O Venezia
anonimo
Oh Venezia - Il Duo di Piadena
"Oh Venezia" incisa all'interno del LP ARIA DI CASA NOSTRA del 1968 é un brano importante, ma poco conosciuto, del repertorio del Duo di Piadena (Delio Chittó e Amedeo Merli),
Gli autori del brano, citati nel disco, sono Stelvio Cipriani (musica) e Giuliano Tilesi (testo).
È una rielaborazione di una canzone popolare diffusa in tutto il centro-settentrione: la musica riecheggia le arie del melodramma; il testo sembra riferirsi al coraggioso biennio repubblicano (1848-49) di Venezia ribellatasi all'impero austriaco e alla drammatica repressione che ne seguì.
Da notare che la terza strofa é di difficile interpretazione, seppur alcuni sostengano che sottenda il desiderio popolare di una allora futura unità d'Italia.
La canzone è stata "riscoperta" e resa popolare da Giovanna Marini e Francesco De Gregori con la loro bellissima interpretazione nel LP IL FISCHIO... (continua)
"Oh Venezia" incisa all'interno del LP ARIA DI CASA NOSTRA del 1968 é un brano importante, ma poco conosciuto, del repertorio del Duo di Piadena (Delio Chittó e Amedeo Merli),
Gli autori del brano, citati nel disco, sono Stelvio Cipriani (musica) e Giuliano Tilesi (testo).
È una rielaborazione di una canzone popolare diffusa in tutto il centro-settentrione: la musica riecheggia le arie del melodramma; il testo sembra riferirsi al coraggioso biennio repubblicano (1848-49) di Venezia ribellatasi all'impero austriaco e alla drammatica repressione che ne seguì.
Da notare che la terza strofa é di difficile interpretazione, seppur alcuni sostengano che sottenda il desiderio popolare di una allora futura unità d'Italia.
La canzone è stata "riscoperta" e resa popolare da Giovanna Marini e Francesco De Gregori con la loro bellissima interpretazione nel LP IL FISCHIO... (continua)
OH VENEZIA
(continua)
(continua)
inviata da Ermanno Profazio 15/11/2024 - 08:37
Reggio Emilia (o Quando saremo a Reggio Emilia)
Canzone popolare emiliana, anche se i crediti nel disco sono a Giutil (Giuliano Tilesi?) e Mario Castellacci (1924-2002), giornalista, scrittore, commediografo e paroliere, tra i fondatori della compagnia romana di varietà Il Bagaglino.
Nel disco della Berti intitolato “Più italiane di me” del 1972
Interpretata anche da Anna Identici nel suo disco “E per la strada” del 1974 e in seguito dal Duo di Piadena e dal Coro delle mondine di Correggio.
Nel disco della Berti intitolato “Più italiane di me” del 1972
Interpretata anche da Anna Identici nel suo disco “E per la strada” del 1974 e in seguito dal Duo di Piadena e dal Coro delle mondine di Correggio.
Quando saremo a Reggio Emilia
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/1/2016 - 09:55
Lavura cuntaden a la sbaraia
anonimo
[fine 800]
Un canto di lavoro dei contadini romagnoli, cosiddetto “alla boara”.
Sulla melodia di “O canta la sighéla ‘n te rastèle” (“Canta la cicala sul rastrello”), raccolta nel forlivese da Alan Lomax e Diego Carpitella all’inizio degli anni 50.
Interpretato dal Gruppo padano di Piadena (poi Duo di Piadena di Delio Chittò e Amedeo Merli) con Ivan Della Mea
In “Avanti Popolo - Due secoli di canti popolari e di protesta civile – Se otto ore son troppo poche”, a cura dell’Istituto Ernesto de Martino, 1998.
Un canto di lavoro dei contadini romagnoli, cosiddetto “alla boara”.
Sulla melodia di “O canta la sighéla ‘n te rastèle” (“Canta la cicala sul rastrello”), raccolta nel forlivese da Alan Lomax e Diego Carpitella all’inizio degli anni 50.
Interpretato dal Gruppo padano di Piadena (poi Duo di Piadena di Delio Chittò e Amedeo Merli) con Ivan Della Mea
In “Avanti Popolo - Due secoli di canti popolari e di protesta civile – Se otto ore son troppo poche”, a cura dell’Istituto Ernesto de Martino, 1998.
