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Autore Kurt Tucholsky

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Der schlimmste Feind

Der schlimmste Feind
[1926]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati sotto lo pseudonimo di Theobald Tiger su “Die Weltbühne” del 28 dicembre 1926. Poi nell’antologia di scritti e poesie intitolata “Das Lächeln der Mona Lisa” pubblicata nel 1929.

Musica di Hanns Eisler, in “Lieder nach Texten von Kurt Tucholsky” (1959)
In “Brecht - Eisler - Tucholsky - Weinert: Lieder Gegen Den Krieg”, nell’interpretazione di Elke Petri e Michael König con l’Erich-Weinert-Chor (1976)

Poesia interpretata anche da Ernst Busch, nel suo “Ernst Busch Singt Tucholsky / Eisler - Merkt Ihr Nischt”, ristampato nel 1997.
Più recentemente rimusicata da Christoph Holzhöfer, “sinistro” e prolifico cantautore tedesco originario di Bestwig, Renania-Vestfalia

La versione poetica di “Per che cosa?” (“Das Andere Deutschland”), un articolo che Tucholsky aveva pubblicato giusto un anno prima su “Die Weltbühne” sotto lo pseudonimo di Ignaz Wrobel,... (continua)
Für Ernst Toller

(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/3/2015 - 09:36
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Die Mäuler auf!

Die Mäuler auf!
[1930]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati con lo pseudonimo di Theobald Tiger su “Die Weltbühne” del 26 agosto 1930
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nel disco intitolato “Ist Das Von Gestern?” del 1969 (ristampato in CD nel 2005).

Brano presente anche nel doppio LP di Willi Stelzhammer, Norma Mytteis, Kathi Hahn ‎intitolato “Antifaschistische Lieder”

Il 1930 fu per Kurt Tucholsky un anno fatidico. Il suo irridente e velenoso “Deutschland, Deutschland über alles” non era uscito che da qualche mese e, durante una conferenza a Wiesbaden, Tucholsky scampò per miracolo ad un agguato tesogli dalle SA. Decise così di lasciare la Germania per trasferirsi in Svezia, a Göteborg, dove nel 1933 fu raggiunto dalla notizia che i nazisti bruciavano anche i suoi libri e che gli avevano confiscato ogni cosa e revocato la cittadinanza. Come sappiamo, Tucholsky non resse alla disperazione... (continua)
Heilgebrüll und völksche Heilung,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/2/2015 - 15:11
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Eine Frage

Eine Frage
[1931]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati con lo pseudonimo di Theobald Tiger su Die Weltbühne del 27 gennaio 1931
Musica di Leon Boden e Bernd Klinzmann nel loro “Tucholsky in Rock” del 1984
E’ stata anche musicata e interpretata dal cantante, pianista e cabarettista neerlandese Robert Kreis

Una canzone scritta alla vigilia dell’avvento del nazismo, nella fase più acuta della crisi del 29 e dell’agonia della Repubblica di Weimar, ma credo che parli un po’ anche dei nostri tempi...
Da stehn die Werkmeister - Mann für Mann.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2015 - 23:08

Georg Trakl: Kaspar Hauser Lied

Georg Trakl: Kaspar Hauser Lied
[1912]
Versi di Georg Trakl, pubblicati nel 1913 sulla rivista “Der Brenner” diretta dall’amico Ludwig von Ficker.
Non so se qualche compositore abbia mai messo in musica questa poesia, tuttavia la propongo perché si tratta di un “lied”, una canzone.

Era il 26 maggio del 1828 quando sulla piazza di Norimberga comparve uno strano giovane mai visto prima. Sembrava in stato confusionale, non riusciva quasi a stare in piedi e ad esprimersi, se non a dire quello che forse era il suo nome, Kaspar Hauser; pareva infastidito dai suoni e dalla luce e da tutto il movimento che aveva intorno, proprio come se fino a quel momento fosse vissuto in una grotta buia, o nel profondo di una prigione...

