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Attenti, giovinotti!

anonimo
Lingua: Italiano (Toscano Fiorentino)


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Attenti, giovinotti! 00'00"


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[1901]
Strofe popolari fiorentine
(Sull'aria degli "Stornelli fiorentini" - molto simile a Italia bella mostrati gentile)
Interpretazione di Riccardo Marasco
In "Chi cerca trova" (1977)


RICCARDO MARASCO: CHI CERCA TROVA
Vita e canti di Toscana
Edizioni Birba, Firenze, 1977
Con allegata stereocassetta


1977-2019: L'oramai introvabile "Chi cerca trova" di Riccardo Marasco accanto alla pagina aperta di "Addio Firenze" sulle CCG.
1977-2019: L'oramai introvabile "Chi cerca trova" di Riccardo Marasco accanto alla pagina aperta di "Addio Firenze" sulle CCG.


01. Attenti, giovinotti! 00'00"
04. Il sedici di agosto 08'07"
05. Già allo sguardo 12'21"
09. Colombo che sul poggio 26'28"
10. Presso una chiesa 28'32"
14. Quell'augello che vola 38'35"
15. Partirò, partirò 40'35"
17. Addio Firenze 46'41"
20. Rondinella pellegrina 52'00"





lehman

Queste strofe, il popolo di Firenze le cantava nel 1901, quando c'era la crisi; Riccardo Marasco, però, disse d'averle sentite a Campagnatico (GR) da un'anziana donna, la "zia Maria". Anche se non conoscete la musica, leggetevele e poi vi faccio una domanda: a parte alcune cose "d'epoca", tipo il merciaio ambulante, ditemi dove sono le differenze sostanziali con la crisi attuale, quella del primo decennio del Dumila, cento e rotti anni dopo. Ci sono gli stessi soldi che non bastano a arrivare in fondo, anche se coi soldi che prende ora una famiglia standard, una famiglia del 1901 ci avrebbe campato da ricca; ci sono le banche; ci sono i giovani che, per mancanza di soldi e di lavoro, la famosa famiglia tanto strombazzata da politicanti e preti non riusciranno mai a formarsela, se proprio così va loro; c'è il risparmio che fondamentalmente non serve più a niente; ci sono i conti da pagare, i debiti, i chiodi; e ci sono i semplici motivi di tutto questo, come ben si vede in questi giorni in Francia dove i manageroni strapagati sono giustamente e opportunamente assediati e presi in ostaggio dai lavoratori inferociti. Insomma, come dire: i cent'anni e spara non è cambiato assolutamente un cazzo e questa canzone popolare può essere trasposta quasi automaticamente nel 2009 quasi senza cambiare una virgola: davvero un risultato eccellente per il capitalismo trionfante. E proprio per questo, per illustrarla, è stata scelta un'immagine simbolo: il managerino incravattato che esce con lo scatolone dopo il fallimento della "banca d'affari" Lehman Brothers, a New York, ottobre 2008. Questo, uditori, è il secolo presente; e, allora come oggi, c'è una ragione giusta e si capisce. Che è sempre la stessa. [CCG/AWS Staff]
Attenti, giovinotti, tutti quanti!
Ora siamo n'i' mille e novecento.
In questo mondo di dolori e pianti
si trova abbasso i' popolo sgomento.
Ogni voce mi dicea: "Poerino, è morto 'Drea!"
Hanno sbagliato:
Si trova nelle banche rinserrato.

I giovinotti che sono gli amanti
vorrebbero sposà la fidanzata,
ma di denaro son sempre mancanti
perché più non gli basta la giornata.
Anche a fà l'economia, come i' fumo vanno via:
questi denari,
a fin di settimana non son pari.

Poi c'è la Gigia e Rosa e la Viola
che sentano gridà: "Donne, i' merciaio!"
Vorrebbero comprassi la pezzola
ma sentite dov'è tutto i' guaio:
Se una lira gli è rimasta han da comprare pane e pasta,
sale e fagioli
pe' fà da cena a i' marito e a' figlioli.

Consideriamo i padri di famiglia
che vanno a lavorare innanzi all'alba:
c'è chi s'arrabbia stufo e chi sbadiglia,
a chi non resta pe' fassi la barba.
Dopo pagato i' fornaio ci sarebbe i' calzolaio,
e non saprei:
si prende due e ce ne voglian sei.

Questo, uditori, è il secolo presente,
c'è una ragione giusta e si capisce:
c'è chi mangia, chi beve e non fa niente
e non pensano a noi che si patisce
nella squallida miseria, dentro e fora all'intemperia:
o Padreterno,
'n ci sei che te a levacci da st'inferno.

O Padreterno,
'n ci sei che te a levacci da st'inferno.

inviata da Riccardo Venturi - 31/3/2009 - 17:12




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