Santiago de Chile
Interpretata da Los Bunkers nel loro album intitolato “Música libre”, pubblicato nel 2010, interamente dedicato al rifacimento di canzoni di Silvio Rodríguez.
La loro versione fu utilizzata come tema principale nella seria televisiva “Los Archivos del Cardenal”, dedicata ai casi di perseguitati politici che durante il regime di Pinochet, tra il 1973 ed il 1992, furono seguiti dall’allora arcivescovo di Santiago Raúl Silva Henríquez (1907-1999), acerrimo nemico della dittatura.
La loro versione fu utilizzata come tema principale nella seria televisiva “Los Archivos del Cardenal”, dedicata ai casi di perseguitati politici che durante il regime di Pinochet, tra il 1973 ed il 1992, furono seguiti dall’allora arcivescovo di Santiago Raúl Silva Henríquez (1907-1999), acerrimo nemico della dittatura.
Bernart Bartleby 9/2/2015 - 11:54
Gracias a la vida
Per Silva
La poesia, scritta da Nicanor Parra, compare nel disco di Violeta Parra intitolato “Una chilena en París – Recordando a Chile” registrato tra il 1964 ed il 1965. La “Defensa de Violeta Parra” è recitata dallo stesso Nicanor mentre la sorella in sottofondo suona e canta mormorando il “Tema libre Nº 2”, brano strumentale da lei composto nel 1957. (fonte: www.cancioneros.com)
Il verso d’avvio è una citazione da “Oda al céfiro” del poeta spagnolo seicentesco Esteban Manuel de Villegas.
Il brano è stato anche interpretato da Mercedes Sosa nel suo “Homenaje a Violeta Parra” del 1971 e, in frammento, da Osvaldo Gitano Rodríguez (“Tiempo de vivir”, 1972). Più recentemente la poesia è stata ripresa dal vivo da Los Bunkers proprio nella versione breve di Rodríguez.
Sul sito Violeta Parra si può ascoltare Nicanor che recita la poesia.
Qui la versione di Osvaldo Rodríguez
Qui... (continua)
La poesia, scritta da Nicanor Parra, compare nel disco di Violeta Parra intitolato “Una chilena en París – Recordando a Chile” registrato tra il 1964 ed il 1965. La “Defensa de Violeta Parra” è recitata dallo stesso Nicanor mentre la sorella in sottofondo suona e canta mormorando il “Tema libre Nº 2”, brano strumentale da lei composto nel 1957. (fonte: www.cancioneros.com)
Il verso d’avvio è una citazione da “Oda al céfiro” del poeta spagnolo seicentesco Esteban Manuel de Villegas.
Il brano è stato anche interpretato da Mercedes Sosa nel suo “Homenaje a Violeta Parra” del 1971 e, in frammento, da Osvaldo Gitano Rodríguez (“Tiempo de vivir”, 1972). Più recentemente la poesia è stata ripresa dal vivo da Los Bunkers proprio nella versione breve di Rodríguez.
Sul sito Violeta Parra si può ascoltare Nicanor che recita la poesia.
Qui la versione di Osvaldo Rodríguez
Qui... (continua)
Dead End 8/10/2012 - 09:21
El detenido
[2000]
Nell’eponimo “Los Bunkers”, album d’esordio della band cilena pubblicato nel 2001
Allegro ritmo beat (o britpop?) per una canzone che però è dedicata ai desaparecidos cileni dopo il golpe del 1973.
Da una band all’apparenza disimpegnata e che tuttavia non ha mancato fin dagli esordi di proporre cover di canzoni come El derecho de vivir en paz e La exiliada del sur, propri brani originali come questo e come Miño ed un intero album dedicato al trovador cubano Silvio Rodríguez…
Nell’eponimo “Los Bunkers”, album d’esordio della band cilena pubblicato nel 2001
Allegro ritmo beat (o britpop?) per una canzone che però è dedicata ai desaparecidos cileni dopo il golpe del 1973.
Da una band all’apparenza disimpegnata e che tuttavia non ha mancato fin dagli esordi di proporre cover di canzoni come El derecho de vivir en paz e La exiliada del sur, propri brani originali come questo e come Miño ed un intero album dedicato al trovador cubano Silvio Rodríguez…
Tantas huellas que cicatrizar sin una explicación
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 23/8/2012 - 08:16
La exiliada del sur
[1966]
Testo di Patricio Manns
basato sulle Décimas di Violeta Parra, Capitolo LVIII
Musica di Violeta Parra
Letra de Patricio Manns
basada sobre las Décimas de Violeta Parra, Capítulo LVIII
Música de Violeta Parra
Lyrics by Patricio Manns
based upon Las Décimas by Violeta Parra, Chapter LVIII
Music by Violeta Parra
Album: La nueva canción chilena (1969, reed. 1973)
Altri interpreti / Otros intérpretes / Also performed by
- Patricio Manns
- Los Bunkers
Nel capitolo LVIII delle sue Décimas, Violeta parra parla dei suoi viaggi nel sud del Cile, allora la zona più misera e dimenticata del paese; fu durante uno di questi viaggi, in un concerto a Punta Arenas (la città più meridionale del mondo, probabilmente), che accadde il celebre episodio delle donne di un quartiere che le donarono una sedia fabbricata da loro stesse per permettere a Violeta di arrivare al microfono (era alta... (continua)
Testo di Patricio Manns
basato sulle Décimas di Violeta Parra, Capitolo LVIII
Musica di Violeta Parra
Letra de Patricio Manns
basada sobre las Décimas de Violeta Parra, Capítulo LVIII
Música de Violeta Parra
Lyrics by Patricio Manns
based upon Las Décimas by Violeta Parra, Chapter LVIII
Music by Violeta Parra
Album: La nueva canción chilena (1969, reed. 1973)
Altri interpreti / Otros intérpretes / Also performed by
- Patricio Manns
- Los Bunkers
Nel capitolo LVIII delle sue Décimas, Violeta parra parla dei suoi viaggi nel sud del Cile, allora la zona più misera e dimenticata del paese; fu durante uno di questi viaggi, in un concerto a Punta Arenas (la città più meridionale del mondo, probabilmente), che accadde il celebre episodio delle donne di un quartiere che le donarono una sedia fabbricata da loro stesse per permettere a Violeta di arrivare al microfono (era alta... (continua)
Un ojo dejé en Los Lagos
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/11/2011 - 16:05
Percorsi:
Esili e esiliati
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Parole e musica di Silvio Rodríguez
L'introduzione parlata è la versione spagnola di una strofa dalla “Kantate zu Lenins Todestag”, la “Cantata in morte di Lenin” di Bertolt Brecht e Hanns Eisler.
Nell'album di Silvio Rodríguez intitolato “Días y flores”, pubblicato nel 1975
Interpretata anche da Luis Eduardo Aute, Mercedes Sosa, León Gieco e Los Bunkers
Testo trovato su Cancioneros.com
Sul sito carusopascoski trovo una bella descrizione di questa canzone, messa in relazione con il 25 aprile e con Stefano Giaccone e i suoi Franti, mitico gruppo hardcore folk torinese degli anni 80:
Qui la storia di una delle più belle canzoni antifasciste che conosca, sulla forma più subdola e pericolosa di fascismo che si insinua anche nelle più celebrate democrazie: l’imperialismo. Buona liberazione!
Un pomeriggio d’estate, in un prato fresco dietro a una casa di campagna, ho ascoltato con... (continua)