[XVII secolo]
Ninna nanna popolare francese che affonda le sue radici addirittura nel 600, ripresa e arrangiata da Théodore Botrel nella sua raccolta “Chansons de Jean-La-Vague” del 1892.
Perchè proporre tra le “Chansons Contre la Guerre” un’innocente (ma solo all’apparenza) ninna nanna come questa?
Beh, un motivo già del tutto evidente è che molte ninna nanne, così come racconti e fiabe della tradizione, furono composte da adulti per il gusto di spaventare e lo scopo di controllare, costringere, ammansire, addomesticare, sedare quelle “tenere bestiole” che sono i bambini.
E per ciò stesso “Le grand Lustukru” va direttamente nel percorso sulla violenza contro l’infanzia.
Ma non è finita qui. Lustukru è maschio, possente, malefico e abusa con goduria della sua forza, che abbatte sui più deboli. E’ un “croque-mitaine”, espressione antica di incerta etimologia, che potrebbe significare... (continua)
[Primi del 900]
Parole e musica di Théodore Botrel.
In diverse raccolte, come “Chansons de Botrel pour l'école et le foyer” (1903) e “Chansons de Jacques-la-Terre (Chansons des Paysans)” (1910).
Più recentemente ripresa dal gruppo bretone Babord Amures di Saint-Malo.
Erano chiamati “graviers” i giovani - molti giovanissimi - che ogni anno in febbraio partivano dalle coste bretoni e attraversavano l’oceano per andare a lavorare i merluzzi nelle isole dell’arcipelago di Saint-Pierre-et-Miquelon, ancora oggi ultimo territorio francese d’oltremare in America del Nord, precisamente qualche chilometro a sud dell’isola canadese di Terranova. “Grèves”, o “graves”, era il nome dato ai ciotoli di quelle spiagge, su cui i filetti di pesce erano posti ad essiccare. La stagione durava otto/nove mesi, partivano in inverno e tornavano in autunno: vi immaginate che razza di viaggio e di lavoro facevano... (continua)
À quinze ans à peine, aux bancs de Terre-Neuve, (continua)
Versione del gruppo bretone Babord Amures di Saint-Malo. La musica non è quella originale di Botrel ma la melodia di “Old Time”, un brano di Ola Belle Campbell Reed (1916–2002), folksinger, cantautrice e virtuosa del banjio originaria del North Carolina.
La canzone di Ola Belle Campbell Reed sulla cui melodia i Babord Amures cantano "Les petits graviers" non s'intitola "Old Time" ma "Springtime of Life"...
Anche questa un'ottima traduzione, davvero! Un'unica cosa (ma è una quisquilia): al posto del "lardo affumicato", io metterei "pancetta affumicata". In pratica si tratta del "bacon", insomma. Saluti!
Post Scriptum. Di Thédore Botrel è d'obbligo almeno ricordare la canzone più famosa, vale a dire La Paimpolaise, forse la "canzone folkloristica" bretone più famosa di tutte. La Paimpolaise è nominata, "ad fondellorum presam", in una strofa della perfida Mélanie di Georges Brassens.
Ninna nanna popolare francese che affonda le sue radici addirittura nel 600, ripresa e arrangiata da Théodore Botrel nella sua raccolta “Chansons de Jean-La-Vague” del 1892.
Perchè proporre tra le “Chansons Contre la Guerre” un’innocente (ma solo all’apparenza) ninna nanna come questa?
Beh, un motivo già del tutto evidente è che molte ninna nanne, così come racconti e fiabe della tradizione, furono composte da adulti per il gusto di spaventare e lo scopo di controllare, costringere, ammansire, addomesticare, sedare quelle “tenere bestiole” che sono i bambini.
E per ciò stesso “Le grand Lustukru” va direttamente nel percorso sulla violenza contro l’infanzia.
Ma non è finita qui. Lustukru è maschio, possente, malefico e abusa con goduria della sua forza, che abbatte sui più deboli. E’ un “croque-mitaine”, espressione antica di incerta etimologia, che potrebbe significare... (continua)