Pittsburgh Town
Pittsburgh town is a smoky ol' town, Pittsburgh
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/4/2020 - 21:43
Jarama Valley
4. La versione di Woody Guthrie, Pete Seeger e Lee Hays
4. The version by Woody Guthrie, Pete Seeger and Lee Hays
4. La version de Woody Guthrie, Pete Seeger et Lee Hays
4. Woody Guthrien, Pete Seegerin ja Lee Haysin versio
Vale a dire degli Almanac Singers. Gli Almanac Singers si formarono ufficialmente, ma senza un nome specifico, a New York a partire dal marzo del 1940 (e furono attivi fino al 1943). La versione di “Jarama Valley” è probabilmente del gennaio del 1941, in occasione di una raccolta di fondi per i veterani americani della Guerra di Spagna che si tenne al ristorante Jade Mountain di New York. Fu poco dopo che il gruppo prese a chiamarsi “Almanac Singers”, o “The Almanacs”: Lee Hays aveva detto che i contadini dell'Arkansas avevano soltanto due libri in casa: “La Bibbia, per guidarli e prepararli alla vita nell'altro mondo, e un almanacco che raccontava loro le condizioni di vita in questo mondo.”
4. The version by Woody Guthrie, Pete Seeger and Lee Hays
4. La version de Woody Guthrie, Pete Seeger et Lee Hays
4. Woody Guthrien, Pete Seegerin ja Lee Haysin versio
Vale a dire degli Almanac Singers. Gli Almanac Singers si formarono ufficialmente, ma senza un nome specifico, a New York a partire dal marzo del 1940 (e furono attivi fino al 1943). La versione di “Jarama Valley” è probabilmente del gennaio del 1941, in occasione di una raccolta di fondi per i veterani americani della Guerra di Spagna che si tenne al ristorante Jade Mountain di New York. Fu poco dopo che il gruppo prese a chiamarsi “Almanac Singers”, o “The Almanacs”: Lee Hays aveva detto che i contadini dell'Arkansas avevano soltanto due libri in casa: “La Bibbia, per guidarli e prepararli alla vita nell'altro mondo, e un almanacco che raccontava loro le condizioni di vita in questo mondo.”
JARAMA VALLEY
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/6/2019 - 06:31
Young Man From Alcalà
Canzone antifranchista dei volontari americani nella guerra di spagna.
Incisa da Pete Seeger ai tempi degli Almanac Singers
In realtà l'ho conosciuta tramite una incisione successiva (1997) di Michael Smith e e Jamie O'Reilly,
Pasiones: Songs of the Spanish Civil War 1936-1939
Incisa da Pete Seeger ai tempi degli Almanac Singers
In realtà l'ho conosciuta tramite una incisione successiva (1997) di Michael Smith e e Jamie O'Reilly,
Pasiones: Songs of the Spanish Civil War 1936-1939
A Spaniard who hailed from Alcala
(continua)
(continua)
inviata da Piersante Sestini 13/12/2018 - 22:08
The Dodger Song
[1880s / 1941]
Una canzone popolare risalente ad una qualche campagna elettorale post Guerra Civile.
Gli Almanac Singers la ripresero nel 1941, nell’album “Sod-Buster Ballads”
Testo trovato su questo sito tedesco dedicato a Woody Guthrie
Una canzone popolare risalente ad una qualche campagna elettorale post Guerra Civile.
Gli Almanac Singers la ripresero nel 1941, nell’album “Sod-Buster Ballads”
Testo trovato su questo sito tedesco dedicato a Woody Guthrie
Oh, the candidate's a dodger, yes, a well-known dodger,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/4/2018 - 11:47
The General and the Goats
[1939 o 1940]
Parole di Mike Stratton
Musica di Saul Aarons
Musica di Mike Stratton
Testo trovato su Labor Arts
Pochissime le notizie reperibilin Rete sul conto di questo duo composto da Saul Aarons e Mike Stratton. Furono di certo, seppur marginalmente, due songwriter e a New York fecero parte dell’organizzazione “People’s Songs”, lì fondata nel 1945 da Pete Seeger, Alan Lomax e Lee Hays, nata per promuovere le canzoni provenienti dal movimento operaio americano.
Saul Aarons e Mike Stratton non sono passati alla storia perché le loro canzoni erano lunghe e difficili, più adatte al teatro musicale o al cabaret… E poi mica tutti possono diventare dei Pete Seeger! Comunque il buon vecchio Pete di certo si avvalse del lavoro di tanti come Aarons e Stratton.
Questa canzone fu scritta mentre in Europa si “combatteva” la cosiddetta “Phoney War” (la “Strana Guerra”, o in francese “drôle... (continua)
Parole di Mike Stratton
Musica di Saul Aarons
Musica di Mike Stratton
Testo trovato su Labor Arts
Pochissime le notizie reperibilin Rete sul conto di questo duo composto da Saul Aarons e Mike Stratton. Furono di certo, seppur marginalmente, due songwriter e a New York fecero parte dell’organizzazione “People’s Songs”, lì fondata nel 1945 da Pete Seeger, Alan Lomax e Lee Hays, nata per promuovere le canzoni provenienti dal movimento operaio americano.
Saul Aarons e Mike Stratton non sono passati alla storia perché le loro canzoni erano lunghe e difficili, più adatte al teatro musicale o al cabaret… E poi mica tutti possono diventare dei Pete Seeger! Comunque il buon vecchio Pete di certo si avvalse del lavoro di tanti come Aarons e Stratton.
Questa canzone fu scritta mentre in Europa si “combatteva” la cosiddetta “Phoney War” (la “Strana Guerra”, o in francese “drôle... (continua)
[Narrator]
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/2/2016 - 09:49
Percorsi:
Guerra agli animali
Capitalistic Boss
[1937 o 1941]
Parole di Saul Aarons
Musica di Mike Stratton
Testo trovato su Labor Arts
Canzone inclusa nella raccolta “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” (1996)
Originariamente pubblicato sul Volume III (nn. 6 e 7, luglio/agosto 1948) del “People's Song Bulletin”
Non ci sono molto notizie in Rete sull’autore di questa allegra e sarcastica canzoncina, dotata di un umorismo marcatamente “yiddish”… Mettendo insieme alcuni frammenti, Saul Aarons deve essere stato, seppur marginalmente, un songwriter che a New York fece parte dell’organizzazione “People’s Songs”, lì fondata nel 1945 da Pete Seeger, Alan Lomax e Lee Hays, nata per promuovere le canzoni provenienti dal movimento operaio americano.
