Autore Tri Yann
GUILLAUME SEZNEC: [5] Le Bagne
Sept avril, quittant Saint-Martin,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/12/2005 - 19:53
December 13, 2005
THE PENAL COLONY
(continua)
(continua)
GUILLAUME SEZNEC: [4] L'Adieu
[1995]
De l'album "Portraits"
From the album "Portraits"
Lettera di Guillaume Seznec alla moglie Marie-Jeanne
letta da Denis Seznec
A letter by Guillaume Seznec to his wife Marie-Jeanne
read by Denis Seznec
Telegramma di risposta della moglie
letto da Claudine Hunault
Marie-Janne’s reply telegram
read by Claudine Hunault
Condannato ai lavori forzati a vita alla Cajenna, Guillaume Seznec attende la partenza nel carcere duro di Saint Martin, sull’isola di Ré. Vi rimane oltre due anni e mezzo. La deportazione viene fissata per il 7 aprile 1927.
Il 28 marzo 1927 Guillaume Seznec scrive l’ultima lettera alla moglie dalla Francia. Una disperata lettera d’addio, che nell’album viene letta da suo nipote, Denis Seznec.
Ma è il breve telegramma di risposta della moglie, letto da Claudine Hunault, che dà veramente i brividi.
Guillaume Seznec non rivide mai più sua moglie. Marie-Jeanne... (continua)
De l'album "Portraits"
From the album "Portraits"
Lettera di Guillaume Seznec alla moglie Marie-Jeanne
letta da Denis Seznec
A letter by Guillaume Seznec to his wife Marie-Jeanne
read by Denis Seznec
Telegramma di risposta della moglie
letto da Claudine Hunault
Marie-Janne’s reply telegram
read by Claudine Hunault
Condannato ai lavori forzati a vita alla Cajenna, Guillaume Seznec attende la partenza nel carcere duro di Saint Martin, sull’isola di Ré. Vi rimane oltre due anni e mezzo. La deportazione viene fissata per il 7 aprile 1927.
Il 28 marzo 1927 Guillaume Seznec scrive l’ultima lettera alla moglie dalla Francia. Una disperata lettera d’addio, che nell’album viene letta da suo nipote, Denis Seznec.
Ma è il breve telegramma di risposta della moglie, letto da Claudine Hunault, che dà veramente i brividi.
Guillaume Seznec non rivide mai più sua moglie. Marie-Jeanne... (continua)
Saint Martin de Ré, Le 28 mars 1927
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/12/2005 - 18:55
Percorsi:
Dalle galere del mondo
3 dicembre 2005
Saint Martin de Ré, 28 marzo 1927
(continua)
(continua)
December 7, 2005
Saint Martin de Ré, 28 March, 1927.
(continua)
(continua)
GUILLAUME SEZNEC: [3] Le Procès de Guillaume Seznec
Dall’album « Portraits » [1995]
Canzone popolare bretone sul processo di Guillaume Seznec
Arrangiamento : Tri Yann 4 – Tri Yann 4 [1995]
Breton Folksong on Guillaume Seznec’s Trial
Arrangement : Tri Yann 4 – Tri Yann 4 [1995]
Quémeneur scompare senza lasciare traccia. Il misterioso caso « monta », e pur non sussistendo nessuna prova precisa (e neppure il minimo indizio o testimonianza), Guillaume Seznec viene arrestato per l’omicidio di un uomo di cui non si è neppure ritrovato il cadavere. I bretoni sono malvisti (e in tutta la vicenda si avverte decisamente l’odio e il pregiudizio), e le indagini poliziesche vengono condotte in modo allucinante. Si arriva al processo davanti alla Corte d’Assise di Quimper, un giudizio per omicidio di primo grado che allora, in Francia, prevedeva una sentenza inappellabile. Il processo si svolge in un’atmosfera da incubo e carica di tensione e violenza... (continua)
Canzone popolare bretone sul processo di Guillaume Seznec
Arrangiamento : Tri Yann 4 – Tri Yann 4 [1995]
Breton Folksong on Guillaume Seznec’s Trial
Arrangement : Tri Yann 4 – Tri Yann 4 [1995]
Quémeneur scompare senza lasciare traccia. Il misterioso caso « monta », e pur non sussistendo nessuna prova precisa (e neppure il minimo indizio o testimonianza), Guillaume Seznec viene arrestato per l’omicidio di un uomo di cui non si è neppure ritrovato il cadavere. I bretoni sono malvisti (e in tutta la vicenda si avverte decisamente l’odio e il pregiudizio), e le indagini poliziesche vengono condotte in modo allucinante. Si arriva al processo davanti alla Corte d’Assise di Quimper, un giudizio per omicidio di primo grado che allora, in Francia, prevedeva una sentenza inappellabile. Il processo si svolge in un’atmosfera da incubo e carica di tensione e violenza... (continua)
Écoutez jeunes gens,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/12/2005 - 17:38
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Dalle galere del mondo
3 dicembre 2005
IL PROCESSO DI GUILLAUME SEZNEC
(continua)
(continua)
December 6/7, 2005
GUILLAUME SEZNEC’S TRIAL
(continua)
(continua)
GUILLAUME SEZNEC: [2] Le Voyage
[1995]
Dall’album « Portraits »
From the album "Portraits"
Tri Yann 4 – Tri Yann 4
La serie di canzoni dedicate alla vicenda di Guillaume Seznec inizia con il resoconto del viaggio di Seznec e Quémeneur, il 25 maggio 1923, durante il quale Quémeneur scomparirà senza essere mai più rivisto. Una cronaca quasi giornalistica degli avvenimenti su un ritmo quasi scanzonato e indiavolato, che non lascia presagire il prosieguo dei tragici avvenimenti…la protagonista assoluta della canzone è anzi la vecchia Cadillac che cade a pezzi. Una tragedia orribile nata in un’occasione banale, quotidiana.
The song cycle begins with a song relating Seznec and Quémeneur’s journey, on Mary 25, 1923, on which Quémeneur disappeared without leaving any trace. A true reportage song written and performed by Tri Yann to a vivid and unconventional tune which does not presage tragedy…in fact, the true protagonist of the song is the old and wrecked Cadillac. A horrible tragedy arising from everyday’s matter.
Dall’album « Portraits »
From the album "Portraits"
Tri Yann 4 – Tri Yann 4
La serie di canzoni dedicate alla vicenda di Guillaume Seznec inizia con il resoconto del viaggio di Seznec e Quémeneur, il 25 maggio 1923, durante il quale Quémeneur scomparirà senza essere mai più rivisto. Una cronaca quasi giornalistica degli avvenimenti su un ritmo quasi scanzonato e indiavolato, che non lascia presagire il prosieguo dei tragici avvenimenti…la protagonista assoluta della canzone è anzi la vecchia Cadillac che cade a pezzi. Una tragedia orribile nata in un’occasione banale, quotidiana.
The song cycle begins with a song relating Seznec and Quémeneur’s journey, on Mary 25, 1923, on which Quémeneur disappeared without leaving any trace. A true reportage song written and performed by Tri Yann to a vivid and unconventional tune which does not presage tragedy…in fact, the true protagonist of the song is the old and wrecked Cadillac. A horrible tragedy arising from everyday’s matter.
