Kein Kinderlied
Wohin ich immer reise,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/1/2018 - 10:28
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Esili e esiliati
Chanson allemande – Kein Kinderlied – Mascha Kaléko – 1968
Poème de Mascha Kaléko (née Golda Malka Aufen, 1907-1975), poétesse juive polonaise, originaire de Galice austro-hongroise.
Un poème mis en musique, par exemple, par Jörg Hofmann in « Mascha Kaléko - Den Herbst im Herzen, Winter im Gemüt ».
Golda Malka Aufen, alias Mascha Kaléko, est née en Galicie dans une famille juive d’origine russe. Suite à la Guerre et à la misère qui s’ensuivit, la famille fuit en Allemagne, où Macha a grandi à Marbourg, puis à Berlin où elle poursuit des études de secrétaire. En 1928, elle épouse un enseignant, Saul Aaron Kaléko. En 1930, elle commence à publier des poèmes dans la presse. Ses œuvres la font rapidement connaître. Elle fréquente le « Romanisches Café », fréquenté par les journalistes, les écrivains et de façon générale, l’intelligentsia berlinoise.
En 1933, avec l’arrivée des Nazis au pouvoir... (continua)
Poème de Mascha Kaléko (née Golda Malka Aufen, 1907-1975), poétesse juive polonaise, originaire de Galice austro-hongroise.
Un poème mis en musique, par exemple, par Jörg Hofmann in « Mascha Kaléko - Den Herbst im Herzen, Winter im Gemüt ».
Golda Malka Aufen, alias Mascha Kaléko, est née en Galicie dans une famille juive d’origine russe. Suite à la Guerre et à la misère qui s’ensuivit, la famille fuit en Allemagne, où Macha a grandi à Marbourg, puis à Berlin où elle poursuit des études de secrétaire. En 1928, elle épouse un enseignant, Saul Aaron Kaléko. En 1930, elle commence à publier des poèmes dans la presse. Ses œuvres la font rapidement connaître. Elle fréquente le « Romanisches Café », fréquenté par les journalistes, les écrivains et de façon générale, l’intelligentsia berlinoise.
En 1933, avec l’arrivée des Nazis au pouvoir... (continua)
LA COMPTINE ADULTE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 15/4/2019 - 18:35
Chanson für Morgen
[1945]
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Una poesia che già di per sè è dichiaratamente una canzone. Comunque è stata anche messa in musica, per esempio dal compositore tedesco Hans-Dieter Kuhn
Nella raccolta "Verse für Zeitgenossen", pubblicata nel 1945
Testo trovato su qui
Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine... (continua)
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Una poesia che già di per sè è dichiaratamente una canzone. Comunque è stata anche messa in musica, per esempio dal compositore tedesco Hans-Dieter Kuhn
Nella raccolta "Verse für Zeitgenossen", pubblicata nel 1945
Testo trovato su qui
Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine... (continua)
Wir wissen nicht, was morgen wird.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/1/2018 - 21:11
Chanson allemande – Chanson für Morgen – Mascha Kaléko – 1945
Poème de Mascha Kaléko (née Golda Malka Aufen, 1907-1975), poétesse juive polonaise, originaire de Galice austro-hongroise.
Un poème qui est déjà une chanson en soi. Mais il a aussi été mis en musique, par exemple par le compositeur allemand Hans-Dieter Kuhn
Dans la collection "Verse für Zeitgenossen", publiée en 1945
Golda Malka Aufen, alias Mascha Kaléko, est née en Galicie dans une famille juive d’origine russe. Suite à la Guerre et à la misère qui s’ensuivit, la famille fuit en Allemagne, où Macha a grandi à Marbourg, puis à Berlin où elle poursuit des études de secrétaire. En 1928, elle épouse un enseignant, Saul Aaron Kaléko. En 1930, elle commence à publier des poèmes dans la presse. Ses œuvres la font rapidement connaître. Elle fréquente le « Romanisches Café », fréquenté par les journalistes, les écrivains et de façon... (continua)
Poème de Mascha Kaléko (née Golda Malka Aufen, 1907-1975), poétesse juive polonaise, originaire de Galice austro-hongroise.