Sono un boss capitalista… non sono cattivo, è che mi dipingono così… E’ vero, a volte mi comporto male ma non so spiegarmi il perché, c’è qualcosa che non va nel mio cervello… Sono malato di “capitalistite”!...
Parole di Saul Aarons
Musica di Mike Stratton
Testo trovato su Labor Arts
Canzone inclusa nella raccolta “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” (1996)
Originariamente pubblicato sul Volume III (nn. 6 e 7, luglio/agosto 1948) del “People's Song Bulletin”
Non ci sono molto notizie in Rete sull’autore di questa allegra e sarcastica canzoncina, dotata di un umorismo marcatamente “yiddish”… Mettendo insieme alcuni frammenti, Saul Aarons deve essere stato, seppur marginalmente, un songwriter che a New York fece parte dell’organizzazione “People’s Songs”, lì fondata nel 1945 da Pete Seeger, Alan Lomax e Lee Hays, nata per promuovere le canzoni provenienti dal movimento operaio americano.
Sono un boss capitalista… non sono cattivo, è che mi dipingono così… E’ vero, a volte mi comporto male ma non so spiegarmi il perché, c’è qualcosa che non va nel mio cervello… Sono malato di “capitalistite”!...
I'm the much-maligned capitalistic boss
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/2/2016 - 13:47
The Shelter Diggers
[1962]
Parole di Agnes “Aggie” Friesen, scrittrice, poetessa e disegnatrice (suoi molti dei disegni a penna che illustravano i numeri di Broadside), è la figlia di Gordon Friesen e Agnes “Sis” Cunningham, fondatori di Broadside e membri degli Almanac Singers negli anni 40.
Sulla melodia di Buffalo Skinners, canzone del 1873 che divenne in seguito celebre nella versione, originale nel testo, di Woody Guthrie (ancora mancante sulle CCG/AWS, sicchè provvederò quanto prima)
Testo pubblicato su Broadside #4, metà aprile 1962
Come nell’originaria “Buffalo Skinners”, anche qui un gruppo di giovani disoccupati viene ingaggiato da un datore di lavoro. Là era un commerciante di pelli, qui è un milionario che vuole farsi costruire un rifugio anti atomico duecento piedi sotto terra. Gli operai si rendono subito conto della difficoltà del lavoro (per esempio, scavando tranciano un cavo elettrico e... (continua)
Parole di Agnes “Aggie” Friesen, scrittrice, poetessa e disegnatrice (suoi molti dei disegni a penna che illustravano i numeri di Broadside), è la figlia di Gordon Friesen e Agnes “Sis” Cunningham, fondatori di Broadside e membri degli Almanac Singers negli anni 40.
Sulla melodia di Buffalo Skinners, canzone del 1873 che divenne in seguito celebre nella versione, originale nel testo, di Woody Guthrie (ancora mancante sulle CCG/AWS, sicchè provvederò quanto prima)
Testo pubblicato su Broadside #4, metà aprile 1962
Come nell’originaria “Buffalo Skinners”, anche qui un gruppo di giovani disoccupati viene ingaggiato da un datore di lavoro. Là era un commerciante di pelli, qui è un milionario che vuole farsi costruire un rifugio anti atomico duecento piedi sotto terra. Gli operai si rendono subito conto della difficoltà del lavoro (per esempio, scavando tranciano un cavo elettrico e... (continua)
I found myself in Brooklyn in the year of sixty two
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/8/2015 - 13:18
Will You Work for Peace or Wait for War?
[1962]
Parole e musica di Agnes “Aggie” Friesen
Una canzone dimenticata eppure storica, il primo testo ad essere pubblicato sul primo numero di Broadside, febbraio 1962
Agnes “Aggie” Friesen, scrittrice, poetessa e disegnatrice (suoi molti dei disegni a penna che illustravano i numeri di Broadside), è la figlia di Gordon Friesen e Agnes “Sis” Cunningham, fondatori di Broadside e membri degli Almanac Singers negli anni 40.
Parole e musica di Agnes “Aggie” Friesen
Una canzone dimenticata eppure storica, il primo testo ad essere pubblicato sul primo numero di Broadside, febbraio 1962
Agnes “Aggie” Friesen, scrittrice, poetessa e disegnatrice (suoi molti dei disegni a penna che illustravano i numeri di Broadside), è la figlia di Gordon Friesen e Agnes “Sis” Cunningham, fondatori di Broadside e membri degli Almanac Singers negli anni 40.
Come all you good people and answer to me
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/8/2015 - 13:09
Solidarity Forever
[1914-15]
Parole di Ralph Chaplin
Sulle melodie di “John Brown's Body” e “The Battle Hymn of the Republic”
Interpreti: Pete Seeger & The Almanac Singers
Ralph Chaplin cominciò a scrivere questo brano nel 1914, durante uno sciopero di minatori del carbone in West Virginia, e lo completò l’anno seguente a Chicago.
“Solidarity Forever” è uno degli inni sindacali più famosi di sempre e all’epoca comparve, in tutti i paesi di lingua inglese, nelle pubblicazioni e sugli opuscoli distribuiti dai gruppi di attivisti contro la guerra e contro la coscrizione. Per esempio, si trova in apertura di un volantino - lo stesso da cui ho tratto il testo di Never Goes - pubblicato nel 1917 in Australia nell’ambito del vasto movimento politico e sindacale che si opponeva all’introduzione della coscrizione obbligatoria voluta dal primo ministro Bill Hughes. In quel caso gli autori riuscirono a infilare il “broadside” in tutte le guide del telefono stampate dal governo e recapitate a casa agli abbonati.
Parole di Ralph Chaplin
Sulle melodie di “John Brown's Body” e “The Battle Hymn of the Republic”
Interpreti: Pete Seeger & The Almanac Singers
Ralph Chaplin cominciò a scrivere questo brano nel 1914, durante uno sciopero di minatori del carbone in West Virginia, e lo completò l’anno seguente a Chicago.
