Hijos del pueblo
Hijo del pueblo, te oprimen cadenas
(continua)
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inviata da Bernart + CCG/AWS Staff 5/4/2013 - 11:21
Himno Anarquista: La versione anarcosindacalista
Himno Anarquista: La versión anarcosindicalista
Si tratta in realtà di un testo totalmente differente, e che reca anche un titolo differente: Himno Anarquista (o >Salud proletarios). Pur essendo cantato sulla medesima aria di Hijos del pueblo, dovrebbe essere a rigore considerato un canto autonomo; generalmente, però, è associato alla melodia di origine. Nacque con tutta probabilità molto prima della Guerra Civile, vale a dire con gli anni '20 e lo sviluppo in Spagna del sindacalismo anarchico; l'autore del testo è sconosciuto. [RV]
Himno Anarquista: La versión anarcosindicalista
Si tratta in realtà di un testo totalmente differente, e che reca anche un titolo differente: Himno Anarquista (o >Salud proletarios). Pur essendo cantato sulla medesima aria di Hijos del pueblo, dovrebbe essere a rigore considerato un canto autonomo; generalmente, però, è associato alla melodia di origine. Nacque con tutta probabilità molto prima della Guerra Civile, vale a dire con gli anni '20 e lo sviluppo in Spagna del sindacalismo anarchico; l'autore del testo è sconosciuto. [RV]
HIMNO ANARQUISTA (SALUD PROLETARIOS)
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inviata da Bernart 8/4/2013 - 09:07
La versión cantada por los combatientes anarquistas durante la Guerra Civil española
Si tratta ovviamente di un testo adattato alla realtà contingente della guerra civile, dovendo servire anche come canto di battaglia; resta però il fatto che si preferiva "A las barricadas". [RV]
HIJOS DEL PUEBLO
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inviata da Bernart 8/4/2013 - 09:07
Per l'intanto ho corretto il titolo in "Hijos del pueblo", con "hijos" al plurale così come sembra essere generalmente diffuso nel titolo (anche per non confonderlo con "Hijo del pueblo" di Vicente Fernández). La storia e la diffusione di questo storico canto sono complesse. Colgo l'occasione per una raccomandazione: quando ci si occupa di canzoni popolari del genere, che presumibilmente hanno una storia lunga, complicata (e per molti versi anche ignota), è bene sempre non fermarsi alla prima fonte trovata ma andare a controllare prima di costruire una pagina; un minimo di metodo storico, insomma, mettiamola così. Altrimenti, poniamo caso, questa canzone viene presentata come originaria dell'Argentina del 1904, e non è così. M'ariccomann'...!
Riccardo Venturi 8/4/2013 - 12:17
E c'hai ragione, ma la prima versione che ho trovata era a firma di Osvaldo Bayer e ho dato credito a lui, che proprio non è l'ultimo arrivato...
Bernart 8/4/2013 - 14:11
Non fa nulla, in fondo hai dato comunque inizio a questa pagina che ci doveva essere; mo' me la smazzo io (naturalmente preservando il materiale che hai comunque inserito); tu pensa che di questo canto esistono versioni italiane preesistenti alla guerra civile spagnola...ma tempo al tempo. Ad ogni modo, la questione delle fonti originali vale per qualsiasi canzone si inserisca. Sono fautore della cultura del sospetto: per qualsiasi cosa ci potrebbe essere qualcosa che viene prima, e qui dentro siamo ragazzi molto curiosi...
Riccardo Venturi 8/4/2013 - 14:34
di Riccardo Venturi, 8 aprile 2013
Come (quasi) sempre nelle pagine più complesse di questo sito, cominciamo con una semplice versione letterale del testo originale; una "base" che permetta di apprezzare e analizzare le versioni storiche che sono state fatte del canto. (RV)
Come (quasi) sempre nelle pagine più complesse di questo sito, cominciamo con una semplice versione letterale del testo originale; una "base" che permetta di apprezzare e analizzare le versioni storiche che sono state fatte del canto. (RV)
FIGLI DEL POPOLO
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La versión argentina cantada en 1904.