L’allumage est malade, le moteur a des ratés,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/12/2005 - 16:42
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GUILLAUME SEZNEC: [1] Introduction
Con questa introduzione iniziamo la ricopiatura (in quanto, in generale, è impossibile reperire le parole delle canzoni in rete per motivi che non stiamo a spiegare) dei testi che compongono quella che senz’altro è una delle più importanti composizioni dei Tri Yann : la serie di canzoni, tutte tratte dall’album « Portraits » (1995) dedicate alla triste, complicata e terribile vicenda di Guillaume Seznec, che non solo fece epoca al momento stesso degli eventi, ma che ha avuto ripercussioni sulla « giustizia » francese fino ai giorni nostri. La legge, votata nel 1989 ( !) dal parlamento francese, che permette finalmente la revisione dei processi in Assise e che dovrebbe evitare il ripetersi di errori giudiziari come quello di cui fu vittima il protagonista di questa storia, è stata chiamata « Legge Seznec », segno di quanto la vicenda, che divise la Francia in modo del tutto simile all’Affare... (continua)
GUILLAUME SEZNEC
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/12/2005 - 14:08
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GUILLAUME SEZNEC: [7] Seznec est innocent!
[1932]
Dall'album "Portraits" dei Tri Yann [1995]
From the Tri Yann’s album « Portraits » [1995]
Testo bretone e adattamento francese di François Stéphan (« Eostik Kreisker »)
Interpretata da M.me Castel, figlia dell’autore
Pianola suonata da Bernard Baudriller
Breton lyrics and French adaptation by François Stéphan (« Eostik Kreisker »)
Performed by M.me Castel, author’s daughter
Pianola accompaniment by Bernard Baudriller
Tra le numerose persone che, dopo la sua condanna e la sua deportazione, svolsero una grande attività in Bretagna in favore di Guillaume Seznec, figura il giovane poeta François Stéphan, di Saint-Pol-de-Léon, che si firmava con lo pseudonimo di « Eostik Kreisker » (ovvero « Usignolo del Kreisker » -Il Kreisker, in bretone « centro città », è un celebre campanile in pieno centro di Saint-Pol-de-Léon).
Nel 1932, all’età di 28 anni, compone una canzone in lingua... (continua)
Dall'album "Portraits" dei Tri Yann [1995]
From the Tri Yann’s album « Portraits » [1995]
Testo bretone e adattamento francese di François Stéphan (« Eostik Kreisker »)
Interpretata da M.me Castel, figlia dell’autore
Pianola suonata da Bernard Baudriller
Breton lyrics and French adaptation by François Stéphan (« Eostik Kreisker »)
Performed by M.me Castel, author’s daughter
Pianola accompaniment by Bernard Baudriller
Tra le numerose persone che, dopo la sua condanna e la sua deportazione, svolsero una grande attività in Bretagna in favore di Guillaume Seznec, figura il giovane poeta François Stéphan, di Saint-Pol-de-Léon, che si firmava con lo pseudonimo di « Eostik Kreisker » (ovvero « Usignolo del Kreisker » -Il Kreisker, in bretone « centro città », è un celebre campanile in pieno centro di Saint-Pol-de-Léon).
Nel 1932, all’età di 28 anni, compone una canzone in lingua... (continua)
Seznec est innocent !
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/12/2005 - 23:00
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Il testo originale bretone della canzone, pubblicato nel 1932 su foglio volante con lo pseudonimo di "Eostik Kreisker":
JUSTIZ EVIT SEZNEC !
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/12/2005 - 23:02
5 dicembre 2005
SEZNEC E’ INNOCENTE !
(continua)
(continua)
Le CCG presentano uno dei loro impegni più importanti con l'inserimento e la traduzione integrale del ciclo di canzoni sulla vicenda di Guillaume Seznec, dall'album "Portraits" dei Tri Yann. La traduzione italiana è la prima mai effettuata in qualsiasi lingua.
Riccardo Venturi 4/12/2005 - 23:04
GUILLAUME SEZNEC: [6] La Délivrance
[1995]
Dall’album « Portraits »
From the album "Portraits"
Canzone popolare bretone
Arrangiamento : Tri Yann 4 (1995)
Breton folksong arranged by Tri Yann 4 (1995)
Italiano
English
È il 1946 : a quasi ventidue anni dalla condanna, diciannove dei quali passati nei terribili bagni penali della Guyana, appare oramai chiaro a tutti che Guillaume Seznec è stato vittima di un clamoroso errore giudiziario. Ma la giustizia francese non ammette di poter avere sbagliato, e sebbene Seznec abbia sempre rifiutato categoricamente di chiederla, il generale De Gaulle gli concede la grazia, il 2 febbraio dello stesso anno. Ma il provvedimento resta a lungo inoperativo : Seznec deve passare ancora un anno e mezzo in Guyana prima che venga effettivamente rilasciato, il 23 giugno 1947.
In Bretagna l’emozione è enorme. Guillaume Seznec, divenuto il simbolo di tutte le ingiustizie patite dai bretoni,... (continua)
Dall’album « Portraits »
From the album "Portraits"
Canzone popolare bretone
Arrangiamento : Tri Yann 4 (1995)
Breton folksong arranged by Tri Yann 4 (1995)
Italiano
English
È il 1946 : a quasi ventidue anni dalla condanna, diciannove dei quali passati nei terribili bagni penali della Guyana, appare oramai chiaro a tutti che Guillaume Seznec è stato vittima di un clamoroso errore giudiziario. Ma la giustizia francese non ammette di poter avere sbagliato, e sebbene Seznec abbia sempre rifiutato categoricamente di chiederla, il generale De Gaulle gli concede la grazia, il 2 febbraio dello stesso anno. Ma il provvedimento resta a lungo inoperativo : Seznec deve passare ancora un anno e mezzo in Guyana prima che venga effettivamente rilasciato, il 23 giugno 1947.
In Bretagna l’emozione è enorme. Guillaume Seznec, divenuto il simbolo di tutte le ingiustizie patite dai bretoni,... (continua)
Grande nouvelle en Bretagne :
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/12/2005 - 01:44
Percorsi:
Dalle galere del mondo
eseguita il 13 aprile 2005
dalla mailing list "Triyannetc"
dalla mailing list "Triyannetc"
LA LIBERAZIONE
(continua)
(continua)
An distro euz a Vro-Zaoz [Silvestik]
[origine: XI secolo]
Tra le poche antiche ballate popolari che ancora adesso conservano un po' di "attualità", malgrado l'evoluzione della mentalità urbana e l'eliminazione di ogni elemento soprannaturale, quelle che parlano di episodi militari e di guerra occupano un posto privilegiato. Quasi invariabilmente, sono canzoni fortemente contrarie alla guerra, al militarismo e ai suoi atteggiamenti, eredità anacronistica del Medio Evo e addirittura dell'antichità. La storia del soldato Silvestik (o "Silvestrig", cioè "piccolo Silvestro"), cavaliere bretone e mercenario di Guglielmo il Conquistatore (che aveva promesso molto denaro e il saccheggio libero dell'Inghilterra a coloro che lo avessero accompagnato nella sua conquista) è forse la più nota leggenda di Bretagna.