“Solidarity Forever” è uno degli inni sindacali più famosi di sempre e all’epoca comparve, in tutti i paesi di lingua inglese, nelle pubblicazioni e sugli opuscoli distribuiti dai gruppi di attivisti contro la guerra e contro la coscrizione. Per esempio, si trova in apertura di un volantino - lo stesso da cui ho tratto il testo di Never Goes - pubblicato nel 1917 in Australia nell’ambito del vasto movimento politico e sindacale che si opponeva all’introduzione della coscrizione obbligatoria voluta dal primo ministro Bill Hughes. In quel caso gli autori riuscirono a infilare il “broadside” in tutte le guide del telefono stampate dal governo e recapitate a casa agli abbonati.
When the union's inspiration through the workers' blood shall run,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/7/2015 - 13:23
I Don't Want Your Millions, Mister
La canzone non dovrebbe essere attibuita a Barbara Dane.
Prima di lei (la sua versione è del 1973) l’hanno incisa infatti molti altri, a cominciare dall’autore stesso, Jim Garland (che, fra l’altro, era il fratellastro di Sarah Ogan Gunning)
La sua versione originale si trova, per esempio, nella raccolta intitolata “Newport Broadside”, registrazione del Newport Folk Festival del 1963, pubblicata dalla Vanguard nel 1964.
Quella di Woody Guthrie con Pete Seegere The Almanac Singers è del 1941 (poi in “Talking Union and Other Union Songs” del 1955)…
Quella di Tom Rush del 1963…
Quindi Barbara Dane c’entra veramente poco e attribuirei il brano a Jim Garland, che fu anche il coautore, con la sorella Aunt Molly Jackson, di The Death of Harry Simms.
Prima di lei (la sua versione è del 1973) l’hanno incisa infatti molti altri, a cominciare dall’autore stesso, Jim Garland (che, fra l’altro, era il fratellastro di Sarah Ogan Gunning)
La sua versione originale si trova, per esempio, nella raccolta intitolata “Newport Broadside”, registrazione del Newport Folk Festival del 1963, pubblicata dalla Vanguard nel 1964.
Quella di Woody Guthrie con Pete Seegere The Almanac Singers è del 1941 (poi in “Talking Union and Other Union Songs” del 1955)…
Quella di Tom Rush del 1963…
Quindi Barbara Dane c’entra veramente poco e attribuirei il brano a Jim Garland, che fu anche il coautore, con la sorella Aunt Molly Jackson, di The Death of Harry Simms.
Bernart Bartleby 15/4/2015 - 11:39
Weavery Life
[1940s]
Parole e musica di Woody Guthrie
Un brano originale di Guthire ma basato su “The Weavers Song”, una canzone di autore anonimo risalente alla fine 800 / inizio 900 (sulla melodia dell’inno sacro “Life's Railway to Heaven”) che il “menestrello dell’Oklahoma” aveva già inciso nel 1941 con gli Almanac Singers per i tipi della General Records.
Testo trovato su Folk Archive
Parole e musica di Woody Guthrie
Un brano originale di Guthire ma basato su “The Weavers Song”, una canzone di autore anonimo risalente alla fine 800 / inizio 900 (sulla melodia dell’inno sacro “Life's Railway to Heaven”) che il “menestrello dell’Oklahoma” aveva già inciso nel 1941 con gli Almanac Singers per i tipi della General Records.
Testo trovato su Folk Archive
A weavery life is like an engine,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/4/2015 - 13:10
(I’m Marching Down) Freedom Road
[1942]
Versi del grande poeta afroamericano Langston Hughes.
Musica di Emerson Harper.
Registrata da Josh White (chitarra e voce) nel 1944.
Trovo il brano in un paio di collezioni: “That's Why We're Marching: World War II and the American Folksong Movement” (Smithsonian Folkways Records, 1996) e “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” (Bear Family Records, sempre del 1996)
Se per i bianchi di sinistra, come Guthrie e Seeger, la guerra in Europa era una battaglia anti-fascista, una nuova Internazionale e “cantare canzoni di guerra non era poi diverso da cantare canzoni di lavoro”, per gli afroamericani come Josh White (anche lui, non a caso, collaborò strettamente con gli Almanac Singers) la guerra era pure un’occasione per ribadire che se la lotta è comune allora tutti sono uguali, bianchi e neri… “United we stand, divided we fall” sancisce anche la... (continua)
Versi del grande poeta afroamericano Langston Hughes.
Musica di Emerson Harper.
Registrata da Josh White (chitarra e voce) nel 1944.
Trovo il brano in un paio di collezioni: “That's Why We're Marching: World War II and the American Folksong Movement” (Smithsonian Folkways Records, 1996) e “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” (Bear Family Records, sempre del 1996)
Se per i bianchi di sinistra, come Guthrie e Seeger, la guerra in Europa era una battaglia anti-fascista, una nuova Internazionale e “cantare canzoni di guerra non era poi diverso da cantare canzoni di lavoro”, per gli afroamericani come Josh White (anche lui, non a caso, collaborò strettamente con gli Almanac Singers) la guerra era pure un’occasione per ribadire che se la lotta è comune allora tutti sono uguali, bianchi e neri… “United we stand, divided we fall” sancisce anche la... (continua)
Hand me my gun, let the bugle blow loud
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/5/2014 - 10:20
Almanac Singers: The Rifles
[giugno 1942]
Scritta da Sis Cunningham.
Sulla melodia de “The Riflemen's Song At Bennington”, canzone del 1770 che celebra una vittoria americana durante la Guerra d’Indipendenza.
Nell’album degli Almanac Singers intitolato “Anti-Fascist Songs Of The Almanac Singers”.
Altra canzone bellicista e patriottarda, contribuita pertanto come Extra.
Eppure, anche qui lo stile degli Almanac Singers non si smentisce: non solo applausi ai fucili americani spianati contro Hitler e Hideki Tōjō, primo ministro e comandante in capo dell’esercito giapponese, ma anche per chi già da due o tre anni aveva imbracciato le armi contro la minaccia nazista, in primis i combattenti partigiani (non ancora i nostri, ma quelli di Cecoslovacchia, Polonia, Olanda, Belgio, Francia, Grecia e Jugoslavia), gli inglesi (i Tommies) e i sovietici (non essendo all’epoca note oltre oceano le porcate che anche questi andavano... (continua)
Scritta da Sis Cunningham.
Sulla melodia de “The Riflemen's Song At Bennington”, canzone del 1770 che celebra una vittoria americana durante la Guerra d’Indipendenza.
Nell’album degli Almanac Singers intitolato “Anti-Fascist Songs Of The Almanac Singers”.
Altra canzone bellicista e patriottarda, contribuita pertanto come Extra.
