„Powstanie Warszawskie” to drugi studyjny album wydany w marcu 2005 roku przez polski zespół Lao Che. Składa się z 10 pieśni ilustrujących przebieg powstania 1944 w Warszawie. Album otrzymał wiele prestiżowych nominacji i nagród.
Stare Miasto – druga połowa sierpnia; ciągłe bombardowania lotnicze i artyleryjskie oraz ataki piechoty na Starówkę; nieudane próby powstańcze połączenia Żoliborza i Starego Miasta; ewakuacja dowództwa AK i władz cywilnych kanałem miejskim, biegnącym pod niemieckimi pozycjami, do Śródmieścia.
Teksty są w dużej części cytatami. Kompozycja opisuje walki o warszawską Starówkę, które miały miejsce w drugiej połowie sierpnia 1944 roku. Toczona przez dwa tygodnie bitwa stanowiła jeden z najbardziej dramatycznych epizodów Powstania Warszawskiego. Stare Miasto upadło na początku września, a kilka tysięcy ocalałych żołnierzy Armii Krajowej... (continua)
["Polacy, gdziekolwiek się znajdujecie..."] (continua)
[2015]
Testo di Hubert Dobaczewski
Musica di Lao Che
Dall'album "Dzieciom"(A bambini)
Da tekstowo.pl
In questa ironica canzonetta, Lao Che si chiede che cosa avrebbe fatto "se la guerra fosse arrivata da noi"; infatti, notoriamente, la guerra in Polonia non è mai arrivata e, ad esempio, il 1° settembre 1939 i tedeschi erano arrivati a fare una gita turistica di massa con un po' di divisioni corazzate e di aviazione al seguito. Ma chissà, forse anche in Polonia se ne sono dimenticati e qualcuno avrà pure ricominciato a considerare la guerra un'attività sportiva come un'altra, una specialità dell'atletica (e, del resto, più d'una specialità, come il lancio del giavellotto o il lancio del martello, ha precise origini guerresche). Del resto, "Guerrina" è una ragazzina un po' particolare: non le piace il gelato, come alle altre bambine, me le piacciono le ossa. E c'è sempre chi gliene porta, e tante. Non ne ha mai abbastanza. [RV]
8 maggio 2015
Con spiegazioni, integrazioni e correzioni di Krzysztof Wrona
Due parole del traduttore. Wojenka è il diminutivo di wojna = "guerricciola, guerretta". Ma, in italiano, "Guerrina" è un reale nome di donna (il femminile del più usato "Guerrino"): ad esempio, a Firenze una famosa osteria nel quartiere del Campo di Marte si chiamava "La Guerrina", un nome talmente radicato da essere passato a tutti i successivi locali, compreso l'attuale Irish Pub che si chiama ufficialmente con un nome finto-irlandese, ma che tutti continuano a chiamare "La Guerrina" (la Guerrina era l'ostessa agli inizi del XX secolo). Una spiegazione per "Płock richiede un accesso al mare": è il classico esempio di pretesto per fare la guerra (gli "sbocchi al mare sono tra i più classici casus belli). Płock (che si pronuncia "puosk") è una città della Polonia centrale, sulla Vistola, e lontanissima dal mare.... (continua)
Prima di tutto grazie per la tempestività, così, la poca sostanza grigia delle mie decimate cellule celabrali potrà croguiolarsi nell'ozio indisturbatamente :)
Quest'ultimo album di Lao Che è veramente molto riuscito, è tutto bello, e Hubert un'altra volta non si smentisce minimamente. L'idea di dedicare il disco a bambini richiama una raccolta delle poesie per infanzia scritte a sua volta dallo scrittore polacco Jan Brzechwa, che si intitolava "Brzechwa dzieciom" (Brzechwa a bambini) (1953).
Vorrei solamente fare un po' di luce sui alcuni passaggi della tua traduzione:
– il quarto verso dovrebbe essere inteso come: "ha delle maniere strane",
– va benissimo bambina al posto della "fija mia", ma questa è la tua scelta e non credo che sia la questione del fraintedimento,
– però, il primo verso della seconda strofa recita: "Quando adulto è torvo(tetro, incazzato)... (continua)
Eccola, mi sono scordato,"Płock richiede un accesso al mare!"
è una battutacia. Anche da noi, qua a Breslavia, ho sentita già una diecina di anni fa, ah. Ma tu, voi, forse tutta l'Italia, avete sempre da ridire. Questa frase scerzosa (che ovviamente ricorda le pretese del regime hitleriano di fare un "corridorio"), più vai al sud della Polonia, più fa ridere, concentrati e cercha di immaginere quanto fa ridere a Cechi di Praga per esempio. Ma voi sapete meglio, anche Kukiz è un gran fascistone, come lo erano Pilsudski e Kosciuszko... perché facevano qualcosa per il suo paese natio. Ma i partigiani e briganti in Italia, quegli sì, bravissima gente.
Vabbù, io volevo soltanto discuttere, incoraggiare e lisciare leggermente la tua traduzione (per puro caso, essendo madre lingua del pezo in questione), tu invece stai rigirando, come vedo, tutto alla tua maniera.
Sai che ti dico, ma fai pure come ti pare. Arrangiati...
Tu, fra poco, se continui ci avrai più "eteronimi" di Fernando Pessoa :-PP Comunque grazie per le spiegazioni, le inserisco subito assieme alle correzioni. Certo che con te ci vuole più pazienza di Giobbe, a volte...ma fa niente. Salud!
