Autore Boris Vian
SERBO / SERBE / SERBIAN [2] Cirilica
La trascrizione in caratteri cirillici della precedente versione serba di Nikola
La trascrizione in caratteri cirillici della precedente versione serba di Nikola
ДЕЗЕРТЕР
(continua)
(continua)
C'est une version récente du déserteur avec les paroles originales et une musique assez proche elle est en téléchargement libre si vous la souhaitez je vous l'envoie.
Voici le lien WannaBe - Le Déserteur WannaBe
Voici le lien WannaBe - Le Déserteur WannaBe
Trevor 26/7/2007 - 15:36
SVEDESE / SWEDISH / SUÉDOIS [2] - Lars Forssell
"Jag står här på ett torg" ("sto qui in una piazza") - la libera versione svedese del poeta e cantautore svedese Lars Forssell (1958). Pur mantenendo la musica originale, è piuttosto un'amara canzone contro la guerra e sulla responsabilità dei potenti (vi si nomina espressamente De Gaulle). La canzone di una donna che ha perso il suo uomo in guerra e si pone certe domande. Si noti che la canzone di Boris Vian era nota a Lars Forssell nel 1958, ovvero nel suo "periodo di oblio" dopo la censura. E' stata approntata di seguito al testo una traduzione italiana.
Lars Forssell è scomparso lo scorso 26 luglio 2007 all'età di 79 anni.
"Jag står här på ett torg" ("I am here in a square") - a free version by the Swedish folksinger and poet Lars Forssell (1958). Though keeping the original tune, it is rather a bitter meditation against war and on the... (continua)
"Jag står här på ett torg" ("sto qui in una piazza") - la libera versione svedese del poeta e cantautore svedese Lars Forssell (1958). Pur mantenendo la musica originale, è piuttosto un'amara canzone contro la guerra e sulla responsabilità dei potenti (vi si nomina espressamente De Gaulle). La canzone di una donna che ha perso il suo uomo in guerra e si pone certe domande. Si noti che la canzone di Boris Vian era nota a Lars Forssell nel 1958, ovvero nel suo "periodo di oblio" dopo la censura. E' stata approntata di seguito al testo una traduzione italiana.
Lars Forssell è scomparso lo scorso 26 luglio 2007 all'età di 79 anni.
"Jag står här på ett torg" ("I am here in a square") - a free version by the Swedish folksinger and poet Lars Forssell (1958). Though keeping the original tune, it is rather a bitter meditation against war and on the... (continua)
Jag står här på ett torg.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/8/2007 - 17:38
GENOVESE / GENOESE - Paolo Bosso / Buio Pesto
Versione genovese di Massimo Bosso (2006). Dall'album Palanche del gruppo Buio Pesto.
A Genoese version by Massimo Bosso. Recorder in the album Palanche ("Money") by the band Buio Pesto.
Versione genovese di Massimo Bosso (2006). Dall'album Palanche del gruppo Buio Pesto.
A Genoese version by Massimo Bosso. Recorder in the album Palanche ("Money") by the band Buio Pesto.
O DISERTÔ
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/9/2007 - 10:30
UN DISERTORE DELLA GUERRA IN IRAQ RACCONTA LA SUA STORIA
Consiglio a tutti questo libro: sincero, per niente retorico e molto interessante
IL RACCONTO DEL DISERTORE di Joshua Key
Joshua Key è nato nel 1978 a Guthrie, Oklahoma, nel cuore dell'America rurale e conservatrice, tra terreni difficili da coltivare e paesini di pochi abitanti. Cresce tra baracche e roulotte, tra famiglie frantumate e aggrappate a lavori incerti, frequenta con poca voglia la scuola in attesa di un lavoro qualunque, ha poche passioni, qualche pistola con cui sparare e allenare la mira, molta noia, quella di una vita senza reali possibilità. Nel 2002 Joshua Key ha una moglie e tre figli e decide di arruolarsi: ha bisogno di imparare un mestiere e di ottenere uno stipendio fisso, e vuole garantire l'assistenza sanitaria alla propria famiglia. Il suo reggimento costruisce ponti, e il sogno di Josh è lavorare come saldatore,... (continua)
Consiglio a tutti questo libro: sincero, per niente retorico e molto interessante
IL RACCONTO DEL DISERTORE di Joshua Key
Joshua Key è nato nel 1978 a Guthrie, Oklahoma, nel cuore dell'America rurale e conservatrice, tra terreni difficili da coltivare e paesini di pochi abitanti. Cresce tra baracche e roulotte, tra famiglie frantumate e aggrappate a lavori incerti, frequenta con poca voglia la scuola in attesa di un lavoro qualunque, ha poche passioni, qualche pistola con cui sparare e allenare la mira, molta noia, quella di una vita senza reali possibilità. Nel 2002 Joshua Key ha una moglie e tre figli e decide di arruolarsi: ha bisogno di imparare un mestiere e di ottenere uno stipendio fisso, e vuole garantire l'assistenza sanitaria alla propria famiglia. Il suo reggimento costruisce ponti, e il sogno di Josh è lavorare come saldatore,... (continua)
Lorenzo Masetti 18/10/2007 - 16:26
La pagina de Le Déserteur è davvero sterminata ma, dando una scorsa veloce, mi pare che gli spartiti manchino... Li ho trovati qui: Swans Commentary: Music Sheet Of Boris Vian's "Le Déserteur" - Introduction by Gilles d'Aymery - xxx120
Se ci sono già, chiedo scusa...
(Alessandro)
Se ci sono già, chiedo scusa...
(Alessandro)
È vero, Alessandro. Ancora non c'era lo sparito originale! A dire il vero avevamo già trovato questa pagina, ma non avevamo mai aggiunto il link ripromettendoci di tradurre l'articolo e chiedere il permesso di riprodurre lo spartito. Lo faremo presto!
(Lorenzo)
(Lorenzo)
Harold Berg
Ci eravamo più volte chiesti chi fosse il co-autore della famosissima canzone di Boris Vian. Traiamo queste informazioni biografiche da una lettera di Jim Rothschild, di Philadelphia pubblicata sul sito Swans Commentary. Sullo stesso sito è possibile vedere lo spartito originale della canzone.
Harold Berg è nato nel 1923 ed è cresciuto a Philadelphia, in Pennsylvania. Harold aveva combattuto in Francia durante la Seconda Guerra Mondiale e si era innamorato di Parigi e aveva perciò deciso di restare. Parlava un francese fluente e ottenne anche un diploma di conservatorio in Francia. A metà degli anni '50 per arrotondare lavorava come pianista di accompagnamento per una compagnia di balletto a Parigi. Boris Vian, che frequentava una ballerina della compagnia, chiese a Harold di aiutarlo con la canzone. Harold più che altro aiutò Vian a mettere giù le idee sullo spartito e curò... (continua)
FINLANDESE / FINNISH / FINNOIS [2] - Tuula Saarikoski / Kaisa Korhonen
Seison torilla, la versione artistica de Le déserteur in lingua finlandese, è opera della poetessa Tuula Saarikoski ed è stata interpretata nel 1970 dall'attrice teatrale e cantante Kaisa Korhonen e nel 1979 da Liisa Tavi (e incisa nel suo album Liisa Tavi). Il testo completo della canzone ci è stato inviato da Juha Rämö nel marzo 2015 (grazie! / Kiitos!).