Sottratto alla curiosità morbosa della gente, che causava allo “smemorato” un forte disagio, Kaspar Hauser fu affidato alle cure di uno stimato insegnante, il professor Daumer, che in breve riuscì a recuperarlo... (continua)
Fuer Bessie Loos (*)

(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/2/2015 - 16:53
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Einkäufe

Einkäufe
[1919]
Versi di Kurt Tucholsky pubblicati - con lo pseudonimo di Theobald Tiger - il 21 dicembre 1919 su “Ulk”, rivista satirica berlinese (che i nazisti chiusero nel 1933, dopo più di sessant’anni ininterrotti di pubblicazione)
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nel suo disco “Ernst Busch Singt Tucholsky Und BrechtDeutsches Miserere

Insieme a Weihnachten, un’altra “allegra” canzoncina natalizia di Tucholsky: “Che cosa comprerò al piccolo Michel per questo freddo Natale?”
Was schenke ich dem kleinen Michel
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/12/2014 - 09:13
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Weihnachten

Weihnachten
[1918]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati come Kaspar Hauser (uno dei suoi 4 pseudonimi) su Die Weltbühne del 19 dicembre 1918
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nel suo disco “Ernst Busch Singt Tucholsky Und Brecht ‎– Deutsches Miserere

Beh, a questo punto ci voleva proprio una canzone natalizia!

Solo che questa di Tucholsky - scritta nel dicembre del 1918, a poco più di un mese dalla fine della Grande Guerra, da cui l’Impero era uscito malconcio per colpa delle “idee spartachiste e socialiste che avvelenavano l'esercito tedesco”, come ebbe a dire il glande generale Ludendorff, e nel pieno della ribellione socialista che di lì a poco sarebbe stata schiacciata nel sangue – non è proprio una canzoncina rasserenante…
So steh ich nun vor deutschen Trümmern
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/12/2014 - 17:38
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Rückkehr zur Natur

Rückkehr zur Natur
[1922]
Versi di Kurt Tucholsky
Musica di Hanns Eisler.
Interpretata da Ernst Busch (e anche altri artisti come Willi Stelzhammer, Norma Mytteis, Kathi Hahn, Hanns Ernst Jäger e Rolf Linnemann) in molti dischi, ad esempio “Antifaschistische Lieder”, “Ernst Busch Singt Kurt Tucholsky / Hanns Eisler” e “Opposition! Opposition!”
Man darf schon wieder Stiefel vor die Türe stellen --
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/4/2014 - 10:00
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Dressur

Dressur
[1921]
Parole di Walter Mehring (1896-1981), autore per il cabaret, poeta e scrittore.
Musica di Friedrich Hollaender
Canzone presentata al “Wilde Bühne”, il cabaret politico-letterario allestito nel seminterrato del Theater des Westens di cui fu protagonista l’attrice Trude Hesterberg (1892-1967).

Ritrovo infatti il brano interpretato, dopo la fine della guerra, proprio dalla Hesterberg – insieme alla collega Ursula Herking (1912-1974) – in un EP intitolato “Das Kabarett”.
Ripresa da Gisela May in un suo disco del 1974 intitolato “Hoppla Wir Leben”.

Walter Mehring (1896-1981) fu uno dei più importanti autori satirici durante gli anni della Repubblica di Weimar. Prolifico scrittore per il cabaret, per tutti gli anni 20 pubblicò pure frequenti e taglientissime poesie e prose sul settimanale di politica ed arte “Die Weltbühne” diretto da Kurt Tucholsky prima e infine da Carl von Ossietzky.... (continua)
Der Zirkus herrscht! Der Weltquatsch ist beendigt!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/3/2014 - 14:27
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Alles Schwindel

Alles Schwindel
[1931]
Parole di Marcellus Schiffer (1892-1932), autore di canzoni e di interi spettacoli di cabaret, artista grafico e pittore, morto suicida nel 1932 (così come fece Kurt Tucholsky appena qualche anno dopo).
Musica di Mischa Spoliansky (1898-1985), compositore di origine polacca (impero russo), ebreo, trapiantato a Berlino e poi, all’avvento del nazismo, riparato a Londra.
Testo trovato su Berlinica
Canzone recentemente interpretata da Ute Lemper nel suo disco dedicato alle “Berlin Cabaret Songs”, pubblicato nel 1996 dalla Decca Entartete Musik, la sezione della casa discografica britannica dedicata alla musica proibita sotto il Terzo Reich.

Una canzone molto attuale, anche se nacque più di 80 anni fa per descrivere, come in un fermo immagine, la situazione nella Repubblica di Weimar nell’anno in cui più devastanti si stavano facendo gli effetti della crisi finanziaria iniziata a... (continua)
Papa schwindelt,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/3/2014 - 15:18
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Mutterns Hände

Mutterns Hände
[1929]
Versi di Kurt Tucholsky
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Gisela May (1924-), attrice e cantante tedesca, nel suo disco “Gisela May Singt Tucholsky” (1967), con musica di Henry Krtschil.
In seguito dalla cantante tedesca Dagmar Krause (sulla musica originaria di Eisler) nel suo disco intitolato “Panzerschlacht: Die Lieder Von Hanns Eisler” (“Tank Battles: The Songs of Hanns Eisler”) del 1988.




