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Autore Tri Yann

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Francez

Francez
nel disco “Urba”
1978

Il testo tradizionale è differente, trattasi di una canzone raccolta a Louannec nel Trégor, un'aria molto conosciuta e a cui spesso si associa il ritornello di “War vordig an enezenn”, registrata già più di 50 anni fa da Jacques Conan e dalla sua famiglia, originaria di Perros Guirec, in Bassa Bretagna, la parte più settentrionale ad ovest di St. Malo. Io l'ho trovata nel volumetto Kanomp Uhel edito dalla Coop. Breizh. I Tri Yann, aiutati da Gweltaz Ar Fur ad esprimere nel dialetto di Vannes “Ma en estren er Jermani, hag hi lara ne zay ket en dro”, cambiano il testo ed il senso del brano, convinti che le giovani bretoni della fine degli anni settanta non fossero più disposte a credere ai prìncipi azzurri e che la ricerca di un lavoro non poteva che condurre all'emigrazione.
Francez en e vélin auel
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 3/6/2018 - 21:26
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Kan peoc'h

Kan peoc'h
[1983]
Chocun/Corbineau/Jossic [Tri Yann]
Baudriller/Goron/Vignoles
Album: Café du Bon Coin
Kan kazarn, kan brezel
(continua)
inviata da Richard Gwenndour 20/1/2018 - 19:57
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Les six couleurs du monde (ou L’Arc-en-ciel de Gwenola)

Les six couleurs du monde (ou L’Arc-en-ciel de Gwenola)
da « La Belle enchantée »

2016

I Tri Yann hanno da poco realizzato un disco che avevo già segnalato in un mio precedente intervento, in cui mi stupivo della censura da parte di Amazon.com all'immagine di copertina nella quale veniva "vestita" perchè offensiva "La Conception" di Georges Lacombe, dipinto di fine ottocento che si trova al Museo delle Belle Arti di Quimper, città a cui io sono particolarmente affezionato.

Nel libretto allegato al cd questa canzone purtroppo non è completa per un errore di stampa, proprio oggi la Segreteria dei Tri Yann mi ha inviato una mail con il testo integrale che condivido immediatamente con tutti Voi, sperando che oltre a Riccardo, la cosa interessi anche qualcun altro.

Flavio Poltronieri

dialogo filosofico tra un fratello e una sorellina sulle bellezze e sulle schifezze che i colori dell'arcobaleno possono rappresentare e sul posto che essi occupano nella vita terrena
Gwenola petite sœur,
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 17/5/2017 - 22:22
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Bosenn Langolen

Bosenn Langolen
1348. Nella frazione di Langolen arriva implacabile la peste. I Tri Yann interpretano solennemente questo canto a più voci con accompagnamento di organo. E' la quarta traccia di Rummadoù - 2010

La peste che nel 1348 arrivò anche nel paesino bretone di Langolen, altro non è che la celeberrima e terribile Peste Nera che, secondo le stime, tra il 1347 e il 1353 fece quasi trenta milioni di morti nella sola Europa (nell'Europa di quell'epoca, significò circa un terzo dell'intera popolazione). E', come è noto, la pestilenza descritta anche dal Boccaccio nel Decamerone: la popolazione di Firenze si ridusse di due terzi. L'area di origine della Peste Nera sembra essere stata l'Asia centrale; si dice che la peste sia portata dai topi, ma la causa scatenante sembra essere stata proprio una moria di topi per le rigide condizioni climatiche. Questo fece sì che le pulci, vettori del bacillo, affamate... (continua)
En iliz emañ bodet an holl wazed:
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 20/2/2017 - 00:06
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Le soleil est noir

Le soleil est noir
[1978]
Testo e musica: Corbineau/Jossic/Chocun
Paroles et musique: Corbineau/Jossic/Chocun
Album: Urba

Del disastro ecologico dell'Amoco Cadiz, avvenuto il 16 marzo 1978 davanti al porticciolo bretone di Portsall si è parlato abbondantemente nell'introduzione a Kalonkadour. Ancora precedente a quella canzone, e anzi esattamente nello stesso anno del disastro, è quest'altrettanto famosa canzone dei Tri Yann, Le soleil est noir, tratta dall'album Urba. Una canzone dal tono cupissimo, scritta nell'immediatezza della marea nera che distrusse l'intero ecosistema bretone con conseguenze patite per anni e anni. Ne voglio ricordare anche qui qualche fatto e qualche cifra, che rischia di essere ancor più cupa di questo brano pur tetro e solenne.