Lavura cuntaden a la sbaraia
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 25/11/2013 - 09:13
Fischia il vento
[1943]
Testo di Felice Cascione
Musica di Matvej Isaakovič Blanter (Katjuša)
Текст: Феличе Кашоне (Катюша)
Музика: Матвей Исаакович Блантер
Lyrics by Felice Cascione
Music by Matvej Isaakovič Blanter (Katyusha)
Alcuni interpreti / Some performers of the song:
1965 - Milva in Canti della libertà
1967 - I Gufi in Non So, Non Ho Visto, Se C'Ero Dormivo
1974 - Duo di Piadena in Il vento fischia ancora
1976 - Maria Carta in Vi canto una storia assai vera
1977 - Yu Kung in In piazza
1993 - Modena City Ramblers in Combat Folk
1994 - Atrox in Domani Rosso Sangue
1995 - Skiantos in Materiale resistente (Dischi del mulo)
2003 - Banda Bassotti in Así es mi vida
2003 - Sine frontera in Sine Frontera
2011 - Gang in La rossa primavera
2013 - Giulia Tripoti in Arrovesciata (feat. FryDa)
2015 - Modena City Ramblers in Tracce Clandestine
La pagina è strettamente collegata con quella... (continua)
Testo di Felice Cascione
Musica di Matvej Isaakovič Blanter (Katjuša)
Текст: Феличе Кашоне (Катюша)
Музика: Матвей Исаакович Блантер
Lyrics by Felice Cascione
Music by Matvej Isaakovič Blanter (Katyusha)
Alcuni interpreti / Some performers of the song:
1965 - Milva in Canti della libertà
1967 - I Gufi in Non So, Non Ho Visto, Se C'Ero Dormivo
1974 - Duo di Piadena in Il vento fischia ancora
1976 - Maria Carta in Vi canto una storia assai vera
1977 - Yu Kung in In piazza
1993 - Modena City Ramblers in Combat Folk
1994 - Atrox in Domani Rosso Sangue
1995 - Skiantos in Materiale resistente (Dischi del mulo)
2003 - Banda Bassotti in Así es mi vida
2003 - Sine frontera in Sine Frontera
2011 - Gang in La rossa primavera
2013 - Giulia Tripoti in Arrovesciata (feat. FryDa)
2015 - Modena City Ramblers in Tracce Clandestine
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Fischia il vento e infuria la bufera
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 17/9/2013 - 15:44
Alla mattina con la luna
[1971]
Canto popolare laziale raccolto ed adattato da Leoncarlo Settimelli e Luciano Francisci.
Interpretata dal Canzoniere Internazionale e dal Duo di Piadena.
Negli album “Il bastone e la carota” e “Rote lieder - 4º Festival des politischen liedes”, dico collettivo realizzato nell’ambito del 4º Festival delle canzoni politiche svoltosi a Berlino Est dal 10 al 16 febbraio del 1974.
Testo trovato su Il Deposito.
Canto popolare laziale raccolto ed adattato da Leoncarlo Settimelli e Luciano Francisci.
Interpretata dal Canzoniere Internazionale e dal Duo di Piadena.
Negli album “Il bastone e la carota” e “Rote lieder - 4º Festival des politischen liedes”, dico collettivo realizzato nell’ambito del 4º Festival delle canzoni politiche svoltosi a Berlino Est dal 10 al 16 febbraio del 1974.
Testo trovato su Il Deposito.
Alla mattina con la luna
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 26/2/2013 - 13:21
Mezza pagnoca al giorno (Canto dei coscritti)
Dall'album intitolato "Maledetta la guerra e i ministri" del 1976
Canzone di anonimo soldatino, risalente quasi sicuramente alla prima guerra mondiale.
Canzone di anonimo soldatino, risalente quasi sicuramente alla prima guerra mondiale.
Mezza pagnoca al giorno ohimè
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 8/12/2011 - 12:37
La Santa Caterina dei pastai
Da una poesia/canzone di Mario Lodi
Arrangiamento dei Bitter Cocks feat. Sarcoli Bros.
Incisione: CD allegato al volume
"Ieri Canti di Lavoro Oggi" - Ed. Il Grandevetro
Santa Croce sull'Arno (Pisa), 2006
Interpretazione originale Duo di Piadena
Altri interpreti: Chiara Riondino e Francesca Breschi
"Santa Caterina dei pastai" (il pezzo scelto per il CD) ci ha colpito soprattutto per la sua ironia; inizialmente è stato il pezzo più difficile da riarrangiare, ma in seguito abbiamo optato per una versione rock-reggae (nel ritornello) che speriamo possa rispettarne il più possibile lo spirito originale.
