritto”, dato che non riconosco alcuna forma di “proprietà”, neppure quella intellettuale. Ma ti ringrazio molto per le tue parole, che sono l'unica forma di ricompensa che accetto davvero volentieri. Ne approfitto, tanto che ci sono, per una nota supplementare. Questo testo è abbastanza singolare anche per una forma davvero arcaica del participio passato del verbo “essere”, zayn (ted. sein). La forma normale, geven, è presente; però si hanno due esempi di gevezn, forma più vicina al tedesco gewesen e che sicuramente rispecchia una fase anteriore dello yiddish. Credo oramai di avere una certa esperienza con tale lingua e con le sue numerose varianti, ma è la prima volta che incontro tali forme (di cui non si fa menzione nei testi e nei manuali in mio possesso, neppure nel vecchio Shlomo Birnbaum viennese del 1918). Grazie ancora, Riccardo, e alla prossima.
Riccardo Venturi 17/3/2022 - 00:25
d’après la Traduction italienne – Mamma Odessa – Arsène Lupin Riccardo Venturi, 16-3-2022
d’une chanson yiddish – Adesa mame – Herman Yablokof – 1930 ca.
Texte : Herman Yablokof
Musique : Zusman Segalovitch (זוסמאן סעגאלאוויטש – Зусман Сегалович – Zusman Segałowicz, 1884-1949)
Voici une chanson du même nom que d’autres « Mama Odessa, Adesa Mame ». Le texte original en yiddish est du même auteur que le célèbre Papirosn / פּאַפּיראָסן, Herman Yablokof, une figure marquante du théâtre yiddish du XXᵉ siècle, ainsi qu’un acteur, un chanteur et un poète. Le catalogue Freedman ne mentionne pas le compositeur, mais nous avons supposé que l’auteur est le seul interprète accrédité. Le même catalogue nous donne une indication du thème ou plutôt des thèmes de la chanson : l’alcool, la pauvreté, la Moldavanka, le quartier historique et marginalisé d’Odessa.
Quant à la langue, il doit s’agir d’une... (continua)
d’une chanson yiddish – Adesa mame – Herman Yablokof – 1930 ca.
Texte : Herman Yablokof
Musique : Zusman Segalovitch (זוסמאן סעגאלאוויטש – Зусман Сегалович – Zusman Segałowicz, 1884-1949)
Voici une chanson du même nom que d’autres « Mama Odessa, Adesa Mame ». Le texte original en yiddish est du même auteur que le célèbre Papirosn / פּאַפּיראָסן, Herman Yablokof, une figure marquante du théâtre yiddish du XXᵉ siècle, ainsi qu’un acteur, un chanteur et un poète. Le catalogue Freedman ne mentionne pas le compositeur, mais nous avons supposé que l’auteur est le seul interprète accrédité. Le même catalogue nous donne une indication du thème ou plutôt des thèmes de la chanson : l’alcool, la pauvreté, la Moldavanka, le quartier historique et marginalisé d’Odessa.
Quant à la langue, il doit s’agir d’une... (continua)
MAMAN ODESSA
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 21/3/2022 - 21:09
פּאַפּיראָסן
Papirosn
1932
Innanzitutto il titolo, "Papirosn" è la forma in yiddish standard. In yiddish il plurale si forma in parecchi modi, ma "-n" è la forma normale. Alcuni altri nomi lo formano normalmente in "-en", però in pratica le due forme sono interscambiabili perché la "e" di "-en" è comunque semimuta (come in tedesco, del resto). "Papirossen" è invece la forma tedesca standard (Papirosse, pl. Papirossen).
La canzone Papirosn è tratta dall'omonima commedia che Yablokoff scrisse nel 1932 negli Stati Uniti.
Hermann Yablokoff (1903-1981), originario di Hrodna, oggi in Bielorussia, era emigrato negli USA nel 1924. Personaggio molto noto nel teatro yiddish americano, alla fine della guerra Yablokoff fece molte tournée in Germania, Austria ed Italia per portare conforto ai rifugiati sopravvissuti alla Shoah.