Eppure, anche qui lo stile degli Almanac Singers non si smentisce: non solo applausi ai fucili americani spianati contro Hitler e Hideki Tōjō, primo ministro e comandante in capo dell’esercito giapponese, ma anche per chi già da due o tre anni aveva imbracciato le armi contro la minaccia nazista, in primis i combattenti partigiani (non ancora i nostri, ma quelli di Cecoslovacchia, Polonia, Olanda, Belgio, Francia, Grecia e Jugoslavia), gli inglesi (i Tommies) e i sovietici (non essendo all’epoca note oltre oceano le porcate che anche questi andavano... (continua)
Who is that I see coming, advancing row on row.
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/5/2014 - 14:07
I'm on My Way
[18??]
Gospel di anonimo autore afroamericano
Ad inciderlo per primi furono forse quelli della Carter Family, negli anni 30 del secolo scorso.
Ovviamente la canzone esiste in numerose versioni. E’ ispirata a brani precedenti (come “I'm On My Way to Canaan Land”, o “I'll Journey On”) e ha ispirato brani successivi, come “On My Way” di Louis Armstrong (1958)
Famose anche le versioni offerte da Odetta, Mahalia Jackson e Nina Simone.
Si tratta certamente di un inno sacro che però si riferisce a qualcosa di molto terreno, all’Undeground Railroad, cammino segreto e organizzazione di sostegno che negli precedenti l’abolizione della schiavitù negli USA consentì a molti schiavi neri di fuggire verso gli Stati del nord e la libertà.
[Giugno 1942 - Versione degli Almanc Singers]
Una canzone tradizionale afroamericana, un gospel, ripreso e arrangiato dagli Almanac Singers.
Nel loro album intitolato... (continua)
Gospel di anonimo autore afroamericano
Ad inciderlo per primi furono forse quelli della Carter Family, negli anni 30 del secolo scorso.
Ovviamente la canzone esiste in numerose versioni. E’ ispirata a brani precedenti (come “I'm On My Way to Canaan Land”, o “I'll Journey On”) e ha ispirato brani successivi, come “On My Way” di Louis Armstrong (1958)
Famose anche le versioni offerte da Odetta, Mahalia Jackson e Nina Simone.
Si tratta certamente di un inno sacro che però si riferisce a qualcosa di molto terreno, all’Undeground Railroad, cammino segreto e organizzazione di sostegno che negli precedenti l’abolizione della schiavitù negli USA consentì a molti schiavi neri di fuggire verso gli Stati del nord e la libertà.
[Giugno 1942 - Versione degli Almanc Singers]
Una canzone tradizionale afroamericana, un gospel, ripreso e arrangiato dagli Almanac Singers.
Nel loro album intitolato... (continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/5/2014 - 13:35
Side by Side
[Febbraio 1942]
Parole di Arthur Stern.
Sulla melodia di un canto tradizionale di marinai.
La prima incisione è degli Almanac Singers (Bess Hawes, Pete Seeger, Millard Lampell, Woody Guthrie, Arthur Stern, Sis Cunningham) nel disco intitolato Dear Mr. President registrato nel febbraio del 1942.
Canzone del “Why We Fight”…
Parole di Arthur Stern.
Sulla melodia di un canto tradizionale di marinai.
La prima incisione è degli Almanac Singers (Bess Hawes, Pete Seeger, Millard Lampell, Woody Guthrie, Arthur Stern, Sis Cunningham) nel disco intitolato Dear Mr. President registrato nel febbraio del 1942.
Canzone del “Why We Fight”…
There stood a house upon the hill…
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/5/2014 - 12:02
The Sinking of the Reuben James
[1941]
Parole e musica di Woody Guthrie, con Millard Lampell.
La prima incisione è degli Almanac Singers (Bess Hawes, Pete Seeger, Millard Lampell, Woody Guthrie, Arthur Stern, Sis Cunningham) nel disco intitolato Dear Mr. President registrato nel febbraio del 1942.
Questa canzone invece provo a proporla come CCG a tutti gli effetti perchè, pur essendo tratta dal disco interventista “Dear Mr. President”, non è “patriottarda”, piuttosto sgomenta, di fronte ad uno degli episodi che accelerarono l’intervento degli USA nella guerra in Europa, prima ancora però dell’attacco giapponese a Pearl Harbor.
A partire dal marzo del 1941 gli Stati Uniti cominciarono a preoccuparsi seriamente di quel che stava accadendo nel cuore dell’Europa e anche in Manciuria e nel Pacifico. Roosevelt si convinse di dover aiutare pesantemente chi combatteva contro Germania e Giappone. 50 miliardi di dollari di aiuti... (continua)
Parole e musica di Woody Guthrie, con Millard Lampell.
La prima incisione è degli Almanac Singers (Bess Hawes, Pete Seeger, Millard Lampell, Woody Guthrie, Arthur Stern, Sis Cunningham) nel disco intitolato Dear Mr. President registrato nel febbraio del 1942.
Questa canzone invece provo a proporla come CCG a tutti gli effetti perchè, pur essendo tratta dal disco interventista “Dear Mr. President”, non è “patriottarda”, piuttosto sgomenta, di fronte ad uno degli episodi che accelerarono l’intervento degli USA nella guerra in Europa, prima ancora però dell’attacco giapponese a Pearl Harbor.
A partire dal marzo del 1941 gli Stati Uniti cominciarono a preoccuparsi seriamente di quel che stava accadendo nel cuore dell’Europa e anche in Manciuria e nel Pacifico. Roosevelt si convinse di dover aiutare pesantemente chi combatteva contro Germania e Giappone. 50 miliardi di dollari di aiuti... (continua)
Have you heard of a ship called the good Reuben James
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/5/2014 - 11:44
The Almanac Singers: Dear Mr. President
[Febbraio 1942]
Parole di Pete Seeger
Musica degli Almanac Singers (Bess Hawes, Pete Seeger, Millard Lampell, Woody Guthrie, Arthur Stern, Sis Cunningham)
Propongo questa canzone tra gli Extra per pura cautela, perché si tratta – a differenza di canzoni precedenti degli Almanac Singers, soprattutto quelle tratte da “Songs for John Doe”, album d’esordio emblema dell’“isolazionismo” - di un brano in appoggio all’intervento USA nella guerra in Europa.
