Romanca o trzech siostrach emigrantkach
Były ongi trzy siostry
(continua)
(continua)
inviata da dq82 18/1/2017 - 09:31
Il testo corretto e completo (spero) della poesia di Konstanty Ildefons Gałczyński.
Da questa pagina
È un esempio di una poesia tipica di Gałczyński che mischia il serio con il faceto. In poche parole, racconta una storia triste in una maniera irriverente. In quanto ambigua in sé può essere letta anche come una critica verso le persone che abbandonano la propria patria. Nello stesso tempo racconta una realtà di emigrazione forzata degli ebrei dall'Europa orientale. Dovrebbe essere letta in chiave satirica comunque.
Da questa pagina
È un esempio di una poesia tipica di Gałczyński che mischia il serio con il faceto. In poche parole, racconta una storia triste in una maniera irriverente. In quanto ambigua in sé può essere letta anche come una critica verso le persone che abbandonano la propria patria. Nello stesso tempo racconta una realtà di emigrazione forzata degli ebrei dall'Europa orientale. Dovrebbe essere letta in chiave satirica comunque.
ROMANCA O TRZECH SIOSTRACH EMIGRANTKACH
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 18/1/2017 - 22:58
30 gennaio 2017 20:52
LA ROMANZA DI TRE SORELLE EMIGRANTI
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 30/1/2017 - 21:02
Grazie per le correzioni Rick. Ho trovato ancora un refuso nella mia traduzione e ho deciso di fare due modifiche (il testo è stato sostituito, NDR). Per questo rimando il testo. C'è anche una lettera sbagliata nel testo polacco originale pieno che ho contribuito. Nella terza strofa al posto del "pań Kolc" va "pan Kloc". Vorrei precisare che il fatto che il testo fu ispirato dalla migrazione forzata dei cittadini polacchi di nazionalità ebrea sia una mia supposizione personale, invece i richiami teatrali nel testo sono ovvi (Ofelia, Cordelia - Shakespeare, tre sorelle - Čechov).
Aggiungerei che manco nel video da me proposto vengono cantate tutte le strofe. È una bellissima esecuzione comunque e per la cronaca riporto:
Musica di Paweł Mykietyn
Cantano Magdalena Kumorek, Magdalena Piotrowska, Margita Ślizowska
Da spetacolo teatrale intitolato "Ulica szarlatanów 10/22" (Via dei Ciarlatani 10/22)
Aggiungerei che manco nel video da me proposto vengono cantate tutte le strofe. È una bellissima esecuzione comunque e per la cronaca riporto:
Musica di Paweł Mykietyn
Cantano Magdalena Kumorek, Magdalena Piotrowska, Margita Ślizowska
Da spetacolo teatrale intitolato "Ulica szarlatanów 10/22" (Via dei Ciarlatani 10/22)
Krzysiek 31/1/2017 - 21:30
GAD LERNER: LA MEMORIA DOVREBBE ORIENTARCI NELLE SCELTE DI OGGI
Gad Lerner: La memoria dovrebbe orientarci nelle scelte di oggi
Gad Lerner: La memoria dovrebbe orientarci nelle scelte di oggi
Krzysiek 31/1/2017 - 21:51
Konstanty Ildefons Gałczyński: Na śmierć Esteriny, deportowanej przez hitlerowców, Wenecjanki
[1948]
Poesia di Konstanty Ildefons Gałczyński
Presso la Biblioteca pubblica dell'Isolotto, il mio quartiere, esiste una benemerita istituzione: lo “Scambialibro”. In pratica e in breve: all'ingresso della Biblioteca (che è uno splendore, va detto), c'è una specie di scaffale dove chiunque può lasciare liberamente vecchi libri di casa propria, vecchie riviste, qualsiasi cosa; e dove la Biblioteca stessa ripone i suoi libri dismessi e sostituiti da copie più nuove. Il famoso chiunque può prenderseli, e lasciarne a sua volta altri; poi c'è il sottoscritto, che ha la tendenza a prenderseli e basta. Confesso. Ci si trova di tutto: dai manuali per il nuovissimo computer del 1982 alle riviste legali, dai romanzacci rosa, neri, gialli e di ogni colore ai vecchi libri scolastici, da Shakespeare agli sconosciuti poeti. Ecco, sto per parlare di un poeta semisconosciuto, almeno dalle nostre parti,... (continua)