Questa terribile e lugubre ballata, pubblicata nel Barzaz Breizh (la raccolta di poesia e canti popolari bretoni effettuata... (continua)
Tra le poche antiche ballate popolari che ancora adesso conservano un po' di "attualità", malgrado l'evoluzione della mentalità urbana e l'eliminazione di ogni elemento soprannaturale, quelle che parlano di episodi militari e di guerra occupano un posto privilegiato. Quasi invariabilmente, sono canzoni fortemente contrarie alla guerra, al militarismo e ai suoi atteggiamenti, eredità anacronistica del Medio Evo e addirittura dell'antichità. La storia del soldato Silvestik (o "Silvestrig", cioè "piccolo Silvestro"), cavaliere bretone e mercenario di Guglielmo il Conquistatore (che aveva promesso molto denaro e il saccheggio libero dell'Inghilterra a coloro che lo avessero accompagnato nella sua conquista) è forse la più nota leggenda di Bretagna.
Questa terribile e lugubre ballata, pubblicata nel Barzaz Breizh (la raccolta di poesia e canti popolari bretoni effettuata... (continua)
Etre parrez Pouldergat ha parrez Plouare
(continua)
(continua)
La ballade nord-irlandaise
[1991]
Paroles de Renaud Séchan
Musique: trad. britannique (The Water Is Wide)
Album: "Marchand de cailloux"
Testo di Renaud Séchan
Musica: arrangiamento del motivo tradizionale The Water Is Wide.
Album: "Marchand de cailloux"
The Water is Wide, sull'aria della quale Renaud ha scritto la sua "Ballade nord-irlandaise", è uno dei motivi della tradizione celtica più noti in assoluto (è probabilmente originario della Cornovaglia, anche se alcuni lo considerano di origine scozzese ed è testimoniato vastamente nella tradizione americana). Risale quasi certamente all'epoca elisabettiana, ed è stato -nel testo originale- interpretato da artisti del calibro di Bob Dylan, Joan Baez e Brenda Wooton. E' stato tradotto in francese da Graeme Allwright (con il titolo La mer est immense). Ne ha fornito anche un'adattamento in lingua bretone Gilles Servat, intitolato Divent an dour, eseguito dai Tri Yann nell'album "Marines" (2003).
Paroles de Renaud Séchan
Musique: trad. britannique (The Water Is Wide)
Album: "Marchand de cailloux"
Testo di Renaud Séchan
Musica: arrangiamento del motivo tradizionale The Water Is Wide.
Album: "Marchand de cailloux"
The Water is Wide, sull'aria della quale Renaud ha scritto la sua "Ballade nord-irlandaise", è uno dei motivi della tradizione celtica più noti in assoluto (è probabilmente originario della Cornovaglia, anche se alcuni lo considerano di origine scozzese ed è testimoniato vastamente nella tradizione americana). Risale quasi certamente all'epoca elisabettiana, ed è stato -nel testo originale- interpretato da artisti del calibro di Bob Dylan, Joan Baez e Brenda Wooton. E' stato tradotto in francese da Graeme Allwright (con il titolo La mer est immense). Ne ha fornito anche un'adattamento in lingua bretone Gilles Servat, intitolato Divent an dour, eseguito dai Tri Yann nell'album "Marines" (2003).
J'ai voulu planter un oranger
(continua)
(continua)
DIVENT AN DOUR - La versione bretone di "The Water is Wide" di Gilles Servat interpretata dai Tri Yann nell'album Marines:
Divent an dour n'hellan ket treuziñ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo venturi 3/10/2005 - 11:19
Sein 1940
[2003]
Paroles de Jean-Louis Jossic et Jean Chocun
Testo di Jean-Louis Jossic e Jean Chocun
Musica: Tradizionale gallese
Musique: Traditionnelle galloise
Una canzone tratta album dei Tri Yann, "Marines", del 2003. Racconta un episodio purtroppo semisconosciuto della storia francese della seconda guerra mondiale.
Dal 19 giugno 1940 alla fine del mese, rispondendo all' "Appello di Londra" del 18 giugno, tutti gli uomini validi della piccola isola di Sein, in Bretagna (il braccio di mare che la separa dal continente, il "raz de Sein", è noto per essere uno dei più tempestosi e pericolosi dell'oceano Atlantico), la lasciarono sui loro battelli ("Roanez ar Mor", "Ar Zenith", "Roanez ar Peoc'h", cioè: "Regina del mare", "Zenith", "Regina della pace"...) per il "Bro Saoz", il "paese dei Sassoni" (ovvero l'Inghilterra). Alla fine, furono quasi 150 isolani di Sein che raggiunsero De Gaulle... (continua)
Paroles de Jean-Louis Jossic et Jean Chocun
Testo di Jean-Louis Jossic e Jean Chocun
Musica: Tradizionale gallese
Musique: Traditionnelle galloise
Una canzone tratta album dei Tri Yann, "Marines", del 2003. Racconta un episodio purtroppo semisconosciuto della storia francese della seconda guerra mondiale.
Dal 19 giugno 1940 alla fine del mese, rispondendo all' "Appello di Londra" del 18 giugno, tutti gli uomini validi della piccola isola di Sein, in Bretagna (il braccio di mare che la separa dal continente, il "raz de Sein", è noto per essere uno dei più tempestosi e pericolosi dell'oceano Atlantico), la lasciarono sui loro battelli ("Roanez ar Mor", "Ar Zenith", "Roanez ar Peoc'h", cioè: "Regina del mare", "Zenith", "Regina della pace"...) per il "Bro Saoz", il "paese dei Sassoni" (ovvero l'Inghilterra). Alla fine, furono quasi 150 isolani di Sein che raggiunsero De Gaulle... (continua)
Mille neuf cent quarante à la fin de juin,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
Il testo del canto gallese da cui è tratta la musica della canzone:
(Dalla pagina è possibile ascoltare il file .MIDI).
(Dalla pagina è possibile ascoltare il file .MIDI).
LLONGAU CAERNARFON
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/9/2005 - 01:12
English literal version
THE SHIPS OF CAERNARFON
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/9/2005 - 01:13
La Geste de Sarajevo
Un estratto della canzone (oltre 1 minuto) può essere scaricato dalla Page du Pélégrin.
I Tri Yann, questo straordinario gruppo nantese-bretone con il quale già più volte abbiamo avuto a che fare nelle “CCG”, ha tra le sue specialità quella che potremmo chiamare la “rielaborazione” di antichi testi tradizionali. Non delle parodie, ma delle vere e proprie riscritture che, in fondo, ci fanno vedere davvero bene quanto attuali siano certi testi popolari medievali o rinascimentali.
La seguente canzone proviene dall’album "Le Pélégrin", del 2000, un “concept album” incentrato sul pellegrinaggio-viaggio picaresco di Ian Angus dall’Irlanda a Santiago de Compostela, costruito sia su testi tradizionali irlandesi, bretoni, scozzesi e galleghi che su composizioni originali. Solo che il “pellegrinaggio” si svolge ai nostri tempi. Il testo è stato comunque –e volutamente- mantenuto come una mistura... (continua)
I Tri Yann, questo straordinario gruppo nantese-bretone con il quale già più volte abbiamo avuto a che fare nelle “CCG”, ha tra le sue specialità quella che potremmo chiamare la “rielaborazione” di antichi testi tradizionali. Non delle parodie, ma delle vere e proprie riscritture che, in fondo, ci fanno vedere davvero bene quanto attuali siano certi testi popolari medievali o rinascimentali.