Una canzone che farà la gioia del traduttore, chè qui non si tratta di tedesco ma di stretto dialetto berlinese della classe bassa.
Elegìa di una “madre coraggio” del proletariato berlinese, il cui vero eroismo quotidiano viene esaltato da Tucholsky in contrapposizione al falso eroismo dei militari.
Il tutto reso attraverso una parlata che ricorda quella del grande cabarettista Karl Valentin, contemporaneo di Tucholsky, che si esibiva in bavarese stretto…
Hast uns Stulln jeschnitten
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2014 - 12:02
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Das Lied vom Kompromiß

Das Lied vom Kompromiß
[1919]
Versi di Kurt Tucholsky pubblicati su Die Weltbühne con lo pseudonimo Kaspar Hauser.
Musica di Hanns Eisler
Interpretata da Ernst Busch nel disco “Fromme Gesänge - He! Republik” del 1969 e in varie raccolte successive.

Come più tardi Feldfrüchte, uno dei frequenti attacchi satirici di Tucholsky contro i socialdemocratici tedeschi, primo fra tutti “Papa Ebert”, ossia Friedrich Ebert (1871-1925), leader dell’SPD nei primi anni 20, caloroso interventista nella Grande Guerra, poi mandante della feroce repressione delle rivolte spartachiste e popolari, per cui si avvalse dei servigi dei Freikorps (poi SA) e dei militari filo-monarchici. Morì nel 1925 sulla poltrona di presidente del Reich, riconsegnando la Germania ai monarchici, nella persona di Paul Ludwig Hans Anton von Beneckendorff und von Hindenburg, che fu poi quello che, a sua volta, la consegnò a Hitler…
Manche tanzen manchmal wohl ein Tänzchen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2014 - 11:25
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Die Trommel, oder Das Leibregiment

Die Trommel, <strong>oder</strong> Das Leibregiment
[1921-23]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati con lo pseudonimo di Theobald Tiger
Musica di Werner Richard Heymann (1896-1961), compositore tedesco, soprattutto di colonne sonore, attivo prima in Germania e poi a Hollywood.
Interpretata per prime dalle chansonnières e cabarettiste tedesche Trude Hesterberg (1892-1967) e Kate Kühl (1899-1970).

Ripresa negli anni 60 da Gisela May (1924-), attrice e cantante tedesca, nel suo disco “Gisela May Singt Tucholsky” (1967). Negli anni 70, da Hein & Oss nel loro disco “Singen Volkslieder Auf Den Plätzen, In Den Straßen” (1976).

Più recentemente dal gruppo antimilitarista Die Zündschnüre e da Franz Josef Degenhardt nel disco intitolato “Dreizehnbogen” del 2008.

Canzone satirica sui veterani di guerra (se qualche anima buona potesse tradurla…)
Der einst dem Feind die Hosen klopfte
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2014 - 10:50
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Feldfrüchte

Feldfrüchte
[1926]
Versi di Kurt Tucholsky, pubblicati su Die Weltbühne il 21 settembre 1926 con lo pseudonimo di Theobald Tiger.
Musica di Hanns Eisler (1930).
Interpretata da Ernst Busch in “Ernst Busch ‎– Singt Kurt Tucholsky” del 1974.

Una bella canzoncina sarcastica indirizzata ai socialdemocratici tedeschi, quelli che prima cacciarono dalle loro fila gli oppositori alla prima guerra mondiale, poi – sul finire di questa - cavalcarono la rivoluzione di novembre che portò al dissolvimento della monarchia e all’avvio di una repubblica pluralista, parlamentare e democratica; quindi, spaventati dagli influssi della rivoluzione bolscevica e timorosi che i consigli rivoluzionari li estromettessero dalla vita politica, condussero trattative segrete con la vecchia casta militar-monarchica; nel 1919 fecero soffocare nel sangue la rivolta spartachista e consegnarono i suoi leader, Karl Liebknecht e Rosa... (continua)
Sinnend geh ich durch den Garten,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/2/2014 - 09:21
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Once I Had a Home

Once I Had a Home
‎[2010]‎
Parole e musica di Eliza Gilkyson
Nell’album intitolato “Roses at the End of Time”‎