Seison torilla, the artistic version of Le déserteur in Finnish, was written by the poet Tuula Saarikoski and performed 1970 by the actress and singer Kaisa Korhonen and 1979 by Liisa Tavi (and recorded in her album Liisa Tavi). The complete lyrics of the song were contributed by Juha Rämö in March 2015 (Thanks! Kiitos!) [CCG/AWS Staff]
Seison torilla, la versione artistica de Le déserteur in lingua finlandese, è opera della poetessa Tuula Saarikoski ed è stata interpretata nel 1970 dall'attrice teatrale e cantante Kaisa Korhonen e nel 1979 da Liisa Tavi (e incisa nel suo album Liisa Tavi). Il testo completo della canzone ci è stato inviato da Juha Rämö nel marzo 2015 (grazie! / Kiitos!).
Seison torilla, the artistic version of Le déserteur in Finnish, was written by the poet Tuula Saarikoski and performed 1970 by the actress and singer Kaisa Korhonen and 1979 by Liisa Tavi (and recorded in her album Liisa Tavi). The complete lyrics of the song were contributed by Juha Rämö in March 2015 (Thanks! Kiitos!) [CCG/AWS Staff]
SEISON TORILLA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi / Juha Rämö 27/6/2008 - 12:04
EBRAICO / HEBREW / HÉBREU [2] - yossik.geo
Una versione letterale del testo originale francese in lingua ebraica, da yossik.geo.
A word-for-word translation of the French original lyrics into Hebrew, from yossik.geo.
Una versione letterale del testo originale francese in lingua ebraica, da yossik.geo.
A word-for-word translation of the French original lyrics into Hebrew, from yossik.geo.
העריק
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/6/2008 - 12:33
SPAGNOLO / SPANISH / ESPAGNOL [6] - anonimo/anonymous
Versione spagnola anonima fatta pervenire dall'amministratrice Marcia Rosati.
Version espagnole anonyme - Anonymous Spanish version
Version espagnole anonyme - Anonymous Spanish version
EL DESERTOR
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 2/7/2008 - 22:34
Per chi non odia - come il sottoscritto - Rapidshare, qui c'è una bella pagina in inglese su Mouloudji, dove si può scaricare l'intero doppio album "Auto-Portrait", con Le Déserteur, La Java Des Bombes Atomiques, Allons Z'enfants & many others...
Mouloudji - Auto-Portrait (cd 1)
Mouloudji - Auto-Portrait (cd 2)
Mouloudji - Auto-Portrait (cd 1)
Mouloudji - Auto-Portrait (cd 2)
Alessandro 23/10/2008 - 21:54
Una notizia nè buona nè cattiva, visto che ammazzare li hanno ammazzati, come dei cani...
Da La Repubblica del 12 novembre 2008
Grande guerra, strappo di Sarkozy "Onore ai fucilati per diserzione"
di Giampiero Martinotti
PARIGI - Gli ammutinati, i disertori, i disobbedienti, tutti i soldati che durante la Grande Guerra furono fucilati «per l´esempio» non si erano disonorati e oggi dobbiamo ricordare la loro memoria come quella di tutti i caduti: per la prima volta, un presidente francese ha politicamente riabilitato i 675 militari giustiziati tra il 1914 e il 1918.
Commemorando l´armistizio firmato novant´anni fa, vicino a Verdun, Nicolas Sarkozy ha trovato il tono e le parole giuste per rendere omaggio a quei soldati coperti dall´ignominia ufficiale e di cui da tempo molte associazioni chiedevano la riabilitazione.
Accanto a Sarkozy c´erano Carlo d´Inghilterra e molti leader europei.... (continua)
Da La Repubblica del 12 novembre 2008
Grande guerra, strappo di Sarkozy "Onore ai fucilati per diserzione"
di Giampiero Martinotti
PARIGI - Gli ammutinati, i disertori, i disobbedienti, tutti i soldati che durante la Grande Guerra furono fucilati «per l´esempio» non si erano disonorati e oggi dobbiamo ricordare la loro memoria come quella di tutti i caduti: per la prima volta, un presidente francese ha politicamente riabilitato i 675 militari giustiziati tra il 1914 e il 1918.
Commemorando l´armistizio firmato novant´anni fa, vicino a Verdun, Nicolas Sarkozy ha trovato il tono e le parole giuste per rendere omaggio a quei soldati coperti dall´ignominia ufficiale e di cui da tempo molte associazioni chiedevano la riabilitazione.
Accanto a Sarkozy c´erano Carlo d´Inghilterra e molti leader europei.... (continua)
Alessandro 12/11/2008 - 21:16
Solo per dire che oggi 6 dicembre 2008, presso un favoloso negozio di vinili di Firenze, il "Disco Studio" di via degli Alfani (davanti alla latteria "Caffelatte"), ben due amministratori di questo sito (il sottoscritto e la k.d.) hanno avuto modo di ammirare & toccare un'incisione originale del "Déserteur" da parte di Boris Vian, colà in vendita. Ammirare e toccare e basta, perché tale incisione è in vendita al non abbordabile prezzo di euri 850. Solo avercela davanti agli occhi, però...
Riccardo Venturi 7/12/2008 - 02:37
Un altro amministratore di questo sito, invece, al mercato delle pulci di Plainpalais in quel di Ginevra, si è procurato già da tempo (per la modesta somma di 25 franchi) il vinile (registrazione mono) di Boris Vian, quello con la macchina in copertina (l'immagine della copertina c'è anche in questa pagina nella sezione degli mp3)! Probabilmente però si tratta di una ristampa. Le note di copertina sono di Georges Brassens!
Lorenzo Masetti 7/12/2008 - 10:51
There is also a fourth Swedish version, performed by Cornelis Vreeswijk, which is more of a song inspired by the original than a faithful rendition in Swedish. It is a far bloodier version, but it brings the gore of war into the song.
See the lyrics here.
(Christer Gulbrandsen)
See the lyrics here.
(Christer Gulbrandsen)
Dear Mr Gulbrandsen, the song Desertören by Cornelis Vreeswijk is already included in our website as an independent song. As you can see in the relevant page, we've clearly specified that the music is the same as for the original French lyrics, but Vreeswijk's Swedish lyrics are too different to be considered as a simple translation (and, for this reason, the song is provided with an Italian translation, too). It is a fully self-standing antiwar song that needs a self-standing page; so did we. Anyway, we are pleased to thank you for your remark. [CCG/AWS Staff]
"G. E., di Torino, anni 21, legatore, celibe, incensurato, soldato nel 2° genio; condannato all’ergastolo per tradimento.
Nell’ottobre 1917 e posteriormente facendo tra i militari propaganda per la conclusione della pace, raccogliendo offerte destinate a sovvenire un giornale che notoriamente propugnava la pace a ogni costo, tentava di togliere alle truppe la necessaria forza di resistenza per agire e per difendersi contro il nemico."
Da "Sentenze dei tribunali militari italiani durante la prima guerra mondiale". Documenti dell'archivio centrale dello Stato. Testo a cura di Gioacchino Maviglia. Luciano Manzuoli Editore, Firenze (1972/1973). Collana della Biblioteca del Lavoro, a cura de gruppo sperimentale coordinato da Mario Lodi. (Lire 1.250)
Nell’ottobre 1917 e posteriormente facendo tra i militari propaganda per la conclusione della pace, raccogliendo offerte destinate a sovvenire un giornale che notoriamente propugnava la pace a ogni costo, tentava di togliere alle truppe la necessaria forza di resistenza per agire e per difendersi contro il nemico."