Un poème qui est déjà une chanson en soi. Mais il a aussi été mis en musique, par exemple par le compositeur allemand Hans-Dieter Kuhn
Dans la collection "Verse für Zeitgenossen", publiée en 1945
Golda Malka Aufen, alias Mascha Kaléko, est née en Galicie dans une famille juive d’origine russe. Suite à la Guerre et à la misère qui s’ensuivit, la famille fuit en Allemagne, où Macha a grandi à Marbourg, puis à Berlin où elle poursuit des études de secrétaire. En 1928, elle épouse un enseignant, Saul Aaron Kaléko. En 1930, elle commence à publier des poèmes dans la presse. Ses œuvres la font rapidement connaître. Elle fréquente le « Romanisches Café », fréquenté par les journalistes, les écrivains et de façon... (continua)
CHANSON POUR DEMAIN
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/4/2019 - 20:44
Heimweh, wonach?
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Trovo la poesia in "Mein Lied geht weiter. Hundert Gedichte" pubblicata nel 2007, ma certamente faceva parte di qualche raccolta precedente, pubblicata quando l'autrice era ancora in vita.
Interpretata, per esempio, da Judith C. Jakob su musica di Joachim M. Jezewski
Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft”... (continua)
Trovo la poesia in "Mein Lied geht weiter. Hundert Gedichte" pubblicata nel 2007, ma certamente faceva parte di qualche raccolta precedente, pubblicata quando l'autrice era ancora in vita.
Interpretata, per esempio, da Judith C. Jakob su musica di Joachim M. Jezewski
Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft”... (continua)
Wenn ich "Heimweh" sage, sag ich "Traum".
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/1/2018 - 09:53
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Esili e esiliati
Un ringraziamento a Francesco Mazzocchi per i contributi che ci sta inviando, vorremmo solo chiedergli, se fosse possibile, inserire anche il titolo trsdotto e scritto in caratteri Maiuscoli. Grazie
CCG/AWS staff 22/1/2019 - 13:26
scusate la maldestraggine: il titolo è
NOSTALGIA, DI COSA?
ma non riesco a capire come inserirlo
NOSTALGIA, DI COSA?
ma non riesco a capire come inserirlo
Francesco Mazzocchi 23/1/2019 - 19:53
Rezept
[1966]
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Nella raccolta "Die paar leuchtenden Jahre", 2003
Una poesia molto nota della Kaléko, proposta in musica, per esempio, dal Metronome Quintett con Gert Westphal.
Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine Lesebuch für Grosse” del 1935, incontrarono immediatamente la censura nazista.
Nel... (continua)
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Nella raccolta "Die paar leuchtenden Jahre", 2003
Una poesia molto nota della Kaléko, proposta in musica, per esempio, dal Metronome Quintett con Gert Westphal.
Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine Lesebuch für Grosse” del 1935, incontrarono immediatamente la censura nazista.
Nel... (continua)
Jage die Ängste fort
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/1/2018 - 10:53
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Chor der Kriegerwaisen
[1931]
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Una poesia messa in musica da artisti come Konstantin Wecker (“Wecker”, 1982) e Linard Bardill (“Strampedemi, Lieder gegen den Krieg”, 1991)
Testo trovato su Simplicissimus
Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine Lesebuch für Grosse” del 1935, incontrarono immediatamente la... (continua)
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Una poesia messa in musica da artisti come Konstantin Wecker (“Wecker”, 1982) e Linard Bardill (“Strampedemi, Lieder gegen den Krieg”, 1991)
Testo trovato su Simplicissimus
Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine Lesebuch für Grosse” del 1935, incontrarono immediatamente la... (continua)
Wir sind die Kinder der “Eisernen Zeit”,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/11/2015 - 11:38
Un’altra poesia contro la guerra composta da Mascha Kaléko. La contribuisco a commento perché non mi risulta che sia mai stata messa in musica.
