[1976]
Parole di Susan Duncan Smith e Cesare De Natale
Musica di Guido e Maurizio De Angelis, gli Oliver Onions
Cori dei Fratelli Balestra
Sigla dell'omonima serie televisiva diretta dal francese Yves Allégret, una produzione italo-tedesca che nel nostro paese andò in onda in 13 puntate a partire dalla fine di aprile del 1977. Con il giovanissimo attore inglese Peter Marshall nella parte del protagonista, Isa / Orzowei, il “trovatello”, forse in lingua zulu. Peter Marshall morì nel 1986 in un incidente automobilistico in Sudafrica.
Lo sceneggiato fu tratto dal romanzo scritto nel 1955 da Alberto Manzi (1924-1997), un grande pedagogo che tra il 1960 ed il 1968, con la sua trasmissione “Non è mai troppo tardi” sul secondo canale della RAI TV, insegnò a leggere e a scrivere a milioni di italiani. Sul maestro Manzi invito ad ascoltare i podcast delle due puntate di recente a lui dedicate... (continua)
Corri ragazzo vai e non fermarti mai (continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/11/2017 - 22:04
Però sàppiasi che fra i perfidissimi admins è in corso un referendum per l'attribuzione del Bollino Bleah (ma esclusivamente alla canzone in sé, non alle sue motivazioni intrinseche). In effetti, come parere squisitamente personale, fa decisamente caà... :-P
E cietto che fà cacare a noi vegliardi, ma da ragazzini ci piaceva assai!
"LOTTA PER LA TUA VIT... PRIMA CHE SIA FINIT...", che sprone!
Come si fa ad appiccicare bollini ex post?!?
E poi Orzowei manco si può difendere, che è morto da oltre 30 anni!
Ma infatti ancora il referendum non è terminato, e speriamo comunque di non fare la fine di quello catalano!!!
Io quand'ero pischello all'inizio credevo fosse una marca d'orzo. C'era l'Orzo Bimbo e l'Orzo Wei !!!
Veramente qui dalle mie parti, dove moccolano anche i neonati, si canticchiava "San Diocàn, San Diocàn"...non ti nascondo che anche il mio famoso "Erdiocàn" per Erdoğan è una sua reminiscenza...
PS Però a questo punto, sia pure negli Extra, mi aspetto anche la sigla finale di "Spazio 1999"....
PS. Senza però dimenticare Quaranta giorni di libertà, nella cui pagina tu intervenivi nell'aprile 2010 tirando fuori Sandokan e Orzowei...Bernardus Bartlebius perseverans!
[1976]
Scritta da Guido e Maurizio De Angelis, Sergio Sollima e Susan Duncan Smith
Sigla introduttiva dell'omonimo sceneggiato televisivo diretto da Sergio Sollima, con Kabir Bedi (Sandokan), Philippe Leroy (Yanez de Gomera), Carole André (Lady Marianna Guillonk), Andrea Giordana (Sir William Fitzgerald) e Adolfo Celi (rajah Lord James Brooke)
C'erano già tracce di Sandokan e Yanez sulle CCG/AWS, e così – dopo aver ascoltato la bellissima puntata dedicata ad Emilio Salgari della trasmissione radiofonica “Ettore”, sempre magnificamente condotta da Michele Dalai su Radio2 – mi sono deciso a contribure questo famoso tormentone dei fratelli De Angelis.
In fondo quella di Sandokan non è altro che la storia di una lotta senza quartiere (e senza speranza) contro il padre crudele di questo nostro mondo, di cui tantissimi esseri umani, ancora oggi e forse anche più di un tempo, hanno visto e vedono solo il volto ingiusto e feroce: il colonialismo britannico.
San-do-ka-an... San-do-ka-an... (continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/11/2017 - 22:02
Anche se nella prima stesura del romanzo, quella apparsa a puntate sulla “Nuova Arena” di Verona tra il 1883 ed il 1884, con il titolo “La tigre della Malesia”, Sandokan più che come un nobile eroe era tratteggiato come un violento tagliagole, persino un po' cannibale...
(Ecco il vero Sandokan, di Francesco Ursini)
E mi sa tanto che, per la vostra gioia (forse non di tutti...), mi toccherà contribuire pure un'altra celeberrima sigla degli Oliver Onions, quella di "Orzowei", lo sceneggiato del 1977 tratto dall'omonimo romanzo scritto nel 1955 da Alberto Manzi (1924-1997), il maestro che nella TV degli anni 60 insegnò a leggere e a scrivere a milioni di italiani...
[1974]
Testo di Giorgio Bertero
Musica di Gianni Guarnieri [*]
Dallo sceneggiato TV di Luciano Codignola e Leandro Castellani Quaranta giorni di libertà
ispirato alla storia della Libera Repubblica dell'Ossola.
Testo trascritto all'ascolto dopo l'invio dell'mp3 reperito da Adriana su Emule.
[*] I fratelli Guido e Maurizio de Angelis, autori della sigla finale "Verde" e del commento musicale allo sceneggiato televisivo, intervengono nel controcanto di alcune parti della canzone.
Leandro Castellani, il regista di Quaranta giorni di libertà, è gentilmente intervenuto su questa pagina per segnalarci i veri autori di questa canzone, Giorgio Bertero e Gianni Guarnieri. Abbiamo ovviamente corretto l'autoria. Si avverte che, nel commento che segue, essa risulta ancora attribuita ai fratelli Guido e Maurizio de Angelis, che peraltro sono gli autori della sigla finale, "Verde", e del commento... (continua)
Parole di Susan Duncan Smith e Cesare De Natale
Musica di Guido e Maurizio De Angelis, gli Oliver Onions
Cori dei Fratelli Balestra
Sigla dell'omonima serie televisiva diretta dal francese Yves Allégret, una produzione italo-tedesca che nel nostro paese andò in onda in 13 puntate a partire dalla fine di aprile del 1977. Con il giovanissimo attore inglese Peter Marshall nella parte del protagonista, Isa / Orzowei, il “trovatello”, forse in lingua zulu. Peter Marshall morì nel 1986 in un incidente automobilistico in Sudafrica.
Lo sceneggiato fu tratto dal romanzo scritto nel 1955 da Alberto Manzi (1924-1997), un grande pedagogo che tra il 1960 ed il 1968, con la sua trasmissione “Non è mai troppo tardi” sul secondo canale della RAI TV, insegnò a leggere e a scrivere a milioni di italiani. Sul maestro Manzi invito ad ascoltare i podcast delle due puntate di recente a lui dedicate... (continua)