La seguente canzone proviene dall’album "Le Pélégrin", del 2000, un “concept album” incentrato sul pellegrinaggio-viaggio picaresco di Ian Angus dall’Irlanda a Santiago de Compostela, costruito sia su testi tradizionali irlandesi, bretoni, scozzesi e galleghi che su composizioni originali. Solo che il “pellegrinaggio” si svolge ai nostri tempi. Il testo è stato comunque –e volutamente- mantenuto come una mistura... (continua)
Où est conté à Ian, à son arrivée en Petite Bretagne, le terme vrai de la vie d'un soldat de l'ONU envoyé a Sarajevo.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
Vorrei ringraziare Riccardo Venturi per la sua traduzione in italiano che mi ha aiutato molto.
JUNAČKI DJELOVI SARAJEVA
(continua)
(continua)
inviata da Monia 6/9/2005 - 20:44
Sono io che ringrazio te, Monia. E la tua traduzione va dritta dritta sulla mailing list dei Tri Yann, cui partecipano i Tri Yann stessi.
Riccardo Venturi 7/9/2005 - 00:36
Les pailles d'or brisées
[1990]
testo e musica di Jean-Louis Jossic
dall'album "Belle et rebelle"
lyrics and music by Jean-Louis Jossic
from the LP “Belle et rebelle”
paroles et musique de Jean-Louis Jossic
de l’album “Belle et rebelle”
Una canzone contro la guerra, ma anche una (bellissima) canzone d'amore. La canzone è in forma di lettera ed è basata sulla corrispondenza, autentica, scritta da una giovane operaia del famoso biscottificio Lefèvre-Utile (la ben nota "LU" ancora esistente e sul mercato, anche in Italia: suoi sono ad esempio i biscotti "Tuc"...) di Nantes al marito in guerra sul fronte delle Ardenne, durante la prima guerra mondiale; la mobilitazione, la primavera del 1915, e i terribili inverni del '16 e del '17. Per la cronaca, l'operaia si chiamava Marie Dalvic, e suo marito Pierre tornò fortunatamente dalla guerra ferito, ma vivo. Tanti vecchi abitanti di Nantes si ricordavano dei profumi... (continua)
testo e musica di Jean-Louis Jossic
dall'album "Belle et rebelle"
lyrics and music by Jean-Louis Jossic
from the LP “Belle et rebelle”
paroles et musique de Jean-Louis Jossic
de l’album “Belle et rebelle”
Una canzone contro la guerra, ma anche una (bellissima) canzone d'amore. La canzone è in forma di lettera ed è basata sulla corrispondenza, autentica, scritta da una giovane operaia del famoso biscottificio Lefèvre-Utile (la ben nota "LU" ancora esistente e sul mercato, anche in Italia: suoi sono ad esempio i biscotti "Tuc"...) di Nantes al marito in guerra sul fronte delle Ardenne, durante la prima guerra mondiale; la mobilitazione, la primavera del 1915, e i terribili inverni del '16 e del '17. Per la cronaca, l'operaia si chiamava Marie Dalvic, e suo marito Pierre tornò fortunatamente dalla guerra ferito, ma vivo. Tanti vecchi abitanti di Nantes si ricordavano dei profumi... (continua)
Un mois à peine que le train t'a enlevé
(continua)
(continua)
English version by Riccardo Venturi
27 giugno / June 27, 2005
27 giugno / June 27, 2005
CRUMBLED PAILLES D’OR
(continua)
(continua)
Gwalldaol
Dall'album Arabat dekoniñ nemestra.
Nella canzone si fa riferimento all'episodio del campo di concentramento di Conlie, nella Sarthe, che forma l'argomento della canzone dei Tri Yann Kerfank 1870.
Testo e versione francese erano ripresi dal sito ufficiale del gruppo, che risulta attualmente bloccato. Attiva soltanto la pagina MySpace.
Testo e versione francese erano ripresi dal sito ufficiale del gruppo, che risulta attualmente bloccato. Attiva soltanto la pagina MySpace.
- Penaos emañ ar bed hiziv ?
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 31/3/2005 - 19:43
Trois matelots
[1985]
Dall'album "Mistral Gagnant"
Nelle canzoni popolari e tradizionali francesi, specialmente bretoni, il motivo dei "Tre marinai" è diffusissimo: si veda ad esempio la celebre "Tri martelod" portata al successo da Alan Stivell e dai Tri Yann. Il ragazzaccio Renaud, nel 1985 (nell'album "Mistral Gagnant") ne diede la consueta ...reinterpretazione, ovviamente liberissima!
(Riccardo Venturi)
Dall'album "Mistral Gagnant"
Nelle canzoni popolari e tradizionali francesi, specialmente bretoni, il motivo dei "Tre marinai" è diffusissimo: si veda ad esempio la celebre "Tri martelod" portata al successo da Alan Stivell e dai Tri Yann. Il ragazzaccio Renaud, nel 1985 (nell'album "Mistral Gagnant") ne diede la consueta ...reinterpretazione, ovviamente liberissima!
(Riccardo Venturi)
Nous étions trois jeunes matelots
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/3/2005 - 21:55
La complainte de Louis-Marie Jossic
[2003]
Musica di Patrick Ewen
dall'album "Marines"
Ultimo grande vascello di linea in legno, varato nel 1855, il trialbero "La Bretagne" fu presto superato dagli sviluppi della guerra moderna e la sua missione più memorabile fu quella di accogliere a bordo, nel 1858, Napoleone III, l'imperatrice Eugenia e la Regina Vittoria in visita ufficiale. A partire dal 1865, la nave fu messa alla fonda nella rada di Brest e divenne la nave-scuola della marina militare francese.
Le giornate a bordo erano terribili per le reclute. E' senz'altro a bordo del "Bretagne" che fu composta, da uno dei suoi "ospiti", la famosa "Triste vie du matelot", severamente proibita dalla marina francese esattamente come, nell'esercito, un secolo dopo fu vietato il canto del Déserteur di Boris Vian.
Louis-Marie Jossic, nato a Lavau-sur-Loire nel 1859, fece il suo apprendistato di marinaio a bordo del "Bretagne" nel... (continua)
Musica di Patrick Ewen
dall'album "Marines"
Ultimo grande vascello di linea in legno, varato nel 1855, il trialbero "La Bretagne" fu presto superato dagli sviluppi della guerra moderna e la sua missione più memorabile fu quella di accogliere a bordo, nel 1858, Napoleone III, l'imperatrice Eugenia e la Regina Vittoria in visita ufficiale. A partire dal 1865, la nave fu messa alla fonda nella rada di Brest e divenne la nave-scuola della marina militare francese.
Le giornate a bordo erano terribili per le reclute. E' senz'altro a bordo del "Bretagne" che fu composta, da uno dei suoi "ospiti", la famosa "Triste vie du matelot", severamente proibita dalla marina francese esattamente come, nell'esercito, un secolo dopo fu vietato il canto del Déserteur di Boris Vian.