Da "Sentenze dei tribunali militari italiani durante la prima guerra mondiale". Documenti dell'archivio centrale dello Stato. Testo a cura di Gioacchino Maviglia. Luciano Manzuoli Editore, Firenze (1972/1973). Collana della Biblioteca del Lavoro, a cura de gruppo sperimentale coordinato da Mario Lodi. (Lire 1.250)
Alessandro 5/2/2009 - 11:19
La versione in greco antico presentava finora delle difficoltà di lettura dovute al font in cui era stata redatta (che doveva essere scaricato). La abbiamo resa disponibile finalmente in normali caratteri ASCII.
CCG/AWS Staff 26/2/2009 - 19:40
"Le Déserteur" nella raccolta primitiva delle CCG
"Le Déserteur" in the first original AWS collection
"Le Déserteur" dans la collection primordiale des CCG
"Le Déserteur" in the first original AWS collection
"Le Déserteur" dans la collection primordiale des CCG
In occasione del 6° anniversario di questo sito, un "documento storico": la copertina del file originale di raccolta e la prima canzone inserita: "Le Déserteur". I documenti risalgono a prima del 12 aprile 2003. Ricordiamo a tutte e tutti che, se lo desiderano, i cinque volumi originali delle "CCG primitive" si trovano ancora in rete e possono essere scaricati da questa pagina. Un breve...ritorno alle radici per guardare sempre avanti. [CCG/AWS Staff]
CCG/AWS Staff 31/3/2009 - 00:03
Bill Ray - "US deserters using US flag as tablecloth", USA 1968 (from "Life")
Alessandro 11/5/2009 - 21:47
Qui la versione persiana corretta segnalataci da "Dr. faust" (ignoriamo se ne sia anche l'autore, nel tal caso lo preghiamo di segnalarcelo). La versione finora inserita, ci informa sempre il Dr. faust, non aveva nulla a che vedere col "Disertore": si trattava di una notizia giornalistica che, a suo tempo, qualche buontempone ci deve avere inviato come traduzione per giocarci uno stupido scherzo (e non è purtrppo il primo caso del genere). Ringraziamo di cuore il Dr. faust per questo importante contribuito che, al tempo stesso, colma una lacuna e ci evita un'involontaria brutta figura. [CCG/AWS Staff]
Here's the correct Persian (Farsi) version of "Le Déserteur" contributed by "Dr. faust" (we don't know if he's the translator, too; if so, we kindly ask him for confirmation). The "version" included up to now was no true translation and had nothing to do with "Le Déserteur": it was a news that... (continua)
Here's the correct Persian (Farsi) version of "Le Déserteur" contributed by "Dr. faust" (we don't know if he's the translator, too; if so, we kindly ask him for confirmation). The "version" included up to now was no true translation and had nothing to do with "Le Déserteur": it was a news that... (continua)
CCG/AWS Staff 24/5/2009 - 21:48
Oggi 23 giugno 2009 sono esattamente 50 anni che Boris Vian ci ha lasciati. Morì il 23 giugno 1959 in un cinema, mentre assisteva alla proiezione del film J'irai cracher sur vos tombes, tratto dal suo famoso romanzo "noir" che aveva pubblicato con lo pseudonimo di Vernon Sullivan. Giusto il tempo di vivere.
CCG/AWS Staff 23/6/2009 - 16:11
BASCO (EUSKARA) / BASQUE (EUSKARA) - Koldo Izagirre
La versione basca (euskara) di Koldo Izagirre proveniente da Literatur Emailuak - Susa literatura argitaletxea, gentilmente segnalataci da Gorka Arrese del sito stesso.
The Basque (Euskara) version by Koldo Izagirre, reproduced from Literatur Emailuak - Susa Literatura argitaletxea. Kindly contributed by site owner and administator Gorka Arrese.
La version basque (Euskara) de Koldo Izagirre, tirée de Literatur Emailuak - Susa literatura argitaletxea. Cette version nous a été signalée par Gorka Arrese, administrateur du même site. [CCG/AWS Staff]
Boris Vianen Desertorea kantua euskaraturik kendu diogu Koldo Izagirreri. Kantu antimilitarista oso ezaguna egin zen, lehendabizikoz Marcel Mouloudjik abestua 1954ko maiatzean Harold Berge-ren musikarekin. Boris Vianek berak kantatua entzun dezakezu.
Duela 50 urte, gaurkoa bezalako egun batez... (continua)
La versione basca (euskara) di Koldo Izagirre proveniente da Literatur Emailuak - Susa literatura argitaletxea, gentilmente segnalataci da Gorka Arrese del sito stesso.
The Basque (Euskara) version by Koldo Izagirre, reproduced from Literatur Emailuak - Susa Literatura argitaletxea. Kindly contributed by site owner and administator Gorka Arrese.
La version basque (Euskara) de Koldo Izagirre, tirée de Literatur Emailuak - Susa literatura argitaletxea. Cette version nous a été signalée par Gorka Arrese, administrateur du même site. [CCG/AWS Staff]
Boris Vianen Desertorea kantua euskaraturik kendu diogu Koldo Izagirreri. Kantu antimilitarista oso ezaguna egin zen, lehendabizikoz Marcel Mouloudjik abestua 1954ko maiatzean Harold Berge-ren musikarekin. Boris Vianek berak kantatua entzun dezakezu.
Duela 50 urte, gaurkoa bezalako egun batez... (continua)
DESERTOREA
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 24/6/2009 - 16:00
Il video della versione in cabilo (berbero) è stata spostato nella relativa sezione assieme al relativo commento.
CCG/AWS Staff 14/7/2009 - 18:37
VIETNAMITA / VIETNAMESE / VIETNAMIEN - Bảo Thạch
La traduzione vietnamita di Bảo Thạch ripresa dal sito di RFI (Radio France Internationale) assieme a delle note introduttive.
A Vietnamese translation by Bảo Thạch reproduced from the RFI (Radio France Internationale) website, including an introductory note.
La traduction vietnamienne de Bảo Thạch tirée du site de RFI (Radio France Internationale), avec une introduction.
Nhà văn Boris Vian mới 34 tuổi khi đặt bút sáng tác bài Le Déserteur. 5 năm sau ông đột ngột từ trần, để lại dấu ấn đậm nét của một ngòi bút sắc sảo và trữ tình. Là tác giả của tiểu thuyết L'Ecume des Jours, Bèo bọt Tháng ngày, Boris Vian cũng đã sáng tác hơn 500 ca khúc, mà trong đó nổi tiếng nhất cho đến nay vẫn là Le Deserteur.
Mồng 7 tháng 5 năm 1954, ngày đạo quân viễn chinh Pháp thảm bại tại Điện Biên Phủ, có một bài ca lần đầu tiên được trình diễn trên sân khấu... (continua)
La traduzione vietnamita di Bảo Thạch ripresa dal sito di RFI (Radio France Internationale) assieme a delle note introduttive.
A Vietnamese translation by Bảo Thạch reproduced from the RFI (Radio France Internationale) website, including an introductory note.
La traduction vietnamienne de Bảo Thạch tirée du site de RFI (Radio France Internationale), avec une introduction.
Nhà văn Boris Vian mới 34 tuổi khi đặt bút sáng tác bài Le Déserteur. 5 năm sau ông đột ngột từ trần, để lại dấu ấn đậm nét của một ngòi bút sắc sảo và trữ tình. Là tác giả của tiểu thuyết L'Ecume des Jours, Bèo bọt Tháng ngày, Boris Vian cũng đã sáng tác hơn 500 ca khúc, mà trong đó nổi tiếng nhất cho đến nay vẫn là Le Deserteur.
