[ca. 1174]
Dal Roman de Rou, vv. 845-932
D'après le Roman de Rou, verses 845-932
From the Roman de Rou, lines 845-932
Musica/Musique/Music: Ignota / Inconnue / Unknown
(Vedi introduzione/ Voir introduction / See Introduction)
La Comune dei contadini normanni
Il brano che state per leggere proviene dal Roman de Rou, una cronaca in versi scritta in normanno da Wace (chiamato anche Robert Wace o Maistre Wace attorno al 1174 (Wace visse tra circa il 1110 e morì sicuramente dopo il 1174; ma le uniche scarne notizie biografiche sulla sua figura provengono dalla sua cronaca, dalla quale sappiamo anche che era nato nell'isola di Jersey). Il Roman de Rou copre la storia e gli avvenimenti del Ducato di Normandia dai tempi del capostipite Rollone, conte di Rouen, (845-932; Rollone era nato a Ålesund, in Norvegia, parlava ancora l'antico norvegese e il suo nome è la latinizzazione di Hrólfr) fino... (continua)
Due parole del traduttore. La traduzione è stata volutamente condotta in modo piano e in stile moderno; ciononostante si tratta di un testo scritto oltre otto secoli fa e che narra avvenimenti di oltre mille anni fa. Questo fa sì che, nel testo, esistano forzatamente termini riferentisi a costumi e istituzioni dell'epoca, per i quali si è dovuto ricorrere a delle note esplicative. Qua e là la traduzione si allontana dalla letteralità; in certi punti, un'eccessiva aderenza al testo avrebbe pregiudicato la comprensione. L'antico francese, in ogni sua variante regionale, è lingua assai fluida e espressiva, e tutt'altro che vincolata a schemi rigidi come poi diverrà il francese classico e moderno; tutto ciò lo rende una lingua vivissima.
[1] Con “procuratore” è stato qui reso il termine avoe del testo originale (avoué in francese moderno; il termine deriva dal latino *advocatu- ed è quindi omologo di “avvocato”). Nella Normandia dell'epoca, un avoe era però il signore feudale che una chiesa o un monastero incaricavano di proteggere i suoi interessi materiali, usando se necessario la forza che il diritto canonico proibiva agli ecclesiastici. Va da sé che, spesso, l'avoe incaricato si serviva, usurpandolo, del potere conferitogli, a suo proprio vantaggio, arrivando a vessare e ricattare gli stessi ecclesiastici che gli avevano dato fiducia.
[2] A partire da questo punto, e fino al verso ”del bois, des eves e des prez”, inizia la riproduzione vera e propria di alcuni discorsi tenuti durante le assemblee contadine. Si tratta di un autentico “resoconto assembleare” e, al tempo stesso, di uno dei rarissimi brani... (continua)
Dal Roman de Rou, vv. 845-932
D'après le Roman de Rou, verses 845-932
From the Roman de Rou, lines 845-932
Musica/Musique/Music: Ignota / Inconnue / Unknown
(Vedi introduzione/ Voir introduction / See Introduction)
La Comune dei contadini normanni
Il brano che state per leggere proviene dal Roman de Rou, una cronaca in versi scritta in normanno da Wace (chiamato anche Robert Wace o Maistre Wace attorno al 1174 (Wace visse tra circa il 1110 e morì sicuramente dopo il 1174; ma le uniche scarne notizie biografiche sulla sua figura provengono dalla sua cronaca, dalla quale sappiamo anche che era nato nell'isola di Jersey). Il Roman de Rou copre la storia e gli avvenimenti del Ducato di Normandia dai tempi del capostipite Rollone, conte di Rouen, (845-932; Rollone era nato a Ålesund, in Norvegia, parlava ancora l'antico norvegese e il suo nome è la latinizzazione di Hrólfr) fino... (continua)