Louis-Marie Jossic, nato a Lavau-sur-Loire nel 1859, fece il suo apprendistato di marinaio a bordo del "Bretagne" nel... (continua)
Comme un goéland seul dans la tempête,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/11/2004 - 23:09
IL LAMENTO DI LOUIS-MARIE JOSSIC
(continua)
(continua)
Le tourdion des manants
[Trad. XVI siècle]
Dall'album "Belle et Rebelle" (1990)
Un'antica canzone sulle rivolte contadine antinobiliari in Bretagna, nel XVII secolo; i versi risentono di una tradizione poetica anteriore, in primis a Jehan Meschinot (in nota un piccolo glossario di termini desueti).
Nel XVII secolo, la Bretagna è una regione generalmente ricca e prospera; ma Colbert, il famoso ministro delle finanze di Luigi XIV, impone nuove tasse e balzelli provocando un enorme scontento nella popolazione. Guidati da Sébastien Le Balp, i contadini bretoni si ribellano organizzando quella che sarà poi nota, spregiativamente, come jacquerie de Bretagne; seguono, nel 1645, le rivolte cittadine a Rennes, Nantes e St.Malo, che si estendono a tutta la regione (Bassa Bretagna, Pays Bigouden, Trégor, Cornovaglia Bretone, Poher). Vengono assaltati i castelli, e diversi aristocratici vengono trucidati. La reazione della monarchia francese è terribile: in Bretagna vengono inviati i dragoni del Re, che reprimono la rivolta nel sangue.
Dall'album "Belle et Rebelle" (1990)
Un'antica canzone sulle rivolte contadine antinobiliari in Bretagna, nel XVII secolo; i versi risentono di una tradizione poetica anteriore, in primis a Jehan Meschinot (in nota un piccolo glossario di termini desueti).
Nel XVII secolo, la Bretagna è una regione generalmente ricca e prospera; ma Colbert, il famoso ministro delle finanze di Luigi XIV, impone nuove tasse e balzelli provocando un enorme scontento nella popolazione. Guidati da Sébastien Le Balp, i contadini bretoni si ribellano organizzando quella che sarà poi nota, spregiativamente, come jacquerie de Bretagne; seguono, nel 1645, le rivolte cittadine a Rennes, Nantes e St.Malo, che si estendono a tutta la regione (Bassa Bretagna, Pays Bigouden, Trégor, Cornovaglia Bretone, Poher). Vengono assaltati i castelli, e diversi aristocratici vengono trucidati. La reazione della monarchia francese è terribile: in Bretagna vengono inviati i dragoni del Re, che reprimono la rivolta nel sangue.
Gourmandons en jour et nuyt
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/11/2004 - 18:23
GLOSSAIRE DE TERMES ANCIENS ET RARES:
Montjoyes : monceaux
Dès que fine le convis : dès que s'achève le festin
Briches : miettes
Viné : mis en tonneaux
Aprez le joule temps : après la jeunesse
L'yre : la tristesse
Resjoyent les jouvancelles, ancelles : réjouissent les jeunes filles et les servantes
Boutent liesse : donnent de la joie
Amons à nostre appetit : aimons à notre gré
Roberies : vols, brigandages
Maraudes : coquines, drôlesses
Ribaudes : débauchées
Barats : tromperies
Diffame : deshonneur
S'esbat : se bat
Gentil : de bonne naissance
Oppresse : souffrance, douleur
Molestes : tourments
Chevances : fortunes, biens
Nous les mettrons à chief : nous y mettrons fin
Montjoyes : monceaux
Dès que fine le convis : dès que s'achève le festin
Briches : miettes
Viné : mis en tonneaux
Aprez le joule temps : après la jeunesse
L'yre : la tristesse
Resjoyent les jouvancelles, ancelles : réjouissent les jeunes filles et les servantes
Boutent liesse : donnent de la joie
Amons à nostre appetit : aimons à notre gré
Roberies : vols, brigandages
Maraudes : coquines, drôlesses
Ribaudes : débauchées
Barats : tromperies
Diffame : deshonneur
S'esbat : se bat
Gentil : de bonne naissance
Oppresse : souffrance, douleur
Molestes : tourments
Chevances : fortunes, biens
Nous les mettrons à chief : nous y mettrons fin
Before Ireland Can Go Free
Da una poesia di Sean O'Casey (1916)
Traduzione francese di Jean-Louis Jossic
Dall'album "Tri Yann an Naoned" (1972)
Il brano che introduce "Song For Ye, Jacobites [Ye Jacobites By Name]" è tratto da Drums under the window (Tamburi sotto la finestra) del poeta irlandese Sean O'Casey. Ancora una volta siamo alla Easter Rising del 23/24 aprile 1916. Nell'album, Jean Louis Jossic legge la sua traduzione francese sull'aria di un motivo popolare irlandese. Ne riportiamo prima il testo originale inglese e poi la traduzione.
Sean O'Casey, a child of the Dublin slums, was born in 1880 to a Protestant family. He had a grim childhood of poverty, poor eyesight, and ill health. Although a chronic eye disease forced him to stay away from school because of his eye treatments, his passion for learning stayed with him. In his youth he read widely in the classics and in the Bible, and at 84 he was learning... (continua)
Traduzione francese di Jean-Louis Jossic
Dall'album "Tri Yann an Naoned" (1972)
Il brano che introduce "Song For Ye, Jacobites [Ye Jacobites By Name]" è tratto da Drums under the window (Tamburi sotto la finestra) del poeta irlandese Sean O'Casey. Ancora una volta siamo alla Easter Rising del 23/24 aprile 1916. Nell'album, Jean Louis Jossic legge la sua traduzione francese sull'aria di un motivo popolare irlandese. Ne riportiamo prima il testo originale inglese e poi la traduzione.
Sean O'Casey, a child of the Dublin slums, was born in 1880 to a Protestant family. He had a grim childhood of poverty, poor eyesight, and ill health. Although a chronic eye disease forced him to stay away from school because of his eye treatments, his passion for learning stayed with him. In his youth he read widely in the classics and in the Bible, and at 84 he was learning... (continua)
In the battle's prologue
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/11/2004 - 16:45
Percorsi:
I conflitti Irlandesi
AVANT QUE L'IRLANDE NE SOIT LIBRE
(continua)
(continua)
Prince qu'en mains tenez
[tradizionale XV sec.]
Dall'album "La découverte ou l'ignorance" (1976).
Il testo della canzone è tratto dall'opera del poeta Jean Meschinot, "Les lunettes des princes", ove egli denuncia lo sfuttamento della miseria del popolo, le violenza, la disuguaglianza, l'ingiustizia e la corruzione dei grandi.
Nato a Nantes nel 1420, Meschinot fu Maître d'Hôtel del duca Francesco II e di sua figlia Anna. Morì nel 1491, anno del matrimonio forzato della giovane duchessa con Carlo VIII.
Una curiosità: la musica è tratta da un brano tradizionale occitano, Sòm fora de la misèro, che fa parte anche del repertorio dei Troubaires de Coumboscuro.
JE(H)AN MESCHINOT
d'après fr.wikipedia
Jean Meschinot (1420-1491) est un poète breton de langue française à la cour des ducs de Bretagne. Il est né aux Mortiers, environ 30 kilomètres au nord de Nantes, capitale du duché, et était issu de la petite noblesse.
