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The Marines Have Landed On The Shores Of Santo Domingo

Phil Ochs
Lingua: Inglese


Phil Ochs

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filippo.
[1965]
Testo e musica di Phil Ochs
Lyrics and Music by Phil Ochs
Da / From "Phil Ochs in Concert"

philochsconcert


Una canzone ispirata all'invasione USA della Repubblica Dominicana, avvenuta nel 1965. Un episodio complesso e semidimenticato, per il quale invitiamo a leggere con attenzione la seguente pagina in inglese.

Repubblica Dominicana, 1965. Truppe di invasione USA della 82a divisione aviotrasportata.
Repubblica Dominicana, 1965. Truppe di invasione USA della 82a divisione aviotrasportata.
And the crabs are crazy, they scuttle back and forth, the sand is burning
And the fish take flight and scatter from the sight, their courses turning
As the seagulls rest on the cold cannon nest, the sea is churning.
The marines have landed on the shores of Santo Domingo.

The fishermen sweat, they're pausing at their nets, the day's a-burning
As the warships sway and thunder in the bay, loud the morning.
But the boy on the shore is throwing pebbles no more, he runs a-warning
That the the marines have landed on the shores of Santo Domingo.

The streets are still, there's silence in the hills, the town is sleeping
And the farmers yawn in the grey silver dawn, the fields they're keeping
As the first troops land and step into the sand, the flags are weeping.
The marines have landed on the shores of Santo Domingo.

The unsmiling sun is shining down upon the singing soldiers
In the cloud dust whirl they whistle at the girls, they're getting bolder
The old women sigh, think of memories gone by, they shrug their shoulders.
The marines have landed on the shores of Santo Domingo.

Ready for the tricks, their bayonets are fixed, now they are rolling
And the tanks make tracks past the trembling shacks where fear is unfolding
All the young wives afraid, turn their backs to the parade with babes they're holding
The marines have landed on the shores of Santo Domingo

A bullet cracks the sound, the soldiers hit the ground, the sniper is callin'
So they open their guns, a thousand to one, no sense in stalling
He clutches at his head and totters on the edge, look how he's falling
The marines have landed on the shores of Santo Domingo

In the red plaza square, The crowds come to stare, the heat is leaning
And the eyes of the dead are turning every head to the widows screaming
The soldiers make a bid, giving candy to the kids, their teeth are gleaming
The marines have landed on the shores of Santo Domingo

Up and down the coad, the generals drink a toast, the wheel is spinning
And the cowards and the whores are peeking through the doors to see who's winning
But the traitors will pretend that it's getting near the end, when it's beginning
The marines have landed on the shores of Santo Domingo

The crabs are crazy, they scuttle back and forth, the sand is burning
And the fish take flight and scatter from the sight, their courses turning
As the seagulls rest on the cold cannon nest, the sea is churning
The marines have landed on the shores of Santo Domingo.

inviata da Riccardo Venturi - 10/5/2005 - 20:56



Lingua: Italiano

Versione italiana di Riccardo Venturi
11 agosto 2005
I MARINES SONO SBARCATI A SANTO DOMINGO

I granchi son diventati pazzi, scappano via avanti e indietro, la sabbia sta bruciando
e i pesci fuggono e si disperdono alla vista invertendo la rotta
mentre i gabbiani si posano sul freddo nido dei cannoni, il mare ribolle.
I marines sono sbarcati a Santo Domingo.

I pescatori sudano, si riposano presso le reti, il giorno arde
mentre le navi da guerra ondeggiano e tuonano nella baia, al mattino.
Ma il ragazzo sulla rive non lancia più sassolini e corre a avvertire
che i marines sono sbarcati sulle rive di Santo Domingo.

Le strade sono calme, silenzio sulle colline, la città sta dormendo
e i contadini sbadigliano nell’alba argentata, coltivando i campi;
quando le prime truppe sbarcano e calpestano la rena, le bandiere lacrimano.
I marines sono sbarcati a Santo Domingo.

Il sole non più sorridente splende sui soldati che cantano
nel turbinìo delle nuvole di polvere fischiano alle ragazze e si fanno audaci.
Le vecchie sospirano pensando a ricordi passati, e scrollano le spalle.
I marines sono sbarcati a Santo Domingo.

Pronti per i trucchetti, fissate le baionette, ora si stanno muovendo rapidi
e i carri armati lasciano piste oltre le baracche tremolanti dove la paura si dispiega
tutte le giovani donne hanno paura, voltano le spalle alla parata con i bambini in braccio.
I marines sono sbarcati a Santo Domingo.

Una pallottola rompe il silenzio, il soldati perlustrano il terreno, un cecchino urla
e così aprono il fuoco, mille contro uno, è impensabile perder tempo.
Quello si afferra la testa e vacilla sul bordo, guarda come cade giù!
I marines sono sbarcati a Santo Domingo.

Nella piazza rossa di sangue la gente viene a vedere, il caldo è tremendo
e gli occhi dei morti fanno voltare ogni testa verso le vedove che gridano.
I soldati offrono roba, danno caramelle ai bambini, i denti brillano.
I marines sono sbarcati a Santo Domingo.

L’aiutante di campo va su e giù, i generali fanno un brindisi, la vita va avanti
e i vigliacchi e le puttane sbirciano dalle porte per vedere chi vince
ma i traditori faranno finta che sta per finire quando invece sta cominciando.
I marines sono sbarcati a Santo Domingo.

I granchi son diventati pazzi, scappano via avanti e indietro, la sabbia sta bruciando
e i pesci fuggono e si disperdono alla vista invertendo la rotta
mentre i gabbiani si posano sul freddo nido dei cannoni, il mare ribolle.
I marines sono sbarcati a Santo Domingo.

11/8/2005 - 17:34




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