Testo trovato su Yidlid - Chansons yiddish.
La canzone parla di un bambino che vende... (continua)
1932
Innanzitutto il titolo, "Papirosn" è la forma in yiddish standard. In yiddish il plurale si forma in parecchi modi, ma "-n" è la forma normale. Alcuni altri nomi lo formano normalmente in "-en", però in pratica le due forme sono interscambiabili perché la "e" di "-en" è comunque semimuta (come in tedesco, del resto). "Papirossen" è invece la forma tedesca standard (Papirosse, pl. Papirossen).
La canzone Papirosn è tratta dall'omonima commedia che Yablokoff scrisse nel 1932 negli Stati Uniti.
Hermann Yablokoff (1903-1981), originario di Hrodna, oggi in Bielorussia, era emigrato negli USA nel 1924. Personaggio molto noto nel teatro yiddish americano, alla fine della guerra Yablokoff fece molte tournée in Germania, Austria ed Italia per portare conforto ai rifugiati sopravvissuti alla Shoah.
Testo trovato su Yidlid - Chansons yiddish.
La canzone parla di un bambino che vende... (continua)
אַ קאַלטע נאַכט אַ נעפּלדיקע פֿינצטער אומעטום
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 + Bernart Bartleby 17/8/2016 - 09:47
X RV questa pagina, se possibile sembra essere pure più corposa delle altre. Ci sono da caricare e cercare i testi delle versioni di 4 ghetti diversi:
http://holocaustmusic.ort.org
Tra l'altro una era già presente, è anzi una delle prime canzoni Yiddish ad essere inserite, che valga però la pena (pur lasciando la pagina originale) di inserirla anche qui?
fredman catalogue traccia di Di broyt farkoyferin
http://holocaustmusic.ort.org
Tra l'altro una era già presente, è anzi una delle prime canzoni Yiddish ad essere inserite, che valga però la pena (pur lasciando la pagina originale) di inserirla anche qui?
fredman catalogue traccia di Di broyt farkoyferin
Dq82 17/8/2016 - 10:18
Adattamento di Yankele Hershkowitz alla vita del ghetto di Łódź.
Nota testuale. Anche per questo testo non era reperibile in rete la versione in caratteri ebraici, che è stata quindi ricostruita dalla trascrizione “tradizionale” presente in Rete. Il testo presenta delle espressioni in polacco che, nella trascrizione suddetta, vengono rese rispettivamente con przydziel e widzial-karta: non immaginando come potessero essere rese nell'alfabeto ebraico (secondo la pronuncia [ˈpʃɨʥ̑aw]? Secondo la presupposta grafia?), si è scelto di lasciarle non trascritte nel testo in caratteri ebraici, ma inserendole nella reale forma polacca (przydział, wydział-karta). Si tratta, naturalmente, di un procedimento del tutto arbitrario che potrebbe essere però essere smentito soltanto da un testo originale reale. [RV]
Questa versione racconta della Szajnówna (qui menzionata nella grafia yiddish, Shaynuvna), che lavorava al magazzino del cibo e truffava le autorità accumulando... (continua)
נישטאָ קײן PRZYDZIAŁ
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 + RV 17/8/2016 - 11:36
La canzone era in qualche modo già presente sulle CCG.
Si vedano i commenti ad ישׂראליק di Leyb Rozental.
Mi ricordavo del brano ma la ricerca interna non mi dava purtroppo risultati per "Papirosn" o "Papirosen" o "Papirossen".
Poi ho fatto una ricerca nei miei segnalibri, ho ritrovato questa pagina dedicata all'Yiddish Tango e da lì sono risalito alle CCG attraverso la traslitterazione in caratteri latini.
Mi sa che a Riccardo toccherà il lavoro aggiuntivo di uniformare i contributi.