Mồng 7 tháng 5 năm 1954, ngày đạo quân viễn chinh Pháp thảm bại tại Điện Biên Phủ, có một bài ca lần đầu tiên được trình diễn trên sân khấu... (continua)
NGƯỜI ĐÀO NGŨ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/9/2009 - 11:38
ESTONE / ESTONIAN / ESTONIEN - Heldur Karmo
La versione estone di Heldur Karmo, ripresa dal suo sito ufficiale. Si tratta di una versione incompleta, in quanto consta esclusivamente della prima strofa. Heldur Karmo (1927-1997) è stato uno dei maggiori cantautori estoni, ed anche tra i più prolifici: tra canzoni originali e traduzioni, ha scritto oltre 3500 testi. La versione del Déserteur è del 1990.
The Estonian version by Heldur Karmo, reproduced from his official website. The version is incomplete and includes only the first verse of the original song. Heldur Karmo (1927-1997) was one major, and extremely prolific, Estonian folksinger: he is the author, or translator, of some 3,500 songs. This version of the Déserteur dates 1990.
La version estonienne de Heldur Karmo, tirée de son site officiel. Cette version est incomplète, n'étant constituée que du premier couplet de la chanson originale.... (continua)
La versione estone di Heldur Karmo, ripresa dal suo sito ufficiale. Si tratta di una versione incompleta, in quanto consta esclusivamente della prima strofa. Heldur Karmo (1927-1997) è stato uno dei maggiori cantautori estoni, ed anche tra i più prolifici: tra canzoni originali e traduzioni, ha scritto oltre 3500 testi. La versione del Déserteur è del 1990.
The Estonian version by Heldur Karmo, reproduced from his official website. The version is incomplete and includes only the first verse of the original song. Heldur Karmo (1927-1997) was one major, and extremely prolific, Estonian folksinger: he is the author, or translator, of some 3,500 songs. This version of the Déserteur dates 1990.
La version estonienne de Heldur Karmo, tirée de son site officiel. Cette version est incomplète, n'étant constituée que du premier couplet de la chanson originale.... (continua)
DESERTÖÖR
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 10/9/2009 - 12:13
ITALIANO / ITALIAN / ITALIEN [4] - Gino Paoli
Forse la migliore traduzione italiana, recentemente interpretata da Gino Paoli
Forse la migliore traduzione italiana, recentemente interpretata da Gino Paoli
IL DISERTORE
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti che ringrazia Massi 16/9/2009 - 11:38
Ciao a tutti,
sono capitato casualmente sul sito, cercando di rispolverare un testo di una canzone di Norman Blake. Che dire, se non ringraziare per questo lavoro, che va oltre l'essere un semplice database. Approfitto per comunicarvi che esiste un'altra interpretazione della versione svedese di Lars Forssell del Disertore di Boris Vian: la potete ascoltare sull’album Visor Från Vinden (2007) di Sofia Karlsson
Enrico
sono capitato casualmente sul sito, cercando di rispolverare un testo di una canzone di Norman Blake. Che dire, se non ringraziare per questo lavoro, che va oltre l'essere un semplice database. Approfitto per comunicarvi che esiste un'altra interpretazione della versione svedese di Lars Forssell del Disertore di Boris Vian: la potete ascoltare sull’album Visor Från Vinden (2007) di Sofia Karlsson
Enrico
enrico 30/10/2009 - 13:46
LETTRE OUVERTE À M. PAUL FABER, CONSEILLER MUNICIPAL (intégrale)
Il testo completo della lettera aperta
Cher Monsieur,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 30/11/2009 - 12:30
20 ottobre 1954. L'editore Paul Beuscher scrive a Boris Vian chiedendogli di cambiare il testo de "Le Déserteur" che, a suo giudizio, "contiene alcuni passaggi eccessivi"...
Alessandro 2/12/2009 - 21:51
Danish recordings of Le Déserteur
Folkemusikeren Kjeld Ingrisch (1925-2000), har oversat og indspillet Desertøren med titlen Præsidenten på sin første LP Kjeld Ingrisch, Sonet SLP 1104, 1963 og senere på Sangen om Larsen, CD genudgivelse, 1996. Live udgave på Tønder Musik Festival 1976. Folkemusikeren Fin Alfred har indspillet Kjeld Ingrisch version på Den tapre Landsoldat, 2003. Også folkesangeren og politikeren Per Dichs (1926-1994) udgave i Thøger Olesens oversættelse er publiceret på En aften i folkeklubben, 1964; en LP, hvor også Cæsar og Poul Dissing optræder. Per Dichs udgave er bl.a. indspillet af Lars Alvad på Tæt på, 2006.
Folkemusikeren Kjeld Ingrisch (1925-2000), har oversat og indspillet Desertøren med titlen Præsidenten på sin første LP Kjeld Ingrisch, Sonet SLP 1104, 1963 og senere på Sangen om Larsen, CD genudgivelse, 1996. Live udgave på Tønder Musik Festival 1976. Folkemusikeren Fin Alfred har indspillet Kjeld Ingrisch version på Den tapre Landsoldat, 2003. Også folkesangeren og politikeren Per Dichs (1926-1994) udgave i Thøger Olesens oversættelse er publiceret på En aften i folkeklubben, 1964; en LP, hvor også Cæsar og Poul Dissing optræder. Per Dichs udgave er bl.a. indspillet af Lars Alvad på Tæt på, 2006.
Holger Terp 22/1/2010 - 14:30
ITALIANO / ITALIAN / ITALIEN [10] - Carlo Perucchetti / Franco Tomasi (?)
L'opuscolo Note e parole contro la guerra è stato preparato in allegato al CD "1974-2006, Voci e musiche per la strage", un concerto-spettacolo organizzato per l'anniversario della strage fascista di Piazza della Loggia (Brescia, 28 maggio 1974). Le "note e parole contro la guerra" sono "nate da un'idea di Carlo Perucchetti e Franco Tomasi", che riteniamo quindi gli autori di questa traduzione (o adattamento) in lingua italiana. Non avendo a disposizione il CD, non è possibile sapere chi la abbia interpretata, anche se è possibile che sia stato la "voce solista e recitante" dell'Ensemble "Il teatro delle Note", Gino Paccagnella. [CCG/AWS Staff]
L'opuscolo Note e parole contro la guerra è stato preparato in allegato al CD "1974-2006, Voci e musiche per la strage", un concerto-spettacolo organizzato per l'anniversario della strage fascista di Piazza della Loggia (Brescia, 28 maggio 1974). Le "note e parole contro la guerra" sono "nate da un'idea di Carlo Perucchetti e Franco Tomasi", che riteniamo quindi gli autori di questa traduzione (o adattamento) in lingua italiana. Non avendo a disposizione il CD, non è possibile sapere chi la abbia interpretata, anche se è possibile che sia stato la "voce solista e recitante" dell'Ensemble "Il teatro delle Note", Gino Paccagnella. [CCG/AWS Staff]
IL DISERTORE
(continua)
(continua)
KELARTICO / KELARTIC / KELARTIEN [2] - Riccardo Venturi
La medesima versione in kelartico scritto nell'apposito alfabeto cirillico modificato. Il kelartico può scriversi anche con una forma adattata dell'alfabeto greco. Presto sarà possibile imparare il kelartico grazie al sito (in costruzione) kelartico.com.
ТО ДЕЗЕРТŌР
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/4/2012 - 01:07
MONSIEUR LE PRESIDENT HOLLANDE
Il rifacimento di Gavroche (2012) dedicato al neoeletto presidente socialista.
Il rifacimento di Gavroche (2012) dedicato al neoeletto presidente socialista.
