Bob Dylan: Subterranean Homesick Blues
[1965]
Parole e musica di Bob Dylan
Singolo poi contenuto nell’album “Bringing It All Back Home”
“Non c’è bisogno di ascoltare le previsioni del tempo per sapere da che parte soffia il vento”, un verso celeberrimo che, nonostante l’apparente nichilismo del brano, all’epoca venne preso in prestito addirittura dal gruppo armato rivoluzionario, la “Weather Underground Organization”(WUO), meglio conosciuta per l’appunto come “Weatherman”, nata nel 1969 nell’Università del Michigan all’interno del movimento “Students for a Democratic Society” (SDS)
Nella canzone chiari i riferimenti a Jack Keruac (il racconto del 1958 intitolato The Subterraneans e a Chuck Berry (con la sua Too Much Monkey Business). Su moltissimi siti si riferisce anche di una relazione tra alcuni versi di “Subterranean Homesick Blues” con il testo della canzone Takin' It Easy di Woody Guthrie, ma francamente né nel testo... (continua)
Parole e musica di Bob Dylan
Singolo poi contenuto nell’album “Bringing It All Back Home”
“Non c’è bisogno di ascoltare le previsioni del tempo per sapere da che parte soffia il vento”, un verso celeberrimo che, nonostante l’apparente nichilismo del brano, all’epoca venne preso in prestito addirittura dal gruppo armato rivoluzionario, la “Weather Underground Organization”(WUO), meglio conosciuta per l’appunto come “Weatherman”, nata nel 1969 nell’Università del Michigan all’interno del movimento “Students for a Democratic Society” (SDS)
Nella canzone chiari i riferimenti a Jack Keruac (il racconto del 1958 intitolato The Subterraneans e a Chuck Berry (con la sua Too Much Monkey Business). Su moltissimi siti si riferisce anche di una relazione tra alcuni versi di “Subterranean Homesick Blues” con il testo della canzone Takin' It Easy di Woody Guthrie, ma francamente né nel testo... (continua)
Johnny's in the basement
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 5/9/2017 - 14:32
Some People
[1970]
Parole e musica di Chuck Berry
La traccia che chiude l'album intitolato “Back Home”, quello che segnava il ritorno alla Chess Records dopo anni alla Mercury
Purtroppo non mi è riuscito di trovarne una versione su YouTube...
Parole e musica di Chuck Berry
La traccia che chiude l'album intitolato “Back Home”, quello che segnava il ritorno alla Chess Records dopo anni alla Mercury
Purtroppo non mi è riuscito di trovarne una versione su YouTube...
Some people live each week in fun and play
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/3/2017 - 20:57
Beatles: Back in the U.S.S.R.
[The Beatles, 1968]
Scritta da Paul McCartney (anche se i crediti sono attribuiti anche a Lennon)
Dall’album “The Beatles (White Album)”.
Okkei, in apparenza niente più che un tributo a Chuck Berry (“Back in the U.S.A.”), ai Beach Boys (“California Girls”) e a Ray Charles (“Georgia on My Mind”)… Eppure qui, nel bel mezzo della Guerra Fredda e dello “sforzo” americano in Vietnam contro il dilagare della minaccia comunista, i Beatles si divertivano a strizzare l’occhio oltre Cortina (quella “di Ferro”, of course) esprimendo la loro simpatia per una spia al soldo dei sovietici che dopo tanti anni di missione nel cuore del nemico finalmente torna a casa ansioso di riassaporare il gusto quasi dimenticato delle donne e delle altre prelibatezze locali…
Apriti cielo! Così come Revolution e Piggies, anche questa “Back in the U.S.S.R.”, con il suo provocatorio verso “Non sapete quanto... (continua)
Scritta da Paul McCartney (anche se i crediti sono attribuiti anche a Lennon)
Dall’album “The Beatles (White Album)”.
Okkei, in apparenza niente più che un tributo a Chuck Berry (“Back in the U.S.A.”), ai Beach Boys (“California Girls”) e a Ray Charles (“Georgia on My Mind”)… Eppure qui, nel bel mezzo della Guerra Fredda e dello “sforzo” americano in Vietnam contro il dilagare della minaccia comunista, i Beatles si divertivano a strizzare l’occhio oltre Cortina (quella “di Ferro”, of course) esprimendo la loro simpatia per una spia al soldo dei sovietici che dopo tanti anni di missione nel cuore del nemico finalmente torna a casa ansioso di riassaporare il gusto quasi dimenticato delle donne e delle altre prelibatezze locali…
Apriti cielo! Così come Revolution e Piggies, anche questa “Back in the U.S.S.R.”, con il suo provocatorio verso “Non sapete quanto... (continua)
Flew in from Miami Beach B.O.A.C.
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 4/7/2012 - 09:58
Too Much Monkey Business
[1956]
Singolo poi incluso nell’album “After School Session” del 1957.
“… Sono stato a Yokohama, a combattere in guerra.
Le cuccette dell’esercito – la sbobba dell’esercito – le divise dell’esercito – i trasporti dell’esercito. Ahh!
Troppe buffonate, troppe pagliacciate,
troppi imbrogli per farmici tirar dentro!...”
Un classico del r’n’r delle origini, in seguito riproposto da Elvis Presley, dai Beatles e da molti altri.
Ispirò anche Bob Dylan per la sua “Subterranean Homesick Blues”.
Nella sua bellissima versione del 1968 Elvis Presley sostituì a “Yokohama” il “Vietnam”.
Per la cronaca, Yokohama è una città parecchio martoriata e sfigata in cui non andrei mai a vivere…
Nel 1923 fu squassata da un violentissimo terremoto che uccise più di 100.000 persone e, siccome i giapponesi credevano che il sisma fosse frutto di un maleficio, molti di loro non trovarono di meglio che scagliarsi... (continua)
Singolo poi incluso nell’album “After School Session” del 1957.
“… Sono stato a Yokohama, a combattere in guerra.
Le cuccette dell’esercito – la sbobba dell’esercito – le divise dell’esercito – i trasporti dell’esercito. Ahh!
Troppe buffonate, troppe pagliacciate,
troppi imbrogli per farmici tirar dentro!...”
Un classico del r’n’r delle origini, in seguito riproposto da Elvis Presley, dai Beatles e da molti altri.
Ispirò anche Bob Dylan per la sua “Subterranean Homesick Blues”.
Nella sua bellissima versione del 1968 Elvis Presley sostituì a “Yokohama” il “Vietnam”.
Per la cronaca, Yokohama è una città parecchio martoriata e sfigata in cui non andrei mai a vivere…
Nel 1923 fu squassata da un violentissimo terremoto che uccise più di 100.000 persone e, siccome i giapponesi credevano che il sisma fosse frutto di un maleficio, molti di loro non trovarono di meglio che scagliarsi... (continua)
Runnin' to-and-fro - hard workin' at the mill.
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 21/4/2011 - 08:58
×
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Ronnie Hawkins
Musica / Music / Musique / Sävel:
Remake of "Thirty days" written by Chuck Berry [1955]
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Cliff Richard & The Shadows
Quarantena
Un rock 'n' roll del vivo e vegeto Cliff Richard, rock in voga nel trapassato remoto. Da rispolverare per intimare al corona di togliersi dalle balle entro quaranta giorni.