Saluti
Si vedano i commenti ad ישׂראליק di Leyb Rozental.
Mi ricordavo del brano ma la ricerca interna non mi dava purtroppo risultati per "Papirosn" o "Papirosen" o "Papirossen".
Poi ho fatto una ricerca nei miei segnalibri, ho ritrovato questa pagina dedicata all'Yiddish Tango e da lì sono risalito alle CCG attraverso la traslitterazione in caratteri latini.
Mi sa che a Riccardo toccherà il lavoro aggiuntivo di uniformare i contributi.
Saluti
Bernart Bartleby 17/8/2016 - 20:37
Intanto vi saluto da un paesino di 28 abitanti che si chiama S. Martino in Tremoleto, comune di Poppi (AR). Per collegarmi al sito ci ho messo un numero di minuti pari a quello degli abitanti del paesino. Però mi sono portato dietro il librone di yiddish.
Solo per la questione del titolo, per il momento: da come è stato inserito qua, sarebbe "Papirosn", ed è la forma in yiddish standard. In yiddish il plurale si forma in parecchi modi, ma "-n" è la forma normale. Alcuni altri nomi lo formano normalmente in "-en", però in pratica le due forme sono interscambiabili perché la "e" di "-en" è comunque semimuta (come in tedesco, del resto). Ad ogni modo, "Papirosn" è la forma corretta.
Saluti ancora dal paesino casentinese e a presto! Ora vo a camminà' pe' boschi.
Solo per la questione del titolo, per il momento: da come è stato inserito qua, sarebbe "Papirosn", ed è la forma in yiddish standard. In yiddish il plurale si forma in parecchi modi, ma "-n" è la forma normale. Alcuni altri nomi lo formano normalmente in "-en", però in pratica le due forme sono interscambiabili perché la "e" di "-en" è comunque semimuta (come in tedesco, del resto). Ad ogni modo, "Papirosn" è la forma corretta.
Saluti ancora dal paesino casentinese e a presto! Ora vo a camminà' pe' boschi.
Riccardo Venturi 18/8/2016 - 09:46
Ciao Riccardo, quelli sono i posti della mi' mamma!
Buona camminata. Non fumare troppe papirosn.
Saluzzi
Buona camminata. Non fumare troppe papirosn.
Saluzzi
B.B. 18/8/2016 - 13:10
Intanto lascio tutti i messaggi, probabilmente a pagina finita non avranno molto senso:
X RV ho inserito la tua spiegazione sulla doppia trascrizione (ma nel frattempo è comparsa pure la terza "Papirossen")
X BB ho accorpato le 2 introduzioni, e trasportato i testi qui mancanti.
X RV ho inserito la tua spiegazione sulla doppia trascrizione (ma nel frattempo è comparsa pure la terza "Papirossen")
X BB ho accorpato le 2 introduzioni, e trasportato i testi qui mancanti.
Dq82 18/8/2016 - 16:36
In Yiddish traslitterato, da Yidlid - Chansons yiddish.
Romanized Yiddish lyrics
Nota. E' stata mantenuta questa trascrizione, che è esatta e pienamente rispondente ai criteri YIVO. Il ritornello è però sempre stato riportato interamente.
Romanized Yiddish lyrics
Nota. E' stata mantenuta questa trascrizione, che è esatta e pienamente rispondente ai criteri YIVO. Il ritornello è però sempre stato riportato interamente.
PAPIROSN
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby (originariamente 17/2/2014) 18/8/2016 - 16:38
Veramente il testo della versione dei KlezRoym contiene anche delle parole in polacco, una delle quali - "przydział" - con il significato di assegnazione dei viveri, buoni pasto- già nel titolo.
Salud
Salud
Krzysiek 18/8/2016 - 18:07
Sono abbastanza ignorante in materia, come sai il nostro linguista è Riccardo, ma credo che sia abbastanza normale che vi siano termini polacchi.
