Suona la banda prigioniera
suona per me e per te
eppure è dolce nella sera
il suono aguzzo sul nostro cuor
cade la neve senza rumore
sulle parole cadute già
Fino nel fondo della notte
che qui ci inghiotte e non tornerà
il passo d'oca che mai riposa
spinge la giostra, spinge la ruota
chiude i portoni coi maniconi
marciano i suoni vengon per noi
Suona Rosamunda
suona che mi piaci
suonano i tuoi baci
nella cenere ancor
Suona Rosamunda
suona che mi piaci
brucino i tuoi baci
nella cenere allor
Si bruci il circo e si bruci il ballo
e le divise ubriache d'amor
che non ritorni più a luce il sole
che non ritorni più luce per noi
le marionette marciano strette
dentro la notte tornan per noi
Suona Rosamunda
suona che mi piaci
suonano i tuoi baci
nella cenere ancor
Suona Rosamunda
suona che mi piaci
brucino i tuoi baci
nella cenere allor
suona per me e per te
eppure è dolce nella sera
il suono aguzzo sul nostro cuor
cade la neve senza rumore
sulle parole cadute già
Fino nel fondo della notte
che qui ci inghiotte e non tornerà
il passo d'oca che mai riposa
spinge la giostra, spinge la ruota
chiude i portoni coi maniconi
marciano i suoni vengon per noi
Suona Rosamunda
suona che mi piaci
suonano i tuoi baci
nella cenere ancor
Suona Rosamunda
suona che mi piaci
brucino i tuoi baci
nella cenere allor
Si bruci il circo e si bruci il ballo
e le divise ubriache d'amor
che non ritorni più a luce il sole
che non ritorni più luce per noi
le marionette marciano strette
dentro la notte tornan per noi
Suona Rosamunda
suona che mi piaci
suonano i tuoi baci
nella cenere ancor
Suona Rosamunda
suona che mi piaci
brucino i tuoi baci
nella cenere allor
inviata da Dead End - 31/7/2012 - 10:46
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Album “Canzoni a manovella”
Canzone ispirata a “Se questo è un uomo”, la poesia di Primo Levi preludio ed esergo all’omonimo libro scritto con furia febbrile già nel 1947, pochissimo tempo dopo la fine dell’incubo.
Nel 2010, durante le celebrazioni per il Giorno della Memoria, Capossela presentò questa canzone in concerto a Cracovia, Polonia, accompagnato dall'artista visivo Gian Maria Tosatti.
L’anno prima a Parma, in occasione del concerto per il 25 Aprile, Capossela aveva introdotto il brano con queste parole del grande cantautore livornese Piero Ciampi:
Questo invece il passo del romanzo testimonianza di Primo Levi “Se questo è un uomo” cui la canzone fa riferimento:
Una fanfara incomincia a suonare, accanto alla porta del campo: suona Rosamunda, la ben nota canzonetta sentimentale, e questo ci appare talmente strano che ci guardiamo l'un l'altro sogghignando; nasce in noi un'ombra di sollievo, forse tutte queste cerimonie non costituiscono che una colossale buffonata di gusto teutonico. Ma la fanfara, finita Rosamunda, continua a suonare altre marce, una dopo l'altra, ed ecco apparire i drappelli dei nostri compagni, che ritornano dal lavoro. Camminano in colonna per cinque: camminano con un'andatura strana, innaturale, dura, come fantocci rigidi fatti solo di ossa: ma camminano seguendo scrupolosamente il tempo della fanfara.”