Fino alla primavera del 1941 gli USA restarono piuttosto indifferenti a quel che succedeva in Europa. Poi, a marzo, Roosevelt fece approvare il cosiddetto “Land-Lease Act” attraverso cui aiutare finanziariamente gli Stati la cui difesa era considerata strategica per l’America, e cioè non solo la Gran Bretagna ma anche la Francia, l’Unione Sovietica e la Cina (vennero erogati più di 50 miliardi di dollari di aiuti). La reazione tedesca e italiana,... (continua)
Parole di Pete Seeger
Musica degli Almanac Singers (Bess Hawes, Pete Seeger, Millard Lampell, Woody Guthrie, Arthur Stern, Sis Cunningham)
Propongo questa canzone tra gli Extra per pura cautela, perché si tratta – a differenza di canzoni precedenti degli Almanac Singers, soprattutto quelle tratte da “Songs for John Doe”, album d’esordio emblema dell’“isolazionismo” - di un brano in appoggio all’intervento USA nella guerra in Europa.
Fino alla primavera del 1941 gli USA restarono piuttosto indifferenti a quel che succedeva in Europa. Poi, a marzo, Roosevelt fece approvare il cosiddetto “Land-Lease Act” attraverso cui aiutare finanziariamente gli Stati la cui difesa era considerata strategica per l’America, e cioè non solo la Gran Bretagna ma anche la Francia, l’Unione Sovietica e la Cina (vennero erogati più di 50 miliardi di dollari di aiuti). La reazione tedesca e italiana,... (continua)
Dear Mr. President, I sat me down
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/5/2014 - 10:38
Union Maid
[1940]
Parole di Woody Guthrie
Sulla tema del “Fröhlicher Landmann von der Arbeit zurückkehrend” di Robert Schumann (dall’ “Album für die Jugend”, Op. 68, n. 10, anno 1848)
Il ritornello è invece tratto dalla popolare “Red Wing”, scritta nel 1907 da Kerry Mills e Thurland Chattaway.
Una canzone scritta da Guthrie per il Partito comunista di Oklahoma City, ma dalla prospettiva, abbastanza insolita per l’epoca, di un’attivista femmina, e pure piuttosto determinata...
Incisa per la prima volta dagli Almanac Singers nel 1941. Ripresa in seguito molte volte da Pete Seeger e in dischi di tributo a Woody Guthrie.
Anche nella colonna sonora del film “Bound For Glory” [Questa terra è la mia terra] diretto da Hal Ashby nel 1976.
Non vorrei sbagliarmi, ma ci si sono cimentati pure i nostri Stormy Six e Luca Barbarossa.
Parole di Woody Guthrie
Sulla tema del “Fröhlicher Landmann von der Arbeit zurückkehrend” di Robert Schumann (dall’ “Album für die Jugend”, Op. 68, n. 10, anno 1848)
Il ritornello è invece tratto dalla popolare “Red Wing”, scritta nel 1907 da Kerry Mills e Thurland Chattaway.
Una canzone scritta da Guthrie per il Partito comunista di Oklahoma City, ma dalla prospettiva, abbastanza insolita per l’epoca, di un’attivista femmina, e pure piuttosto determinata...
Incisa per la prima volta dagli Almanac Singers nel 1941. Ripresa in seguito molte volte da Pete Seeger e in dischi di tributo a Woody Guthrie.
Anche nella colonna sonora del film “Bound For Glory” [Questa terra è la mia terra] diretto da Hal Ashby nel 1976.
Non vorrei sbagliarmi, ma ci si sono cimentati pure i nostri Stormy Six e Luca Barbarossa.
There once was a union maid, she never was afraid
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/5/2014 - 22:48
Roll the Union On
[Fine anni 30?]
Come There Is Mean Things Happening in This Land e Raggedy, un’altra canzone scritta da John Handcox (1904-1992), cantautore e bracciante afroamericano, che negli anni della Grande Depressione fu militante del combattivo sindacato Southern Tenant Farmers’ Union.
La melodia è basata sul gospel “Roll the Chariot On”
Interpretata da Pete Seeger con The Song Swappers nel disco intitolato “Talking Union and Other Union Songs”, con gli Almanac Singers pubblicato dalla Folkways Records nel 1955.
Negli anni 80 John Handcox ha registrato lui stesso alcune delle sue vecchie canzoni, insieme ad altre più recenti, nell’album intitolato “John L. Handcox: Songs, Poems and Stories of the Southern Tenant Farmers”.
Come There Is Mean Things Happening in This Land e Raggedy, un’altra canzone scritta da John Handcox (1904-1992), cantautore e bracciante afroamericano, che negli anni della Grande Depressione fu militante del combattivo sindacato Southern Tenant Farmers’ Union.
La melodia è basata sul gospel “Roll the Chariot On”
Interpretata da Pete Seeger con The Song Swappers nel disco intitolato “Talking Union and Other Union Songs”, con gli Almanac Singers pubblicato dalla Folkways Records nel 1955.
Negli anni 80 John Handcox ha registrato lui stesso alcune delle sue vecchie canzoni, insieme ad altre più recenti, nell’album intitolato “John L. Handcox: Songs, Poems and Stories of the Southern Tenant Farmers”.
We're gonna roll, we're gonna roll, we're gonna roll the Union on
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 29/11/2013 - 22:44
State of Arkansas (My Name Is Terry Roberts)
[1957]
Parole di Dave Arkin, cantautore di Los Angeles.
La musica è quella di “State of Arkansas”, una canzone tradizionale ripresa dagli Almanac Singers
In “Gazette With Pete Seeger, Vol. 1”, Folkways Records, 1958.
Nel 1954 la Corte Suprema degli USA decretò la fine del sistema di segregazione razziale, a cominciare dalle scuole. Nel 1957 la Central High School di Little Rock, Arkansas, si apprestava ad aprire le sue porte ai primi 9 studenti afroamericani (tra di loro il giovane Terrence “Terry” Roberts) quando il governatore dello Stato, Orval Faubus (del Partito Democratico!), con la scusa di dover mantenere l’ordine a fronte delle proteste organizzate da gruppi di cittadini razzisti, fece intervenire la guardia nazionale che, invece di contenere l’aggressione dei segregazionisti, impedì ai “Little Rock Nine” di accedere all’edificio scolastico. Il sindaco di Little Rock, Woodrow... (continua)
Parole di Dave Arkin, cantautore di Los Angeles.