Si tratta qui della "versione originale" di questa pagina così come postata da Bernart. E' stata mantenuta, ma ovviamente spostata e ricondotta al contesto storico. [CCG/AWS Staff]
La versione argentina, dal disco “Los Anarquistas - Marchas y canciónes de lucha de los obreros anarquistas argentinos (1904 - 1936)”, a cura di Osvaldo Bayer, con la collaborazione di Héctor Alterio (1929-), grande attore argentino (un titolo per tutti: “La historia oficial”, di Luis Puenzo, 1985, forse il primo film argentino sugli orrori della dittatura. Nella colonna sonora, En el país de Nomeacuerdo di María Elena Walsh). Si noti che prima strofa ed il ritornello vengono cantati dagli operai in sciopero nel film “Patagonia rebelde” del 1974, regia di Héctor Olivera (e sceneggiatura proprio di Osvaldo Bayer), premiato a Berlino con l’Orso d’argento, pellicola... (continua)
Si tratta qui della "versione originale" di questa pagina così come postata da Bernart. E' stata mantenuta, ma ovviamente spostata e ricondotta al contesto storico. [CCG/AWS Staff]
La versione argentina, dal disco “Los Anarquistas - Marchas y canciónes de lucha de los obreros anarquistas argentinos (1904 - 1936)”, a cura di Osvaldo Bayer, con la collaborazione di Héctor Alterio (1929-), grande attore argentino (un titolo per tutti: “La historia oficial”, di Luis Puenzo, 1985, forse il primo film argentino sugli orrori della dittatura. Nella colonna sonora, En el país de Nomeacuerdo di María Elena Walsh). Si noti che prima strofa ed il ritornello vengono cantati dagli operai in sciopero nel film “Patagonia rebelde” del 1974, regia di Héctor Olivera (e sceneggiatura proprio di Osvaldo Bayer), premiato a Berlino con l’Orso d’argento, pellicola... (continua)
HIJOS DEL PUEBLO
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inviata da Bernart 8/4/2013 - 15:01
Figli della plebe: La versione italiana di VIR (Virgilio Gozzoli) cantata dagli anarchici delle colonne Durruti nel 1936/39.
Figli della plebe: La versión italiana de VIR (Virgilio Gozzoli) cantada por los anarquistas de las columnas Durruti en 1936/39.
"Composto nel corso della rivoluzione spagnola del 1936-39 dagli anarchici italiani sull'aria del famoso inno della FAI-CNT, questo canto appare sul giornale anarco-sindacalista "Guerra di Classe" a firma di VIR, pseudonimo del pistoiese Virgilio Gozzoli. L'originale canto spagnolo venne scritto nel 1889 da Ramon Carratala [sic], un giovane operaio di Alicante, con il titolo di Himne Révolutionnaire espagnol e viene premiato ad un concorso la cui giuria è formata da poeti e musicisti che per la bellezza della musica paragonano l'inno alla Marsigliese. Nel oorso dello sciopero generale del 1891 i lavoratori di Barcellona lo cantano per... (continua)
Figli della plebe: La versión italiana de VIR (Virgilio Gozzoli) cantada por los anarquistas de las columnas Durruti en 1936/39.
"Composto nel corso della rivoluzione spagnola del 1936-39 dagli anarchici italiani sull'aria del famoso inno della FAI-CNT, questo canto appare sul giornale anarco-sindacalista "Guerra di Classe" a firma di VIR, pseudonimo del pistoiese Virgilio Gozzoli. L'originale canto spagnolo venne scritto nel 1889 da Ramon Carratala [sic], un giovane operaio di Alicante, con il titolo di Himne Révolutionnaire espagnol e viene premiato ad un concorso la cui giuria è formata da poeti e musicisti che per la bellezza della musica paragonano l'inno alla Marsigliese. Nel oorso dello sciopero generale del 1891 i lavoratori di Barcellona lo cantano per... (continua)
FIGLI DELLA PLEBE
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inviata da Riccardo Venturi 8/4/2013 - 16:52
Figlio del popolo: La versione collegiale di Alfonso Failla, Mario Perossini e altri anarchici carraresi.
Figlio del popolo: La versión colectiva de Alfonso Failla, Mario Perossini y otros anarquistas de Carrara.
Figlio del popolo: La versión colectiva de Alfonso Failla, Mario Perossini y otros anarquistas de Carrara.