L'Amoco Cadiz, superpetroliera di 250.000 tonnellate, transitava a meno di un miglio di distanza da Portsall, in un braccio di mare noto per la sua pericolosità.... (continua)
Bel oiseau blanc du bout du monde,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/1/2016 - 19:02
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Kalonkadour

Kalonkadour
[1983]
Testo / Lyrics / Testenn / Paroles: Chocun / Corbineau / Jossic
Musica / Music / Sonerezh / Musique:
Tradizionale irlandese ("Planxty Irwin")
Irish traditional tune ("Planxty Irwin")
Album: 1. Café du bon coin [1983]
2. Ar gwellañ gant Tri Yann - La légende [2001]

Il lago fatato di Kalonkadour, o Kalondour (nel cui nome si riconoscono le parole bretoni kalon “cuore” e dour “acqua”; vorrebbe quindi dire “cuore d'acqua”) dovrebbe, se la memoria non mi falla, trovarsi in mezzo all'altrettanto fatata foresta di Brocéliande, nell'epos arturiano. Nel particolare stile dei Tri Yann, non di rado il passato (anche leggendario) serve per raccontare il presente, intrecciandovisi strettamente: così fu che, nel 1983, in un album parecchio “irlandese” comparve anche questa canzone divenuta poi veramente leggendaria, giustappunto su di un'aria irlandese rielaborata (quella tradizionale di... (continua)
Au bord du lac de Kalonkadour
(continua)
inviata da Richard Gwenndour 27/12/2015 - 20:11
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Stourmoù Breizh

Lama Meur ha Yann Ber
Stourmoù Breizh
[1972]
Testo / Paroles / Testenn: Lama Meur
Musica / Musique / Sonerezh:
Tradizionale bretone / Traditionnel breton / Hengounel
Album: Lama Meur ha Yann Ber - Kan ha Diskan

La tecnica tradizionale bretone del Kan ha diskan (“canto e ricanto”), di cui abbiamo un bell'esemplare in questo sito con Ne bado ket atao, prevede che due cantori, posti uno davanti all'altro, interpretino il testo “a cappella” ripetendo più volte i versi in uno schema assai complicato, con la cesura di un gorgheggio. Tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70, quando le mille lotte che erano allora in atto nella Bretagna del sogno indipendentista e socialista, e che si inserivano in una situazione socioeconomica di autentica colonizzazione francese e di eliminazione della cultura e della lingua bretone, anche il kan ha diskan fu impiegato per accompagnarle. E non è certo un caso: il recupero della ricchissima... (continua)
Daou vloaz zo e labouran e ti ar “Joint Français”
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/12/2015 - 17:54
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République Liberté

République Liberté
(2015)

Suite à l'attentat contre Charlie-Hebdo du 7 janvier 2015 et la manifestation national du 11, nous avons réécrit les couplets de Vive la République, Vive la Liberté, un titre québécois d'origine nantaise, vraisemblablement composé durant la Révolution française, que nous avions enregistré en public en 1996.
Il était une barque, vion la,
(continua)
19/9/2015 - 11:13
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La mal mariée (o Déjà mal mariée)

anonimo
La mal mariée (<em>o</em> Déjà mal mariée)
Canzone popolare dalla Bretagna.
Fa parte del repertorio delle Sœurs Goadec, trio vocale tradizionale da Treffrin (Côtes-d'Armor) composto dalle sorelle Maryvonne (1900-1983), Eugénie (1909-2003) et Anastasie Goadec (1913-1998). Ripresa anche dai Tri Yann.




Ah, quella sfrontata della mal maritata! Non le piace il cavatore di pietre che le hanno imposto di sposare! Non le piace stare in cava e mangiare pane e succo di pietra! Così ha osato chiedere il “divorzio” ma lo ha chiesto proprio alla persona meno indicata, il prete, che le ha risposto “Io rendo le ragazze donne, ma non le donne ragazze!”.
Mon père m'a mariée à un tailleur de pierre
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/11/2014 - 11:00
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Aloïda

Aloïda
[1995]
Paroles: Jean-Louis Jossic
Musique: Thibaut de Champagne (1201-1253), Seigneurs, sachiez qui or ne s'en ira
Arrangement: Tri Yann

Testo: Jean-Louis Jossic
Musica: Tebaldo I di Navarra (1201-1253), Seigneurs, sachiez qui or ne s'en ira
Arrangiamento: Tri Yann

Album: Portraits

Ho cercato a lungo, nelle cronache in rete, l'episodio raccontato in questa canzone, e che parrebbe essere avvenuto a Vannes, in Bretagna, prima del 1995. Su questa vicenda, o perlomeno sul nome della sua protagonista, ho una curiosa ipotesi tipicamente “triyanniana”; ma la dirò dopo. Certo è che la canzone è cronachistica, un vero e proprio gwerz bretone, seppure in lingua francese; e i fatti che racconta, seppure irreperibili, sono, purtroppo, del tutto verosimili.