La musica è quella di “State of Arkansas”, una canzone tradizionale ripresa dagli Almanac Singers
In “Gazette With Pete Seeger, Vol. 1”, Folkways Records, 1958.
Nel 1954 la Corte Suprema degli USA decretò la fine del sistema di segregazione razziale, a cominciare dalle scuole. Nel 1957 la Central High School di Little Rock, Arkansas, si apprestava ad aprire le sue porte ai primi 9 studenti afroamericani (tra di loro il giovane Terrence “Terry” Roberts) quando il governatore dello Stato, Orval Faubus (del Partito Democratico!), con la scusa di dover mantenere l’ordine a fronte delle proteste organizzate da gruppi di cittadini razzisti, fece intervenire la guardia nazionale che, invece di contenere l’aggressione dei segregazionisti, impedì ai “Little Rock Nine” di accedere all’edificio scolastico. Il sindaco di Little Rock, Woodrow... (continua)
My name is Terry Roberts,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 29/11/2013 - 13:18
The Ballad of Harry Bridges
[1941]
Su alcuni siti il testo di questa canzone viene attribuito ad alcuni degli Almanac Singers, ossia Lee Hays, Millard Lampell e Pete Seeger…. Ma lo stesso vecchio Seeger in un’intervista ascoltabile su YouTube racconta che furono lui e Woody Guthrie a scriverla nel 1941 a San Francisco, dove si erano incontrati perché entrambi erano lì per manifestare contro l’espulsione dagli USA del leader sindacale Harry Bridges.
Harry Bridges (1901-1990) era nato a Melbourne, in Australia. Marinaio fin da giovanissimo, era approdato negli USA nel 1920. Divenuto operaio portuale, Bridges si era subito avvicinato ai Wobblies, gli agitatori dell’Industrial Workers of the World (IWW). Nei primi anni 30 emerse come figura di riferimento all’interno di un gruppo di sindacalisti rivoluzionari noto come “Albion Hall Group”, responsabile del grande sciopero dei portuali di San Francisco del... (continua)
Su alcuni siti il testo di questa canzone viene attribuito ad alcuni degli Almanac Singers, ossia Lee Hays, Millard Lampell e Pete Seeger…. Ma lo stesso vecchio Seeger in un’intervista ascoltabile su YouTube racconta che furono lui e Woody Guthrie a scriverla nel 1941 a San Francisco, dove si erano incontrati perché entrambi erano lì per manifestare contro l’espulsione dagli USA del leader sindacale Harry Bridges.
Harry Bridges (1901-1990) era nato a Melbourne, in Australia. Marinaio fin da giovanissimo, era approdato negli USA nel 1920. Divenuto operaio portuale, Bridges si era subito avvicinato ai Wobblies, gli agitatori dell’Industrial Workers of the World (IWW). Nei primi anni 30 emerse come figura di riferimento all’interno di un gruppo di sindacalisti rivoluzionari noto come “Albion Hall Group”, responsabile del grande sciopero dei portuali di San Francisco del... (continua)
Let me tell you of a sailor, Harry Bridges is his name,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 7/3/2013 - 11:03
We're All Dodgin'
[1963]
Album “The Weavers' Almanac”
Come spiegato su Mudcat Café, questa canzone - nota anche con il titolo “The Dodger Song - affonda le radici nell’800 e nel 1941 fu riportata in auge dagli Almanac Singers che la incisero nell’album “Sod Buster Ballads”.
Ho preferito però attribuirla ai Weavers perché sono loro che vi inserirono ex novo una strofa squisitamente anti-militarista:
“Oh, il generale è un furbacchione, un gran furbacchion,
Oh, il generale è un furbacchione, sì, e io pure sono un furbacchion.
Vi farà marciare su, vi farà marciare su,
Ma attenzione, ragazzi, sarà lui a seppellirvi.”
Album “The Weavers' Almanac”
Come spiegato su Mudcat Café, questa canzone - nota anche con il titolo “The Dodger Song - affonda le radici nell’800 e nel 1941 fu riportata in auge dagli Almanac Singers che la incisero nell’album “Sod Buster Ballads”.
Ho preferito però attribuirla ai Weavers perché sono loro che vi inserirono ex novo una strofa squisitamente anti-militarista:
“Oh, il generale è un furbacchione, un gran furbacchion,
Oh, il generale è un furbacchione, sì, e io pure sono un furbacchion.
Vi farà marciare su, vi farà marciare su,
Ma attenzione, ragazzi, sarà lui a seppellirvi.”
Oh, the candidate's a dodger, yes, a well-known dodger,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 1/4/2011 - 08:13
All I Want
[1955]
Album “Talking Union and Other Union Songs”, Folkways Records.
Con Pete Seeger, The Almanac Singers e The Song Swappers
Canzone (nota anche con il diverso titolo di "I Don't Want Your Millions, Mr.") scritta nel 1932 da Jim Garland, un giovane minatore di Harlan County, Kentucky, che l’anno precedente aveva perso, come molti altri, il posto di lavoro perché aveva cercato di organizzarsi in sindacato con i compagni, cosa che la compagnia mineraria aveva provato ad impedire con la forza. Il riferimento storico è lo stesso della più celebre Which Side Are You On?.
Album “Talking Union and Other Union Songs”, Folkways Records.
Con Pete Seeger, The Almanac Singers e The Song Swappers
Canzone (nota anche con il diverso titolo di "I Don't Want Your Millions, Mr.") scritta nel 1932 da Jim Garland, un giovane minatore di Harlan County, Kentucky, che l’anno precedente aveva perso, come molti altri, il posto di lavoro perché aveva cercato di organizzarsi in sindacato con i compagni, cosa che la compagnia mineraria aveva provato ad impedire con la forza. Il riferimento storico è lo stesso della più celebre Which Side Are You On?.
I don't want your millions, mister,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 31/3/2010 - 14:03
The Strange Death of John Doe
[1941]
Album “Songs For John Doe”
Words by Millard Lampell
Music: Traditional ("The Young Man Who Wouldn't Hoe Corn")
Un disco di canzoni anti-interventiste, quando ancora gli USA mantenevano la propria neutralità rispetto alla guerra che devastava l’Europa. In questa, John Doe o Joe Public o John Smith o Mario Rossi, l’uomo comune, insomma, è morto in circostanze misteriose, nessuno sa perché fino all’ultimo verso, quando si scopre che è stata… la guerra!
Dallo stesso disco si vedano Ballad Of October 16th, Billy Boy, C For Conscription, Liza Jane, Plow Under e Washington Breakdown.