Dalla Treccani: Lingua di fusione (shmeltssprakh), lo y. nel corso della sua evoluzione ha assimilato e trasformato in modo originale elementi germanici, ebraico-aramaici, slavi, romanzi.
Dalla Treccani: Lingua di fusione (shmeltssprakh), lo y. nel corso della sua evoluzione ha assimilato e trasformato in modo originale elementi germanici, ebraico-aramaici, slavi, romanzi.
Dq82 18/8/2016 - 19:45
Visto che anche nel testo riportato qui sopra detti termini sono messi fra le parentesi, non credo che si tratti di parole provvienienti dallo yiddish. È il "burocratese" del Terzo Reich, credo, stiamo a Łódź, una città polacca sotto l'occupazione tedesca.
Saluti
Saluti
Krzysiek 18/8/2016 - 21:08
O più precisamente Governatorato Generale del Terzo Reich
Inventato da un austriaco ispirato da un italiano. Tutto qua.
Pace
Inventato da un austriaco ispirato da un italiano. Tutto qua.
Pace
krzyś 19/8/2016 - 04:34
Prima di tutto, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questa pagina, stavolta risparmiandomi un bel po' di lavoro. Così è veramente un bel...lavoro di squadra (shosholoza, shosholoza :-P)!
Come forse qualcuno avrà notato, nell'immagine allegata all'introduzione (quella con l'immagine di Herman Yablokoff, per inciso cognome russo che significa qualcosa come "della mela" -jabloko in russo), sotto il titolo in yiddish in caratteri ebraici c'è una bella....trascrizione "tedeschizzante", come la chiamo sempre: Schweig mein Hartz ("taci, cuore mio"; tedesco Schweig, mein Herz, trascrizione YIVO Shveyg mayn harts). Logico quindi che la canzone sia stata trascritta come "Papirossen": è la forma tedesca standard (Papirosse, pl. Papirossen).
Sull'altra questione, ovvero quella delle parole polacche, ha pienamente ragione Krzyisiek: si tratta del linguaggio burocratico polacco del... (continua)
Come forse qualcuno avrà notato, nell'immagine allegata all'introduzione (quella con l'immagine di Herman Yablokoff, per inciso cognome russo che significa qualcosa come "della mela" -jabloko in russo), sotto il titolo in yiddish in caratteri ebraici c'è una bella....trascrizione "tedeschizzante", come la chiamo sempre: Schweig mein Hartz ("taci, cuore mio"; tedesco Schweig, mein Herz, trascrizione YIVO Shveyg mayn harts). Logico quindi che la canzone sia stata trascritta come "Papirossen": è la forma tedesca standard (Papirosse, pl. Papirossen).
Sull'altra questione, ovvero quella delle parole polacche, ha pienamente ragione Krzyisiek: si tratta del linguaggio burocratico polacco del... (continua)
Riccardo Venturi 19/8/2016 - 10:06
19 agosto 2016 11:22
SIGARETTE[1]
(continua)
(continua)
Per BB: La tu' mamma è di origine casentinese? Ma senti te! Comunque, sono passato decisamente ai "drummini", e sembra che vada tutto bene se sono riuscito a salire pure in cima alla torre del castello di Poppi. Saludos!
Riccardo Venturi 19/8/2016 - 12:03
1. La trascrizione in caratteri latini "tradizionale"
Romanized Yiddish lyrics
2. La trascrizione in caratteri latini del testo in Yiddish standard, secondo i criteri YIVO
Romanized Standard Yiddish lyrics according to YIVO principles
Nota. Per quanto riguarda le espressioni polacche, si veda sia la nota testuale al testo in caratteri ebraici, sia la discussione nei commenti. Da ribadire che l'unico testo realmente presente in rete è quello qui dato in trascrizione come “versione tradizionale” (n. 1): quest'ultima segue la pronuncia locale effettiva, mentre il testo in caratteri ebraici è stato ricostruito in Yiddish standard (e trascritto di conseguenza: la “versione 2” di questa sezione).
