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Capitano

Arrigo Paladini
Lingua: Italiano


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(anonimo)
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(Gasparazzo)


1943/4

Questo testo, che chiaramente si rifà a La Sagra di Giarabub, fu inciso sul muro della cella d'isolamento al 3o piano del carcere di Via Tasso a Roma.

muro Via Tasso


Al secondo e al terzo piano, nei locali che in un normale appartamento fungono da ripostigli, c’è un vano stretto, senza finestre, che era utilizzato come cella di segregazione. Vi era rinchiuso in isolamento e tenuto senza cibo per fiaccarne la capacità di resistenza, un prigioniero ritenuto particolarmente importante per le informazioni che avrebbe potuto rivelare, se avesse ceduto alle feroci torture alle quali era sottoposto durante gli interrogatori.

Sui muri, che non erano ricoperti da carta da parati, sono incise frasi e calendari che i prigionieri scrivevano per tenere conto del passare del tempo e mantenere un contatto con la realtà, oltre che per lasciare una testimonianza del proprio passaggio. Il prigioniero scriveva con qualsiasi mezzo: un chiodino tolto dalle scarpe, un mozzicone di matita che con grave pericolo era riuscito a tenere nascosto, o addirittura con le unghie.
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Laggiù sull'orizzonte
spunta già l'ultima aurora
sulle falde sopra il monte
c'è un aratro che lavora

Su ti ferma il contadino
su ti ferma e guarda giù
del mio grido a te vicino
testimone sei solo tu

Capitano non voglio benda
non voglio lacci per le mie mani
voglio solo che all'indomani
la memoria di me si avrà

Capitano non voglio terra
non voglio croce sulle mie ossa
voglio solo che nella fossa
il mio spirito non cadrà

Capitano puntate al petto
della morte non ho paura
chi la fede ce l'ha sicura
per la vita non può tremar

Sulle zolle insanguinate
spunta già verde l'alloro
dove furono seminate
già le messi sono d'oro

E ritorna il contadino
si inginocchia e guarda su
additando al suo piccino
quell'eroe che non torna più

Capitano non voglio benda
non voglio lacci per le mie mani
voglio solo che all'indomani
la memoria di me si avrà

Capitano non voglio terra
non voglio croce sulle mie ossa
voglio solo che nella fossa
il mio spirito non cadrà

Capitano puntate al petto
della morte non ho paura
chi la fede ce l'ha sicura
per la vita non può tremar

Capitano non voglio encomi
tu mi uccidi per la mia terra
ma tu sai che chi cade in guerra
vive tutta l'eternità

inviata da Dq82 - 25/4/2023 - 18:40


L'autore è Arrigo Paladini

Ad oggi la canzone era attribuita ad anonimo, ringraziamo l'anonima segnalazione e riattribuiamo la canzone al suo autore

CCG/AWS Staff

25/6/2023 - 13:00




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