Poesia di Konstanty Ildefons Gałczyński
Presso la Biblioteca pubblica dell'Isolotto, il mio quartiere, esiste una benemerita istituzione: lo “Scambialibro”. In pratica e in breve: all'ingresso della Biblioteca (che è uno splendore, va detto), c'è una specie di scaffale dove chiunque può lasciare liberamente vecchi libri di casa propria, vecchie riviste, qualsiasi cosa; e dove la Biblioteca stessa ripone i suoi libri dismessi e sostituiti da copie più nuove. Il famoso chiunque può prenderseli, e lasciarne a sua volta altri; poi c'è il sottoscritto, che ha la tendenza a prenderseli e basta. Confesso. Ci si trova di tutto: dai manuali per il nuovissimo computer del 1982 alle riviste legali, dai romanzacci rosa, neri, gialli e di ogni colore ai vecchi libri scolastici, da Shakespeare agli sconosciuti poeti. Ecco, sto per parlare di un poeta semisconosciuto, almeno dalle nostre parti,... (continua)
Na śmierć Esteriny
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 17/1/2017 - 00:32
Percorsi:
Campi di sterminio
Dalla rivista: L'Europa Letteraria, Anno I, n° 5/6, Edizioni Rapporti Europei, 1960; pp. 112-113.
In morte di Esterina,
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 17/1/2017 - 00:41
Ciao,
volevo segnalare che nella quarta strofa nella parola "grzęzawiska" (paludi) si è persa la "a" finale si è persa la "a" finale. Non mi risulta che questa bella poesia di Konstanty Ildefons Gałczyński fosse mai stata musicata, ma il fatto che non se ne trova la traccia di un addattamento simile in Internet conta poco, visto che tante altre sue opere erano e sono cantate in Polonia fino ai giorni nostri. Una precisazione. Gałczyński durante il secondo conflitto mondiale era sì un prigioniero del campo di concentramento tedesco, ma era uno Stalag in Germania, non era un campo di sterminio. Giusto per non fare troppa confusione.
Salud
volevo segnalare che nella quarta strofa nella parola "grzęzawiska" (paludi) si è persa la "a" finale si è persa la "a" finale. Non mi risulta che questa bella poesia di Konstanty Ildefons Gałczyński fosse mai stata musicata, ma il fatto che non se ne trova la traccia di un addattamento simile in Internet conta poco, visto che tante altre sue opere erano e sono cantate in Polonia fino ai giorni nostri. Una precisazione. Gałczyński durante il secondo conflitto mondiale era sì un prigioniero del campo di concentramento tedesco, ma era uno Stalag in Germania, non era un campo di sterminio. Giusto per non fare troppa confusione.
Salud
Krzysiek 30/1/2017 - 18:19
E noialtri s'è reintegrata la "a" mancante nel testo, e grazie a te Krzysiek. Utile anche la precisazione sullo Stalag, anche se qua dentro, rispetto alle belle invenzioni germaniche di un tempo, si tende a non fare troppa differenza: a dir bene, la Esterina della bella poesia di era morta là dentro, così come in un campo di sterminio "doc". Stalag, cioè "Staatslager": curioso come le sigle di morte dei totalitarismi si assomiglino tutte, Stalag, Gulag... Salud!
CCG/AWS Staff 30/1/2017 - 19:07
Credo che Esterina fu una amica d'infanzia di Konstanty Ildefons, lo si evince dal testo... credo. Negli stalag (da lager, ГУЛаг - Главное управление исправительно-трудовых лагерей) stavano i soldati e i sotto-ufficiali. Anche i piantoni (il personale) erano maschi. Ma anche questa è solo una mia supposizione. Perché poi questa ragazza ebrea era anche veneziana... non sacci. La poesia è del 1948 e pure questo dovrebbe far pensare a una scoperta del fatto della morte dell'amica dopo il ritorno dalla prigione.