Écuyer... (continua)
Dall'album "La découverte ou l'ignorance" (1976).
Il testo della canzone è tratto dall'opera del poeta Jean Meschinot, "Les lunettes des princes", ove egli denuncia lo sfuttamento della miseria del popolo, le violenza, la disuguaglianza, l'ingiustizia e la corruzione dei grandi.
Nato a Nantes nel 1420, Meschinot fu Maître d'Hôtel del duca Francesco II e di sua figlia Anna. Morì nel 1491, anno del matrimonio forzato della giovane duchessa con Carlo VIII.
Una curiosità: la musica è tratta da un brano tradizionale occitano, Sòm fora de la misèro, che fa parte anche del repertorio dei Troubaires de Coumboscuro.
JE(H)AN MESCHINOT
d'après fr.wikipedia
Jean Meschinot (1420-1491) est un poète breton de langue française à la cour des ducs de Bretagne. Il est né aux Mortiers, environ 30 kilomètres au nord de Nantes, capitale du duché, et était issu de la petite noblesse.
Écuyer... (continua)
Vous qu'en main tenez tous votre peuple
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/11/2004 - 03:57
Pelot d'Hennebont
[Trad. XVII-XVIII secolo; rielaborazione di Bernard Baudriller]
Dall'album "Suite Gallaise" [1974]
La canzone è originaria di Betton, paese a nord di Rennes (nel dipartimento dell'Ille-et-Vilaine [35]). L'antica città di Hennebont (in bretone: Henbont, da Hen Pont "Ponte Vecchio", oppure forse da Hent [er] Pont "Strada del ponte") si trova però in Bassa Bretagna (di lingua bretone), nel dipartimento del Morbihan.
"C'est l'histoire du petit soldat breton Pelot, qui écrit à sa mère une lettre pleine d'amour, d'orgueil, d'expressions en patois et de fautes d'ortographe...en effet, le français n'était peut-être pas sa langue maternelle. Une chanson vraiment émouvante."
E' la storia del soldatino bretone Pelot, che scrive alla madre una lettera piena d'amore, di orgogli, di espressioni in dialetto e di errori di ortografia...ma, in effetti, il francese non era forse la sua lingua materna.... (continua)
Dall'album "Suite Gallaise" [1974]
La canzone è originaria di Betton, paese a nord di Rennes (nel dipartimento dell'Ille-et-Vilaine [35]). L'antica città di Hennebont (in bretone: Henbont, da Hen Pont "Ponte Vecchio", oppure forse da Hent [er] Pont "Strada del ponte") si trova però in Bassa Bretagna (di lingua bretone), nel dipartimento del Morbihan.
"C'est l'histoire du petit soldat breton Pelot, qui écrit à sa mère une lettre pleine d'amour, d'orgueil, d'expressions en patois et de fautes d'ortographe...en effet, le français n'était peut-être pas sa langue maternelle. Une chanson vraiment émouvante."
E' la storia del soldatino bretone Pelot, che scrive alla madre una lettera piena d'amore, di orgogli, di espressioni in dialetto e di errori di ortografia...ma, in effetti, il francese non era forse la sua lingua materna.... (continua)
Ma chère maman je vous écris
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/11/2004 - 15:29
Nella traduzione si cerca di riprodurre gli errori e i dialettismi dell'originale.
PELOT DI HENNEBONT
(continua)
(continua)
Galvadeg en tri kant mil soudard
Tradizionale bretone [XVIII sec.]
Dall'album "La découverte ou l'ignorance" (1976)
Dall'album "La découverte ou l'ignorance" (1976)
Riprendo la presentazione della canzone dall'album:
"Les paroles de cette chanson, mises sur un air de cantique expriment le refus de la conscription des paysans du centre de la Basse-Bretagne.
L'histoire officielle décrit souvent la chouannerie comme une réaction monarchiste et catholique à la Révolution, soulèvement populaire monté par quelques nobliaux et trafiquants de sel.
La chouannerie est en fait le détournement de la réponse populaire armoricaine à l'ordre de levée d'une armée de 300.000 hommes lancé par la convention en 1793, alors que les Bretons avaient déjà mal accepté l'autoritarisme des nouvelles administrations cristallisé par la constitution civile du clergé.
Les motifs réels de la révolte sont clairement inscrits dans les manifestes des paysans insurgés à l'ouest de Nantes : refus de la conscription et de la livraison à l'armée de bêtes et du matériel nécessaires au travail de la terre, exigence de la liberté de culte."
"Les paroles de cette chanson, mises sur un air de cantique expriment le refus de la conscription des paysans du centre de la Basse-Bretagne.
L'histoire officielle décrit souvent la chouannerie comme une réaction monarchiste et catholique à la Révolution, soulèvement populaire monté par quelques nobliaux et trafiquants de sel.
La chouannerie est en fait le détournement de la réponse populaire armoricaine à l'ordre de levée d'une armée de 300.000 hommes lancé par la convention en 1793, alors que les Bretons avaient déjà mal accepté l'autoritarisme des nouvelles administrations cristallisé par la constitution civile du clergé.
Les motifs réels de la révolte sont clairement inscrits dans les manifestes des paysans insurgés à l'ouest de Nantes : refus de la conscription et de la livraison à l'armée de bêtes et du matériel nécessaires au travail de la terre, exigence de la liberté de culte."
Chéleuet tud iaouank hag er ré goh eué,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/11/2004 - 04:01
LA LEVA DEI TRECENTOMILA
(continua)
(continua)
La ville que j'ai tant aimée
[1983]
Testo di Jean-Louis Jossic
da "The Town I Loved So Well" di Phil Coulter
dall'album "Le café du bon coin"
Fortunata la città che si è meritata simili parole...anche se tanto ha dovuto soffrire per la malvagità e per la stupidità di uomini in armi.
Nella fattispecie, come precisato dai Tri Yann stessi, si tratta di Orvault, presso Nantes, una città operaia che ebbe a patire gli orrori della seconda guerra mondiale, soprattutto dopo che Nantes subì pesanti bombardamenti e distruzioni (a Orvault sfollarono circa 6000 cittadini nantesi). Proprio per questo i Tri Yann hanno adattato a Orvault, praticamente riscrivendola, una bella e dura canzone dell'irlandese Phil Coulter, "The Town I Loved So Well" (si veda a tale riguardo il commento al testo originale inglese). Alcuni, però, forse non a torto, hanno questionato l' "operazione" dei Tri Yann qualificandola come troppo arbitraria:... (continua)
Testo di Jean-Louis Jossic
da "The Town I Loved So Well" di Phil Coulter
dall'album "Le café du bon coin"
Fortunata la città che si è meritata simili parole...anche se tanto ha dovuto soffrire per la malvagità e per la stupidità di uomini in armi.
