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Autore Tri Yann

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Les six couleurs du monde (ou L’Arc-en-ciel de Gwenola)

Les six couleurs du monde (ou L’Arc-en-ciel de Gwenola)
CREPUSCOLO RISPLENDENTE

Tra una settimana a Lille ci sarà il primo degli ultimi 9 concerti dei TRI YANN, all'interno del cosidetto infatti KENAVO TOUR.
Dopo quello epocale del 28 di marzo a Nantes, alla Cité des Congrès, al quale cercherò di assistere, dalla luce si passerà all'ombra, seguiranno solo dei dischi.
Il gruppo compie 50 anni ed è ora, come sentenziava una canzone di Leonard Cohen: Closing Time! Oramai è chiaramente da moltissimo tempo diventato un carrozzone ma la qualità musicale è, "par chance et aussi par vouloir" rimasta salva.

Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 1/3/2020 - 14:07
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Before Ireland Can Go Free

Before Ireland Can Go Free
ENNEN KUIN IRLANTI VOI OLLA VAPAA
(continua)
inviata da Juha Rämö 20/6/2019 - 18:56
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GUILLAUME SEZNEC: [6] La Délivrance

GUILLAUME SEZNEC: [6] La Délivrance
Hondelatte raconte l'affaire Seznec

Riccardo Venturi 22/11/2018 - 14:34
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Kan peoc'h

Kan peoc'h
Traduzione italiana di Richard Gwenndour
20 gennaio 2018 20:06

CANTO DI PACE
(continua)
20/1/2018 - 20:06
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Guerre guerre, vente vent

Guerre guerre, vente vent
Riccardo, a me la melodia ricorda molto "En Passant La Riviere" che ascoltavo alla Luthrie St-Léonard di Nantes:

http://raddo-ethnodoc.com/raddo/docume...

tu che dici?
Flavio Poltronieri 23/11/2017 - 12:10
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Tri Yann: De Nivôse en Frimaire

Tri Yann: De Nivôse en Frimaire
Riccardo, tra l'altro, una curiosità: in certe parti del testo il brano seguente a questo "A matine à la télé" richiama alcune parole di "Les 7 jours de mai" dei Malicorne, brano d'apertura di "Le Bestiaire" disco tra l'altro, assolutamente assente dal sito, l'ultimo che fecero in ambito folk e in cui come fa intendere chiaramente il titolo la fanno da protagonisti gli Animali con le loro valenze simboliche e la loro magia. Mi sovviene adesso che all'epoca assistetti a un loro concerto a Milano, al Teatro Cristallo, era autunno e appunto presentavano questo disco. Erano in sette, vestiti di bianco, probabilmente per offrire una nuova identità di gruppo e presentarsi tutti allo stesso livello, dei membri originali non erano rimasti che Gabriel e Marie, curioso era che invece vennero accusati di fare setta, in Spagna addirittura in una conferenza stampa un giornalista chiese loro se appartenessero... (continua)
Flavio Poltronieri 20/5/2017 - 14:34
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Hañvezh ar bonedoù ruz

Hañvezh ar bonedoù ruz
Anche "Gwerz Goulven Salaun" dal cd "Portraits" descrive la rivolta dei “berretti rossi”, che iniziata con questo rintocco di campane, alla fine costò la vita a 30.000 Bretoni.
Flavio Poltronieri 28/2/2017 - 19:45
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Prince qu'en mains tenez

Prince qu'en mains tenez
Il titolo del disco è l'enfatico recitato posto a conclusione del medesimo con accompagnamento musicale dei Tri Yann è opera dello scrittore nantese Morvan Lebesque. Trattasi di un piccolo estratto da pagina 18 (qui sotto tradotto in italiano) del libro "Comment Peut-On Etre Breton?" pubblicato sei anni prima, nel 1970 e sottotitolato "Essai sur la démocratie française". Qui il giornalista-scrittore si interroga sull'esistenza di una reale democrazia francese nel momento in cui non vengono rispettate e addirittura sono oppresse culturalmente le minoranze e auspica un'Europa che raggruppi i veri popoli che la costituiscono. Vengono rievocati dapprima la vergogna e in seguito l'onore di essere bretoni. I Tri Yann hanno fatto di questo testo un po' il loro manifesto. Vorrei ricordare che Nantes (Naoned) si trova nel dipartimento della Loira Atlantica, non nella Bretagna geografica, bensì in... (continua)
Flavio Poltronieri 28/2/2017 - 19:23
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Lancastria

Lancastria
se qualcuno è interessato all'argomento:
http://www.lelancastria.com
Flavio Poltronieri 28/4/2016 - 18:54
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Sein 1940

Sein 1940
C'è un'imperfezione nel testo originale:

"C'est offense, Grands de France,
que de condamner leur langue au bûcher.
C'est violence (NON RIPETE OFFENSE), Grands de France,
que de condamner leur lange au bûcher."

corretto
Flavio Poltronieri 27/2/2016 - 09:33
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Galvadeg en tri kant mil soudard

Galvadeg en tri kant mil soudard
Da notare una cosa curiosa in questa ennesima canzone bretone di coscrizione. Uno dei paesi dei coscritti si chiama in bretone "Bregel" ("Vregel" è la forma mutata), ma in francese è reso come "Brezel". Che in bretone significa, per l'appunto, "guerra". Come dire: nomen omen... Il testo della canzone è in ortografia non-standard.
Riccardo Venturi 5/1/2016 - 03:40
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Song For Ye, Jacobites [Ye Jacobites By Name]

Song For Ye, Jacobites [Ye Jacobites By Name]
Un'interessante disamina storico-musicale-politica riguardo alla musica celtica. Per il testo completo si rimanda al link.

Antiche tradizioni moderne nella Scozia delle cornamuse
Nel primo saggio del famoso volume curato da Eric Hobsbawm e dedicato all’Invenzione della tradizione, raccontando il modo in cui è nata quella delle Highlands di Scozia Hugh Trevor-Roper riferisce di “difese” del kilt scozzese basate su motivazioni abbastanza simili. Ma spiega anche come quel costume suppostamente arcaico è in realtà un’invenzione del Settecento. In precedenza gli highlanders più poveri portavano sì la gonna, ma nella forma di un plaid stretto alla cintura: è il belted plaid, residuo di un costume appunto romano e poi medievale, arrivato all’età moderna negli abiti del clero e, appunto, di quella zona d’Europa particolarmente periferica. È tra 1727 e 1734 che un industriale quacchero inglese di... (continua)
donquijote82 5/3/2014 - 18:15
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GUILLAUME SEZNEC: [7] Seznec est innocent!

GUILLAUME SEZNEC: [7] Seznec est innocent!
La targa commemorativa di Seznec è apposta sulla casupola dove alloggiava il guardiano del faro dell'isola Royale.
Ora quel faro è in disuso, andava a petrolio, ed è stato sostituito da un faro più moderno.
Non ricordo dove ho letto che, verso la fine della sua detenzione, a Seznec era stato affidato l'incarico di guardiano del faro dell'isola Royale.
Buon lavoro.
Fabrizio Marcella 21/10/2013 - 23:59




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