[1944]
Poesia di Gesualdo Bufalino
Da "Annali del Malanno"
Pubblicata ne "L'amaro Miele", Einaudi, Collezione di poesia 176, 1982.
Musica e interpretazione di Marco Rovelli (2014)
Sta[va] negli "Extra", questa cosa, per il motivo più semplice e impossibile da ignorare: non è una canzone, e non lo è mai stata. (Ma si veda qui). È una poesia, ed una delle più tremendamente belle, di Gesualdo Bufalino. Finché non compì sessantuno anni, il riservato, appartato e coltissimo professore di Comiso in Sicilia, nulla s'era saputo di lui; su insistenza d'alcuni amici, tra i quali Leonardo Sciascia, pubblicò Diceria dell'untore e si ritrovò catapultato da un giorno all'altro tra i maggiori scrittori italiani del XX secolo. "Il discorso si rivolge a un ufficiale tedesco, moribondo dopo un attacco partigiano, portato per emergenza nella mia stanza d'ospedale"; così spiega brevemente Bufalino sul suo... (continua)
Crivellato di buchi neri, (continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/4/2013 - 13:12
"Requiem per un nemico ignoto" musicata e intepretata da Marco Rovelli
Gesualdo Bufalino non amava le diavolerie moderne; già quando gli era toccato abbandonare i dischi a 78 giri era sbottato in auguri d'andare all'inferno. Chissà come avrebbe reagito nel sapere che questa sua poesia, proprio grazie all'inserimento in una diavoleria autentica come un sito internet, sarebbe stata presa, musicata e cantata. Eppure è proprio quel che è successo: sono bastati pochi mesi dal 15 aprile 2014 affinché Marco Rovelli ve la trovasse, la prendesse e le desse una musica. L'ha presentata per la prima volta il 4 agosto scorso a Fosdinovo, al festival "Fino al Cuore della Rivolta", tributando dal palco anche un omaggio a questa diavoleria di sito. Ve la presentiamo qui, togliendo con grande piacere la poesia di Bufalino, che è diventata anche canzone, dagli "Extra" dove si trovava confinata. Ci piace... (continua)
Caro (o cara) k, sei testimone dei primi chiari segni dell'alzheimer che stanno mi stanno colpendo. Tra non molto mi dimenticherò tutte le lingue, mi terranno "admin" onorario facendomi pat pat, mi porteranno a fare la passeggiatina domenicale e mi faranno inserire solo canzoni dello Zecchino d'Oro. E pensare che c'è stato un tempo in cui mi ricordavo quasi tutti i codici delle canzoni, fra un po' non mi ricorderò nemmeno il codice dell'INPS...chettedevodì! :-)
Vorrevo chiarì, è un mio disturbo cronico da qualche tempo.
Sapessi quante cose mi sto scordando. Ma si dice in giro che, comunque, l'invenzione di Hofmann, Albert, fosse un panaceum per ogni male. Avessi un goccio, io.
Buona Bella Madonna, che sfortunatamente, da noi (o forse apposta), è un giorno dell'armata nazionale. L'altro che schizofrenia : D
Chanson italienne – Requiem per un nemico ignoto – Gesualdo Bufalino – 1944
Musique et interprétation de Marco Rovelli (2014)
Poème de Gesualdo Bufalino
De "Annali del Malanno"
in "L'amaro Miele", Einaudi, Collezione di poesia 176, 1982.
Au sens habituel, ce n'est pas une chanson, et ce ne l'a jamais été. C'est une poésie, et une des plus terriblement belles, de Gesualdo Bufalino. Jusqu'à ce qu'il parvienne à ses soixante et un ans, on n'avait rien su de ce réservé, discret et très cultivé professeur de Comiso en Sicile; sur l'insistance de quelques amis, parmi lesquels Leonardo Sciascia, il publia Diceria dell'untore et se retrouva catapulté d'un jour à l'autre parmi les écrivains italiens majeurs du XX siècle. « Le discours s'adresse à un officier allemand, moribond après une attaque partisane, amené en urgence dans ma chambre d'hôpital » ; ainsi s'explique brièvement Bufalino dans son... (continua)
Requiem per un nemico ignoto, una poesia, ed una delle più tremendamente belle, di Gesualdo Bufalino. Finché non compì sessantuno anni, il riservato, appartato e coltissimo professore di Comiso in Sicilia, nulla s’era saputo di lui; su insistenza d’alcuni amici, tra i quali Leonardo Sciascia, pubblicò Diceria dell’untore e si ritrovò catapultato da un giorno […]
Antiwar Songs Staff 2014-08-14 10:39:00
Confinata negli “Extra” stava Requiem per un nemico ignoto, la meravigliosa poesia di Gesualdo Bufalino scritta per un nemico tedesco durante una fuga, o una degenza, o tutte e due le cose. Vi è stata tolta oggi che, proprio grazie a questo sito, ha trovato una musica. L'ha scritta e interpretata Marco Rovelli, e ve la presentiamo qui per la prima volta anche con un video ripreso pochi giorni fa a Fosdinovo da due amministratori del sito.
Poesia di Gesualdo Bufalino
Da "Annali del Malanno"
Pubblicata ne "L'amaro Miele", Einaudi, Collezione di poesia 176, 1982.
Musica e interpretazione di Marco Rovelli (2014)
Sta[va] negli "Extra", questa cosa, per il motivo più semplice e impossibile da ignorare: non è una canzone, e non lo è mai stata. (Ma si veda qui). È una poesia, ed una delle più tremendamente belle, di Gesualdo Bufalino. Finché non compì sessantuno anni, il riservato, appartato e coltissimo professore di Comiso in Sicilia, nulla s'era saputo di lui; su insistenza d'alcuni amici, tra i quali Leonardo Sciascia, pubblicò Diceria dell'untore e si ritrovò catapultato da un giorno all'altro tra i maggiori scrittori italiani del XX secolo. "Il discorso si rivolge a un ufficiale tedesco, moribondo dopo un attacco partigiano, portato per emergenza nella mia stanza d'ospedale"; così spiega brevemente Bufalino sul suo... (continua)