"Altra versione in italiano del famosissimo canto spagnolo Hijos del pueblo, la cui prima parte, con qualche variazione, è simile alla versione di Virgilio Gozzoli del 1936, ma con una seconda parte decisamente diversa. Viene pubblicato in I canti della Rivoluzione Sociale a cura della FAI di Carrara nel 1945. Alfonso Failla, uno degli autori, in una intervista a Gianni Bosio a Roberto Leydi fatta a Carrara nel luglio 1962 racconta: 'Lo abbiamo tradotto collegialmente alcuni di noi qui a Carrara. Nel dopoguerra: io, assieme al compagno Mario Perossini di Livorno e ad altri compagni. Fu una iniziativa dei giovani anarchici che fecero anche dei dischi a settatotto giri.' "
Santo Catanuto - Franco Schirone, "Il canto Anarchico in Italia nell'Ottocento e nel Novecento, edizioni Zero in Condotta, 2a ed. Milano 2009, p. 249.
Santo Catanuto - Franco Schirone, "Il canto Anarchico in Italia nell'Ottocento e nel Novecento, edizioni Zero in Condotta, 2a ed. Milano 2009, p. 249.
Figlio del popolo oppresso in catene
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inviata da Riccardo Venturi 8/4/2013 - 17:13
Questi borghesi traditori egoisti: La versione cantata a Torino negli anni '20.
Questi borghesi traditori egoisti: La versión italiana cantada en Turín en los '20
Questi borghesi traditori egoisti: La versión italiana cantada en Turín en los '20
Santo Catanuto e Franco Schirone (op. cit., p. 232) riportano questa versione italiana parziale che si cantava a Torino già attorno al 1920 e che è, probabilmente, la prima in lingua italiana. Proviene originariamente dall'ambito di Cantacronache, esattamente da E. Jona - S. Liberovici, Canti degli operai torinesi, pp. 181-183, in cui si riferisce che "il testo costituisce una libera traduzione ritmica (incompleta) di un famoso canto anarchico spagnolo".
Questi borghesi traditori egoisti
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inviata da Riccardo Venturi 8/4/2013 - 18:24
Una versión italiana anónima de los años post-bélicos
Proviene dal Nuovo canzoniere dei ribelli, edizione di "Umanità Nova", a cura del gruppo anarchico Ponte Regola di Roma, senza data ma in realtà circa del 1947. (Catanuto-Schirone, p. 232)
FIGLIO DEL POPOLO
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inviata da Riccardo Venturi 8/4/2013 - 18:34
Söhne des Volks: La versione germano-spagnola di Ernst Busch
Söhne des Volks: La versión alemano-española de Ernst Busch
Söhne des Volks: La versión alemano-española de Ernst Busch
La traduzione della parte tedesca è di Erich Weinert. Nella versione diffusa da Ernst Busch per le Brigate Internazionali tedesche in Spagna (la Brigata Thälmann), si compone di una prima strofa in lingua tedesca, e di un'altra nell'originale spagnolo: era una consuetudine in tutte le Brigate Internazionali di intonare almeno una parte dei canti in spagnolo. [RV]
Wir sind es satt, noch die Ketten zu tragen,
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inviata da Riccardo Venturi 8/4/2013 - 19:02
La versione torinese nella lezione dell’informatore Gaetano Dassetto, classe 1906, torinese di Borgo San Paolo, falegname ed operaio, socialista, antifascista, partigiano nelle SAP (Squadre di Azione Patriottica) con il nome di battaglia di “Germinale”, delegato sindacale nella FIOM CGIL.
Da “Le ciminiere non fanno più fumo - Canti e memorie degli operai torinesi”, a cura di Emilio Jona, Sergio Liberovici, Franco Castelli, Alberto Lovatto, Donzelli 2008.
Dassetto così commentava l’esecuzione del canto:
“Viena dalla Spagna. L’ho imparata nel nostro Circolo, a Borgo San paolo, nel ’20. Era una canzone rivoluzionaria spagnola, la sapevo tutta. E quando la cantavamo in giro, se la sentiva la polizia, suonava subito, eh, e ci saltavano subito addosso.
Mi ricordo una volta, eravamo lì dove adesso è via Di Nanni, era di sera, eravamo ‘na bèla partìa (una bella compagnia), ragazzi e ragazze,... (continua)
Da “Le ciminiere non fanno più fumo - Canti e memorie degli operai torinesi”, a cura di Emilio Jona, Sergio Liberovici, Franco Castelli, Alberto Lovatto, Donzelli 2008.