Fatti a cui le anche le nostre cronache ci hanno abituato; ragazze di famiglie immigrate picchiate e, a volte, uccise, dai familiari. Da... (continua)
C'était à Vannes, l'an passé au mois de mai,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/9/2013 - 03:39
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Le retour de la croisade

Le retour de la croisade
Album: Rummadoù (Générations) 2011

Sono tornati i Tri Yann con un bell'album intitolato Rummadoù (Generazioni in bretone) che racconta la storia di una famiglia bretone dal 463 d.C. ad oggi. Anche i generi musicali delle canzoni (e la lingua) si evolvono al passare dei secoli, spaziando dalla musica tradizionale al pop anni '60. Questa canzone racconta un ritorno dalle Crociate (mi sembra di capire che si tratti della quinta crociata ma non sono sicuro).
Por christ et saincte terre,
(continua)
18/9/2011 - 00:02
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Pelot d'Hennebont

Pelot d'Hennebont
Canzoni contro la guerra ?
Pelot d'Hennebont è una delle canzoni preferite di scuole militari.
adnstep 17/7/2011 - 14:20
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Guerre guerre, vente vent

Guerre guerre, vente vent
Non vediamo l'ora, davvero!!!

La stretta nucleare di Putin e Berlusconi
"Accordo con Russia, prima centrale in 3 anni"

LESMO - "Con la Russia abbiamo stipulato un accordo che segnerà una svolta per il nucleare". Questo il risultato più importante del vertice bilaterale fra Italia e Russia che ha visto protagonisti Silvio Berlusconi e Vladimir Putin.

Da Repubblica online

(il resto dell'articolo non lo metto, tanto sono sempre le solite schifezze; se proprio non riuscite a resistere, andatevelo pure a leggere direttamente da Repubblica)
daniela -k.d.- 26/4/2010 - 15:37
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Cad é sin do'n té sin?

anonimo
Cad é sin do'n té sin?
[18th Century/XVIII secolo ?]
Traditional Irish Gaelic Folksong
Canzone tradizionale in gaelico irlandese


Cad é sin do'n té sin (in molte versioni si trova la variante Caide sin ecc.) è, senza ombra di dubbio, la canzone più famosa in lingua gaelica irlandese; è probabile che molti di voi, ascoltandola, riconoscano la melodia per averla sentita chissà dove (alla radio, al cinema, in tv...), senza sapere di che cosa esattamente si tratti. Un vero e proprio simbolo della canzone tradizionale irlandese, che è stata interpretata da tutti i principali gruppi e solisti irlandesi e non (ad esempio, dai Clannad, da Moya Brennan e persino dai Tri Yann).

Una di quelle canzoni dove la "guerra" non è nominata nemmeno di sfuggita, ma che sono di per sé "contro la guerra" e contro ogni imposizione; l'affermazione orgogliosa del proprio individualismo e del diritto di ognuno di fare ciò che gli pare... (continua)
Chuaigh mé chun aonaigh is dhíol mé mo bhó
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/4/2010 - 13:30
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I Come and Stand at Every Door

I Come and Stand at Every Door
The Great Silkie Of Sule Skerrie
# Child 113




L'antichissima ballata scozzese nella classica interpretazione di Joan Baez (da Joan Baez Ballad Book, vol. I, 1969). Testo: The Oxford Book Of Ballads, edited by Sir Arthur Quiller-Couch ("Q"), 1910; a sua volta ripreso da: Proceedings of the Society of Antiquaries of Scotland, I (1852), 86. Joan Baez, nella sua versione, si allontana in alcuni punti dalla pronuncia scozzese e non canta la strofa indicata tra [parentesi quadre].
Molto del grande successo di questa canzone, oltre all'emozionante testo di Nâzim Hikmet tradotto da Pete Seeger e interpretato dai Byrds, è dovuto alla melodia assolutamente unica, rielaborata (ma con nessuna modifica sostanziale) da quella dell'antica ballata scozzese The Great Silkie of Sule Skerrie. La seguente presentazione fu da me preparata nel 1988 per un Sito sulle Child Ballads; la riprendo per l'occasione.... (continua)
An earthly nourrice sits and sings,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/4/2009 - 22:21
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Complainte de la blanche biche

anonimo
Complainte de la blanche biche
[ca. XII secolo]
[appr. XIIème siècle]
Incisioni note:
- Tri Yann, Suite Gallaise, 1974