Album “Songs For John Doe”
Words by Millard Lampell
Music: Traditional ("The Young Man Who Wouldn't Hoe Corn")
Un disco di canzoni anti-interventiste, quando ancora gli USA mantenevano la propria neutralità rispetto alla guerra che devastava l’Europa. In questa, John Doe o Joe Public o John Smith o Mario Rossi, l’uomo comune, insomma, è morto in circostanze misteriose, nessuno sa perché fino all’ultimo verso, quando si scopre che è stata… la guerra!
Dallo stesso disco si vedano Ballad Of October 16th, Billy Boy, C For Conscription, Liza Jane, Plow Under e Washington Breakdown.
I'll sing you a song and it's not very long.
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 19/3/2010 - 14:30
Jim Crow
[1942]
From the songbook "The Anti-fascist Songs of the Almanac Singers".
Ricordo che "Jim Crow" è uno dei vari stereotipi del razzismo (un po' come "Zio Tom" o "Bingo Bongo" o "Zì, Buana", per intenderci). Nello specifico, il nomignolo "Jim Crow" è da far risalire a "Jump Jim Crow", canzonetta popolare del 1828 di tal Thomas Dartmouth (T.D.) "Daddy", un cabarettista bianco che la interpretava truccato da afroamericano ("blackface makeup")...
"Jim Crow Laws" erano, non per nulla, chiamate le leggi segregazioniste in vigore negli USA dal 1876 al 1965.
Trovata questa paginaqui.
La canzone fu eseguita dal grandissimo baritono afroamericano Paul Robeson in un suo concerto a Kansas City, il 18 febbraio 1942.
From the songbook "The Anti-fascist Songs of the Almanac Singers".
Ricordo che "Jim Crow" è uno dei vari stereotipi del razzismo (un po' come "Zio Tom" o "Bingo Bongo" o "Zì, Buana", per intenderci). Nello specifico, il nomignolo "Jim Crow" è da far risalire a "Jump Jim Crow", canzonetta popolare del 1828 di tal Thomas Dartmouth (T.D.) "Daddy", un cabarettista bianco che la interpretava truccato da afroamericano ("blackface makeup")...
"Jim Crow Laws" erano, non per nulla, chiamate le leggi segregazioniste in vigore negli USA dal 1876 al 1965.
Trovata questa paginaqui.
La canzone fu eseguita dal grandissimo baritono afroamericano Paul Robeson in un suo concerto a Kansas City, il 18 febbraio 1942.
Lincoln set the Negro free --
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 31/10/2008 - 09:01
Washington Breakdown
[1941]
(Pete Seeger / Lee Hays)
From/da "Songs For John Doe"
The third verse refers to Vito Marcantonio, a Congressman from East Harlem who supported radical causes.
Financier J. P. Morgan symbolized the capitalist evils of the 'money trust' that gave major corporations and financial institutions enormous political clout.
Republican Wendell Wilkie unsuccessfully ran against Roosevelt in the November 1940 Presidential campaign. Although supported by many isolationists, Wilkie generally agreed with Roosevelt's foreign policy.
Ronald D. Cohen & Dave Samuelson, liner notes for "Songs for Political Action," Bear Family Records BCD 15720 JL, 1996, p. 77.)
(from this page).
THE SONGS FOR JOHN DOE
Questa canzone degli Almanac Singers di Pete Seeger, scritta in un momento in cui gli Stati Uniti erano ancora neutrali nella Seconda Guerra Mondiale, conteneva una critica feroce... (continua)
(Pete Seeger / Lee Hays)
From/da "Songs For John Doe"
The third verse refers to Vito Marcantonio, a Congressman from East Harlem who supported radical causes.
Financier J. P. Morgan symbolized the capitalist evils of the 'money trust' that gave major corporations and financial institutions enormous political clout.
Republican Wendell Wilkie unsuccessfully ran against Roosevelt in the November 1940 Presidential campaign. Although supported by many isolationists, Wilkie generally agreed with Roosevelt's foreign policy.
Ronald D. Cohen & Dave Samuelson, liner notes for "Songs for Political Action," Bear Family Records BCD 15720 JL, 1996, p. 77.)
(from this page).
THE SONGS FOR JOHN DOE
Questa canzone degli Almanac Singers di Pete Seeger, scritta in un momento in cui gli Stati Uniti erano ancora neutrali nella Seconda Guerra Mondiale, conteneva una critica feroce... (continua)
Franklin D., listen to me,
(continua)
(continua)
22/8/2005 - 23:47
Plow Under
La canzone che chiude il controverso album 'Songs for John Doe' (vedi Ballad Of October 16th) è l'ironica "Plow Under" (Sotterrali), la quale mette a confronto una tattica del controverso New Deal Roosveltiano ,l'Agricultural Adjustment Association con le inevitabili conseguenze di una guerra non voluta.
'Songs for John Doe' (see also Ballad Of October 16th) closed with the sardonic 'Plow Under.' It compares a controversial policy of Roosevelt's first New Deal agency, the Agricultural Adjustment Association, to the inevitable casualties of an unwanted war.
(Ronald D. Cohen & Dave Samuelson, liner notes for "Songs for Political Action," Bear Family Records BCD 15720 JL, 1996, pp. 77-78.)
(from this page
THE SONGS FOR JOHN DOE
Questa canzone degli Almanac Singers di Pete Seeger, scritta in un momento in cui gli Stati Uniti erano ancora neutrali nella Seconda Guerra Mondiale, conteneva... (continua)
'Songs for John Doe' (see also Ballad Of October 16th) closed with the sardonic 'Plow Under.' It compares a controversial policy of Roosevelt's first New Deal agency, the Agricultural Adjustment Association, to the inevitable casualties of an unwanted war.
(Ronald D. Cohen & Dave Samuelson, liner notes for "Songs for Political Action," Bear Family Records BCD 15720 JL, 1996, pp. 77-78.)
(from this page
THE SONGS FOR JOHN DOE
Questa canzone degli Almanac Singers di Pete Seeger, scritta in un momento in cui gli Stati Uniti erano ancora neutrali nella Seconda Guerra Mondiale, conteneva... (continua)
Remember when the AAA
(continua)
(continua)
22/8/2005 - 23:42
Liza Jane
Un'altra canzone dall'album "Songs for John Doe" (vedi Ballad Of October 16th). Chiaramente isolazionisti, i contenuti dell'album vennero in seguito ritrattati da Seeger e compagni.