Il titolo ho provato a tradurlo io, ma non so se è giusto (“io non parlo il tedesco, scusami, pardon”, come direbbe Paolo Conte)…
VERSE FÜR KEINEN PSALTER
Ich möcht in dieser Zeit nicht Herrgott sein
Und wohlbehütet hinter Wolken thronen,
Allwissend, dass die Bomben und Kanonen
Den rotenTod auf meine Söhne spein.
Wie peinlich, einem Engelschor zu lauschen,
Da Kinderweinen durch die Lande gellt.
Weissgott, ich möcht um alles in der Welt
Nicht mit dem Lieben Gott im Himmel tauschen.
Mir scheint, ein solcher Riesenapparat
Von Finsternis und Feuerwerk verpflichtet.
Hat Er damit ein Wunder wohl verrichtet,
Wie seinerzeit Er's in Aegypten tat?
Lobet den Herrn, der schweigt! In solcher Zeit -
Vergib, o Hirt, - ist Schweigen ein Verbrechen.
Doch... (continua)
Il titolo ho provato a tradurlo io, ma non so se è giusto (“io non parlo il tedesco, scusami, pardon”, come direbbe Paolo Conte)…
VERSE FÜR KEINEN PSALTER
Ich möcht in dieser Zeit nicht Herrgott sein
Und wohlbehütet hinter Wolken thronen,
Allwissend, dass die Bomben und Kanonen
Den rotenTod auf meine Söhne spein.
Wie peinlich, einem Engelschor zu lauschen,
Da Kinderweinen durch die Lande gellt.
Weissgott, ich möcht um alles in der Welt
Nicht mit dem Lieben Gott im Himmel tauschen.
Mir scheint, ein solcher Riesenapparat
Von Finsternis und Feuerwerk verpflichtet.
Hat Er damit ein Wunder wohl verrichtet,
Wie seinerzeit Er's in Aegypten tat?
Lobet den Herrn, der schweigt! In solcher Zeit -
Vergib, o Hirt, - ist Schweigen ein Verbrechen.
Doch... (continua)
Bernart Bartleby 10/11/2015 - 14:16
Traduzione italiana di “Verse für Keinen Psalter”, dal blog L’Olivo Saraceno di Rosanna Bazzano.
Il titolo ho provato a tradurlo io, ma non so se è giusto (“io non parlo il tedesco, scusami, pardon”, come direbbe Paolo Conte)…
POESIA PER NESSUN SALTERIO
Non vorrei essere il Signore Iddio di questi tempi
e ben protetto troneggiare dietro le nubi,
ben sapendo, lui che sa tutto, che le bombe e i cannoni
seminano la rossa morte tra i miei figli.
Che pena ascoltare un coro d’angeli,
quando il pianto dei bambini risuona attraverso la campagna.
Lo sa Dio, non vorrei per tutto l’oro del mondo
essere al posto del buon Dio in cielo.
Mi sembra che abbia ingaggiato un tale apparato gigantesco
di oscurità e fuochi artificiali,
ha fatto dunque un miracolo,
come fece una volta in Egitto?
Rendete gloria al Signore che tace!
In tempi come questi
perdona, o pastore – tacere è... (continua)
Il titolo ho provato a tradurlo io, ma non so se è giusto (“io non parlo il tedesco, scusami, pardon”, come direbbe Paolo Conte)…
POESIA PER NESSUN SALTERIO
Non vorrei essere il Signore Iddio di questi tempi
e ben protetto troneggiare dietro le nubi,
ben sapendo, lui che sa tutto, che le bombe e i cannoni
seminano la rossa morte tra i miei figli.
Che pena ascoltare un coro d’angeli,
quando il pianto dei bambini risuona attraverso la campagna.