MONSIEUR LE PRESIDENT HOLLANDE
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo & Adriana - Gavroche Fan Club 10/8/2012 - 23:04
CORSO / CORSICAN - U Pomontincu
Questa hè a me traduzzione litterale di u testu francese di “U disertore”, a canzona antimilitarista più celebre di tutta a storia. Forse pudia adattà una traduzzione italiana, chì ci stà megliu pè cantàlla in corsu, ma hò preferitu andà appressu à u testu originale, cambiendu sultanto a Provenza cù a Corsica (forse pè Boris Vian a Corsica un facia micca parte di a Francia, e sò d'accordu). “U disertore” fubbe scritta da Boris Vian e messa in musica da Harold Berg ind'u 1954, dopu a mazzata che i francesi chjapponu da i vietnamiti à Dien-Bien-Phu; a canzone fubbe subitu censurata e schjuppò u scandalu. Cum'è chè scrisse Boris Vian ind'una lettera aperta à un cunsiglieru municipale di Parigi, “a me canzone unn'hè micca antimilitarista, hè violentamente pro-civili”. Censurata e dimenticata malgradu a versione addulcita di Mouloudji, a canzona fubbe riscoperta... (continua)
Questa hè a me traduzzione litterale di u testu francese di “U disertore”, a canzona antimilitarista più celebre di tutta a storia. Forse pudia adattà una traduzzione italiana, chì ci stà megliu pè cantàlla in corsu, ma hò preferitu andà appressu à u testu originale, cambiendu sultanto a Provenza cù a Corsica (forse pè Boris Vian a Corsica un facia micca parte di a Francia, e sò d'accordu). “U disertore” fubbe scritta da Boris Vian e messa in musica da Harold Berg ind'u 1954, dopu a mazzata che i francesi chjapponu da i vietnamiti à Dien-Bien-Phu; a canzone fubbe subitu censurata e schjuppò u scandalu. Cum'è chè scrisse Boris Vian ind'una lettera aperta à un cunsiglieru municipale di Parigi, “a me canzone unn'hè micca antimilitarista, hè violentamente pro-civili”. Censurata e dimenticata malgradu a versione addulcita di Mouloudji, a canzona fubbe riscoperta... (continua)
U DISERTORE
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 2/10/2012 - 01:04
UNGHERESE / HUNGARIAN / HONGROIS [2] - Balázs Andor
Hungarian version by Balázs Andor (2012).
andorbalazs87@gmail.com
Hungarian version by Balázs Andor (2012).
andorbalazs87@gmail.com
A DEZERTŐR
(continua)
(continua)
inviata da Balázs Andor 26/3/2013 - 14:20
Bellissimo lavoro !
Come piccolo contributo segnalo che esiste anche una versione in Piemontese di Renzo Gallo, recentemente scomparso.
Se ne parla qui :
http://ilnegoziodieuterpe.blogspot.it/...
Come piccolo contributo segnalo che esiste anche una versione in Piemontese di Renzo Gallo, recentemente scomparso.
Se ne parla qui :
http://ilnegoziodieuterpe.blogspot.it/...
Cesare 25/9/2013 - 18:38
CATALANO / CATALAN [5] - Ramon Muntaner - Joan Ollé
Credo di dover contribuire qui questa canzone perché mi pare proprio che non sia altro che una versione de “Le déserteur” di Boris Vian, per quanto l’adattamento testuale in catalano sia opera di Joan Ollé e la musica di Ramon Muntaner, che la incluse nel suo disco intitolato “Cròniques” del 1977. [Bernart Bartleby]
Credo di dover contribuire qui questa canzone perché mi pare proprio che non sia altro che una versione de “Le déserteur” di Boris Vian, per quanto l’adattamento testuale in catalano sia opera di Joan Ollé e la musica di Ramon Muntaner, che la incluse nel suo disco intitolato “Cròniques” del 1977. [Bernart Bartleby]
SENYOR PRESIDENT
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 22/10/2013 - 11:41
A proposito del finale: non è vero che non si trovano versioni con il finale non rassegnato: ho comprato a Parigi, una ventina di anni fa, un nastrino di Claude Reboul (che cantava in strada con l'orgue de barbarie) che finisce così: "si vous me poursuivez, prevenez vos gendarmes que je possède une arme et que je sais tirer"
Bruno Puglielli 10/1/2014 - 15:18
Lettre au miraculé de la république - La Chorale des Chants de la Rue
Assises locales de soutien aux sans-papiers, à St Martin d'Hères, le 23 janvier (source : Inter-Peuples ; Bulletin du CIIP de Grenoble)
Assises locales de soutien aux sans-papiers, à St Martin d'Hères, le 23 janvier (source : Inter-Peuples ; Bulletin du CIIP de Grenoble)
LETTRE AU MIRACULÉ DE LA RÉPUBLIQUE
(continua)
(continua)
GIAPPONESE / JAPANESE / JAPONAIS [3] - Kenji Sawada
沢田研二 (Sawada Kenji) - Boris Vian 脱走兵
La versione giapponese scritta e cantata da Kenji Sawada.
The Japanese version written and performed by Kenji Sawada
La version japonaise écrite et interprétée par Kenji Sawada.
La versione giapponese scritta e cantata da Kenji Sawada.
The Japanese version written and performed by Kenji Sawada
La version japonaise écrite et interprétée par Kenji Sawada.
脱走兵
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby + CCG/AWS Staff 8/12/2014 - 22:32
Ils cassent le monde
DISTRUGGONO IL MONDO IN PEZZI
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/11/2014 - 16:13
Chansons de La bande à Bonnot: 06. La java des chaussettes à clous
27 giugno 2008
LA GIAVA DEGLI SCARPONI CHIODATI
(continua)
(continua)
27/6/2008 - 20:15
Interpretata da Les Charlots in “Les Charlots chantent Boris Vian” del 1969.
Poi anche da Jacques Higelin in “Jacques Higelin et Catherine Sauvage chantent Boris Vian” del 1990.
“Chaussette à clous”, en argot, désigne un soulier ferré, et, au pluriel, les agents de la DPSD (Direction de la protection et de la sécurité de la défense).
“Scarpette chiodate”, in argot, indica uno stivale ferrato e, al plurale, i gendarmi del ministero della difesa francese.
Curiosamente i cognomi appioppati ai gendarmi protagonisti del brano sono quelli di allora (e in parte ancora oggi) note ditte francesi costruttrici di ascensori e montacarichi…
Poi anche da Jacques Higelin in “Jacques Higelin et Catherine Sauvage chantent Boris Vian” del 1990.
“Chaussette à clous”, en argot, désigne un soulier ferré, et, au pluriel, les agents de la DPSD (Direction de la protection et de la sécurité de la défense).
“Scarpette chiodate”, in argot, indica uno stivale ferrato e, al plurale, i gendarmi del ministero della difesa francese.
Curiosamente i cognomi appioppati ai gendarmi protagonisti del brano sono quelli di allora (e in parte ancora oggi) note ditte francesi costruttrici di ascensori e montacarichi…
Bernart 21/8/2013 - 12:22
Huit jours en Italie
Boris Vian – 1957
Un petit cadeau pour les amis et amis italiens.
Cordialissime
Marco Valdo M.I.
Boris Vian – 1957
Un petit cadeau pour les amis et amis italiens.
Cordialissime
Marco Valdo M.I.
Marco Valdo M.I. 21/8/2013 - 13:34
Et pour que le cadeau soit plus beau... Voici le texte de la chanson.... Mais c'est quand même une chanson de Boris Vian...
Et si quelqu'un retrouve l'interprétation de Boris... Si, si, elle existe, je l'ai souvent entendue...
Cordial
Marco Valdo M.I.