Dassetto così commentava l’esecuzione del canto:
“Viena dalla Spagna. L’ho imparata nel nostro Circolo, a Borgo San paolo, nel ’20. Era una canzone rivoluzionaria spagnola, la sapevo tutta. E quando la cantavamo in giro, se la sentiva la polizia, suonava subito, eh, e ci saltavano subito addosso.
Mi ricordo una volta, eravamo lì dove adesso è via Di Nanni, era di sera, eravamo ‘na bèla partìa (una bella compagnia), ragazzi e ragazze,... (continua)
Bernart Bartleby 19/10/2016 - 09:17
”INNO ANARCHICO SPAGNOLO”: La versione (anonima) italiana pubblicata nell' “Almanacco Libertario per il 1937” di Carlo Frigerio
La seguente versione italiana apparve sull' “Almanacco Libertario per il 1937” (p. 68) stampato in Svizzera da Carlo Frigerio. Dopo le note storiche che accompagnano il canto e la riproduzione a tutta pagina dello spartito, l'Almanacco così termina: “La rivoluzione ha rimesso in voga quest'inno popolare e le note fatidiche e vibranti di Carratalá risuonano ora liberamente nelle manifestazioni pubbliche della nuov Catalogna, insorta contro il fascismo sanguinario e liberata dai ceppi del passato. Diamo qui la versione italiana di quest'inno, già tradotto e cantato da molti anni dai nostri compagni francesi.” Quest'ultima, importante affermazione ci comunica che il canto spagnolo è già tradotto e diffuso tra gli esuli anarchici in Francia “da molti anni”, cioè se... (continua)
La seguente versione italiana apparve sull' “Almanacco Libertario per il 1937” (p. 68) stampato in Svizzera da Carlo Frigerio. Dopo le note storiche che accompagnano il canto e la riproduzione a tutta pagina dello spartito, l'Almanacco così termina: “La rivoluzione ha rimesso in voga quest'inno popolare e le note fatidiche e vibranti di Carratalá risuonano ora liberamente nelle manifestazioni pubbliche della nuov Catalogna, insorta contro il fascismo sanguinario e liberata dai ceppi del passato. Diamo qui la versione italiana di quest'inno, già tradotto e cantato da molti anni dai nostri compagni francesi.” Quest'ultima, importante affermazione ci comunica che il canto spagnolo è già tradotto e diffuso tra gli esuli anarchici in Francia “da molti anni”, cioè se... (continua)
Figlio del popol avvinto in catene
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inviata da Riccardo Venturi 10/7/2019 - 06:16
Versione riarrangiata dalla Antica Rumeria Lágrima de Oro
Questa la versione riarrangiata da: Antica Rumeria Lágrima de Oro.
Il testo del brano non è eseguito integralmente (viene eseguita una sola strofa).
Questa la versione riarrangiata da: Antica Rumeria Lágrima de Oro.
Il testo del brano non è eseguito integralmente (viene eseguita una sola strofa).
Gabriele Dascoli 3/6/2024 - 16:07
Canto libertario
anonimo
Pare che anche questo canto debba essere attribuito a Rafael Carratalá Ramos, ma devo controllare meglio. Tra l'altro i versi si adattano alla stessa melodia di Hijos del pueblo.
Riccardo Venturi 8/4/2013 - 20:21
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Letra y música de R.C.R. (Rafael Carratalá Ramos)
Testo e musica di R.C.R. (Rafael Carratalá Ramos)
"Hijos del pueblo" es una canción popular relacionada con el movimiento obrero, especialmente el de inspiración anarcosindicalista. Parece ser que este himno es obra de un director de banda militar establecido en Barcelona. Se presentó en 1885 a la Sección de Música revolucionaria del primer certamen socialista organizado por el Centro de Amigos de Reus, perteneciente a la Primera Internacional." - es.wikipedia
"Hijos del pueblo": Historia de su composición y grabación
CNT-AIT Confederación Nacional del Trabajo
Si hablamos de la historia del anarcosindicalismo ibérico no podemos dejar de poner en valor los símbolos que lo han representado durante estos cien años que ahora cumple la CNT. La bandera rojinegra, Heracles con el león de Nemea, las propias siglas CNT, son... (continua)