Nella fattispecie, come precisato dai Tri Yann stessi, si tratta di Orvault, presso Nantes, una città operaia che ebbe a patire gli orrori della seconda guerra mondiale, soprattutto dopo che Nantes subì pesanti bombardamenti e distruzioni (a Orvault sfollarono circa 6000 cittadini nantesi). Proprio per questo i Tri Yann hanno adattato a Orvault, praticamente riscrivendola, una bella e dura canzone dell'irlandese Phil Coulter, "The Town I Loved So Well" (si veda a tale riguardo il commento al testo originale inglese). Alcuni, però, forse non a torto, hanno questionato l' "operazione" dei Tri Yann qualificandola come troppo arbitraria:... (continua)
Elle est née d'une ferme tout en haut d'un rocher
(continua)
(continua)
La canzone originale, che può essere anche vista alla sezione dedicata a Phil Coulter assieme alla versione francese di Hugues Aufray. Come specificato nel commento al testo francese, i Tri Yann hanno veramente riscritto la canzone adattandola a Orvault e alla sua storia. Ma la canzone di Coulter è dedicata a Derry e riporta direttamente sia alla "Domenica di sangue" del 30 gennaio 1972, per la quale si veda, ovviamente, anche Sunday, Bloody Sunday degli U2, e all' "Operazione Motorman", l'occupazione militare inglese della medesima città, tra il luglio e l'agosto sempre del '72.
THE TOWN I LOVED SO WELL
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/11/2004 - 04:54
Leggete l'incredibile e tragica storia narrata nella canzone dei Tri Yann Kerfank 1870, che parla dei soldati bretoni tenuti prigionieri nel lager di Conlie durante la guerra franco-prussiana. Una canzone che fa davvero meditare. La sezione dedicata ai Tri Yann è stata del tutto ristrutturata, con l'aggiunta di nuove canzoni e versioni.
Riccardo Venturi 19/11/2004 - 03:29
Kerfank 1870
Tradizionale / Traditionnel
[1870 ca.]
Album: "Urba" (1978)
Una storia assolutamente incredibile accaduta all'epoca della guerra franco-prussiana del 1870, e che ci dimostra ancora una volta la stupidità della guerra (se mai ce ne fosse ancora bisogno). L'album "Urba", da cui è tratta la canzone, prende il suo curioso nome dal brano in latino medievale presente nella canzone "L'aimante à la grand' messe"
Ille mansit in urba, ista mansit cum vaccis et porcis in medio pratorum. Ille studens oblitus est eam et ill factus est ecclesiasticus, Ista venit in urbis ecclesiam ubi missam cantabat ille...
"Urba" è una forma medievale, e scorretta, del termine "urbs": significà, quindi, "città". Sulla copertina dell'album si vede una bellissima finestra in legno intagliato aperta sulla città di Nantes, l'urba cui si fa riferimento nel brano in latino.
Il 4 settembre 1870, in seguito alla capitolazione... (continua)
[1870 ca.]
Album: "Urba" (1978)
Una storia assolutamente incredibile accaduta all'epoca della guerra franco-prussiana del 1870, e che ci dimostra ancora una volta la stupidità della guerra (se mai ce ne fosse ancora bisogno). L'album "Urba", da cui è tratta la canzone, prende il suo curioso nome dal brano in latino medievale presente nella canzone "L'aimante à la grand' messe"
Ille mansit in urba, ista mansit cum vaccis et porcis in medio pratorum. Ille studens oblitus est eam et ill factus est ecclesiasticus, Ista venit in urbis ecclesiam ubi missam cantabat ille...
"Urba" è una forma medievale, e scorretta, del termine "urbs": significà, quindi, "città". Sulla copertina dell'album si vede una bellissima finestra in legno intagliato aperta sulla città di Nantes, l'urba cui si fa riferimento nel brano in latino.
Il 4 settembre 1870, in seguito alla capitolazione... (continua)
Jeneral, ma jeneral, d'ar gêr,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/11/2004 - 03:24
Arthur Plantagenest
[ca. XV sec./century/siècle]
Si tratta di un "Lai" bretone anonimo, di origine quattrocentesca, che i Tri Yann hanno registrato dal vivo presso la Reale Abbazia di Fontevraud nel 1995 ed inserito nell'album "Portraits" (del medesimo anno).
Nella stessa abbazia riposano le spoglie mortali della regina Eleonora d'Aquitania, di Enrico II d'Inghilterra e, più che altro, del loro figlio Riccardo Cuor di Leone (a sua volta autore di "Lais", tra i quali, celeberrimo per essere stato tramandato con la notazione musicale, "Ja nuns hons pris"). Tutti facevano parte della dinastia dei Plantageneti; e la canzone parla appunto di Arturo Plantageneto, duca di Bretagna e figlio postumo di Goffredo Plantageneto, lo sposo di Costanza di Bretagna.
Nato nel 1187 e nipote di Eleonora di Aquitania e di Enrico II, Arturo ricevette il ducato di Bretagna dal nonno Enrico II, con la speranza di riuscire a ricostituire... (continua)
Si tratta di un "Lai" bretone anonimo, di origine quattrocentesca, che i Tri Yann hanno registrato dal vivo presso la Reale Abbazia di Fontevraud nel 1995 ed inserito nell'album "Portraits" (del medesimo anno).
Nella stessa abbazia riposano le spoglie mortali della regina Eleonora d'Aquitania, di Enrico II d'Inghilterra e, più che altro, del loro figlio Riccardo Cuor di Leone (a sua volta autore di "Lais", tra i quali, celeberrimo per essere stato tramandato con la notazione musicale, "Ja nuns hons pris"). Tutti facevano parte della dinastia dei Plantageneti; e la canzone parla appunto di Arturo Plantageneto, duca di Bretagna e figlio postumo di Goffredo Plantageneto, lo sposo di Costanza di Bretagna.
Nato nel 1187 e nipote di Eleonora di Aquitania e di Enrico II, Arturo ricevette il ducato di Bretagna dal nonno Enrico II, con la speranza di riuscire a ricostituire... (continua)
Sont en Orient le Roy franceis
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
NOTE
[*] Per le Crociate
[**] L'emblema reale. La stesso nome della dinastia dei Plantageneti deriva dall'antico francese <plant de genest> "pianta di ginestra".
[***] La città è tuttora capoluogo della regione di Bretagna (e del dipartimento dell'Ille-et-Vilaine)
[****] Ricordiamo che l'ermellino bianco è l'emblema stesso della Bretagna. Nella stessa bandiera bretone, la Gwenn-ha-Du ("bianca-e-nera"), sono presenti i colori dell'ermellino (bianco con la coda nera).
[*] Per le Crociate
[**] L'emblema reale. La stesso nome della dinastia dei Plantageneti deriva dall'antico francese <plant de genest> "pianta di ginestra".
[***] La città è tuttora capoluogo della regione di Bretagna (e del dipartimento dell'Ille-et-Vilaine)
[****] Ricordiamo che l'ermellino bianco è l'emblema stesso della Bretagna. Nella stessa bandiera bretone, la Gwenn-ha-Du ("bianca-e-nera"), sono presenti i colori dell'ermellino (bianco con la coda nera).
Song For Ye, Jacobites [Ye Jacobites By Name]
[1740 ca.]
