Lingua   

Ed era come d'Autunno

Andrea Buriani
Lingua: Italiano



Ti può interessare anche...

La civiltà
(Andrea Buriani)
Ma io ti amavo
(Andrea Buriani)
Papá cuéntame otra vez
(Ismael Serrano)


Esiste una versione in MP3
Da bambini credavamo alla televisione
ci pareva raccontasse solamente cose buone,
se di guerra ci parlava poi, dopo "Carosello"
c'era sempre chi diceva:"domani il tempo-vedrai-sarà più bello"

E così noi si giocava alla guerra tra i cortili
dove nude eran le mani o ad elastici i fucili,
dove pure se si muore è un morir da grande attore
e ogni smorfia di dolore non è altro sai che una finzione.

[Rit.] Ed era come d'Autunno, sugli alberi, le foglie
noi eravamo il grano che maturo falce raccoglie
mille gocce di rugiada quando il sole si fa forte
e sentirsi all'improvviso prigioniero della tua sorte.

Da ragazzi ci "drogavano" con il cinema e i fumetti
dove spesso si abbondava con il sangue ed altri "effetti"
dove se il protagonista o qualunque altro attore
si dimena o si contorce, tu non senti mai alcun dolore.

E poi venne anche il il tempo delle mele e degli elmetti
e la patria ci chiedeva di schierare i nostri petti,
Non sappiam se fu l'ardore o una delusion d'amore,
decidemmo di partire senza aver saputo mai cos'è il dolore.

[Rit.]

Così ci misero a giocare dentro scatole d'argento,
nei tuoi occhi un "videogame" e nel cuore un sentimento:
che quei fiori che lanciavi non sarebbero arrivati,
ma in un lampo, su nel cielo, in "punti-vita" trasformati.

Ed or che siamo in nessun posto e ad un tempo anche ogniddove
ed il mondo qui ci appare come alla televisione,
rivediam la nostra vita e ci accorgiamo con stupore
che ogni singolo ricordo ci fa tanto male, ma male al cuore.

[Rit.]

inviata da Andrea BURIANI - 14/12/2006 - 17:48




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org