Su questo sito ho contribuito molte canzoni sull’Olocausto, un tema che mi è molto caro forse ‎perché anche i miei avi valdesi furono tanto perseguitati per motivi religiosi (e politici, ed ‎economici).‎

Purtroppo non conosco né persone di fede ebraica né tanto meno cittadini d’Israele e non ho mai ‎avuto modo di confrontarmi con loro su questo tema, né più in generale sulla “questione ebraica” e ‎neppure sul conflitto arabo-israeliano e sull’altra grande “questione”, quella palestinese.‎
Di amici – non ebrei - ne ho sia schierati con Israele sia con i palestinesi… ‎
Coi primi riesco a parlare di tutto tranne che degli arabi, palestinesi inclusi. Vengo sempre stoppato ‎con i soliti argomenti: l’inevitabilità di uno Stato per gli ebrei sopravvissuti, l’aggressione degli ‎Stati arabi, Israele... (continua)
Once I had a home
(continua)
inviata da Bernart 8/7/2013 - 13:42
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Rosen auf den Weg gestreut

Rosen auf den Weg gestreut
[1931]

Album “Ernst Busch II: Tucholsky, Eisler, Wedekind”, Pläne records n. 88770
Scritta da Kurt Tucholsky.Poesia comparsa il 31 marzo 1931 su “Die Weltbühne” a firma Theobald Tiger, uno dei tanti pseudonimi del grande Tucholsky.
Musica di Hanns Eisler.
Interpretata anche da Bettina Wegner



Il verso “date ai fascisti un bacio ovunque li incontriate” sembra essere modellato sulla celebre formula lanciata nell’agosto 1928 dalla sezione berlinese del Partito comunista: “Jagt die Faschisten aus den Betrieben! Schlagt sie, wo ihr sie trefft” (it: “Cacciate i fascisti dalle fabbriche!, Colpiteli, ovunque li incontriate!”). E’ probabile che la cosa avesse scandalizzato i benpensanti e i pacifisti e che tutta la poesia costituisca un’ironica risposta alle loro critiche.
(nota alla poesia da Kurt Tucholsky “Prose e poesie”, Guanda 1977, a cura di Elisa Ranucci)
Ihr müßt sie lieb und nett behandeln,
(continua)
inviata da Bartleby 1/2/2011 - 15:27
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Rote Melodie

Rote Melodie
[1922]
Parole di Kurt Tucholsky
Musica di Friedrich Hollaender
Testo trovato su Zeno.org



Rosa Valetti è stata attrice di cinema e di cabaret e cantante. Fondatrice del celebre “Cabaret Grössenwahn” al Café des Westens di Berlino, fu interprete nella prima messa in scena dell’Opera da Tre Soldi di Brecht ed ebbe ruoli importanti in parecchie famose pellicole dell’epoca, da “L’angelo Azzurro” a “M - Il mostro di Düsseldorf”. Kurt Tucholsky scrisse appositamente per lei questa “Rote Melodie” che la Valetti eseguiva molto spesso nel corso delle sue performance teatrali.

Kurt Tucholsky, autore del testo di questa canzone, è stato scrittore, poeta, giornalista e uno dei più importanti autori satirici tedeschi. Nato nel 1890 in una famiglia ebrea di origini polacche, Tucholsky fin da giovanissimo compose testi satirici regolarmente pubblicati su importanti settimanali, quotidiani e riviste... (continua)
Für Erich Ludendorff
(continua)
inviata da Bartleby 22/11/2010 - 13:44
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Krieg dem Kriege

Krieg dem Kriege
Testo: poesia di Kurt Tucholsky [13.06.1919], pubblicata sotto lo pseudonimo di Theobald Tiger
Worte: Gedicht von Kurt Tucholsky [13.06.1919], veröffentlicht unter dem Decknamen von Theobald Tiger
Testo ripreso da questa pagina

Musica di Linard Bardill
dall'album di canzoni antimilitariste e contro la guerra Strampedemi:Lieder gegen den Krieg[1991]

La più famosa poesia contro la guerra di Kurt Tucholsky, che significativamente (e non casualmente: i due si conoscevano e militavano assieme nelle file dell'anarchismo tedesco) lo stesso titolo della raccolta fotografica di Ernst Friedrich contro gli orrori della guerra. Linard Bardill l'ha messa in musica nel 1991 ed eseguita nel suo album di canzoni contro la guerra.
Sie lagen vier Jahre im Schützengraben.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/4/2006 - 11:42




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