Canzone tradizionale scozzese
Scottish traditional folksong
Riscritta da Robert Burns nel 1791
Inserita nello Scots Musical Museum(1787-1803); Vol. IV, p. 383
Rewritten by Robert Burns in 1791
Included in the Scots Musical Museum(1787-1803); Vol. IV, p. 383
Musica attuale di Sir Henry Walford Davies (1869-1941)
Current music by Sir Henry Walford Davies (1869-1941)
Dall'album "Tri Yann an Naoned" (1972)
From the Album "Tri Yann an Naoned" (1972)
Una canzone dalla storia antica e curiosa, sicuramente. Ha origine dalle lunghe e sanguinose "Guerre Giacobite" che insanguinarono la Gran Bretagna tra il XVII e il XVIII secolo. Tale canzone tradizionale sembra avere avuto origine verso il 1740, e la sua versione originale è fortemente antigiacobita e in lode del "macellaio Cumberland", che stava sterminando gli scozzesi. Fu poi ripresa pochi anni dopo, al tempo della definitiva... (continua)
Canzone tradizionale scozzese
Scottish traditional folksong
Riscritta da Robert Burns nel 1791
Inserita nello Scots Musical Museum(1787-1803); Vol. IV, p. 383
Rewritten by Robert Burns in 1791
Included in the Scots Musical Museum(1787-1803); Vol. IV, p. 383
Musica attuale di Sir Henry Walford Davies (1869-1941)
Current music by Sir Henry Walford Davies (1869-1941)
Dall'album "Tri Yann an Naoned" (1972)
From the Album "Tri Yann an Naoned" (1972)
Una canzone dalla storia antica e curiosa, sicuramente. Ha origine dalle lunghe e sanguinose "Guerre Giacobite" che insanguinarono la Gran Bretagna tra il XVII e il XVIII secolo. Tale canzone tradizionale sembra avere avuto origine verso il 1740, e la sua versione originale è fortemente antigiacobita e in lode del "macellaio Cumberland", che stava sterminando gli scozzesi. Fu poi ripresa pochi anni dopo, al tempo della definitiva... (continua)
Ye Jacobites by name, lend an ear, lend an ear!
(continua)
(continua)
PER VOI, GIACOBITI
(continua)
(continua)
Guerre guerre, vente vent
[1983]
Testo di Jean-Paul Jehanno
Musica dei Tri Yann
Dall'album "Le soleil est vert"
"Una canzone marinaresca settecentesca del Morbihan, in Bretagna; la quale, almeno a me, ricorda molto "Generale" di De Gregori."
Questo scrivevo nell'introduzione originaria alle primitive "CCG" (ancora scaricabile da diversi siti). In realtà avevo preso una solenne cantonata. Ferma restando la sua somiglianza con "Generale", si tratta di un pezzo scritto nel 1983 da Jean-Paul Jehanno e musicato dai Tri Yann.
L'album di cui fa parte (e che apre), "Le soleil est vert" è dedicato in gran parte alle lotte che gli abitanti della città di Plogoff (in bretone: Plogo) sostennero, tra il 1976 e il 1980, contro la costruzione di una centrale nucleare; lotte che si conclusero con una vittoria. [RV]
Dall'introduzione alla canzone "An heol a zo glaz":
"Juin 1976 : les habitants de Plogoff refusent l'implantation... (continua)
Testo di Jean-Paul Jehanno
Musica dei Tri Yann
Dall'album "Le soleil est vert"
"Una canzone marinaresca settecentesca del Morbihan, in Bretagna; la quale, almeno a me, ricorda molto "Generale" di De Gregori."
Questo scrivevo nell'introduzione originaria alle primitive "CCG" (ancora scaricabile da diversi siti). In realtà avevo preso una solenne cantonata. Ferma restando la sua somiglianza con "Generale", si tratta di un pezzo scritto nel 1983 da Jean-Paul Jehanno e musicato dai Tri Yann.
L'album di cui fa parte (e che apre), "Le soleil est vert" è dedicato in gran parte alle lotte che gli abitanti della città di Plogoff (in bretone: Plogo) sostennero, tra il 1976 e il 1980, contro la costruzione di una centrale nucleare; lotte che si conclusero con una vittoria. [RV]
Dall'introduzione alla canzone "An heol a zo glaz":
"Juin 1976 : les habitants de Plogoff refusent l'implantation... (continua)
Après sept années de guerre, sept années de bâtiment,
(continua)
(continua)
Vive la République, Vive la Liberté
Tradizionale del Pays de la Loire
[ca. 1820]
Dall'album "Tri Yann en concert" (1996)
Sembra una tipica, tragica storia da ballata popolare; ma come mai la inserisco tra le "Canzoni contro la guerra", quando la guerra sembra invece non entrarci affatto? La ragione sta nel ritornello, apparentemente incongruo se non si conosce la vera storia di questa canzone solenne e dalla straordinaria melodia. Questa canzone tradizionale del Pays de la Loire, infatti, risale all'epoca della guerra di Vandea (1792-1793), che oppose le forze rivoltose contadine, monarchiche
ed antirivoluzionarie guidate dal giovanissimo La Roquejacquelein, alle armate della neonata Repubblica Francese. Fu una guerra terrificante, una guerra civile con massacri inenarrabili da entrambe le parti, come sempre accade in questi casi.
La rivolta Vandeana, favorevole all' "Ancien Régime", ma nata in seno alle masse contadine... (continua)
[ca. 1820]
Dall'album "Tri Yann en concert" (1996)
Sembra una tipica, tragica storia da ballata popolare; ma come mai la inserisco tra le "Canzoni contro la guerra", quando la guerra sembra invece non entrarci affatto? La ragione sta nel ritornello, apparentemente incongruo se non si conosce la vera storia di questa canzone solenne e dalla straordinaria melodia. Questa canzone tradizionale del Pays de la Loire, infatti, risale all'epoca della guerra di Vandea (1792-1793), che oppose le forze rivoltose contadine, monarchiche
ed antirivoluzionarie guidate dal giovanissimo La Roquejacquelein, alle armate della neonata Repubblica Francese. Fu una guerra terrificante, una guerra civile con massacri inenarrabili da entrambe le parti, come sempre accade in questi casi.
La rivolta Vandeana, favorevole all' "Ancien Régime", ma nata in seno alle masse contadine... (continua)
Il était une barque, vionla,
(continua)
(continua)
[dalle CCG primitive, ca. marzo 2003]
VIVA LA REPUBBLICA, VIVA LA LIBERTA'
(continua)
(continua)
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Dall’album « Portraits »
Canzone popolare bretone
Arrangiamento : Tri Yann 4
From the album "Portraits"
Breton Folksong
Arrangement: Tri Yann 4
Come il Rodolfo Foscati della ballata toscana, al bagno Guillaume Seznec cessa di essere tale e diviene un numero. Il 107 Rodolfo Foscati, il 49302 per Seznec. Ed è precisamente all’Affare Dreyfus che riporta questa canzone popolare nata in Bretagna negli anni ’30, durante la durissima detenzione di Guillaume Seznec, quando già in Bretagna e in tutta la Francia si era formato un movimento di opinione che lottava per la liberazione del condannato e per la revisione del processo-farsa basato sul niente. Una canzone in cui appaiono nella loro più terribile chiarezza le disumane condizioni in cui la Repubblica Francese teneva dei suoi cittadini che pure si erano macchiati di crimini, naturalmente ammesso che fossero effettivamente colpevoli.... (continua)