Il motivo di fondo che ci ha spinto a partecipare è il desiderio di testimoniare il nostro antifascismo e la voglia di ricordare il sacrificio degli operai e delle operaie per ottenere quei diritti che ancora oggi rischiamo di vederci negati."
Bitter Cocks feat. Sarcoli Bros.
Arrangiamento dei Bitter Cocks feat. Sarcoli Bros.
Incisione: CD allegato al volume
"Ieri Canti di Lavoro Oggi" - Ed. Il Grandevetro
Santa Croce sull'Arno (Pisa), 2006
Interpretazione originale Duo di Piadena
Altri interpreti: Chiara Riondino e Francesca Breschi
"Santa Caterina dei pastai" (il pezzo scelto per il CD) ci ha colpito soprattutto per la sua ironia; inizialmente è stato il pezzo più difficile da riarrangiare, ma in seguito abbiamo optato per una versione rock-reggae (nel ritornello) che speriamo possa rispettarne il più possibile lo spirito originale.
Il motivo di fondo che ci ha spinto a partecipare è il desiderio di testimoniare il nostro antifascismo e la voglia di ricordare il sacrificio degli operai e delle operaie per ottenere quei diritti che ancora oggi rischiamo di vederci negati."
Bitter Cocks feat. Sarcoli Bros.
Per Santa Caterina dei pastai
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/12/2008 - 08:35
Senti la tromba
anonimo
Canzone militare, racc. da Matteo Deichmann e Bruno Pianta, 1964, Cassago, Como.
Incisioni:
- Sandra Mantovani: E per la strada
- Duo di Piadena: Maledetta la guerra e i ministri (prime quattro strofe)
Fonti:
- R. Leydi - I canti popolari italiani (m)
- G. Vettori - Il folk italiano. Canti e ballate popolari
(Da "La musica dell'altra Italia")
Incisioni:
- Sandra Mantovani: E per la strada
- Duo di Piadena: Maledetta la guerra e i ministri (prime quattro strofe)
Fonti:
- R. Leydi - I canti popolari italiani (m)
- G. Vettori - Il folk italiano. Canti e ballate popolari
(Da "La musica dell'altra Italia")
Senti la tromba giù per le strade
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/8/2005 - 10:08
Era una notte che pioveva (La sentinella)
anonimo
[ca. 1916]
Interpretato dal Duo di Piadena (incisione in "Maledetta la guerra e i ministri") e da Massimo Bubola
Testo ripreso da "La musica dell'altra Italia".
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato,... (continua)
Interpretato dal Duo di Piadena (incisione in "Maledetta la guerra e i ministri") e da Massimo Bubola
Testo ripreso da "La musica dell'altra Italia".
Da "Quel lungo treno" (2005)
Il "lungo treno" che dà il titolo all'ultimo album di Massimo Bubola sembrerebbe rimandare ad uno dei tòpos più comuni del folk e del blues americano; si tratta invece di un titolo tutto italiano, tratto da un canto degli alpini.
"Quel lungo treno" è un album dedicato alla Prima Guerra Mondiale, nel novantesimo anniversario dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, un album concept, come si diceva negli anni '70. Bubola riprende canti della tradizione popolare veneta: alcuni famosi (Era una notte che pioveva e Monte Canino) e altri meno noti: Il Disertore (o "Ero povero ma disertore"), Ponte de Priula e Adio Ronco, riarrangiati in chiave country o addirittura tex-mex.
Nel libretto, molto curato,... (continua)
Era una notte che pioveva
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 31/7/2005 - 22:02
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
È qui il martello che batte le ore
anonimo
dal sito "La musica dell'Altritalia"
Villotta, sul tema del soldato che deve partire e lasciare la fidanzata, racc. da R. Leydi e A. Fumagalli, 1966, Santa Croce di San Pellegrino, Bergamo.