Romanized Yiddish lyrics
2. La trascrizione in caratteri latini del testo in Yiddish standard, secondo i criteri YIVO
Romanized Standard Yiddish lyrics according to YIVO principles
Nota. Per quanto riguarda le espressioni polacche, si veda sia la nota testuale al testo in caratteri ebraici, sia la discussione nei commenti. Da ribadire che l'unico testo realmente presente in rete è quello qui dato in trascrizione come “versione tradizionale” (n. 1): quest'ultima segue la pronuncia locale effettiva, mentre il testo in caratteri ebraici è stato ricostruito in Yiddish standard (e trascritto di conseguenza: la “versione 2” di questa sezione).
1. NISHTU KAYN PRZYDZIEL
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/8/2016 - 12:38
22 agosto 2016
Secondo Singing for Survival di Gila Flam, il volume che raccoglie le canzoni nate nel ghetto di Łódź fino alla sua liquidazione nel 1944, l'episodio raccontato con la consueta amara ironia da Yankele Hershkowitz avvenne nel 1942 (v. anche l'introduzione). “La situazione descritta”, scrive la Flam, “riguardava l'assegnazione delle razioni alimentari per i lavoratori certificati (denominate in polacco przydział “quota, razione”) mediante la tessera rilasciata dall'Ufficio Razionamento del Ghetto (in polacco, wydział-karta, lett. “carta (tessera) del reparto/settore/ufficio”), presieduto evidentemente dallo Schwarz nominato nel testo (certamente un uomo dello Judenrat di Chaim Rumkowski). Tali tessere erano ovviamente assai richieste, tanto più quando un lavoratore moriva e i suoi colleghi facevano a gara per averle. [...] Ci sono pervenute parecchie storie di famiglie che nascondevano... (continua)
Secondo Singing for Survival di Gila Flam, il volume che raccoglie le canzoni nate nel ghetto di Łódź fino alla sua liquidazione nel 1944, l'episodio raccontato con la consueta amara ironia da Yankele Hershkowitz avvenne nel 1942 (v. anche l'introduzione). “La situazione descritta”, scrive la Flam, “riguardava l'assegnazione delle razioni alimentari per i lavoratori certificati (denominate in polacco przydział “quota, razione”) mediante la tessera rilasciata dall'Ufficio Razionamento del Ghetto (in polacco, wydział-karta, lett. “carta (tessera) del reparto/settore/ufficio”), presieduto evidentemente dallo Schwarz nominato nel testo (certamente un uomo dello Judenrat di Chaim Rumkowski). Tali tessere erano ovviamente assai richieste, tanto più quando un lavoratore moriva e i suoi colleghi facevano a gara per averle. [...] Ci sono pervenute parecchie storie di famiglie che nascondevano... (continua)
NON CI SONO RAZIONI
(continua)
(continua)
Ci siamo riusciti a raccattare un bel po' di inesattezze costruendo insieme questa pagina. Un bel lavoro di squadra :)
Ma la più grossa sparai proprio io, credo : P
At donque, allor:
- Łódź, in tedesco odierno Lodz, nel primo periodo dell' occupazione tedesca, cioè 1939–1940 veniva denominata Lodsch, per diventare negli anni 1940–1945 la città di Litzmannstadt. Dopo il 1945 è tornata ad essere chiamata di nuovo con suo nome polacco.
Nei tempi del secondo conflitto mondiale 1939-1945 faceva sì la parte del Terzo Reich di Hitler, ritrovandosi più precisamente nella nuova regione dello stato tedesco d'allora, chiamata Reichsgau Wartheland - dal fiume Warta, in tedesco Warthe, avendo peraltro una certa autonomia come città, MA NON stava MAI nei confini del Governatorato Generale.