Huit Jours en Italie
Chanson française – Huit Jours en Italie – Boris Vian – 1957
Chérie, te souviens-tu du Lac de Côme
Où nous avons passé huit jours jolis
Dans une petite auberge jaune de chrome
Au bord de l'eau près des galets polis
Je commençais à ressentir tous les symptômes
Des nouveaux arrivants en Italie
Et malgré mon absence de diplômes
Je ne parlais que la langue du pays
Gelati, spaghetti, frittati, legumi, salami
Panino, vitello, formaggio et brodo di pollo
Minestra, senapa, gazzosa, e cioccolata
Les signori sont servis !
J'étais devenu calé sur la dînette
Mais je ne savais pas parler d'amour
Il aurait bien fallu... (continua)
Et si quelqu'un retrouve l'interprétation de Boris... Si, si, elle existe, je l'ai souvent entendue...
Cordial
Marco Valdo M.I.
Huit Jours en Italie
Chanson française – Huit Jours en Italie – Boris Vian – 1957
Chérie, te souviens-tu du Lac de Côme
Où nous avons passé huit jours jolis
Dans une petite auberge jaune de chrome
Au bord de l'eau près des galets polis
Je commençais à ressentir tous les symptômes
Des nouveaux arrivants en Italie
Et malgré mon absence de diplômes
Je ne parlais que la langue du pays
Gelati, spaghetti, frittati, legumi, salami
Panino, vitello, formaggio et brodo di pollo
Minestra, senapa, gazzosa, e cioccolata
Les signori sont servis !
J'étais devenu calé sur la dînette
Mais je ne savais pas parler d'amour
Il aurait bien fallu... (continua)
Marco Valdo M.I. 21/8/2013 - 14:00
La vie s'écoule, la vie s'enfuit
Da oggi la canzone, per la quale si stanno preparando nuove traduzioni in varie lingue, è stata riportata da un lato alla sua "data reale" di composizione (il 1974) e, dall'altro, alla sua "data situazionista" (il 1961). Tale ultima data, in definitiva, assieme alla storia degli "operai belgi" che la avrebbero cantata per la prima volta durante l'ondata di scioperi del 1961, sembrano essere un'invenzione di Raoul Vaneigem. Un'invenzione? Ho preferito lasciare il 1961 come "data situazionista", dato che si tratta di un procedimento squisitamente situazionista che mina alla base, peraltro, la cosiddetta "verità rivoluzionaria" proprio in una canzone che di verità rivoluzionarie ne contiene dalla prima parola all'ultima.
Due parole su Francis Lemonnier, colui che ha musicato questa canzone. Francis Lemonnier è un sassofonista che ha fatto parte del gruppo "Komintern", nato dalla scissione... (continua)
Due parole su Francis Lemonnier, colui che ha musicato questa canzone. Francis Lemonnier è un sassofonista che ha fatto parte del gruppo "Komintern", nato dalla scissione... (continua)
Riccardo Venturi 25/3/2013 - 13:35
On n'est pas là pour se faire engueuler
Riscrittura in fiorentino moderno assolutamente stretto di Riccardo Venturi
20 giugno 2012
Prima parte seria & linguistica: in questa prima resa di Boris Vian in fiorentino stetto del XXI secolo, ho scelto volutamente un registro "sanfredianino", notandolo graficamente in maniera rigorosa. A differenza di quanto dicono que' poveracci di leghisti, con tutti i loro "celti", è il fiorentino e i dialetti toscani in genere che condividono con le lingue celtiche, quelle vere, una caratteristica fondamentale: le cosiddette "mutazioni iniziali". Si tratta di fenomeni fonomorfosintattici di contatto, che come in gallese, bretone, gaelico eccetera si risolvono in aspirazioni della consonante in determinate posizioni. Con buona pace di Bossi, quindi, il fiorentino è parecchio più "celtico" del lombardo o del piemontese. Per farla breve, nel testo che segue sono notate tutte codeste mutazioni, le... (continua)
20 giugno 2012
Prima parte seria & linguistica: in questa prima resa di Boris Vian in fiorentino stetto del XXI secolo, ho scelto volutamente un registro "sanfredianino", notandolo graficamente in maniera rigorosa. A differenza di quanto dicono que' poveracci di leghisti, con tutti i loro "celti", è il fiorentino e i dialetti toscani in genere che condividono con le lingue celtiche, quelle vere, una caratteristica fondamentale: le cosiddette "mutazioni iniziali". Si tratta di fenomeni fonomorfosintattici di contatto, che come in gallese, bretone, gaelico eccetera si risolvono in aspirazioni della consonante in determinate posizioni. Con buona pace di Bossi, quindi, il fiorentino è parecchio più "celtico" del lombardo o del piemontese. Per farla breve, nel testo che segue sono notate tutte codeste mutazioni, le... (continua)
'E 'UN Z'È MMIHA HUI PE' FFACCI THRATTA' DDA PPELLAI
(continua)
(continua)
20/6/2012 - 09:36
Sermonette
Veramente il link all'ascolto inviato da giorgio nel'interpretazione di Serge Reggiani è un'altra canzone con parole sempre di Vian, che pure si intitola Sermonette, ma con un testo diverso. Eccolo.
SERMONETTE
(continua)
(continua)
13/6/2012 - 09:57
En fait, il existe trois sermonettes de Vian... Mais la première, celle que Marco valdo M.I. avait retenue ici est la seule qui s'en prenne véritablement au mythe du travail et qui dès lors, trouvait naturellement sa place dans le parcours "Mort au travail". La deuxième sermonette est celle signalée par Giorgio. La troisième sermonette est une bluette d'amour comme il arrivait à Boris Vian d'en faire.
Cela dit, n'allez pas croire que je n'aime pas l'amour, bien au contraire et comme dit le Cid (celui de Corneille, tout au moins) "À quatre pas d'ici, je vous le fais savoir" - à condition, bien sûr, que vous soyez une ânesse.
Cordial
Lucien Lane
Cela dit, n'allez pas croire que je n'aime pas l'amour, bien au contraire et comme dit le Cid (celui de Corneille, tout au moins) "À quatre pas d'ici, je vous le fais savoir" - à condition, bien sûr, que vous soyez une ânesse.
Cordial
Lucien Lane
Lucien Lane 13/6/2012 - 12:17
Se la prima Sermonette sia stata mai musicata me lo sto domandando anch'io (avendola cercata finora invano).. Naturalmente chiedo venia per il mancato controllo audio (dannata fretta!), ma c'è chi l'ha fatto per me e questo è l'importante.
..Però, caso non certo molto ricorrente: tre canzoni dello stesso autore e dallo stesso titolo..!. Questa qui, nella interpretazione di Magali Noël, dev'essere la terza.
Sermonette (Magali Noël)
..Però, caso non certo molto ricorrente: tre canzoni dello stesso autore e dallo stesso titolo..!. Questa qui, nella interpretazione di Magali Noël, dev'essere la terza.
Sermonette (Magali Noël)
giorgio 14/6/2012 - 08:35
Pour répondre à la question et préciser cette histoire de sermonettes. Comme le pense Giorgio, la version chantée par Magali Noël - grande interprète de Vian par devant l'éternité (Je coûte cher, Fais-moi mal, Johny, L'anguille, On dit que j'ai la peau douce, Ne vous mariez pas les filles... et bien d'autres encore), grande actrice de cinéma... Grande dame et grande amie de Boris Vian... Donc, j'y reviens à ces sermonettes, la version de Magali est bien la deuxième des sermonettes... Quant à celle-ci, dont on a le texte, je n'ai jamais entendu de version chantée et malgré des recherches délectables, je n'ai pu en découvrir de version musicale... musiquée ou musicalisée... Comme on voudra...
