Mi avevi chiesto di non cercarti
Di trovare un’altra soluzione al tuo problema
Che non mi avresti dato nulla in cambio
Impegnata con i tuoi sogni, la tua carriera, una chimera
Sogni tuoi o dei tuoi, ora dimmi cosa fai, scappi?
E’ caduta un’altra bomba, un altro camion sulla folla
Hanno bruciato il fantoccio ed eletto il tiranno
In nome del popolo sovrano.
E chiudono i porti, saltano i ponti, i ragazzi si sballano
E non sentono che il loro tempo è finito
O non è mai iniziato.
Scrivo a te che sei dall’altra parte del mondo
Sai che non ti amo e non ti odio
Ma solo tu comprendi quello che ora io provo.
E so che ti avrà scritto Mary
Che l’avrà fatto l’altro ieri, per dirti di non darmi retta
Ma io non ho nessuna fretta.
L’altra mattina hanno ammazzato a uno
davanti a Sant’Ottavio
Non arrivava alla fine del mese
Ha vomitato il suo fegato per pagare le spese.
Il tiranno divide e comanda, incita all’odio di quello che scappa
Il popolo innalza muri in frontiera, si nutre di rabbia
Ed è primavera.
Generazioni siglate e marchiate, come cavie da laboratorio
Proveranno su di noi qualche prodotto per farci marcire
L’intelletto.
Dicono che gli apatici siamo noi, che non abbiamo apprezzato
I loro sacrifici,
Ma distruggono tutto quello che toccano, non siete un modello
Ma i miei nemici.
E il tiranno che impera in diretta, sogghigna e fa la voce grossa
Innalza le piazze dalle balconate.
Il popolo canta cori da stadio e impicca Palla di Neve,
elogia Napoleon che darà il pane a tutti noi, tutte le sere.
Combatteremo per loro, moriremo per loro, gettati nelle fosse comuni
e onorati con corone di spine e rose bianche macchiate di sangue.
Vorrei urlare in faccia alla gente, che ascolta e non sente quello che dice,
ma ormai sono condannato ad essere Orfeo e tu la mia Euridice.
Ti piace questo 1939?
Ti piace?
Di trovare un’altra soluzione al tuo problema
Che non mi avresti dato nulla in cambio
Impegnata con i tuoi sogni, la tua carriera, una chimera
Sogni tuoi o dei tuoi, ora dimmi cosa fai, scappi?
E’ caduta un’altra bomba, un altro camion sulla folla
Hanno bruciato il fantoccio ed eletto il tiranno
In nome del popolo sovrano.
E chiudono i porti, saltano i ponti, i ragazzi si sballano
E non sentono che il loro tempo è finito
O non è mai iniziato.
Scrivo a te che sei dall’altra parte del mondo
Sai che non ti amo e non ti odio
Ma solo tu comprendi quello che ora io provo.
E so che ti avrà scritto Mary
Che l’avrà fatto l’altro ieri, per dirti di non darmi retta
Ma io non ho nessuna fretta.
L’altra mattina hanno ammazzato a uno
davanti a Sant’Ottavio
Non arrivava alla fine del mese
Ha vomitato il suo fegato per pagare le spese.
Il tiranno divide e comanda, incita all’odio di quello che scappa
Il popolo innalza muri in frontiera, si nutre di rabbia
Ed è primavera.
Generazioni siglate e marchiate, come cavie da laboratorio
Proveranno su di noi qualche prodotto per farci marcire
L’intelletto.
Dicono che gli apatici siamo noi, che non abbiamo apprezzato
I loro sacrifici,
Ma distruggono tutto quello che toccano, non siete un modello
Ma i miei nemici.
E il tiranno che impera in diretta, sogghigna e fa la voce grossa
Innalza le piazze dalle balconate.
Il popolo canta cori da stadio e impicca Palla di Neve,
elogia Napoleon che darà il pane a tutti noi, tutte le sere.
Combatteremo per loro, moriremo per loro, gettati nelle fosse comuni
e onorati con corone di spine e rose bianche macchiate di sangue.
Vorrei urlare in faccia alla gente, che ascolta e non sente quello che dice,
ma ormai sono condannato ad essere Orfeo e tu la mia Euridice.
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inviata da Dq82 - 25/6/2020 - 12:15
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