Chiedo venia, perché lo dovrei controlare prima di scrivere i commenti a casaccio. Comunque, chi governava... (continua)
Ma la più grossa sparai proprio io, credo : P
At donque, allor:
- Łódź, in tedesco odierno Lodz, nel primo periodo dell' occupazione tedesca, cioè 1939–1940 veniva denominata Lodsch, per diventare negli anni 1940–1945 la città di Litzmannstadt. Dopo il 1945 è tornata ad essere chiamata di nuovo con suo nome polacco.
Nei tempi del secondo conflitto mondiale 1939-1945 faceva sì la parte del Terzo Reich di Hitler, ritrovandosi più precisamente nella nuova regione dello stato tedesco d'allora, chiamata Reichsgau Wartheland - dal fiume Warta, in tedesco Warthe, avendo peraltro una certa autonomia come città, MA NON stava MAI nei confini del Governatorato Generale.
Chiedo venia, perché lo dovrei controlare prima di scrivere i commenti a casaccio. Comunque, chi governava... (continua)
Krzysiek 22/8/2016 - 20:46
Infatti, Krzysiek, il "lavoro di squadra" qua consiste quasi sempre nel sostituire alle inesattezze e alle imprecisioni di qualche libro (scritto perlopiù in inglese) le nostre inesattezze e imprecisioni (scritte perlopiù in italiano, ma non di rado anche in altre lingue); solo che, via via, tali inesattezze e imprecisioni hanno, fortunatamente, la possibilità di essere emendate in modo da raggiungere un livello decente di correttezza. Naturalmente, nella pagina ho accolto tutte le tue osservazioni e ho fatto le opportune modifiche; in particolare, è vero che scrivere "Rumkovski" nella traduzione era un'incongruenza "dettata" dalle oramai famigerate trascrizioni dallo yiddish. Ovviamente, penso che ogni pagina del genere non possa basarsi che su questo modo di procedere. Szalom alejchem!
Riccardo Venturi 23/8/2016 - 04:15
Adattamento di Rikle Glezer alle vicende del ghetto di Vilna, e all'eliminazione dei suoi abitanti nel bosco di Ponary
עס איז געװענ אַ זומער־טאָג
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 23/8/2016 - 10:00
Un po' di materiale trovato in giro sulla rete da integrare:
Popular song written by Herman Yablokoff (1903-1981). In his memoirs ... Yablokoff recounts the history and popularity of the song. In 1922, he witnessed the misery of lonely orphans who were struggling to survive. It reminded him of the German occupation of Grodno during World War I, when he as a child peddled cigarettes. When he came to the United States, he conducted a radio program on WEVD and, in 1932, introduced part of the song 'Papirosn' at the end of a program... Yablokoff was invited to sing the song on other radio stations and thousands of copies of the song sheet were printed. The song became very popular in Europe as well. Part of the melody was incorporated into a song 'Nemile' by Leib Neidus. "During the Holocaust, the words and music were adapted for two ghetto songs, one by Rikle Glezer, 'Es iz geven a zumertog'...... (continua)
Popular song written by Herman Yablokoff (1903-1981). In his memoirs ... Yablokoff recounts the history and popularity of the song. In 1922, he witnessed the misery of lonely orphans who were struggling to survive. It reminded him of the German occupation of Grodno during World War I, when he as a child peddled cigarettes. When he came to the United States, he conducted a radio program on WEVD and, in 1932, introduced part of the song 'Papirosn' at the end of a program... Yablokoff was invited to sing the song on other radio stations and thousands of copies of the song sheet were printed. The song became very popular in Europe as well. Part of the melody was incorporated into a song 'Nemile' by Leib Neidus. "During the Holocaust, the words and music were adapted for two ghetto songs, one by Rikle Glezer, 'Es iz geven a zumertog'...... (continua)
Dq82 23/8/2016 - 10:23
Il zio Wiki polacco dice che qualche pogrom di abitanti ebrei di Grodno aveva luogo nel 1920 da parte dell'armata polacca che dopo aver preso il controllo della città nel 1919 cacciando i tedeschi doveva ritirarsi temporaneamente a causa dell'offensiva bolscevica. Dopo le 10 settimane i polacchi hanno ripreso la città che fino 1939 è rimasta nei confini della repubblica polacca di Piłsudski. Non è citato il numero dlle vittime. Ma le cose sono succese. E ripeto, sono le informazioni riportate sulla Wikipedia polacca, mica questa isrealiana.