Pour ceux qui ont le temps - à voir absolument une interview de Magali Noël: (TV5 - 18 mai 2009 )
Cordial
Lucien Lane
Pour ceux qui ont le temps - à voir absolument une interview de Magali Noël: (TV5 - 18 mai 2009 )
Cordial
Lucien Lane
Lucien Lane 14/6/2012 - 19:16
La java des bombes atomiques
Versione spagnola di Nacha Guevara da "Nacha Guevara Mezzo Soprano" (1969)
LA JAVA DE LAS BOMBAS ATÓMICAS
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 16/4/2009 - 16:03
Nacha y Boris Vian: la historia de la "Nueva Canción Argentina"
Del libro de Sergio Pujol "La década rebelde. Los años 60 en Argentina", pp.274-278 (Buenos Aires, Emecé, 2002).
"Listos, apunten... ¡canten!" (da "The Folk Song Army" di Tom Lehrer, nella versione di Nacha Guevara, ossia il "manifesto" della Nueva Canción Argentina)
La música beat fue más rebelde que revolucionaria. Fue hija de la insolencia, no de la protesta. El folclore y la llamada Nueva Canción Argentina, en cambio, fueron las vertientes de la canción popular que, en cierto modo, se hicieron cargo de la protesta política y social. El foldore lo hizo en su doble operación de rescate y renovación. La Nueva Canción, en cambio,, nació sin raíces, como en el aire. Ese aire por el que corrían voces de otros ámbitos: el París de Vian y Brassens; el Greenwich Village de Joan Báez; el Berlín de Bertolt Brecht y' Kurt Weill.
Para... (continua)
Del libro de Sergio Pujol "La década rebelde. Los años 60 en Argentina", pp.274-278 (Buenos Aires, Emecé, 2002).
"Listos, apunten... ¡canten!" (da "The Folk Song Army" di Tom Lehrer, nella versione di Nacha Guevara, ossia il "manifesto" della Nueva Canción Argentina)
La música beat fue más rebelde que revolucionaria. Fue hija de la insolencia, no de la protesta. El folclore y la llamada Nueva Canción Argentina, en cambio, fueron las vertientes de la canción popular que, en cierto modo, se hicieron cargo de la protesta política y social. El foldore lo hizo en su doble operación de rescate y renovación. La Nueva Canción, en cambio,, nació sin raíces, como en el aire. Ese aire por el que corrían voces de otros ámbitos: el París de Vian y Brassens; el Greenwich Village de Joan Báez; el Berlín de Bertolt Brecht y' Kurt Weill.
Para... (continua)
Alessandro 17/4/2009 - 07:59
Ah, dit Lucien l'âne, il me faut bien rapporter ici - car c'est quand même essentiel une autre version de cette Java, du moins de sa fin et très précisément des deux derniers vers.
Dans la version ici présente, la fin est la suivante :
"Et l'pays reconnaissant
L'élu immédiat'ment
Chef du gouvernement"
J'en profite au passage pour corriger le texte (une coquille, sans doute):
Et le pays reconnaissant
L'élut immédiatement
Chef du gouvernement"
Mais, il en existe une autre un peu plus complexe et à mon sens plus vianesque, plus empreinte de sel d'ironie... la voici:
"Et le pays reconnaissant
Lui fit immédiatement
Élever un monument".
D'abord, car un monument, ça reste... Un gouvernement... Bof... On se rend à peine compte qu'il existe, qu'il est déjà reparti...
Et un monument, ça fait plus sérieux, ça vous carre son homme (ou sa femme) pour l'éternité...
Ils ont tous été très... (continua)
Dans la version ici présente, la fin est la suivante :
"Et l'pays reconnaissant
L'élu immédiat'ment
Chef du gouvernement"
J'en profite au passage pour corriger le texte (une coquille, sans doute):
Et le pays reconnaissant
L'élut immédiatement
Chef du gouvernement"
Mais, il en existe une autre un peu plus complexe et à mon sens plus vianesque, plus empreinte de sel d'ironie... la voici:
"Et le pays reconnaissant
Lui fit immédiatement
Élever un monument".
D'abord, car un monument, ça reste... Un gouvernement... Bof... On se rend à peine compte qu'il existe, qu'il est déjà reparti...
Et un monument, ça fait plus sérieux, ça vous carre son homme (ou sa femme) pour l'éternité...
Ils ont tous été très... (continua)
Lucien Lane 11/5/2012 - 10:24
Moins connue que son compère, Manneken Pis et beaucoup plus récente aussi, Jeanneke Pis est une grande conquête de l'égalité entre genres...
Moi, ce que j'en dis, c'est pour faire avancer la chose...
et puis, un monument à ces jeunes, c'est quand même moins con et plus pacifique ...
Et plus vrai...
Et comme disait Boris Vian (légèrement modifié)... mais ça donne bien le sens de ces artistes populaires :
C'est que ça m'amuse et je vous pisse au nez !
Lucien Lane
Moi, ce que j'en dis, c'est pour faire avancer la chose...
et puis, un monument à ces jeunes, c'est quand même moins con et plus pacifique ...
Et plus vrai...
Et comme disait Boris Vian (légèrement modifié)... mais ça donne bien le sens de ces artistes populaires :
C'est que ça m'amuse et je vous pisse au nez !
Lucien Lane
Lucien Lane 11/5/2012 - 10:37
Pour conclure avec cette histoire de pisseurs qui sont les vrais représentants des gens d'Europe en colère contre les mesures délirantes qui leur sont imposées... « VOYEZ CE QU'ILS FONT AUX GRECS, ILS VOUS LE FERONT DEMAIN ! »...
Donc, suivant en cela Vian, Jeanneke disait à ces sombres canailles qui veulent régenter nos vies et imposer notre misère afin d'augmenter leurs profits et leurs richesses : « Je vous pisse au nez !» et elle avait bien raison...
Manneken Pis arrosait consciencieusement leurs mollets en signifiant d'un coup d'oeil malicieux : « Je vous pisse sur la jambe »...
Mais, j'avais oublié le troisième pisseur, le Zinneke Pis, qui n'est autre qu'un chien bâtard des rues de la capitale de l'Europe, lequel en tirant la langue, s'écrie : « Je vous pisse sur les pieds ! »
Telle est la réponse des petits monuments aux grands exacteurs des peuples d'Europe et d'ailleurs.
Lucien Lane
Donc, suivant en cela Vian, Jeanneke disait à ces sombres canailles qui veulent régenter nos vies et imposer notre misère afin d'augmenter leurs profits et leurs richesses : « Je vous pisse au nez !» et elle avait bien raison...
Manneken Pis arrosait consciencieusement leurs mollets en signifiant d'un coup d'oeil malicieux : « Je vous pisse sur la jambe »...
Mais, j'avais oublié le troisième pisseur, le Zinneke Pis, qui n'est autre qu'un chien bâtard des rues de la capitale de l'Europe, lequel en tirant la langue, s'écrie : « Je vous pisse sur les pieds ! »
Telle est la réponse des petits monuments aux grands exacteurs des peuples d'Europe et d'ailleurs.
Lucien Lane
Lucien Lane 11/5/2012 - 19:46
Quand je vous disais qu'il existait une version où on lui élève finalement un monument au tonton-bricoleur qui a sauvé la France...
En voici une et même deux...
Une dame Olivia Ruiz (version de 2009) et les Charlots - version 1969.
