I Nuju tirano fuori la loro vena antimilitarista e antisovranista per dichiarare a gran voce come tutti “siamo uomini con lo stesso sguardo” e come le nostre anime fanno, in fondo, “lo stesso rumore”.
Un messaggio di umanità e speranza per tutti.
Una denuncia in musica contro i nascenti nazionalismi, contro la paura del diverso che serpeggia pericolosamente e che, in questa epoca di pandemia, sta portando alla luce meschinità e violenze più o meno esplicite. L’uomo ha cominciato a spostarsi già dalla preistoria e non si è mai fermato. Non esistono differenze ma solo nuove possibilità. Siamo uomini con lo stesso sguardo e con anime che fanno lo stesso rumore.
Questa canzone è dedicata ad Anas Al-Bash, "il pagliaccio di Aleppo" un ragazzo di 24 anni che avrebbe lavorato per la Space of Hope, facendo il pagliaccio per gli orfani di Aleppo. Uso il condizionale perché, come già successo per i White helmets, spesso non è chiaro dove sia la verità e dove la propaganda.
La notizia della morte è girata sui principali media internazionali, ma Si trovano sempre e solo 4 foto. Non c'era notizia di Anas Al-Bash sul sito dell'associazione per cui lavorava fino alla sua morte. Insomma siamo consapevoli del rischio bufala. Ma l'idea che ci sia qualcuno che continui a voler far ridere i bambini sotto le bombe ci piace, e crediamo anche nell'assoluta buonafede dei Nuju che hanno proposto questa canzone, quindi, almeno per l'idea, il Pagliaccio entra tra le CCG.
(Ambrosi/ Cariati/ Licciardi)
Fabrizio Cariati: voce e sinth; Marco Ambrosi: chitarra e battente; Giuseppe Licciardi: basso; Roberto Virardi: fisarmonica e programmazioni; Roberto Simina: tamburello e percussioni; Stefano Stalteri: batteria; Lorenzo Ori: programmazioni.
Testo: Fabrizio Cariati. Musica: Marco Ambrosi, Fabrizio Cariati, Giuseppe Licciardi
Produzione artistica: Lorenzo Ori e Nuju
Registrato e mixato da Lorenzo Ori @ Loz Studio Bologna, dicembre 2011/ gennaio 2012
Edizioni musicali: Emmekappa (www.mkrecords.it)
Booking & management: True Booking
booking@truebookin.org - www.nuju.it
(Modena City Ramblers)
Gli attuali trentenni sono probabilmente la generazione più sfigata dal dopoguerra ad oggi. Precari se non disoccupati, spesso sfruttati, di fatto privati del diritto a sognare e a scegliere in modo veramente libero delle proprie esistenze. Provocatoriamente,... (continua)
La storia ci insegna che la rivolta di un popolo (continua)
I Nuju tirano fuori la loro vena antimilitarista e antisovranista per dichiarare a gran voce come tutti “siamo uomini con lo stesso sguardo” e come le nostre anime fanno, in fondo, “lo stesso rumore”.
Un messaggio di umanità e speranza per tutti.
Una denuncia in musica contro i nascenti nazionalismi, contro la paura del diverso che serpeggia pericolosamente e che, in questa epoca di pandemia, sta portando alla luce meschinità e violenze più o meno esplicite. L’uomo ha cominciato a spostarsi già dalla preistoria e non si è mai fermato. Non esistono differenze ma solo nuove possibilità. Siamo uomini con lo stesso sguardo e con anime che fanno lo stesso rumore.