Lo sa Dio, non vorrei per tutto l’oro del mondo
essere al posto del buon Dio in cielo.
Mi sembra che abbia ingaggiato un tale apparato gigantesco
di oscurità e fuochi artificiali,
ha fatto dunque un miracolo,
come fece una volta in Egitto?
Rendete gloria al Signore che tace!
In tempi come questi
perdona, o pastore – tacere è... (continua)
Bernart Bartleby 10/11/2015 - 14:16
La traduzione del titolo della poesia è, direi, corretta. Si potrebbe rendere più semplicemente anche con "Poesia non per salterio". Il titolo mi sembra tra l'altro volutamente ambiguo: "non per salterio" inteso sia come lo strumento musicale, sia come raccolta di salmi (il fatto che Mascha Kaléko fosse ebrea è un'allusione ai salmi biblici, probabilmente).
Riccardo Venturi 10/11/2015 - 18:18
10 novembre 2015
CORO DEGLI ORFANI DI GUERRA
(continua)
(continua)
Grazie Riccardo per la tua bella traduzione e per le note.
Ho trovato queste due poesie della Kaléko - autrice a me fino a ieri sconosciuta - davvero straordinarie, degne del miglior Tucholsky (del quale, non a caso, fu amica).
Saluti
Ho trovato queste due poesie della Kaléko - autrice a me fino a ieri sconosciuta - davvero straordinarie, degne del miglior Tucholsky (del quale, non a caso, fu amica).
Saluti
Bernart Bartleby 11/11/2015 - 09:13
Chanson allemande – Chor der Kriegerwaisen – Mascha Kaléko – 1931
Poème de Mascha Kaléko (née Golda Malka Aufen, 1907-1975).
Mis en musique par des artistes comme Konstantin Wecker (“Wecker”, 1982) et Linard Bardill (“Strampedemi, Lieder gegen den Krieg”, 1991)
La famille de Golda Malka Aufen, comme des centaines de milliers de Galiciens, abandonna le pays dans les années suivant la Grande Guerre, à l’époque de la grande crise économique qui frappa la région. Ils s’établirent à Berlin, où en 1928, la jeune Mascha épousa l’enseignant Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko commença à publier des poésies en 1929 et fut vite appréciée de poètes et d’intellectuels comme Erich Kästner et Kurt Tucholsky.
Ses deux premiers recueils, « Lyrisches Stenogrammheft » de 1933 et « Das kleine Lesebuch für Gros » de 1935, se heurtèrent immédiatement à la censure nazie.
En 1938, Mascha Kaléko fuit aux USA avec... (continua)
Poème de Mascha Kaléko (née Golda Malka Aufen, 1907-1975).
Mis en musique par des artistes comme Konstantin Wecker (“Wecker”, 1982) et Linard Bardill (“Strampedemi, Lieder gegen den Krieg”, 1991)
La famille de Golda Malka Aufen, comme des centaines de milliers de Galiciens, abandonna le pays dans les années suivant la Grande Guerre, à l’époque de la grande crise économique qui frappa la région. Ils s’établirent à Berlin, où en 1928, la jeune Mascha épousa l’enseignant Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko commença à publier des poésies en 1929 et fut vite appréciée de poètes et d’intellectuels comme Erich Kästner et Kurt Tucholsky.
Ses deux premiers recueils, « Lyrisches Stenogrammheft » de 1933 et « Das kleine Lesebuch für Gros » de 1935, se heurtèrent immédiatement à la censure nazie.
En 1938, Mascha Kaléko fuit aux USA avec... (continua)
CHOEUR DES ORPHELINS DE GUERRE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 2/12/2015 - 22:59
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Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Una poesia musicata, per esempio, da Jörg Hofmann nel suo album "Mascha Kaléko - Den Herbst im Herzen, Winter im Gemüt"
Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine Lesebuch für Grosse” del 1935, incontrarono immediatamente la censura nazista.
Nel 1938 Mascha Kaléko fuggì negli USA... (continua)