Moi ce qui me botte, c'est surtout celle des Charlots (la deuxième) et puis, là, on trouve cette référence à Michel Simon qui me plaît tant, mais encore différente de celle que j'avais précédemment entendue - et qui devait être de Reggiani...
Donc, ayant reçu son monument, Tonton dit :
"Un monument... Un monument... Mais j'ai une sale gueule sur ce monument... Remarquez... Il vaut mieux avoir une sale gueule que pas de gueule du tout..."
Une belle vérité...
À tous présents et à venir, salut !
Lucien Lane
En voici une et même deux...
Une dame Olivia Ruiz (version de 2009) et les Charlots - version 1969.
Moi ce qui me botte, c'est surtout celle des Charlots (la deuxième) et puis, là, on trouve cette référence à Michel Simon qui me plaît tant, mais encore différente de celle que j'avais précédemment entendue - et qui devait être de Reggiani...
Donc, ayant reçu son monument, Tonton dit :
"Un monument... Un monument... Mais j'ai une sale gueule sur ce monument... Remarquez... Il vaut mieux avoir une sale gueule que pas de gueule du tout..."
Une belle vérité...
À tous présents et à venir, salut !
Lucien Lane
Lucien Lane 14/5/2012 - 18:45
Allons z'enfants, ou Le conscrit
Versione inglese di John Pearson
GO FOR IT BOYS, OR THE CONSCRIPT
(continua)
(continua)
inviata da John Pearson 20/9/2011 - 19:59
Terre-Lune
[1981]
Album "Aquí estoy"
Parole e musica di Mario Benedetti e Alberto Favero
Variazioni su di un tema di Boris Vian
Album "Aquí estoy"
Parole e musica di Mario Benedetti e Alberto Favero
Variazioni su di un tema di Boris Vian
TIERRA-LUNA
(continua)
(continua)
17/4/2009 - 10:13
Chansons de La bande à Bonnot: 02. Les joyeux bouchers
Da segnalare la versione italiana dell'intera commedia musicale di Henry-François Rey, con canzoni di Boris Vian, opera di Giangilberto Monti:
Giangilberto Monti
"LA BELLE EPOQUE DELLA BANDA BONNOT"
storia del bandito anarchico Jules Bonnot su canzoni originali di Boris Vian.
Roberto Carlotti, fisarmonica - Renata Mezenov Sa, voce e chitarra - Marco Mistrangelo, contrabbasso - Caroline Tallone, ghironda, violino, organetto diatonico.
Jules Bonnot, operaio, anarchico e poi bandito, viene braccato per anni dalla polizia in piena Belle Epoque e diventa suo malgrado un eroe popolare: la sua cattura avviene di fronte a cinquecento soldati e ventimila parigini, nell'aprile del 1912. Henry-François Rey nel 1954 trasforma questa storia in una commedia musicale e ne affida le canzoni all'eclettico artista francese Boris Vian. Dopo lo spettacolo gli spartiti originali si perdono e l'opera viene... (continua)
Giangilberto Monti
"LA BELLE EPOQUE DELLA BANDA BONNOT"
storia del bandito anarchico Jules Bonnot su canzoni originali di Boris Vian.
Roberto Carlotti, fisarmonica - Renata Mezenov Sa, voce e chitarra - Marco Mistrangelo, contrabbasso - Caroline Tallone, ghironda, violino, organetto diatonico.
Jules Bonnot, operaio, anarchico e poi bandito, viene braccato per anni dalla polizia in piena Belle Epoque e diventa suo malgrado un eroe popolare: la sua cattura avviene di fronte a cinquecento soldati e ventimila parigini, nell'aprile del 1912. Henry-François Rey nel 1954 trasforma questa storia in una commedia musicale e ne affida le canzoni all'eclettico artista francese Boris Vian. Dopo lo spettacolo gli spartiti originali si perdono e l'opera viene... (continua)
Riccardo Venturi 27/6/2008 - 14:53
Il nostro Marco Valdo M.I., non accorgendosi che la canzone era già presente nel sito (anche se con un'intestazione "filologica" rigorosa, ma un po' particolare), la aveva inviata per l'inserimento. Ovviamente gliel'abbiamo dovuta cancellare, ma poiché aveva inviato uno dei suoi interessanti commenti, eccolo qui:
Boris Vian a écrit tellement de chansons et tant de chansons où il règle les comptes avec l'armée, les militaires et les tueurs en tous genres, qu'on en oublie parfois. On ne peut pas tout savoir.
Les Joyeux Bouchers est une de ces chansons , comme Le Petit commerce, dont le titre a priori n'est pas des plus inquiétants... Quoique... ça dépend pour qui.
Le deuxième couplet est plus explicite encore : voici venir les joyeux militaires, les gais vainqueurs... Là, on commence à comprendre où le Boris voulait en venir.
Sa dénonciation est farouche. C'est le tango de tous les fossoyeurs...... (continua)
Boris Vian a écrit tellement de chansons et tant de chansons où il règle les comptes avec l'armée, les militaires et les tueurs en tous genres, qu'on en oublie parfois. On ne peut pas tout savoir.
Les Joyeux Bouchers est une de ces chansons , comme Le Petit commerce, dont le titre a priori n'est pas des plus inquiétants... Quoique... ça dépend pour qui.
Le deuxième couplet est plus explicite encore : voici venir les joyeux militaires, les gais vainqueurs... Là, on commence à comprendre où le Boris voulait en venir.
Sa dénonciation est farouche. C'est le tango de tous les fossoyeurs...... (continua)
CCG/AWS Staff 30/10/2008 - 12:19
“C.A. della provincia di Livorno, anni 23, marinaio, celibe, soldato del 57° artiglieria; condannato a 4 mesi di reclusione.
Nel giugno 1916 spediva un manoscritto dal titolo “S’io fossi mamma – Ai coscritti” che contiene, fra l’altro, le seguenti frasi: “S’io fossi mamma ed avessi un figlio che dovesse andare in guerra ad uccidere esseri umani per i capriccio e l’interesse dei governanti…”, “…hai l’obbligo di rifiutarti di fare l’assassino…”, “…se mio figlio ubbidisse inconsciamente al comando dei macellai di carne umana…”, “… tua madre non ti stillò brutali sentimenti di vendetta nel cuore… non ti viziò il sangue con feroci pregiudizi di superiorità e di oppressione, mai ti inculcò nell’animo canaglieschi sentimenti di patriottismo bellicoso… la guerra è la più feroce esplosione della cagnesca vendetta e della superstiziosa brutalità, l’assassinio legalizzato…”.
Così si legge nella motivazione... (continua)
Nel giugno 1916 spediva un manoscritto dal titolo “S’io fossi mamma – Ai coscritti” che contiene, fra l’altro, le seguenti frasi: “S’io fossi mamma ed avessi un figlio che dovesse andare in guerra ad uccidere esseri umani per i capriccio e l’interesse dei governanti…”, “…hai l’obbligo di rifiutarti di fare l’assassino…”, “…se mio figlio ubbidisse inconsciamente al comando dei macellai di carne umana…”, “… tua madre non ti stillò brutali sentimenti di vendetta nel cuore… non ti viziò il sangue con feroci pregiudizi di superiorità e di oppressione, mai ti inculcò nell’animo canaglieschi sentimenti di patriottismo bellicoso… la guerra è la più feroce esplosione della cagnesca vendetta e della superstiziosa brutalità, l’assassinio legalizzato…”.
Così si legge nella motivazione... (continua)
Alessandro 5/2/2009 - 13:09
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Versione serba di Nikola
Version serbe de Nikola
Serbian version by Nikola