L’album si compone di 16 tracce, undici brani musicali e cinque interventi attoriali. Delle canzoni che raccontano la strage nella Banca dell’Agricoltura, la title track, come si è detto, è stata scritta da Renato Franchi partendo da un testo di Fulvio Mario Beretta. Come sovente accade nelle composizioni del cantautore legnanese, un evento tragico come quello dell’esplosione della bomba è raccontato con delicatezza: la canzone si apre infatti rievocando una Milano invernale, avvolta in una fitta nebbia e illuminata dalle luci di Natale, e seguono alcuni “quadretti” che descrivono la quotidianità dei protagonisti, inconsapevoli del proprio crudele destino. In conclusione, vengono ricordati i nomi delle 18 vittime, “17 cuori in cielo con Pino Pinelli”. Dal punto di vista musicale, i timbri di chitarra, pianoforte, violino... (continua)
Oggi è uscito il video e il singolo i cui proventi verranno devoluti a Mediterranea.
L’intento della Casa del Vento e di Mare di Mezzo è quello di suscitare riflessioni di umanità verso tutte le persone costrette a lasciare il proprio paese.
Per questo la band di Arezzo ha coinvolto moltissimi artisti, giornalisti, scrittori, personaggi della cultura, per divulgare al massimo questo messaggio, come Patti Smith, Simona Cavallari, Cecilia Strada, Pif, Modena City Ramblers, Bandabardò, Eugenio Finardi, Simone Cristicchi, che compaiono nel videoclip di Mare di Mezzo imbracciando la chitarra.
Molti altri hanno posato con la chitarra come Ascanio Celestini, Alessandro Benvenuti, Bobo Rondelli, Cisco, Carlos Santana, Noa, Marc Ribot, Luca Barbarossa, Punkreas, Vinicio Capossela,Bob Geldof, The Cyborgs,Verdena, Motta, Dubioza Kolektiv, Petra Magoni, Ferruccio Spinetti, Baustelle, Fausto Mesolella... (continua)
Chanson italienne — Il pane e le spine — Casa del Vento — 2022
Dialogue maïeutique
« Le Pain et les Épines » ?, sursaute Lucien l’âne, ça me rappelle furieusement l’adage de la Rome antique « Panem et circences », qu’on pourrait traduire par « Le Pain et les Jeux (du cirque) ».
L’allusion est évidente, dit Marco Valdo M.I., et tout aussi évidente est l’intention polémique ; il s’agit de montrer l’apparence et la réalité, non pas du monde antique, mais plutôt d’un monde contemporain intemporel, le monde de la misère ou à tout le plus, celui de la pauvreté. Regarde bien que dans le binôme romain, comme dans celui de la chanson, il est question de pain tandis que face aux jeux (du cirque — ce qui à présent se traduirait par la consommation, l’apparence, le superflu), on trouve les épines.
Je vois, dit Lucien l’âne, la situation est plus dure.
En fait, dit Marco Valdo M.I., elle est différente... (continua)
LE PAIN ET LES ÉPINES (continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/6/2022 - 09:47
2023
Live a Sant'Anna di Stazzema
registrato 11 agosto 2022
Chanson italienne — Zapata non è morto — Casa del Vento — 2002
Dialogue maïeutique
Mon cher ami Lucien l’âne, réjouis-toi, gaudeamus, réjouissons-nous : Zapata n’est pas mort. Enfin, façon de parler. C’est le titre d’une chanson de Casa del Vento — Zapata non è morto, chanson d’il y a vingt ans, dont je propose une version française, intitulée fort opportunément ZAPATA N’EST PAS MORT ; mais c’est aussi le titre qu’on pourrait donner au tableau que le peintre mexicain José Clemente Orozco fit déjà en 1930. Façon de parler ou incantation de mémoire, oui, Emiliano Zapata n’est pas mort.
Très bien, répond Lucien l’âne, voilà qui nous réjouit. Mais au fait, qui était ce Zapata, quand a-t-il vécu, qu’a-t-il fait et de quoi est-il mort ? Et puis, que raconte la chanson ?
D’abord, répond Marco Valdo M.I., à tout señor, tout honor, rendons justice à Emiliano Zapata, lequel était né au Mexique... (continua)
Песня "Последняя поездка", основана на печальной истории еврейки, Каролины Ломброзо и ее четырех детей, депортированных в Освенцим в 1944 году. Цель песни - снова рассказать молодым об абсурде фашизма и нацизма.
17 fili rossi + 1. Ricordando Piazza Fontana
17 fili rossi + 1
L’album si compone di 16 tracce, undici brani musicali e cinque interventi attoriali. Delle canzoni che raccontano la strage nella Banca dell’Agricoltura, la title track, come si è detto, è stata scritta da Renato Franchi partendo da un testo di Fulvio Mario Beretta. Come sovente accade nelle composizioni del cantautore legnanese, un evento tragico come quello dell’esplosione della bomba è raccontato con delicatezza: la canzone si apre infatti rievocando una Milano invernale, avvolta in una fitta nebbia e illuminata dalle luci di Natale, e seguono alcuni “quadretti” che descrivono la quotidianità dei protagonisti, inconsapevoli del proprio crudele destino. In conclusione, vengono ricordati i nomi delle 18 vittime, “17 cuori in cielo con Pino Pinelli”. Dal punto di vista musicale, i timbri di chitarra, pianoforte, violino... (continua)