Ciuz
Ciuz
Krzysiek 23/8/2016 - 22:37
È impressionante come la storia di vita di Herman Yablokoff sia ricalcata nel romanzo di Joseph Roth "Giobbe" che, ho appena finito di leggere. Un bel romanzo comunque, ve lo raccomando, odiosi :)
Krzysiek 9/9/2016 - 06:01
Pare che c'era una controversia per questa musica fra Herman Yablokoff & "niente popo' di meno" che Nat King Cole :)
Come tirchi 'sti artisti, tipo Paolo Conte dell'epoca :D si veda en.wikipedia
Vi ricordo soltanto questo
anche se io personalmente non sento 'sto grande peccato, ma so stonato :)
Come si sa
Come tirchi 'sti artisti, tipo Paolo Conte dell'epoca :D si veda en.wikipedia
Vi ricordo soltanto questo
anche se io personalmente non sento 'sto grande peccato, ma so stonato :)
Come si sa
krzyś 11/9/2016 - 04:36
Di Broyt Farkoyferin [די ברױט־פֿאַרקױפֿערין]
La versione del ghetto di Varsavia di Sh. Sheinkinder [ש. שײנקינדער]
The Warsaw ghetto version by Sh. Sheinkinder [ש. שײנקינדער]
Sh. Sheinkinder era un giornalista ebreo di Varsavia, che tenne un “diario del ghetto” fino alla sua morte, avvenuta tra il luglio e il settembre del 1942, quando cadde con tutta la sua famiglia nelle deportazioni di circa trecentomila ebrei a Treblinka. E' lui l'autore di questa versione di “Papirosn” adattata al ghetto di Varsavia (il suo diario, ritrovato assieme ad altri analoghi, fu pubblicato dallo Yad Vashem in Israele nel 1963). Che al venditore di sigarette dell'originale sia stata sostituita una ragazzina che vende pane, non è certo un caso: il pane, contrabbandato nel ghetto assieme a tutto il resto dei generi alimentari e di prima necessità, non poteva praticamente permetterselo nessuno. Secondo i dati forniti... (continua)
La versione del ghetto di Varsavia di Sh. Sheinkinder [ש. שײנקינדער]
The Warsaw ghetto version by Sh. Sheinkinder [ש. שײנקינדער]
Sh. Sheinkinder era un giornalista ebreo di Varsavia, che tenne un “diario del ghetto” fino alla sua morte, avvenuta tra il luglio e il settembre del 1942, quando cadde con tutta la sua famiglia nelle deportazioni di circa trecentomila ebrei a Treblinka. E' lui l'autore di questa versione di “Papirosn” adattata al ghetto di Varsavia (il suo diario, ritrovato assieme ad altri analoghi, fu pubblicato dallo Yad Vashem in Israele nel 1963). Che al venditore di sigarette dell'originale sia stata sostituita una ragazzina che vende pane, non è certo un caso: il pane, contrabbandato nel ghetto assieme a tutto il resto dei generi alimentari e di prima necessità, non poteva praticamente permetterselo nessuno. Secondo i dati forniti... (continua)
[1] די ברױט־פֿאַרקױפֿערין
(continua)
(continua)
inviata da dq82 25/9/2016 - 16:07
Svensk version av Lennart Kerbel (1999)
Traduzione letterale a corredo dell'interpretazione in lingua originale di Renata Biteman e Estera Katz nell'album antologico di canzoni yiddish Ot azój! - Sånger på jiddisch, del 1998. Tutte le trascrizioni e le traduzioni svedesi nell'album sono di Lennart Kerbel.