- Malicorne, Vox
- Véronique Chalot, La chanson de Provence - Antiche ballate francesi, Folkstudio Roma (poi CD omaggio con "Avvenimenti"), 1995
- Laurence Guillon & 3D
- Laurence Revey, Le creux des fées - Le cliot di tserafouin, 1999


LA BIANCA CERBIATTA: ALLE RADICI DELLA VIOLENZA FAMILIARE

La ballata che qui presentiamo, di provenienza bretone e da sempre facente parte del repertorio dei Malicorne e dei Tri Yann (ma è stata eseguita anche, con bravura, dalla franco-livornese Véronique Chalot in un oramai introvabile album pubblicato negli anni '90 dalla scomparsa rivista “Avvenimenti”, e da Laurence Guillon in una versione forse anteriore, accompagnata dalla ghironda che rende la ballata in tutta la sua bellezza), è con tutta probabilità tra le più antiche dell'intera tradizione francese.... (continua)
Celles qui vont au bois, c'est la mère et la fille,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/2/2009 - 14:35
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Song For Ye, Jacobites [Ye Jacobites By Name]

Song For Ye, Jacobites [Ye Jacobites By Name]
The original, "very anti-Jacobite" version of 1740, from Cantaria.
YE JACOBITES BY NAME
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/9/2007 - 00:42
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Er soudarded zo gùisket é ru [Ar soudarded zo gwisket e ruz]

Max Ar Fur
Er soudarded zo gùisket é ru [Ar soudarded zo gwisket e ruz]
[ca. 1880]
Scritta da Max Ar Fur
Skrevet gant Max Ar Fur
Written by Max Ar Fur
Musica / Sonerezh / Music: Tradizionale / Hengounel / Traditional
Poi divenuta canzone popolare bretone
Goude deuet da vezañ ur c'hanaouenn poblel
Then turned into a Breton folksong
Interpreti moderni / Jubennourien modern / Modern performers :
1. Gweltaz Ar Fur (Gildas Le Fur)
2. Soazig Kermabon ("Chant et Harpe Celtique", 1980; "Horizons Celtiques", 1997)
3. Gilles Servat (Album: Comme je voudrai!, 2000)

Si è visto finora, nel rifacimento della Sezione Bretone del sito, come le canzoni di coscritti occupino la place d'honneur tra quelle tradizionali. Questa, invece, è la canzone di un soldato, il soldato Ar Fur. «Ar Fur» significa «Il saggio» in bretone, ma non è una qualche sorta di soprannome: è un cognome assai diffuso (francesizzato in «Le Fur»). Non è un caso che il primo ad averla cantata... (continua)
Er soudarded zo gùisket é ru,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/9/2007 - 00:17
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Arthur Plantagenest

Arthur Plantagenest
A Middle English version by Riccardo Venturi.

La lingua usata potrebbe essere medio inglese dell'epoca, pur con qualche anacronismo.
ARÞUR PLANTAGENEST
(continua)
24/2/2006 - 19:17
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GUILLAUME SEZNEC: [4] L'Adieu

GUILLAUME SEZNEC: [4] L'Adieu
December 7, 2005
Saint Martin de Ré, 28 March, 1927.
(continua)
7/12/2005 - 23:53
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GUILLAUME SEZNEC: [3] Le Procès de Guillaume Seznec

GUILLAUME SEZNEC: [3] Le Procès de Guillaume Seznec
December 6/7, 2005
GUILLAUME SEZNEC’S TRIAL
(continua)
7/12/2005 - 18:21
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GUILLAUME SEZNEC: [2] Le Voyage

GUILLAUME SEZNEC: [2] Le Voyage
December 6/7, 2005
THE JOURNEY
(continua)
7/12/2005 - 00:38
Le CCG presentano uno dei loro impegni più importanti con l'inserimento e la traduzione integrale del ciclo di canzoni sulla vicenda di Guillaume Seznec, dall'album "Portraits" dei Tri Yann. La traduzione italiana è la prima mai effettuata in qualsiasi lingua.
Riccardo Venturi 4/12/2005 - 23:04
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An distro euz a Vro-Zaoz [Silvestik]

An distro euz a Vro-Zaoz [Silvestik]
LE RETOUR D'ANGLETERRE
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/12/2005 - 00:29




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