Lingua   

Yanqui U.X.O

Godspeed You! Black Emperor
Lingua: Inglese


Godspeed You! Black Emperor

Lista delle versioni e commenti


Ti può interessare anche...

09-15-00
(Godspeed You! Black Emperor)
The Dead Flag Blues
(Godspeed You! Black Emperor)


cst024


Non si tratta del titolo di un brano, ma di un album del 2002, interamente strumentale, per cui mi pareva inutile postare uno per uno i cinque brani di cui è composto.

Il significato del titolo è spiegato sul retro della cover del cd e significa grosso modo, per deduzione, “l’arsenale inesploso delle grandi multinazionali” (“Yanqui UneXploded Ordnance”).
Si riferisce cioè alla stretta relazione esistente tra le grandi etichette discografiche ed il complesso militare-industriale.

Ho trovato qui un'interessante scheda su questo lavoro di questo strano gruppo “anarco_avant-garde_post-rock” canadese.
1) 09-15-00 (Part One) (16:27)
2) 09-15-00 (Part Two) (6:16)

I primi due brani si riferiscono alla famigerata data in cui quel grande maiale dell’ex primo ministro israeliano Ariel “Arik” Sharon (a proposito… ma non è ancora schiattato?) fece la sua trionfale marcia sulla spianata della moschea di Al-Aqsa (al-Haram Ash-Sharif), circondato da un migliaio di guardie del corpo e poliziotti, provocando l’indignazione di tutto il mondo arabo e musulmano e generando lo scoppio della seconda Intifada palestinese.

3) Rockets Fall On Rocket Falls (20:42)

Il terzo brano è una sorta di commento musicale ad un’esplosione atomica.
Video

4) Motherfucker = Redeemer (Part One) (21:22)
5) Motherfucker = Redeemer (Part Two) (10:10)

Gli ultimi due brani sono probabilmente dedicati a George W. Bush, di cui è anche campionato un discorso commentato da applausi scroscianti.

inviata da Alessandro - 12/6/2008 - 10:28


Su Storia della Musica una bella recensione dell’album, a firma di Riccardo Bertan.

“[…]I Goodspeed You! Black Emperor sono un’orchestra post-atomica diretta da Efrim Menuck. La loro musica parla direttamente al cuore: non si può resistere allo scorrere del loro suono, ci si lascia trasportare.
E’ musica politica nel senso più puro del termine, di partecipazione alla società. Il loro contributo lo danno nell’artwork dove disseminano informazioni, affermazioni ed immagini simboliche. Una immagine su tutte è un martello con la scritta “HOPE” (speranza) circondato da gatti alati.
La loro musica trasmette speranza anche per il dolore che racconta.
Da ascoltare a notte fonda quando il silenzio fuori permette di cogliere tutte le sfumature che queste tracce nascondono mentre dalla finestra entra la luce della luna.
Post rock, progressive, musica strumentale. Sono tentativi di etichettare un gruppo, di più un’idea, che di loro natura sono sfuggenti, è solo fluire di musica. Forse una definizione seppur stretta potrebbe essere folk-blues apocalittico, o meglio che vuole esorcizzare l’apocalisse, qualsiasi essa sia.
Un capolavoro, una pietra miliare [...]

Alessandro - 12/6/2008 - 10:30


"U.X.O. is unexploded ordnance is landmines is cluster bombs. Yanqui is post-colonial imperialism is international police state is multinational corporate oligarchy."
Dal sito della Constellation Records, l'etichetta che produce i GY!BE.

Alessandro - 12/6/2008 - 10:43




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org