Traduzione letterale a corredo dell'interpretazione in lingua originale di Renata Biteman e Estera Katz nell'album antologico di canzoni yiddish Ot azój! - Sånger på jiddisch, del 1998. Tutte le trascrizioni e le traduzioni svedesi nell'album sono di Lennart Kerbel.
CIGARETTER
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/3/2017 - 05:56
Riccardo Venturi, 28-12-2018 02:37
LA VENDITRICE DI PANE
(continua)
(continua)
עס איז געװענ אַ זומער־טאָג
Es iz geven a zumer-tog
[1942]
Parole di Rikle Glezer
Musica della canzone popolare yiddish פּאַפּיראָסן ("Sigarette"), composta da Hermann Yablokoff.
Lyrics by Rikle Glezer
To the tune of the Yiddish folksong פּאַפּיראָסן ("Cigarettes"), composed by Hermann Yablokoff.
Il brano apre il cd "Partisans of Vilna - The Songs of World War II Jewish Resistance" prodotto da Henry Sapoznik and Josh Waletzky (1989).
La foresta di Ponar (Ponary in polacco, Paneriai in lituano), vicino a Vilnius (Vilna), menzionata nella canzone, è uno dei più famigerati luoghi di esecuzioni di massa effettuate dai nazisti durante l'occupazione. Per maggiori notizie si veda שטילער, שטילער.
"'S'iz geven a zumertog' (It was a summer's day) was written by the 18-year-old Vilna ghetto inmate Rikle Glezer, and based on the melody of the popular pre-war Yiddish theatre song 'Papirosn' (Cigarettes). The song chronicles... (continua)
[1942]
Parole di Rikle Glezer
Musica della canzone popolare yiddish פּאַפּיראָסן ("Sigarette"), composta da Hermann Yablokoff.
Lyrics by Rikle Glezer
To the tune of the Yiddish folksong פּאַפּיראָסן ("Cigarettes"), composed by Hermann Yablokoff.
Il brano apre il cd "Partisans of Vilna - The Songs of World War II Jewish Resistance" prodotto da Henry Sapoznik and Josh Waletzky (1989).
La foresta di Ponar (Ponary in polacco, Paneriai in lituano), vicino a Vilnius (Vilna), menzionata nella canzone, è uno dei più famigerati luoghi di esecuzioni di massa effettuate dai nazisti durante l'occupazione. Per maggiori notizie si veda שטילער, שטילער.
"'S'iz geven a zumertog' (It was a summer's day) was written by the 18-year-old Vilna ghetto inmate Rikle Glezer, and based on the melody of the popular pre-war Yiddish theatre song 'Papirosn' (Cigarettes). The song chronicles... (continua)
עס איז געװענ אַ זומער־טאָג
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro + CCG AWS Staff 20/1/2009 - 09:21
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[1930 circa]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat :
Herman Yablokof
Musica / Music / Musique / Sävel:
Zusman Segalovitch (זוסמאן סעגאלאוויטש - Зусман Сегалович - Zusman Segałowicz, 1884-19499
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Herman Yablokof
Viene proposta una canzone omonima di altre Mamma Odessa, Adesa Mame. Il testo originale yiddish é dello stesso autore della celebre Papirosn / פּאַפּיראָסן, Herman Yablokof , figura di spicco del teatro yiddish del Novecento, oltre che attore, cantante, poeta. Il catalogo Freedman non riporta il compositore, abbiamo tuttavia ipotizzato che l’autore coincida con l’unico interprete accreditato. Lo stesso catalogo ci dà un’indicazione sul tema anzi sui temi della canzone: alcol, povertà, Moldavanka, il quartiere storico ed emarginato di Odessa.
Quanto alla lingua, deve trattarsi di una variante yiddish presumibilmente... (continua)