[2005-09]
Scritta da Robert “3D” Del Naja, Grant “Daddy G” Marshall, Neil Davidge, Damon Albarn (Blur, Gorillaz,...) e Guy Garvey (Elbow).
Interpretata da Guy Garvey nell'album “Heligoland”, uscito nel 2010, al momento l'ultimo album in studio del duo trip-hop di Bristol.
“Non sopporto di stare in mezzo alla gente, ho fatto cose di cui non posso parlare.... Le cose che ho visto mi inseguiranno nella tomba... Costruirò per la mia famiglia un amore antiproiettile...”
Secondo uno dei diversi piani d'interpretazione, questo brano parla di un reduce, come confermerebbe il seguente estratto da un'intervista a Robert Del Naja. Il video che accompagna la canzone sembra invece parlare di tutt'altro (o anche no), forse di un giovane membro di una gang che ha perso il senso della sua esistenza...
This track began with the Victoria and Albert Museum installation that we did with UVA [UnitedVisualArtists]... (continua)
Everyday Robots è una canzone inquietante e realistica. L’ha scritta Damon Albarn, il cantante inglese che dopo una stagione da popstar con i Blur e le interessanti sperimentazioni tra elettronica e hip-hop della band a cartoni animati dei Gorillaz, ha fatto uscire l’anno scorso il suo primo album solista che si apre con questa traccia […]
Inseriamo questa canzone per annunciare una novità "tecnica" che era ormai improrogabile... il sito delle canzoni contro la guerra è ora stato ottimizzato per essere visitato anche dai vostri smartphone. Ebbene sì, doveva succedere, data l'ormai onnipresenza di questi aggeggi. Se poi invece di uno smartphone possedete, come una nostra amministratrice, solo un vecchio fohn per asciugarvi i capelli... beh state tranquilli... potete bellamente ignorare questi cambiamenti e continuare a visitare il sito come sempre.
Nonostante questi inevitabili compromessi, non saremmo noi se non accompagnassimo l'annuncio con l'inserimento di una canzone in tema, una canzone inquietante e realistica. L'ha scritta Damon Albarn, il cantante inglese che dopo una stagione da popstar con i Blur e le interessanti sperimentazioni tra elettronica e hip-hop della band a cartoni animati... (continua)
Il testo della canzone è apparentemente semplice e molto sintetico, in italiano viene inevitabilmente (almeno a me) più prolisso, quasi una parafrasi. Non sono sicuro se "We are everyday robots in control" possa essere tradotto "sotto controllo", forse no, vuol dire "che controllano". E sarebbe ancora più significativo perché vorrebbe dire che persino i grandi capi delle multinazionali della comunicazione che ci hanno sotto controllo schedando i nostri gusti, le nostre passioni e interessi nel tentativo di farci consumare sempre di più, sono alla fine ridotti come gli altri a guardare alienati lo schermo di un telefonino.
Mi hanno aiutato molto le annotazioni su genius.com
Scritta da Robert “3D” Del Naja, Grant “Daddy G” Marshall, Neil Davidge, Damon Albarn (Blur, Gorillaz,...) e Guy Garvey (Elbow).
Interpretata da Guy Garvey nell'album “Heligoland”, uscito nel 2010, al momento l'ultimo album in studio del duo trip-hop di Bristol.
“Non sopporto di stare in mezzo alla gente, ho fatto cose di cui non posso parlare.... Le cose che ho visto mi inseguiranno nella tomba... Costruirò per la mia famiglia un amore antiproiettile...”
Secondo uno dei diversi piani d'interpretazione, questo brano parla di un reduce, come confermerebbe il seguente estratto da un'intervista a Robert Del Naja. Il video che accompagna la canzone sembra invece parlare di tutt'altro (o anche no), forse di un giovane membro di una gang che ha perso il senso della sua esistenza...
This track began with the Victoria and Albert Museum installation that we did with UVA [UnitedVisualArtists]... (continua)