Krzysiek 31/1/2017 - 22:10
List jeńca (Kochanie moje, kochanie)
[1942]
Poesia di Konstanty Ildefons Gałczyński
Musicata da A. Panas e interpretata da Michał Bajor
Nell'album"83'-93': Czwarta Płyta" del 1998
(con il titolo "Kochanie moje, kochanie")
Poesia di Konstanty Ildefons Gałczyński
Musicata da A. Panas e interpretata da Michał Bajor
Nell'album"83'-93': Czwarta Płyta" del 1998
(con il titolo "Kochanie moje, kochanie")
(Si veda qua per l'introduzione alla figura di Konstanty Ildefons Gałczyński)
La moglie di Konstanty Ildefons Gałczyński si chiamava Natalia Avalov, e doveva essere un grande amore. Si erano sposati nel 1930. La seguente è una lettera in forma di poesia che il prigioniero Gałczyński le indirizzò dal campo di concentramento nazista di Altengrabow il 19 marzo 1942: la Lettera del prigioniero. Il testo originale è ripreso anch'esso da questo sito. [AT-XXI]
La moglie di Konstanty Ildefons Gałczyński si chiamava Natalia Avalov, e doveva essere un grande amore. Si erano sposati nel 1930. La seguente è una lettera in forma di poesia che il prigioniero Gałczyński le indirizzò dal campo di concentramento nazista di Altengrabow il 19 marzo 1942: la Lettera del prigioniero. Il testo originale è ripreso anch'esso da questo sito. [AT-XXI]
Kochanie moje, kochanie,
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 17/1/2017 - 01:38
Dalla rivista: L'Europa Letteraria, Anno I, n° 5/6, Edizioni Rapporti Europei, 1960; p. 113.
Lettera del prigioniero
(continua)
(continua)
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 17/1/2017 - 01:50
Beh, sono davvero molto lieto che alcune poesie di Gałczyński siano state messe in musica e, quindi, tolte dagli "Extra". A dire il vero...ci speravo proprio quando ho fatto l' "appello" sull'unica che ancora rimane soltanto poesia, Konstanty Ildefons Gałczyński: Na śmierć Esteriny, deportowanej przez hitlerowców, Wenecjanki...che è bellissima e sulla quale ho sistemato la mia lunga introduzione. Grazie a Krzysiek Wrona, davvero. Mi riprometto di cercare qualcosa anche su quel Giuseppe Mariano che traduceva dal polacco nel 1960...
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 19/1/2017 - 03:51
Krucjata
Parole di Konstanty Ildefons Gałczyński musicate e cantate nel cabaret televisivo di Olga Lipińska negli anni novanta.
Testo da questo forum
Testo da questo forum
Spokojnie spało miasto
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 6/3/2015 - 19:23
Forse mi è sfugito qualcosa, ma non trovando un percorso dedicato alle crociate in generale ho deciso di proporre la canzone sotto questo segno. Tanto, il testo ha un carattere abbastanza universale.
Krzysiek 6/3/2015 - 21:09
Non sono mai stato un gran ammiratore del cabaret di Olga Lipińska, ma proprio nel corso dell'esecuzione di questo brano cadono le memorabili parole che parafrasano i versi di Gałczyński nella seguente maniera:
"Tromba, tromba tra di noi
Rappresenta l'arte
Eppure tromba, tromba non macchia
Persino colma una lacuna"
con tutti i doppi sensi che ne si può e vuole trovare, compreso questo, che da noi il sostantivo "tromba" viene a volte usato per indicare una persona semplicemente (sia pure ingenuamente) fessa.
"Tromba, tromba tra di noi
Rappresenta l'arte
Eppure tromba, tromba non macchia
Persino colma una lacuna"
con tutti i doppi sensi che ne si può e vuole trovare, compreso questo, che da noi il sostantivo "tromba" viene a volte usato per indicare una persona semplicemente (sia pure ingenuamente) fessa.
Krzysiek 16/3/2015 - 00:41
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Musica di Jacek Bończyk nell'album Tango Kameleon (2002)
La canzone racconta di tre sorelle (Romanzo delle tre sorelle emigrate), che per fame emigrano in Venezuela, SudAmerica, ma durante il viaggio la nave affonda... insomma una storia già sentita che ahimé si ripete da secoli, prima era l'atlantico, ora il Mediterraneo o l'Oceano Indiano o Pacifico...