Incisioni:
- Italia 3. Il canto lirico e satirico, la polivocalità
- Giovanna Daffini: Una voce, un paese
- Duo di Piadena: Il Po, l'Emilia del Duo di Piadena
- Nanni Svampa: Milanese 10. I donn a lavorà e numm a soldà
Altre versioni in:
- Cultura tradizionale in Lombardia ("Addio Lignano addio" Testo, racc. da Eva Tormene, 1971, Castelbelforte, Mantova, inf. Maria e Anna Martini)
- Le mondine di Villa Garibaldi
Fonti:
- G. Vettori - Il folk italiano. Canti e ballate popolari
Villotta, sul tema del soldato che deve partire e lasciare la fidanzata, racc. da R. Leydi e A. Fumagalli, 1966, Santa Croce di San Pellegrino, Bergamo.
Incisioni:
- Italia 3. Il canto lirico e satirico, la polivocalità
- Giovanna Daffini: Una voce, un paese
- Duo di Piadena: Il Po, l'Emilia del Duo di Piadena
- Nanni Svampa: Milanese 10. I donn a lavorà e numm a soldà
Altre versioni in:
- Cultura tradizionale in Lombardia ("Addio Lignano addio" Testo, racc. da Eva Tormene, 1971, Castelbelforte, Mantova, inf. Maria e Anna Martini)
- Le mondine di Villa Garibaldi
Fonti:
- G. Vettori - Il folk italiano. Canti e ballate popolari
È qui il martello che batte le ore
(continua)
(continua)
31/1/2005 - 23:09
Soldai che va alla guerra
anonimo
Dal repertorio del Duo di Piadena.
Soldài che va alla guerra
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/11/2004 - 00:53
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Maledetta la guerra e i ministri
anonimo
Tipico canto di protesta contro la classe politica, gli industriali, le classi più benestanti ed i loro interessi che furono i principali responsabili della guerra e che mandarono al macello della I guerra mondiale la gioventù delle classi più povere.
Incisa dal Duo di Piadena in Maledetta La Guerra E I Ministri (Canti Popolari Della Prima Guerra Mondiale) del 1976.
Incisa dal Duo di Piadena in Maledetta La Guerra E I Ministri (Canti Popolari Della Prima Guerra Mondiale) del 1976.
Questa tomba racchiude le spoglie
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
La Badoglieide
[1944]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Nuto Revelli - Dante Livio Bianco - Quarta Banda Partigiana
Musica: "E non vedi che sono toscano" (Canzone popolare / Folksong / Chanson populaire / Kansanlaulu)
Queste strofe vennero composte da un gruppo di partigiani della Quarta Banda, tra cui Dante Livio Bianco e Nuto Revelli, alle Grange di Narbone (Cuneo) nell'aprile 1944.
La musica si compone di due temi di origine distinta. Le strofe in italiano sono adattate all'aria della canzone entrata nel repertorio goliardico "E non vedi che sono toscano". Il ritornello in piemontese appartiene alla tradizione locale.
Per il contenuto antisabaudo e antibadogliano queste strofe vennero cantate, con alcune modifiche, anche da reparti militari fascisti, a dimostrazione del carattere popolare della canzone che viene riadattata e piegata anche a contenuti ben diversi da quelli espressi dall'autore.
Il... (continua)
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Nuto Revelli - Dante Livio Bianco - Quarta Banda Partigiana
Musica: "E non vedi che sono toscano" (Canzone popolare / Folksong / Chanson populaire / Kansanlaulu)
Queste strofe vennero composte da un gruppo di partigiani della Quarta Banda, tra cui Dante Livio Bianco e Nuto Revelli, alle Grange di Narbone (Cuneo) nell'aprile 1944.
La musica si compone di due temi di origine distinta. Le strofe in italiano sono adattate all'aria della canzone entrata nel repertorio goliardico "E non vedi che sono toscano". Il ritornello in piemontese appartiene alla tradizione locale.
Per il contenuto antisabaudo e antibadogliano queste strofe vennero cantate, con alcune modifiche, anche da reparti militari fascisti, a dimostrazione del carattere popolare della canzone che viene riadattata e piegata anche a contenuti ben diversi da quelli espressi dall'autore.
Il... (continua)
O Badoglio, o Pietro Badoglio
(continua)
(continua)
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Canzone composta da Dario Fo ed Ernesto Esposito e resa famosa da Enzo Jannacci nel 1968. Sempre nello stesso anno fu anche cantata dal Duo di Piadena ed inserita nel disco ARIA DI CASA NOSTRA.
Penso che pochi conoscano questa versione.