"Liza Jane", another hoedown with alternating vocals by Seeger, White and Lampell, opens with a traditional verse but quickly moves into its isolationist message. One source credits Woody Guthrie as composer of this parody; Seeger remembers writing "Liza Jane," "Plow Under" and "Billy Boy" with Lee Hays on Helen Simon's apartment floor in early February 1941.
(Lampell remembers writing it with Seeger....Ronald D. Cohen & Dave Samuelson, liner notes for "Songs for Political Action," Bear Family Records BCD 15720 JL, 1996, p. 77.)
(from The unofficial DOC & MERLE WATSON and semi-official WOODY GUTHRIE and ALMANAC SINGERS Site)
THE SONGS FOR JOHN DOE
Questa canzone degli Almanac Singers di Pete Seeger,... (continua)
"Liza Jane", another hoedown with alternating vocals by Seeger, White and Lampell, opens with a traditional verse but quickly moves into its isolationist message. One source credits Woody Guthrie as composer of this parody; Seeger remembers writing "Liza Jane," "Plow Under" and "Billy Boy" with Lee Hays on Helen Simon's apartment floor in early February 1941.
(Lampell remembers writing it with Seeger....Ronald D. Cohen & Dave Samuelson, liner notes for "Songs for Political Action," Bear Family Records BCD 15720 JL, 1996, p. 77.)
(from The unofficial DOC & MERLE WATSON and semi-official WOODY GUTHRIE and ALMANAC SINGERS Site)
THE SONGS FOR JOHN DOE
Questa canzone degli Almanac Singers di Pete Seeger,... (continua)
I got a girl in Arkansas, little Liza Jane,
(continua)
(continua)
22/8/2005 - 23:32
C For Conscription
[March 1941]
(Pete Seeger / Millard Lampell)
Da/from "Songs for John Doe" (May 1941)
THE SONGS FOR JOHN DOE
Questa canzone degli Almanac Singers di Pete Seeger, scritta in un momento in cui gli Stati Uniti erano ancora neutrali nella Seconda Guerra Mondiale, conteneva una critica feroce contro il presidente Roosevelt e la sua decisione di iniziare il riarmo del paese.
Con un tempismo estremamente sfortunato l'album venne pubblicato proprio poche settimane prima che Hitler invadesse l'Unione Sovietica.
A seguito dei fatti del maggio 1941, però, l'album fu ritirato in tutta fretta ed il gruppo pubblicò un nuovo disco di canzoni anti-hitleriane tra le quali spicca Dear Mr. President, un talking blues che si rivolge direttamene a Roosvelt dicendo "Lo so che non siamo sempre stati d'accordo in passato, ma la prima cosa da fare è battere Hitler. Il resto può aspettare"
The song dates... (continua)
(Pete Seeger / Millard Lampell)
Da/from "Songs for John Doe" (May 1941)
THE SONGS FOR JOHN DOE
Questa canzone degli Almanac Singers di Pete Seeger, scritta in un momento in cui gli Stati Uniti erano ancora neutrali nella Seconda Guerra Mondiale, conteneva una critica feroce contro il presidente Roosevelt e la sua decisione di iniziare il riarmo del paese.
Con un tempismo estremamente sfortunato l'album venne pubblicato proprio poche settimane prima che Hitler invadesse l'Unione Sovietica.
A seguito dei fatti del maggio 1941, però, l'album fu ritirato in tutta fretta ed il gruppo pubblicò un nuovo disco di canzoni anti-hitleriane tra le quali spicca Dear Mr. President, un talking blues che si rivolge direttamene a Roosvelt dicendo "Lo so che non siamo sempre stati d'accordo in passato, ma la prima cosa da fare è battere Hitler. Il resto può aspettare"
The song dates... (continua)
Well, it's 'C' for Consciption
(continua)
(continua)
22/8/2005 - 23:30
Billy Boy
[May 1941]
From/da "Songs for John Doe"
Pete Seeger remembers writing "Liza Jane," "Plow Under" and "Billy Boy" with Lee Hays on Helen Simon's apartment floor in early February 1941.
Lampell... claims sole credit for "Billy Boy."
(Ronald D. Cohen & Dave Samuelson, liner notes for "Songs for Political Action," Bear Family Records BCD 15720 JL, 1996, p. 77.)
THE SONGS FOR JOHN DOE
Questa canzone degli Almanac Singers di Pete Seeger, scritta in un momento in cui gli Stati Uniti erano ancora neutrali nella Seconda Guerra Mondiale, conteneva una critica feroce contro il presidente Roosevelt e la sua decisione di iniziare il riarmo del paese.
Con un tempismo estremamente sfortunato l'album venne pubblicato proprio poche settimane prima che Hitler invadesse l'Unione Sovietica.
A seguito dei fatti del maggio 1941, però, l'album fu ritirato in tutta fretta ed il gruppo pubblicò... (continua)
From/da "Songs for John Doe"
Pete Seeger remembers writing "Liza Jane," "Plow Under" and "Billy Boy" with Lee Hays on Helen Simon's apartment floor in early February 1941.
Lampell... claims sole credit for "Billy Boy."
(Ronald D. Cohen & Dave Samuelson, liner notes for "Songs for Political Action," Bear Family Records BCD 15720 JL, 1996, p. 77.)
THE SONGS FOR JOHN DOE
Questa canzone degli Almanac Singers di Pete Seeger, scritta in un momento in cui gli Stati Uniti erano ancora neutrali nella Seconda Guerra Mondiale, conteneva una critica feroce contro il presidente Roosevelt e la sua decisione di iniziare il riarmo del paese.
Con un tempismo estremamente sfortunato l'album venne pubblicato proprio poche settimane prima che Hitler invadesse l'Unione Sovietica.
A seguito dei fatti del maggio 1941, però, l'album fu ritirato in tutta fretta ed il gruppo pubblicò... (continua)
Will you go to the war, Billy boy, Billy boy?
(continua)
(continua)
22/8/2005 - 23:26
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Parole di Woody Guthrie
Sull'aria di una canzone tradizionale, "Crawdad Song", ripresa anche dallo stesso Guthrie
Un brano che Guthrie scrisse durante un tour con gli Almanac Singers nel 1941
Tuttavia la prima incisione è quella di Pete Seeger in "American Industrial Ballads" del 1956.