Post scriptum. Nell'effettuare le correzioni, mi sono invece attenuto pienamente alle tue correzioni (tipo "schizza sangue": non era una licenza poetica, proprio non avevo capito che era un verbo, psikać; e lo stesso vale per "chmurny", lo avevo preso per l'aggettivo "nuvoloso" mentre invece è il verbo chmurnieć). Ho messo anche "figlia mia" perché non sapevo che l'autore si rivolgeva alla figlia; così come non potevo, ovviamente, sapere la storia del film e della chiamata della Vistola. Mi sa comunque che come traduttore dal polacco ancora ne devo fare di strada...magari verso gli 80 anni avrò imparato a distinguere un verbo da un aggettivo :-P Saludowski!
Ma guarda che lo avevo capito di Krzychol, però pazienza con te ce ne vuole lo stesso :-PPP La stessa che mi occorrerà con la lingua polacca, del resto... e parecchia umiltà. Saluski!
Ma forse: "Allora c'è guerra.." nella sec. ver. di sec, stf.?
Guarda, che i testi di Hubert mica sono facili, proprio per il fatto che si richiamono a una certa tradizione patriotica. Sì, sono fatti di semplici parole, ma conta molto il contesto. D'altro canto, io evito di tradurre certi testi di De André, anche se lo stimo tantissimo, perché sento la loro "intimità nazionale", difficilmente traducibile fuori l'Italia. Anche se "intimità nazionale" è poco felice come termine :)
Dai , che sei un mostro comunque... almeno per me, non parlando poi dello staff.
Un abbraccio orsale
Krzyszor
Lo capisco benissimo quello che dici e me ne rendo conto; ma, per me, è una cosa che ha a che fare con la mia natura. Mi piace troppo entrare nelle "intimità nazionali", come dici tu. Ad esempio, ora so del richiamo della Vistola (e, comunque, come espressione "intimità nazionale" rende perfettamente l'idea). Del resto, credo che dieci minuti prima di morire starò ancora a tradurre roba, o a cercare di scrivere qualcosa in qualche lingua strana. Un mostro effettivamente lo sono, mi ricordo di quando anni fa giravo per Livorno a ore strane con uno spigato addosso, una bottiglia di rum in tasca e spaventavo le vecchiette...Saludziewicz!!
[2005]
Dall'album "Powstanie Warszawskie"
Testo da tekstowo.pl
[Komunikat radiowy: "...lecz jako lotnicy okryci chwałą w dywizjonach lotniczych i bombardujących.."] / x4 (continua)
inviata da Krzysiek Wrona 1/2/2014 - 23:33
L’album “Powstanie Warszawskie” (“L’insurrezione di Varsavia”) dei Lao Che è interamente dedicato alla Rivolta di Varsavia (1 agosto – 2 ottobre 1944, da non confondersi con quella del Ghetto ebraico, avvenuta l’anno precedente)… E’ concepito come una cronistoria, ma finora sulle CCG ci sono solo un paio di canzoni… Maperò io non parlo il polacco, scusatemi, pardon.
[2012}
Testo: Hubert "Spięty" Dobaczewski
Musica: Lao Che
Album: „Soundtrack”
Le opere del collettivo Lao Che vengono create un po' a mo' delle creazioni dei rappers, sono i "beat incollati", come si suoleva a dire una volta da noi. In questo pezzo viene addoperato un riff celeberrimo (che in questo momento non mi ricordo di preciso da dove provenga), e anche il testo riporta le parafrasi di proverbi molto conosciuti in Polonia.
Con il termine Rivolta di Varsavia si indica l'iniziativa insurrezionale dell'Esercito Nazionale Polacco che fra il 1º agosto ed il 2 ottobre 1944 combatté contro le truppe tedesche di occupazione allo scopo di liberare la città di Varsavia prima dell'arrivo dell'esercito sovietico, giunto ormai alle porte della capitale polacca dopo le grandi vittorie dell'offensiva d'estate sul Fronte orientale.
Il tragico fallimento dell'insurrezione, spietatamente schiacciata dalle forze tedesche dopo due mesi di battaglia cittadina, e soprattutto le cause di questo fallimento, principalmente ricondotte da alcune correnti storiografiche al mancato soccorso ai rivoltosi da parte dell'Armata Rossa, sono tuttora materia di vivaci diatribe storico-politiche.
Nieudany zamach na Hitlera! (continua)
inviata da Krzysztof Wrona 2/8/2013 - 00:32
vi prego ascoltate attentamente...questa è la guerra
Album: Powstanie Warszawskie
„Powstanie Warszawskie” to drugi studyjny album wydany w marcu 2005 roku przez polski zespół Lao Che. Składa się z 10 pieśni ilustrujących przebieg powstania 1944 w Warszawie. Album otrzymał wiele prestiżowych nominacji i nagród.
Stare Miasto – druga połowa sierpnia; ciągłe bombardowania lotnicze i artyleryjskie oraz ataki piechoty na Starówkę; nieudane próby powstańcze połączenia Żoliborza i Starego Miasta; ewakuacja dowództwa AK i władz cywilnych kanałem miejskim, biegnącym pod niemieckimi pozycjami, do Śródmieścia.
Teksty są w dużej części cytatami. Kompozycja opisuje walki o warszawską Starówkę, które miały miejsce w drugiej połowie sierpnia 1944 roku. Toczona przez dwa tygodnie bitwa stanowiła jeden z najbardziej dramatycznych epizodów Powstania Warszawskiego. Stare Miasto upadło na początku września, a kilka tysięcy ocalałych żołnierzy Armii Krajowej... (continua)